giovedì 29 maggio 2008

L'ASSESSORE MINARDI E LA "CULTURA" PIOVUTA DALL'ALTO


La settimana scorsa è stata approvata in giunta la bozza della nuova legge sullo spettacolo che andrà a sostituire la Legge n. 75.
Nella nuova legge si è voluto inserire un numero di enti di “comprovata rilevanza regionale”, secondo vari criteri che andavano dall'aver goduto in passato di sovvenzioni ministeriali o regionali, o dall'avere fra i soggetti costituenti la Regione Marche stessa.
La Fondazione Teatro della Fortuna di Fano non è presente nel novero dei soggetti di "primario interesse regionale".
Ma ci si chiede, dunque, se tutti i soggetti citati come di "primaria importanza" (al di là dei grandi e storici nomi di AMAT, TSM, ROF, Sferisterio, Muse, eccetera) offrano sempre valori e garanzie come quelli della Fondazione fanese che, tra l'altro, partecipa a pari titolo con il Comune di Fermo, il Comune di Ascoli e la Fondazione Pergolesi Spontini al progetto Palcoscenico Marche, cofinanziato da MIBAC e Regione Marche. Tutti soggetti, quelli citati, inseriti invece nei quattordici soggetti di primario interesse regionale (fra essi troviamo, e forse potremmo rimanere un po' stupiti, anche il Teatro Pirata di Jesi e il Teatro del Canguro).
Siamo sicuri, dunque, che la Fondazione che opera sul nostro territorio possa avere pari dignità rispetto ad alcuni altri soggetti già inseriti. Nata dopo il grande taglio del FUS operato nel 2005, essa ha comunque dimostrato chiara affidabilità, sia sul piano artistico che amministrativo.

.La Fondazione fanese è un esempio rilevante di quella che possiamo chiamare cultura della cittadinanza, che nasce nella città, in continuo scambio con i soggetti culturali che la compongono e con progetti sintonici che vivono in altri luoghi da essa lontani.

La presenza di possibili progetti sovvenzionati e voluti dall'assessore Minardi, come quello del Centro Università della Musica (una sorta di libera università della musica contemporanea e del jazz che dovrebbe nascere a Fano), per cui sarebbero stati individuati ben 900.000 euro di finanziamenti che derivano dal progetto Giovani ri-cercatori di senso, non possono giustificare un assente tanto importante nella nuova legge regionale sullo spettacolo e, anzi, ci fanno sospettare che spesso alcuni progetti culturali cadano "dall'alto" senza un vero e proprio confronto con il territorio in cui dovrebbero attecchire ed operare.

martedì 27 maggio 2008

SANITA'IL PRONTO SOCCORSO DI PESARO SI TRASFORMA IN DORMITORIO. D'ANNA INTERROGA.


Interrogazione relativa alla grave situazione del Pronto Soccorso di Pesaro
Il sottoscritto Giancarlo D’Anna Consigliere regionale AN-PDL
PREMESSO
CHE in fase di presentazione del Nuovo Piano Sanitario venivano presi da parte della Regione precisi impegni per una forte riqualificazione e rilancio della Sanità nelle Marche;
CHE la Provincia di Pesaro-Urbino, nonostante esprima l’Assessore regionale alla Sanità continua invece a subire un trattamento di seconda categoria rispetto ad Ancona nel campo della Sanità e non solo;
CHE di recente, a seguito del sopralluogo all’Ospedale San Salvatore di Pesaro da parte della Commissione regionale Sanità, denunciai le condizioni precarie del Pronto Soccorso di quell’Ospedale, evidenziando allo stesso tempo l’incredibile realtà del nuovo Pronto Soccorso praticamente terminato ma inutilizzato nonostante i consistenti interventi economici e la forte necessità di nuovi e più funzionali ambienti al servizio dell’Ospedale del Capoluogo Provinciale;
CHE non solo non si è provveduto ad aprire il nuovo Pronto Soccorso ma si è addirittura “trasformato in dormitorio pubblico”il vecchio Pronto Soccorso, come risulta da una denuncia del Quotidiano il Resto del Carlino il quale evidenzia la presenza di clandestini, sbandati e nomadi all’interno dell’Ospedale per passare la notte approfittando delle barelle inutilizzate e dell’evidente mancanza di controllo;
CHE tale situazione risulta inaccettabile sia dal punto di vista sanitario, dell’ordine pubblico, della decenza e del decoro.
TUTTO CIO’ PREMESSO
Interroga il Presidente della Giunta Regionale per conoscere:
Se da parte della Direzione Generale dell’Ospedale siano state intraprese iniziative atte a scongiurare le situazioni denunciate;
Se l’Assessorato Regionale è conoscenza del fatto che alcuni spazi del Pronto Soccorso di Pesaro sono utilizzati impropriamente da non pazienti;
Quali iniziative e provvedimenti s’intendono adottare per ristabilire ordine e decoro all’interno del Pronto Soccorso dell’Ospedale San Salvatore di Pesaro;
Se è intenzione della Regione Marche intervenire immediatamente per ultimare i lavori del nuovo Pronto Soccorso di Pesaro per offrire ai cittadini- pazienti un luogo ed un servizio pulito, efficiente, tempestivo e moderno.
Giancarlo D’Anna

domenica 25 maggio 2008

NUCLEARE SI-NO-FORSE. VOTA IL SONDAGGIO


Riprende con forza il dibattito sull'energia nucleare oppositori del 1987 come Chicco Testa oggi sono favorevoli altri come gli autori del libro che segnaliamo, contrari. Come la pensi? Dacci il tuo parere votando il nostro sondaggio.

Fermiamo Mr. Burns
Come evitare la Trappola Nucleare
Autore: Roberto Bosio, Alberto Zoratti,

Prezzo: € 12,90

1987: con un referendum abrogativo gli italiani dicono NO al nucleare.
2007: nonostante la decisione del popolo sovrano, questo libro dimostra come a distanza di vent’anni l’ombra del nucleare sia ancora presente nella vita politica e sociale del nostro paese.

Mentre in Italia il dibattito sull’energia nucleare torna in prima pagina e mentre si moltiplicano coloro che guardano con interesse al business dell’atomo, gli Autori Bosio e Zoratti rimettono sul campo i limiti dell’energia nucleare, la gestione tutta italiana della rincorsa all’atomo, le alternative reali ad un futuro apparentemente già scritto.

Attualità e puntualità scientifica, case history – come l’inchiesta sul ruolo di Enel nel nucleare dei paesi dell’Est – e ricchi approfondimenti, rendono il testo un ottimo strumento per avvicinarsi al tema dell’incubo nucleare.

Una lettura che non si limita a rendere pubblica l’antieconomicità dell’energia nucleare o l’incapacità dell’industria di smaltire eventuali scorie radioattive, ma che traccia il percorso verso un sistema energetico fondato sul risparmio energetico e sulle energie rinnovabili, anziché su quelle fossili. L’unica alternativa possibile e realmente percorribile per combattere l’effetto serra.

sabato 24 maggio 2008

Pensiero ribelle. Al di là della Destra e della Sinistra


importante novità editoriale




Alain de Benoist, Pensiero ribelle. Interviste, testimonianze, spiegazioni al di là della Destra e della Sinistra, Controcorrente, Napoli 2008, pp. 419, euro 30.



Mi sono sempre sforzato di essere un Selbstdenker, uno che non è il portavoce di nessuno, e che si interessa più ai contenuti che alle etichette.

Un intellettuale deve contribuire alla comprensione critica del proprio tempo, dire ciò che pensa senza cedere alle mode, né piegarsi davanti ai potenti. Deve andare al di là dei pregiudizi, restare indifferente al proprio interesse e non cercare mai una rispettabilità che sarebbe solo il risultato dei suoi compromessi.

Attualmente, viviamo in una sorta di interregno. Vediamo crollare un mondo cui eravamo abituati e al quale eravamo legati. Del mondo futuro distinguiamo solo i prodromi, ed è grande la tentazione di valutarli con gli strumenti orientativi di cui ci servivamo nel vecchio mondo. Tutto sembra allora negativo, sconcertante: non ritroviamo più i nostri riferimenti. Ma ce ne saranno altri e bisogna essere sufficientemente attenti per vederli apparire.



[Nel mondo postmoderno, il cambiamento non avviene più per esplosione, ma per implosione. La vita comincia a cambiare quando un sufficiente numero di cittadini si distoglie dal gioco istituzionale perché ritiene che la vera vita sia altrove. Oggi non abbiamo bisogno di rivoluzionari – figure emblematiche della modernità – ma di ribelli. Di uomini e donne sui quali gli slogan alla moda scivolano come la pioggia sulle penne di un’anatra, semplicemente perché hanno scelto di pensare e di vivere diversamente.

Ai miei occhi, l’Occidente è oggi portatore – in opposizione all’Europa – di un modello di società che corrisponde al nichilismo. Ho viaggiato molto nel mondo. Ho visto cosa accade alle culture radicate quando sono toccate dall’Occidente: le tradizioni si trasformano in folklore per i turisti, il legame sociale si disfa, i comportamenti divengono utilitaristici e interessati, la lingua, le immagini e le musiche americane impregnano le menti, la passione del denaro sommerge ogni cosa. Alain de Benoist]

giovedì 22 maggio 2008

L'INIZIO DI UNA NUOVA ERA




(di Marcello de Angelis) - È nata la Nuova Italia. Come sempre la storia fa le cose all'improvviso e nulla può essere come prima. Non starò a dire che tipo di epoca sia terminata, lo sanno tutti. Inutile parlare di fine di conflittualità ed odii retaggio di guerre antiche, incivili e dimenticate dalla stragrande maggioranza degli italiani, che anzi da tempo mostrano noia e disinteresse per la retorica delle eterne contrapposizioni irrisolute ed irrisolvibili.
Non è più il caso di parlarne, appunto. Parliamo piuttosto di quello che sarà, senza trionfalismi e senza rivendicazioni di merito. Siamo arrivati sin qui facendo ognuno il proprio dovere. Per l'Italia. E ora è il momento di rimboccarsi le maniche, per fare ancora di più.

Il fatto che i cittadini della Capitale (e tra loro molti elettori del centrosinistra) abbiano scelto di essere rappresentati da Gianni Alemanno è un'indicazione precisa. «Di una persona non mi interessa da dove viene, bensì dove va» avranno commentato molti ex oppositori ed avversari citando la famosa massima di Mao. E Alemanno si sa dove va. Al contrario dei suoi predecessori - e come già fece prendendo la guida di un ministero che secondo molti era secondario se non inutile - Alemanno va al lavoro, per Roma e per i romani. E lavorerà sodo.

Ma non si tratterà di una risorsa unicamente romana. Il sindaco della Capitale ha una proiezione mondiale e tutto ciò che riuscirà a realizzare resterà nella storia.

A noi tutti toccherà il compito di risvegliare, ognuno nel proprio contesto, la consapevolezza degli italiani di essere comunità, l'entusiasmo per la rinascita di una Nazione.

Il lavoro sarà soprattutto volto all'informazione ed alla comunicazione di questa storica rinascita. I nostri colleghi di molti dei maggiori media sembrano voler essere gli ultimissimi a rendersi conto che la realtà che si trova fuori dalle redazioni non è più in sintonia con quello che raccontano e descrivono. I più intelligenti se ne stanno accorgendo, anche se tardivamente, e cominciano a dichiarare la loro cessata disponibilità a tenere in vita i pregiudizi e le letture forzate di un'epoca ormai scomparsa.

D'ora in poi conterà solo ciò che verrà realizzato, non da dove venga chi lo realizzerà. Una persona onesta sarà una persona onesta anche se suo padre ha perso una guerra. E un uomo sciocco e stupido o prepotente ed arrogante non lo sarà di meno perché da giovane ha sfilato tra le fila dei vincitori o sfila oggi sotto la bandiera "giusta".

Nessuno meriterà di essere odiato per le letture che ha fatto, per i sogni che ha coltivato o per non aver voluto chinare il capo dinanzi ai cambiamenti dei rapporti di potere.

I fustigatori di professione dovranno cercare il difetto nella specifica del presente, non più scavando negli archivi di memorie più o meno di parte.

La persona più amata da un italiano tornerà ad essere ogni altro italiano, perché unito nel perseguimento di un comune obiettivo: ridare dignità e benessere a tutti ed ognuno.

Bisogna crederci. Bisogna avere speranza ed ottimismo, per la prima volta da decenni. Bisogna lasciar andare il pessimismo della ragione e riscoprire l'ottimismo della volontà. La guerra è finità, c'è una Patria da ricostruire.

Un futuro fatto di strade e ferrovie, di serenità e sicurezza, di concordia e collaborazione, di solidarietà e tutela di ognuno per l'altro, di fratellanza.

Un popolo che si inchini dinanzi al sacrificio di ognuno che abbia, con il lavoro, con l'impegno sociale, col sacrificio della vita, costruito l'Italia. Un popolo consapevole di essere l'erede di un grande tesoro, un tesoro da trasferire integro se non accresciuto alle generazioni che verranno.

Un popolo, una nazione e una bandiera. Bella, bellissima perché di tutti insieme.

Fino a ieri era solo un sogno. Ancor prima un sogno sognato solo da pochi. Oggi è una volontà di molti e un'opportunità di tutti.

Colleghi giornalisti, avete una nuova missione: non più descrivere la realtà come conviene a pochi, ma raccontare agli italiani la realtà di tutti. Perché la realtà si può migliorare con la scelta delle parole e delle informazioni, ma non si può modificare, facendola apparire diversa da quella che è, nella speranza di condizionare le scelte e gli umori di quelli che guardano alla nostra professione per formarsi un'opinione.

Non sentirsi più al di sopra degli altri, una casta privilegiata armata di pennino, pronta a infilarlo nella schiena di chi ci pare per sentirci più potenti.

Si può servire il pubblico senza fare del male, senza vendette, senza acrimonia, costruendo anziché distruggendo. È una bella sfida, per chi la vuol raccogliere.

mercoledì 21 maggio 2008

LA COMMISSIONE D'INCHIESTA SUI RIFIUTI PRESIEDUTA DA D'ANNA APPROVA IL TESTO FINALE



La Commissione consiliare d’inchiesta sulla verifica della correttezza e regolarità dei provvedimenti regionali autorizzatori degli impianti di smaltimento e l’impatto della gestione dei rifiuti nella provincia di Pesaro e Urbino sulla salute, sull’ambiente e sull’economia, presieduta da Giancarlo D’Anna (AN), vicepresidente Michele Altomeni (RC), ha concluso, oggi, l’esame degli atti, approvando all’unanimità il testo della relazione finale.
Un lavoro attento ed approfondito quello dei commissari che hanno svolto audizioni e sviscerato atti e documenti relativi alla vicenda che ha visto, al centro dell’indagine, discariche, cave ed altri siti di stoccaggio della provincia di Pesaro e Urbino, alcuni dei quali coinvolti anche nell’Operazione “Arcobaleno”.
A conclusione dell’attività di indagine, la Commissione d’inchiesta è giunta ad una relazione, contenente suggerimenti ed indicazioni utili ad evitare il ripetersi di situazioni simili per il futuro. In particolare, la Commissione suggerisce di limitare il più possibile nel territorio regionale, o addirittura evitare, operazioni di recupero ambientale di “ex cave” con rifiuti in quanto esse possono facilmente “mascherare” una vera e propria attività di smaltimento non autorizzata. Un tale convincimento è stato espresso anche da tutti i soggetti intervenuti in audizione. La Commissione d’inchiesta ritiene, peraltro, che le operazioni di ricomposizioni ambientali sono “operazioni molto sospette”. La Commissione suggerisce, inoltre, di potenziare il sistema di raccolta differenziata, aumentare l’importo delle polizze fideiussorie previste a garanzia di eventuali danni ambientali, sollecitare gli organi tecnici (ad esempio, l’ARPAM), chiamati ad esprimere pareri nella fase istruttoria preliminare al rilascio delle autorizzazioni in materia di “ rifiuti”, a svolgere tale funzione dettando indicazioni prescrittive e rigorose e non mediante semplici suggerimenti, aumentare gli strumenti e le risorse destinati al miglior esercizio della funzione di controllo degli impianti di smaltimento rifiuti da parte degli organi a ciò deputati, adottare norme dirette a disincentivare il più possibile l’arrivo dei rifiuti da fuori regione, anche attraverso meccanismi i quali, aumentando la tutela ambientale a favore delle discariche marchigiane, producano un conseguente aumento del costo di smaltimento a carico dell’utente finale.
Adesso, per la relazione, licenziata dalla Commissione, si apre l’iter dell’esame dell’Aula.
Ancona, 21 maggio 2008

lunedì 19 maggio 2008

FESTA DEL CAMBIAMENTO A PERGOLA


Numerose le feste in questi giorni per celebrare la Storica vittoria alle elezioni politiche. Non poteva mancare Pergola che in campagna elettorale ha visto una delle manifestazioni pubbliche più riuscite dell'intera provincia. A fare gli onori di casa Francesco e Antonio Baldelli,Donini e gli altri rapresentanti dei partiti di Centro Destra. Sono intervenuti il Senatore Mario Baldassarri l'On. Carlo Ciccioli e il consigliere regionale Giancarlo D'Anna. Tutti concordi nell'obiettivo di lavorare sodo per le prossime amministrative per far si che Pergola e altre realtà si possano raggiungere i risultati ottenuti dal Centro destra a Fano con la clamorosa e storica vittoria delle scorse amministrative.

MA ZAPATERO E' D'ACCORDO?


Ma Zapatero è d’accordo? La pensa veramente come i suoi ministri? Quel Zapatero che fu il primo a chiamare Silvio Berlusconi per congratularsi della vittoria elettorale parla poco, lascia che i suoi sottoposti insultino, che si diano alla totale libertà di espressione, contro ogni regola di buon vicinato e di prudenza politica. Chiacchiere in libertà, insomma. E’ tutto molto strano. Dopo le stoltezze della vicepresidenta primera, la matura Maria Teresa Fernandez de la Vega, è stato il turno di tale Celestino Corbacho, titolare del Lavoro e dell’Immigrazione, il quale ha affermato che “le politiche sull’immigrazione del Governo italiano pongono l’accento più sulla discriminazione del diverso che sulla gestione del fenomeno”. Di più, “intendono criminalizzare il diverso”. Il baldanzoso Celestino si dilunga poi in una lezione di diritti umani, di quelle che vanno tanto di moda all’Onu, tanto per capirci: “Io mi assumo la responsabilità di governare il fenomeno. Un immigrato illegale può avere un solo destino, il ritorno al suo Paese, ma nel mezzo bisogna osservare tutti i requisiti del rispetto dei diritti umani”.

Ok, perfetto. Ma continuiamo a non capire. Come può la Spagna accusare l’Italia di attuare politiche razziste, xenofobe, inumane, criminali quando in realtà il Governo di Roma non ha ancora fatto praticamente nulla? Come può Madrid scatenare ondate di schifezze (false, per giunta) quando in casa loro sparano sui barconi degli immigrati, quando loro costruiscono muri muniti di filo spinato nelle enclaves di Ceuta e Melilla? E ancora, perché nessuno ha zittito l’infanta Bibiana Aido, ministra (in Spagna si dice così) dell’Uguaglianza? Cos’ha detto questa signora? Beh, si è limitata a sostenere che “sarei pronta a pagare uno psichiatra a Silvio Berlusconi. Ma forse anche questo non sarebbe efficace. Ci vorrebbero molte sedute”. Una cosa del genere non si era mai vista. Uno Stato, per di più membro dell’Unione Europea, da quattro giorni bombarda l’Italia di menzogne ed offese. Qual è il messaggio? C’è qualcosa che ci vogliono dire? Qualche avvertimento? Qualche paura nascosta? C’è chi dice che Zapatero sia in difficoltà in Patria, e che cerca di farsi bello agli occhi di Izquierda Unida (i super rossi di Spagna) attaccando sul tema dell’immigrazione l’Italia, Paese con analogo problema di sbarchi che ha il vantaggio (per loro) di essere guidato dalla destra. Chissà, può essere che questa analisi sia vera, oppure no.

Certo è che la nuova Spagna, quella risorta dopo anni di stato comatoso, quella che doveva guidare la vecchia Europa alla riscossa, sta facendo una pessima figura. Va sottolineato , invece, l’atteggiamento di Berlusconi. Non ha fatto una piega, non ha replicato. Ha lasciato che se ne occupasse Franco Frattini, il quale è riuscito, con calma invidiabile, a mettere Zapatero nell’angolo, esigendo, pacatamente, spiegazioni. Una volta tanto, ci siamo dimostrati superiori. Quelli che si devono vergognare, stavolta, sono altri.
RICHELIEU

sabato 17 maggio 2008

"I BUDDISTI FARANNO CROLLARE IL REGIME COMUNISTA"


"Come il comunismo è stato sconfitto dal mondo islamico in Afghanistan e quello sovietico è stato sconfitto dalla Chiesa cattolica in Polonia, io sono convinto che il buddismo e questi uomini inermi faranno crollare il regime comunista in Cina". Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ospite alla puntata del Maurizio Costanzo Show. "Era già in atto - ha aggiunto Alemanno - nel 2001 un processo di distruzione molto netto, feroce. Ora siamo al sangue. È una tragedia, quella del Tibet di oggi, più visibile e violenta rispetto a otto anni fa".

venerdì 16 maggio 2008

IL SONDAGGIO ,VOLA IL POPOLO DELLE LIBERTA'


Sondaggio Crespi: volano PDL e Lega, stabile il PD, crolla l’UdC




Il sondaggio di Crespi è stato realizzato lunedì 12 maggio, campione di 1.000 casi rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne in base ai parametri ISTAT di sesso, età e macro-area di residenza, metodologia C.A.T.I.

PDL = 40/42 %

Lega Nord = 8/10 %

Mpa = 1/1,5 %

TOTALE = 49/53,5 %

———

PD = 30/ 33 %

IdV = 4/6 %

TOTALE = 34/ 39%

———-

Sinistra Arcobaleno = 2/3 %

UdC = 2 /3 %

La Destra = 2/3 %

———

Questi dati confermano che ormai i cittadini sono pienamente inseriti nel nuovo quadro bipolare. PDL e Lega Nord comunque partono benissimo, con grande consenso fra gli elettori, mentre PD e IdV restano al palo, fermi sugli stessi dati delle Elezioni del 14 Aprile. Da notare il tracollo dell’UdC, che in effetti ha perso qualsiasi ruolo significativo, ed è messo in ombra dai partiti maggiori.

giovedì 15 maggio 2008

COMMISIONE RIFIUTI REGIONALE ALLE BATTUTE FINALI



Voluta e richiesta dal Consigliere regionale D'Anna la Commissione consiliare regionale di inchiesta sui rifiuti è alle battute finali.
Stanno volgendo a conclusione i lavori della Commissione consiliare di inchiesta per la verifica della correttezza e della regolarità dei provvedimenti regionali autorizzatori degli impianti di smaltimento e l’impatto della gestione dei rifiuti nella provincia di Pesaro e Urbino sulla salute, sull’ambiente e sull’economia.
La Commissione, presieduta da Giancarlo D’Anna (AN), riunitasi nel pomeriggio di ieri, ha proceduto alla valutazione della bozza di relazione finale e delle conseguenti determinazioni che sono il frutto di un lungo ed impegnativo lavoro, iniziato dalla data della sua costituzione, avvenuta nel mese di giugno del 2007.
Un’attività di approfondimento, quella dei Commissari, ampia e complessa che si è snodata attraverso numerose audizioni dei soggetti coinvolti nella vicenda ed acquisizione di importanti elementi conoscitivi.
I componenti della Commissione, nella seduta di ieri, hanno proceduto ad un’attenta rilettura della bozza di relazione, effettuando integrazioni e modifiche al testo, per giungere alle conclusioni e ad una valida proposta finale contenente, peraltro, una serie di suggerimenti utili ad evitare, in futuro, il ripetersi di simili situazioni.
Al termine della seduta, la proposta di relazione ha fatto registrare un’ampia convergenza da parte dei Commissari, che la approveranno nella prossima riunione, fase che anticiperà l’invio del testo in Aula.

mercoledì 14 maggio 2008

UN'IDEA PER IL 5XMILLE http://www.papakarol-onlus.eu/index.htm


“ Sono tante piccole gocce
d’acqua insieme a formare
il mare”
( Madre Teresa di Calcutta)

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i nostri Progetti:
L' Associazione persegue finalità di solidarietà sociale. Offre sostegno fisico, psichico, sociale e spirituale a persone socialmente svantaggiate:

Anziani

Minori abbandonati

Orfani in situazioni di distaccamento e devianza.

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" La vita in quanto dono di Dio
và vissuta fino in fondo"
(Giovanni Paolo II)


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martedì 13 maggio 2008

MESSNER: DALLA CINA UN'ALTRA OFFESA AI TIBETANI


"Trent'anni fa abbiamo salito l'Everest senza ossigeno, oggi i cinesi lo hanno usato. La fiaccola sull'Everest contraddice l'alpinismo e offende i tibetani, perchè usa una montagna sacra per la propaganda cinese". E durissimo l'intervento di Rehinold Messner sulla salita olimpica, compiuta ieri proprio nel giorno esatto del trentesimo anniversario della prima salita senza ossigeno alla montagna più alta del mondo, realizzata da Messner e dall'austriaco Peter Habeler nel 1978.


"L'anniversario della nostra prima salita senza ossigeno e la scalata della fiaccola sono una contraddizione paradossale - ha detto Messner alla stampa -. L'8 maggio di trent'anni fa io e Habeler siamo saliti senza bombole di ossigeno, oggi i cinesi le hanno usate. Allora la montagna era libera, noi eravamo soli. Oggi invece ci sono cinquanta spedizioni ferme ad aspettare al campo base bloccate dalla polizia e dall'esercito per non disturbare questa messa in scena".

L'alpinista altoatesino, che il mese scorso aveva definito una "farsa" l'idea dei cinesi di portare in vetta la fiaccola olimpica, ritorna sull'argomento il giorno successivo alla salita per rincarare la dose. Messner non solo ritiene la salita olimpica una contraddizione per l'alpinismo, ma anche un'offesa al popolo tibetano.

"Il passaggio delle fiaccola sull'Everest offende il popolo tibetano - ha detto l'alpinista -. Laggiù l'Everest è ritenuta una montagna sacra, Pechino invece l'ha strumentalizzata per fare una mera operazione di marketing e propaganda".

Un'operazione illustrata diverse volte dalla stampa cinese come grande lavoro di squadra delle diverse etnie cinesi e come grande opportunità per l'alpinismo di entrare nelle Olimpiadi. Che però Messner vede in tutt'altra maniera.

"L'alpinismo non è disciplina olimpica - ha detto Messner - e non c'era bisogno di portare la fiaccola sull'Everest. La montagna è stata soltanto usata come palco per la propaganda cinese. Temo che i Giochi limpici perseguiranno questo scopo".

lunedì 12 maggio 2008

SANITA': CHIAREZZA SULLA RIABILITAZIONE DI CAGLI


Continua la battaglia per una Sanità più efficiente e diffusa sul territorio. Dopo le battaglie per pergola, Fossombrone, Fano, Pesaro ora l'attenzione del consigliere D'Anna è puntata su Cagli con la seguente interrogazione:
OGGETTO:Interrogazione relativa alla struttura Riabilitazione post Acuzie di Cagli e mancato utilizzo delle dotazioni organiche mediche che infermieristiche esistenti.

Il sottoscritto Giancarlo D’Anna consigliere regionale A.N.-PDL

Premesso

Che: presso il polo ospedaliero di Cagli, dopo anni di lavoro e costi notevoli per l’erario pubblico, si è riusciti finalmente, nel mese di aprile 2008, a completare la struttura finalizzata alla funzione di Riabilitazione post Acuzie, collocata al primo piano dell’edificio stesso (circa 1000 m2 completamente ristrutturati).

Che: si riconosce a tale servizio una funzione utile ed importante, in un territorio dove la popolazione tende ad un aumento constante dell’età media, con le necessità collegate all’aumento degli eventi clinici che necessitano di un trattamento riabilitativo post acuzie.

Che: gli organici di personale sanitario della struttura si sono ridotti nel tempo di oltre il 50%. seguendo la contestuale riduzione di discipline ed attività sanitarie erogate, in una ottica, di fatto, di trasformazione e finalizzazione diversa della struttura.

Che: le aspettative comuni erano quelle di vedere una compensazione di nuove e diverse attività sanitarie, a compensazione dell’eradicazione di quelle esistenti precedentemente, anche per rispondere ad esigenze nuove della comunità, esempio il reparto di Riabilitazione post-acuzie.

Che: solo risorse economiche pubbliche sono state impegnate per la progettazione e ristrutturazione del Reparto di Riabilitazione, presso l’ospedale di Cagli.

Che: l’ASUR marche, zona 2 di Urbino, ha ceduto la struttura, ed il servizio da erogare, al “Gruppo Santo Stefano” .

Che: l’istituto di riabilitazione Santo Stefano, pur definito, sovente, come gestione di tipo pubblico-privato, procedendo all’assunzione di solo personale esterno e non acquisendo, neanche in misura modesta, personale pubblico dipendente della ASUR, mostra una organizzazione in cui il pubblico entra solo quale erogatore di risorse economiche per la realizzazione delle strutture e di liquidatore delle competenze economiche per servizi dati in convenzione.

Che: la direzione sanitaria della zona 2, nel contempo, sta procedendo ad una ulteriore riduzione dell’organico infermieristico della struttura di Cagli, anche ipotizzando l’utilizzo di strumenti contrattuali coattivi di mobilità, al fine di ricollocare tale personale presso altre strutture territoriali diverse, distanti anche decine di chilometri da Cagli.

Considerato: che il personale infermieristico presente, prima dell’unificazione zonale, nel polo ospedaliero di Cagli era composto da circa 80 unità, divenute, al termine del 2007, di sole 43 unità e diverrà, per giugno 2008, di 36 unità.

Ritenendo: che la struttura pubblica deve conservare, per quanto possibile, una gestione diretta e reale delle funzioni sanitarie erogate utilizzando, in primo luogo, le risorse organiche e strumentali già presenti.

Visto: che il porre in mobilità coatta il personale infermieristico, per spostarlo di decine di chilometri non è coerente con l’iniziativa contestuale di far gestire poi al privato una funzione per la quale questo assumerà dall’esterno la stessa tipologia di figura professionale che il pubblico pone in mobilità.

TUTTO CIO’ PREMESSO INTERROGA
Il Presidente della Giunta Regionale per conoscere:

Le motivazioni per cui una risorsa per l’ASUR, quale è il reparto di Riabilitazione, sul quale ha riversato ingenti risorse economiche in progettazione e realizzazione non ha trovato una gestione diretta dell’ASUR stessa, utilizzando, in primo luogo, le proprie dotazioni organiche sia mediche che infermieristiche.

La tipologia di Contratto che l’ASUR Marche zona 2 di Urbino ha stilato con il Gruppo Santo Stefano per la gestione del reparto di Riabilitazione a Cagli.

Quale sarà la retta individuale giornaliera che, per ogni utente, la regione verserà all’Istituto di Riabilitazione convenzionato.


Giancarlo D’Anna

domenica 11 maggio 2008

PDL: ALEMANNO, CENTRO E DESTRA DEVONO AVERE PARI DIGNITA'



ROMA DIMOSTRA CHE PER BATTERE SINISTRA NON SERVONO MODERATI DOC Roma, 11 mag. (Adnkronos) - Appassionato intervento all'assemblea nazionale di An del neo sindaco di Roma Gianni Alemanno che mette in guardia militanti ed eletti di Alleanza nazionale dal rischio di "andare in vacanza anzitempo dopo la vittoria" perche' "gli elettori ci guardano, ci giudicano e vogliono segni visibili di cambiamento". Il primo cittadino lancia dei messaggi precisi anche in vista della formazione del partito del Popolo della liberta': "il centro e la destra devono avere pari dignita', guai se avessero pesi diversi. Il nuovo soggetto politico sta nascendo e da parte di tutti noi bisogna stare attenti al rischio di un calo di attenzione". Ad ogni buon conto Alemanno ha tratto dalla sua esperienza un insegnamento che mette a disposizione della platea riunita all'hotel Summit ma che evidentemente riguarda anche gli alleati: "da oggi in poi non si potra' piu' dire -afferma- che per battere la sinistra ci vogliono scelte di centro, scelte moderate 'doc'". Da Alemanno e' giunta anche una messa in guardia per chi andra' a ricoprire ruoli di governo: "dobbiamo essere attenti alla squadra, attenti alle persone che scegliamo e al merito. Stiamo attenti ai facili seduttori, a chi salta in corsa sul carro dei vincitori e che ci stanno lavorando ai fianchi".
NELLA FOTO ALEMANNO D'ANNA E MAMALCHI LA SERA DELLA VITTORIO DI GIANNI A ROMA

venerdì 9 maggio 2008

LA GIUNTA SPACCA SNOBBA ANCORA UNA VOLTA LA PROVINCIA DI PU


“Le tematiche del sistema infrastrutturale provinciale e dei trasporti” questo l’appuntamento organizzato e voluto dalla Camera di Commercio di PU, dall’Uniontrasporti e dall’Unioncamere nazionale, che si è tenuto in mattinata nel quartiere Fieristico di Campanara a Pesaro in occasione della 6° giornata dell’Economia..

“Un’importante occasione per leggere l’economia provinciale”questo l’intento della Camera di Commercio.

“Di tutt’altro avviso, evidentemente, la Regione Marche che ancora una volta non era presente nè col suo Presidente, né con l’Assessore competente, né con altri assessori e nemmeno con un consigliere regionale di maggioranza-evidenzia il consigliere regionale PdL Giancarlo D’Anna- un’offesa al territorio, alle Istituzioni e alle imprese, che segue di pochi giorni la clamorosa assenza dei rappresentanti della Giunta Spacca al Fano Yacht Festival.

“Non esiste solo Ancona nella Regione Marche-rimarca il consigliere- qui c’è gente che si impegna, che lavora, che ha dei problemi che sono degni di essere considerati come quelli del resto delle Regione.”

D’Anna nel suo intervento al convegno ha ribadito la necessità di affrontare e “risolvere con determinazione la carenza di infrastrutture sul territorio della Provincia di PU”, carenza che penalizza i residenti, le imprese, il turismo.

Bene dunque a una Quadrilatero del nord delle Marche come ha più volte suggerito più volte il Senatore Mario Baldassarri-ha rimarcato D’Anna-“ nel nuovo governo sarà Altero Matteoli (esponente di primo piano di A.N.) Ministro delle Infrastrutture ,-il consigliere regionale di A.N –PDL- è seriamente intenzionato a coinvolgerlo nell’annosa vicenda della Fano- Grosseto.

giovedì 8 maggio 2008

AIUTIAMO I MALATI A PARLARE


E’ stata molto più di una conferenza stampa quella che si è tenuta ad Ancona mercoledì 7 maggio 2008 presso la sala Pagoda all’interno dell’edificio che ospita gli uffici del Consiglio Regionale. E’ stato un momento di conoscenza personale tra malati e parenti dei malati. E’Stato un momento di condivisione di un dramma vissuto dalle famiglie. E’ stato un momento di vera commozione e sentita vicinanza ad un mondo e a persone che con una forza indescrivibile si battono contro la malattia e l’indifferenza delle istituzioni. E’ stata una manifestazione di denuncia forte e chiara che richiede risposte immediate e quindi non più rinviabili.Dal Resto del Carlino
D'Anna (An): «La Regione aiuti i malati di Sclerosi laterale amiotrofica» - ANCONA - UNA FAMIGLIA felice, con bambini, poi la diagnosi di Sia, sclerosi laterale amiotrofica, la peggiore tra le malattie neurologiche. Una malattia che non lascia scampo e la consapevolezza che la mone giungerà a breve. «Remare senza Remi» è un libro-testimonianza scritto durante il breve periodo di malattia da Ulla-Carin Linquist, la più importante giornalista televisiva svedese. E' la sua esperienza faccia a faccia con la morte. Ma è anche la vita che, nonostante tutto, continua come ha sostenuto ieri ad Ancona Sebastiano Marrone, malato terminale di Sia e difensore dei deboli, come si proclama. Ma non con la voce. Per chi come, lui immobile e non ha più la voce, per comunicare occorre un apparecchio costoso «ma la dignità umana non ha prezzo e tutti i malati nelle mie condizioni devono poter comunicare con il mondo esterno» spiega Marrone in una lettera scritta con il comunicatore a tracciamento oculare a casa e letta dalla moglie. Il consigliere regionale di An Giancarlo D'Anna ha raccolto l'appello e ha presentato una mozione in Consiglio regionale sui problemi dei malati di Sia. «Bisogna aiutare questi malati a parlare — hanno aggiunto D'Anna e il delegato Aisla Marche Marco Maggioli —. I comunicatori vocali, apparecchi che li tengono legati al mondo mentre vivono intrappolati nei loro corpi costano. Alla Regione Marche sono stati assegnati 260.215 euro ma ancora non sono stati spesi. La Regione s'è dimenticata? Dove sono finiti questi fondi stanziati nell'agosto 2007 dalla Conferenza Stato-Regioni? Chiediamo all'assessore alfa sanità Mezzolani di porre One a questo scandalo che costringe i malati di Sia ad affidarsi alla solidarietà di Cassa di Risparmio, Provincia e Associazioni di volontariato, come avvenuto ad Ascoli e a Fermo».
Dal Corriere Adriatico
"Dimenticati i malati di SLAANCONA - Comunicatori vocali. 260 mila euro che la Regione non si decide a spendere. La denuncia arriva dall'Associazione italiana sclerosi laterale amitorofica e dal consigliere di An Giancarlo D'Anna, già presentatore di una mozione sui problemi dei malati di Sia. Si tratta di una malattia rara. Per effetto di questa patologia i motoneuroni (le cellule nervose che trasmettono i comandi perii movimento dal cervello ai muscoli) muoiono prima del tempo per apoptosi . provocando alla persona colpita un progressivo indebolimento dei muscoli che conduce rapidamente alla paralisi. I malati si battono da tempo per avere strumenti necessari per comunicare. Alla Regione Marche sono stati assegnali a questo scopo 260.215 euro che però non sono stati spesi. Il consigliere di An D'Anna e il referente dell Aisla Marco Maggioli chiedendo all'assessore MezzoÌani di attivarsi immediatamente per affrontare in tempi stretti la vicenda.
PRESENTI ALLA CONFERENZA STAMPA ANCHE LA RAI 3 ETV

mercoledì 7 maggio 2008

FESTA DEL POPOLO DELLA LIBERTA'




Festa
del
Popolo della Libertà
domenica 11 maggio ore 17-20
Lago di Mercatale - Sassocorvaro

Interverranno

Roberto Giannotti –Vice Presidente Consiglio Regionale
Oriano Tiberi - Consigliere Regionale FI-PdL
Giancarlo D’Anna - Consigliere Regionale An - PdL
On. Carlo Ciccioli – Deputato An - PdL
On. Ignazio Abrignani - Deputato FI-PdL
On. Giorgio La Malfa - Deputato PdL
On. Stefano Zappalà - Parlamentare Europeo FI-PdL

Saranno presenti dirigenti ed amministratori del PdL

Partecipa anche tu

martedì 6 maggio 2008

SU TVRS LO SCANDALO DENUNCIATO DA D'ANNA


DOPO YOU TUBE LO SCANDALO DELLA RSA PER DISABILI PSICHICI NUOVA IME DI PESARO FINISCE AL TG DI TVRS . NEL TG DI MERCOLEDI 7 MAGGIO ALLE ORE 19.00 IL SERVIZIO SULLA VICENDA.

Scandaloso: dopo 10 anni e 920.200,00 euro spesi i lavori alla RSA per Disabili Psichici Nuova Ime di Pesaro sono ancora bloccati e il cantiere invaso da erbacce.




Era il 1996 quando con decreto del Dirigente del Servizio Sanità n. 440 fu approvato il progetto esecutivo dei lavori per la realizzazione di una RSA per disabili psichici a Pesaro.

Il 10.09.1998 la gara d'appalto veniva affidata all'Impresa ATI Coedi di Ancona, ma in seguito la sentenza del TAR Marche, confermata dal consiglio di Stato (sentenza 178/2001) annullava l'aggiudicazione. Nuova aggiudicazione alla ditta EDILTRE di Ascoli .

Nel febbraio 2002 la AUSL n.1 prendeva atto della sentenza del Consiglio di Stato e della rinuncia della ditta EDILTRE al lavoro.
Con determina 170/2002, aggiornamento dei prezzi e indizione di una nuova gara. I lavori vanno alla Ditta ATI GRUOSSO di Potenza, contratto in data 21.03.2003; i lavori vengono consegnati il 19.03.2003 da eseguire in 420 giorni decorrenti dalla data del verbale e quindi da concludere entro il giorno 12.05.2004.
Nel corso dei lavori sono state apportate varianti per un totale di 103.118,80 euro e proroga della scadenza dei lavori all'aprile 2005.

Nel 2006 la ditta GRUOSSO a seguito di "riserve presentate e non accolte dalla Direzione Lavori, ha chiesto l'applicazione l'attivazione della procedura prevista dall'Art.31 bis del DPR 554/99(accordo bonario) e poi, dopo che il responsabile del Procedimento, lette le relazioni riservate del Direttore dei Lavori e del Collaudatore, respingeva ogni richiesta per arrivare velocemente al completamento dell'opera, constatato il perdurante inadempimento dell'impresa appaltatrice." Il Direttore dei Lavori ha verificato che "l'impresa nel frattempo non era mai stata presente all'interno del cantiere.".
Nel maggio 2007 con determina del Direttore Generale ASUR è stata approvata la risoluzione contrattuale.

Sembra che a breve sarà indetta l'ennesima gara d'appalto. Dopo 10 anni sono stai spesi 920.000 euro sono previste ulteriori spese per circa 750.000 euro.

Oggi il cantiere è invaso e coperto da erbacce, alcuni lavori eseguiti si dovranno rifare.Chi pagherà i danni economici e morali alla comunità ad iniziare dai malati e alle loro famiglie ? Mentre si parla di Ospedale Unico in dieci anni non si è riusciti nemmeno a chiudere questo vergognoso capitolo.

Giancarlo D'Anna
Consigliere Regionale A.N. PdL

lunedì 5 maggio 2008

RIFIUTI, UN PLAUSO ALLE FIAMME GIALLE. LE CONCLUSIONE DELLA COMMISSIONE D'INCHIESTA



Un plauso sincero e sentito al Tenente Colonnello Ippazio Bleve e agli uomini delle Guardia di Finanza del Nucleo Mobile della Compagnia di Pesaro per l’ennesima brillante operazione che, in quest’occasione, ha portato all’individuazione e al sequestro di due edifici e di un’area scoperta trasformate in discarica di rifiuti pericolosi e speciali nel Comune di Pesaro. Tale operazione conferma che sul fronte dell’inquinamento e dei rifiuti tossici e pericolosi non bisogna abbassare la guardia e un’attenta opera di controllo e prevenzione riduce notevolmente il rischio che il territorio si trasformi una discarica senza controllo.

Sempre in tema di rifiuti, a fine mese la Commissione d’inchiesta per la Verifica della correttezza e della regolarità dei provvedimenti regionali autorizzatori degli impianti di smaltimento e l’impatto della gestione dei rifiuti nella provincia di Pesaro e
Urbino sulla salute, sull’ambiente e sull’economia, concluderà i lavori dopo le ultime audizioni del 28 aprile scorso nelle quali sono stati ascoltati il Comandante Giuseppe Di Venere Noe Carabinieri di Ancona e il Dott. Paolo Costanzi del Coordinamento Avvocatura regionale. In precedenza erano stati ascoltati i responsabili dell’Ambiente di Regione, Provincia di PU, Arpam, Asur 3 di Fano , Comune di Fano . Consistente e interessante la documentazione relativa ai siti in oggetto dell’inchiesta . I risultati saranno resi noti attraverso una relazione finale.

Giancarlo D’Anna
Presidente della Commissione d’Inchiesta

LA LIBIA I MISSILI E CALDEROLI


Il IV° Governo Berlusconi deve ancora sorgere e già fioccano polemiche circa la sua possibile composizione. Il primo a gettare benzina sul fuoco è stato Saif El-Islam Gheddafi (nella foto a fianco), figlio del leader della rivoluzione libica che, per chi non lo ricordasse, nel 1970 espropriò inopinatamente i beni della maggior parte dei nostri connazionali residenti in Libia. In merito alla possibilità che Roberto Calderoli ottenga la guida di un dicastero, il figlio di Gheddafi si è espresso arrivando a paventare: "....ripercussioni catastrofiche nelle relazioni tra l'Italia e la Libia" (dichiarazione tratta da Il Corriere della Sera del 4.05.2008). Le critiche di Saif El-Islam Gheddafi trovano origine nei disordini che il 17.02.2006 scoppiarono nella città libica di Bengasi, conseguenti ad un'intervista televisiva in cui Calderoli si presentò indossando una maglietta anti-islamica, e che portarono all'assalto del consolato italiano da parte della popolazione. Da ciò sorsero scontri con la polizia e si registrarono undici vittime tra i dimostranti. A parere di Saif El-Islam Gheddafi, Calderoli è da ritenere "....il vero assassino dei cittadini libici morti in quell'occasione" (dichiarazione tratta da Il Corriere della Sera del 3.05.2008). Di fronte alle parole del figlio del leader libico, l'intero mondo politico italiano ha dimostrato solidarietà nei confronti di Calderoli, mentre la Lega Araba, ossia l'organizzazione internazionale di rappresentanza dei Paesi arabi, non ha assunto una posizione chiara tra asserzioni, precisazioni e smentite. Sull'argomento è intervento anche Massimo D'Alema, in qualità di Ministro uscente degli Affari Esteri, il quale ha riconosciuto come le parole di Saif El-Islam Gheddafi rappresentino un'intollerabile ingerenza nella vita politica italiana. Episodi come questo rappresenterebbero un'occasione per porre in evidenza dispute mai risolte tra l'Italia e la Libia, problemi che da circa quarant'anni, minano i rapporti tra i due Paesi. Tra le varie questioni, infatti, vi sarebbero il passato coloniale, l'esproprio dei beni di molti degli italiani residenti in Libia e la loro espulsione dal Paese, il lancio di missili libici contro Lampedusa ed i dubbi circa il rispetto da parte libica degli accordi in materia di immigrazione. Affrontare adeguatamente tutti questi problemi richiederebbe un lavoro approfondito che, comunque, esulerebbe dalla questione emersa in questi giorni. In primo luogo occorre definire in quali vesti Saif El-Islam Gheddafi ha pronunciato le parole che hanno irritato il mondo politico nostrano. Attualmente, infatti, non mi risulta che questo signore ricopra incarichi di diplomatici o di governo nel proprio Paese. Di conseguenza, credo che le sue affermazioni abbiano lo stesso peso che si può attribuire a quelle di qualunque altra persona che intende esprimere un'opinione. Se, invece, le idee di Saif El-Islam Gheddafi rappresentano il punto di vista del padre e della nomenclatura del regime di Tripoli, allora vi sarebbe lo spazio per alcune considerazioni. Desterebbe non poche perplessità, infatti, che un Paese totalitario come la Libia potesse dispensare consigli ed avvertimenti nei confronti di uno Stato sovrano i cui vertici politici sono democraticamente eletti. Non credo, infatti, che il regime libico goda di un'autorevolezza politica tale da poter giudicare il nostro corso istituzionale. Se Calderoli diverrà ministro, sarà per volontà della coalizione che è risultata vittoriosa alle elezioni del 13-14 aprile. Non mi pare, invece, che la famiglia Gheddafi governi la Libia in virtù di una qualunque forma di investitura popolare. La polemica in corso scaturisce da una questione di ordine religioso. Mi pare, però, che il rispetto per la sensibilità altrui trovi quasi sempre affermazione in senso unilaterale. I musulmani, infatti, si stracciano le vesti di fronte alla maglietta anti-islamica di Calderoli e alle vignette su Maometto pubblicate dai giornali danesi. Nessuno, invece, dice alcunché se in alcuni Paesi arabi e non si uccidono preti e vescovi e si prendono d'assalto e si incendiano le chiese cristiane. Appare doveroso, quindi, esprimere alcune considerazioni sia nei confronti dei musulmani che dei sedicenti cristiani. Premesso che ogni fede religiosa dovrebbe godere di tutela, i primi dovrebbero risconoscere a tutti il rispetto e la tolleranza che dagli altri desiderano ed i secondi dovrebbero difendere la cristianità nel mondo, compresi i contesti in cui non sussistono interessi economico-commericali e comprese le realtà in cui i cristiani rappresentano esigue minoranze.

Filippo Rossi

sabato 3 maggio 2008

DENUNCIA DEI REDDITI SUL WEB,GRILLO CONTESTATO DAI GRILLINI


Beppe Grillo si è infuriato con il Ministro Visco e con l'Agenzia delle Entrate per aver reso pubblico i redditi: "Follia, questa è follia - scrive Grillo - gli è stato suggerito dalla Ndrangheta, dalla Mafia, dalla Camorra e dalla Sacra Corona Unita". Secondo Grillo con la pubblicazione online dei redditi " i rapimenti di persone saranno facilitati, il pizzo potrà essere proporzionato al reddito dichiarato. La criminalità organizzata non dovrà più indagare, presumere. Potrà andare a colpo sicuro collegandosi al sito dell’agenzia delle entrate. I nullatenetenti e gli evasori non avranno comunque nulla da temere. Chi paga le tasse sarà punito, chi ne paga molte potrà essere sequestrato, taglieggiato, rapinato".

Grillo propone, quindi, di inviare una e-mail al prossimo Ministro Tremonti affinchè i dati privati non siano accessibili al pubblico. Ma la proposta viene accolta in maniera negativa dai suoi "seguaci". C'è chi si chiede come mai "prima Grillo dice che bisogna mettere tutto sulla rete e ora invoca il nemico Tremonti perche ciò non accada". Sono poi molti quelli che chiedono che il post venga tolto dalla pagina, c'è chi si chiede cosa ci sia sotto. Alcuni commentano "Grillo, ma sarai mica di destra?", oppure: "Penso che Beppe Grillo abbia bisogno di riposo", o "Ti brucia il cu... che si veda quanto guadagni, San Paladino dei Precari?" .
C'è poi chi commenta ironicamente: "Da buon genovese Grillo dimentica tutto il resto quando si tratta di soldi".

giovedì 1 maggio 2008

IL PRIMO MAGGIO LA FESTA DEI LAVORATORI


ristorazione comunista











LA REALTA' COMUNISTA

CINA: BAMBINI SCHIAVI, SI INDAGA SU MIGLIAIA DI IMPRESE
(ANSA-REUTERS) - PECHINO, 1 MAG - La Cina sta investigando su migliaia di imprese sospettate di ricorrere a lavoratori bambini rapiti nella provincia sud-occidentale di Sichuan e poi venduti come schiavi. Lo riporta oggi l'agenzia ufficiale Nuova Cina, precisando che l'indagine coinvolge 3,629 aziende e 450,000 persone. Il governo cinese ha avviato lo scorso anno una campagna su scala nazionale contro la schiavitu' e il lavoro infantile dopo diversi casi di bambini e di disabili mentali o anche contadini poveri costretti a lavorare in miniere o in fornaci nelle province di Shanxi e di Henan. Questa settimana gli organi di informazione di Stato riferiscono che migliaia di minori originari di Sichuan sono stati venduti per lavorare come schiavi nelle fabbriche della ricca provincia industriale di Guangdong, nel sud della Cina. Ieri quotidiano 'Wen Wei Poi', con sede a Hong-Kong, riportava la notizia che 167 bambini rapiti come schiavi e portati nelle fabbriche di Dongguan, nella provincia di Guangdong, sono stati ritrovati e messi in salvo dalla polizia