venerdì 30 gennaio 2009

CRISI, LA NAUTICA IN CATTIVE ACQUE. L'APPELLO DI D'ANNA



Le notizie che arrivano dal Tirreno sono di quelle che tolgono il fiato Azimut Benetti di Fano a rischio chiusura. La cantieristica, fiore all’occhiello dello sviluppo del nostro territorio rischia dunque un colpo dal quale potrebbe essere difficile riprendersi.
La Regione deve immediatamente adoperarsi convocando la proprietà del prestigioso marchio affinché venga scongiurato quanto è pubblicato oggi sul quotidiano il Tirreno cioè “la chiusura o la riconversione” del cantiere di Fano. Fano e il territorio circostante, ha tratto sicuramente dalla presenza della cantieristica enormi benefici ma ha anche dato, concesso e investito su quel settore.
Il piano regolatore generale ma soprattutto quello del porto sono stati fortemente condizionati dalla presenza e dalle richieste e dalle esigenze della nautica, fino ad ipotizzare un ampliamento del porto e previsto e progettato l’ormai famosa strada delle barche. Oggi tutto questo non può essere messo in discussione. Se è vero che la crisi è evidente e non si può obbligare alcuno ad acquistare imbarcazioni è altrettanto vero che non si può in un momento di crisi trasferire, come sembra, anche la parte sulla quale questo territorio ha espresso il meglio della professionalità, cioè l’allestimento. Trasferire l’allestimento inoltre significherebbe “bloccare le eliche” quando il mare (economico) torna calmo, in quanto si dovrebbe iniziare tutto da capo. Sarebbe un danno enorme per tutto quell’indotto che riguarda artigiani qualificati e tecnici. Il rischio, oltre che economico è quello che resti solo ed esclusivamente la lavorazione della vetroresina con tutti i risvolti economici e ambientali. Questo territorio, questi professionisti, questi lavoratori, questa città questa regione pur comprendendo le difficoltà del momento credono di aver diritto a non venir abbandonati dopo aver fortemente contribuito alla crescita e allo sviluppo del settore della nautica.

La Regione dunque e il Governo Nazionale necessariamente devono intervenire immediatamente com’è accaduto nel Fabrianese. L’avevamo detto in passato e lo ribadiamo oggi non ci può, non ci dev’essere differenza negli interventi tra diverse realtà economiche della nostra Regione.
Leggi l'articolo sul Resto del Carlino

Giancarlo D’Anna
Consigliere regionale A.N.-PdL

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