martedì 29 gennaio 2008

REGIONE, LE RISPOSTE ALL'INTERROGAZIONE DI D'ANNA SU PM10


LIMITI PIU' VOLTE SUPERATI NEL 2007
(Insoddisfatto D'Anna, che ha anche ricordato l'assenza di consiglieri ed esponenti di giunta all'apertura dei lavori. ''Il quadro fornito dall'assessore - ha poi detto - contrasta con quello dell'Arpam, che parla di decine di morti provocate dalle polveri sottili''. ''Non e' ammissibile - ha aggiunto - che ci siano superamenti anche del triplo dei limiti di legge. E' ora che intervenga la magistratura, come in Toscana, richiamando all'ordine gli enti locali''. Inoltre ''le centraline di rilevamento delle polveri sottili sono insufficienti per citta' come Ancona e Pesaro e c'e' un disinteresse totale di chi deve controllare che questo non succeda piu'''.
ANCONA, 29 GEN - Nel corso del 2007 le stazioni della rete di monitoraggio ambientale regionale hanno registrato vari superamenti dei valori limite per le polveri sottili previsti dalla legge, nelle zone trafficate e urbane, mentre non ci sono stati superamenti nelle aree rurali. Lo ha annunciato l'assessore all'ambiente Marco Amagliani, rispondendo oggi in consiglio regionale ad una interrogazione di Giancarlo D'Anna (An). L'assessore ha spiegato che le tre stazioni del traffico hanno registrato un numero di superamenti, del valore limite giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo, maggiore rispetto a quello consentito che e' 35. Due hanno anche registrato il superamento del valore limite annuale, pari a 40 microgrammi per metro cubo. Delle tre stazioni di fondo urbano, due hanno registrato piu' superamenti del valore limite giornaliero rispetto al consentito, mentre non hanno registrato il superamento del valore limite annuale. Le tre stazioni di fondo rurale non hanno registrato superamenti in numero maggiore di quello consentito, ne' superamenti del valore limite annuale. Secondo Amagiani pero' le stazioni del traffico ''fanno apparire una situazione di qualita' dell'aria peggiore di quella a cui e' effettivamente esposta la popolazione'' dato che registrano l'inquinamento dell'arteria in cui sono installate le centraline per un raggio di ''poche decine di metri'' e ''in generale non indicano la qualita' dell'aria per l'intera area urbana''. L'assessore ha poi elencato i provvedimenti adottati dalla Regione per il risanamento, ribadendo l'importanza della concertazione con gli enti locali.

lunedì 28 gennaio 2008

SANITA' CI SONO I FONDI MA NON VENGONO SPESI DALLA REGIONE


I comunicatori vocali per i pazienti affetti da gravi patologie croniche e degenerative vocali sono un elemento indispensabile per quanti, colpiti dalla malattia possono, grazie a questo strumento, perlomeno migliorare la qualità della vita.
La regione Marche sembra aver dimenticato anche questa triste realtà, infatti non ha ancora dato attuazione al provvedimento della Conferenza Stato-Regioni del mese di agosto 2007, con il quale il ministro della Salute ha destinato 10 milioni di euro, ripartiti tra le singole Regioni, per l’acquisto di comunicatori vocali per i pazienti affetti da gravi patologie croniche e degenerative vocali.
Alla regione Marche sono stati assegnati 260.215 Euro. Dove sono finiti?
Perché l’assessore alla Sanità Mezzolani non ha mai contattato il delegato AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) delle Marche sig. Maggioli Marco, e non lo ha mai informato sullo stato di attuazione operativa del Decreto ministeriale che assegnava alla regione Marche 260.215 Euro? Perché non gli ha mai dato notizie della costituzione o meno del fantomatico comitato tecnico regionale che si sarebbe dovuto insediare per definire i criteri per l'assegnazione dei comunicatori vocali, così come riferito a seguito dell'incontro avuto in agosto con il presidente della AISLA dott. Melazzini?
Allo stato vi sono addirittura funzionari delle varie ASUR della regione Marche che chiedono notizie al delegato AISLA Marche sig. Maggioli Marco, perchè questi non hanno ancora avuto direttive dalla Regione per le procedure di assegnazione de i comunicatori vocali ai malati.
Tutto questo è scandalosamente grave.
Così ai malati non resta che affidarsi ad iniziative di solidarietà simili a quella che sì è registrata ad Ascoli Piceno lo scorso Natale quando Provincia, Cassa di Risparmio e Associazioni di volontariato hanno provveduto all'acquisto di un computer adatto all'utilizzo da parte di una persona malata di Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA).
Chiediamo con forza all’Assessore alla Sanità Mezzolani di attivarsi immediatamente e di contattare il delegato AISLA delle Marche per affrontare in tempi ristretti la vicenda e porre fine ad una situazione che vede i malati privi dei comunicatori vocali nonostante esistano le risorse necessarie per acquistarli.
PS. Lo scorso anno il consigliere D’Anna ha presentato una mozione per la fornitura del farmaco IGF-1 ai malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica. La mozione non è stata ancora discussa.
Giancarlo D’Anna

sabato 26 gennaio 2008

PRODI CADE. L’ITALIA PUO’ TORNARE A SPERARE.




(di O.K. – destrasociale.org) - Quando intervistai Gianni Alemanno (era l’inizio di gennaio) gli chiesi sconfortato se secondo lui il Governo Prodi sarebbe prima o poi caduto. Se insomma c’era speranza. Lui mi rispose che sarebbe successo sicuramente qualcosa verso febbraio. Oggi é il 25 di gennaio e Prodi -giusto ieri- ha rassegnato le dimissioni al Capo dello Stato. Le ha rassegnate dopo oltre due anni di pressappochismo politico, dimostrando che la sinistra più che esser vittima di Mastella, è vittima di se stessa.

Mastella questa volta non è stato “Clemente”: ha spinto il Governo più deludente della Seconda Repubblica in un profondo dirupo, per la gioia di molti se non di tutti. Ma attenzione a non far dell’homo novo di Ceppaloni un martire della magistratura ed un eroe d’Italia: perché la memoria -ricordiamocelo- ha un valore che va ben oltre questa o quella ricorrenza. E la nostra memoria ci ricorda che il “Clemente Furioso” già fece il cosiddetto “salto della quaglia”. Erano altri tempi, potrebbe mugugnare qualcuno, ed il berlusconismo era soltanto agli inizi. Balle. E lo sappiamo tutti.

Altro dato: la sinistra inveisce (e come dargli torto?) contro Mastella. Legittimo, ma l’ex Ministro di Grazia e Giustizia per contro prima gli cita Pablo Neruda (sbagliando, perché in realtà quella è una poesia della poetessa brasiliana Martha Medeiros “Morte devagar”) poi gli dice “é finita”. Ma chi è causa dei propri mali -in fondo- pianga se stesso. La sinistra ha ululato alla Luna durante tutti e cinque gli anni di Governo del centrodestra: ma che hanno fatto -i prodi- una volta andati al Governo? Nulla. Chi ha governato in questi ultimi anni ha dimostrato di non saper neppure dove mettere le mani, salvo poi esser riusciti a peggiorare qualunque cosa toccassero. Prodi & c. si sono mossi come una sorta di Re Mida dei nostri tempi, ma alla rovescia: roba da sperare che non si accorgessero di noi. Della nostra esistenza. Tutti a pregare affinché facessero pippa: perché non far niente era il minore dei mali. L’Italia aveva bisogno di guarire, aveva bisogno di “dottori seri” e questi qui invece, sembrava giocassero “all’allegro chirurgo” sulla nostra pelle.

Curioso che i fautori dello slogan “Uniti si vince” ricordino semmai quella canzone di Cocciante che faceva "Se stiamo insieme ci sarà un perché". Si appunto, ma qual era il “perché”? Per l’antiberlusconismo? Per migliorare l’Italia? Oppure il ragionamento è stato: facciamoci vedere uniti, vinciamo le elezioni e poi quel che sarà, sarà. Soltanto oggi (alla faccia del tempismo) ci fanno con garbo sapere che tutto sommato mancava una linea condivisa: peccato che fino a poco più di due anni fa ci sventolavano un tomo lungo quanto "I Miserabili", dicendo che era il loro programma di Governo, in cui dentro però c'era tutto ed il suo esatto contrario. Ma questo lo dicevamo noi eretici e blasfemi.

Ieri sera, in alcune città d’Italia -saputo della “caduta”- erano partiti addirittura dei caroselli. Non avevamo vinto il mondiale di calcio, non c’era traffico, ma si sentivano i clacson delle auto. Divertente, certo. Ma per un attimo mi sembrava d’essere in chissà quale paese del sud america. Perché tanto entusiasmo per la caduta di un Governo, per quanto comprensibile, non è mai cosa buona. Perché questa reazione denota non soltanto quanto sia stato negativo l’operato del Governo, ma anche il grado di disperazione dei cittadini della sempre più povera Italia. Quel che doveva essere il Governo dell’Avvento verrà ricordato come il Governo delle tasse, delle liberalizzazioni farsa e del dolce far nulla. Il Governo del caso-Speciale e degli inghippi di Visco, il Governo che non ha fatto nessuna riforma e che vanta quell’unico amaro record de “La carica dei 103”. Cosa ci riserverà il futuro, lo apprenderemo in questi giorni.

Il centrodestra (come diceva Feltri mesi or sono) alla fine si è ricompattato perché non v’è altra alternativa. Ma che farà la CDL? Il giorno delle elezioni verrà: se non sarà domani, sarà entro qualche mese o magari un anno. Ma quel giorno per forza di cose verrà. Una cosa è certa: serve tempo per riordinare le idee. Serve tempo perché la gente non ha capito se “Forza Italia” ad oggi esiste oppure no, se “I Circoli della Libertà” organizzano campionati di Sodoku e di briscola chiamata o altro. Serve tempo per far capire alla gente se “Il Partito del Popolo delle Libertà” è un ectoplasma o semplicemente uno scioglilingua. Serve tempo perché l’unità del centrodestra sia tale solo e soltanto in nome della responsabilità e dell’interesse nazionale e non perché alla base ci sia un banale ritorno sulle poltrone che contano. Serve tempo per fare un programma convincente e largamente condiviso, ma che soprattutto tenga presente anche di quelle questioni etiche che potrebbero in futuro dividerci. Serve tempo per capire a chi verrà data la leadership e perché gli verrà data se non faremo delle primarie. Serve tempo per spiegare se ci saranno volti nuovi oppure no. Serve tempo, datemi retta, perché il centrodestra se prima non fa i conti con gli errori del passato, forse potrà vincere le elezioni, ma dopo un paio d’anni saremmo ancora qui a riparlarne.

venerdì 25 gennaio 2008

GOVERNO: D'ANNA, ORA RECUPERARE FIDUCIA E CREDIBILITA'



(ANSA) - ANCONA, 25 GEN - Caduto il Governo Prodi, occorre ora ''recuperare fiducia e credibilita'''. Ma ''cambiare governo senza cambiare il sistema serve a poco''. Questo, secondo il consigliere di An Giancarlo D'Anna, ''il tema, il confronto principale su cui devono impegnarsi partiti e coalizioni ad iniziare dalla legge elettorale''. ''Nessuna legge elettorale che escluda il sacrosanto diritto dei cittadini a scegliere il proprio rappresentante attraverso le preferenze - afferma D'Anna - puo' andare verso un recupero di credibilita' della politica. Quella politica che per troppo tempo non ha scelto, scaricando responsabilita' su altri, preferibilmente i governi e le amministrazioni precedenti, evitando di portare a termine i progetti, di indicare la strada, di svolgere fino in fondo il proprio compito e dovere''. ''La campagna elettorale - osserva poi - deve trasformarsi per i partiti, per le coalizioni in una gara di proposte per l'eliminazione in modo definitivo degli sprechi, degli enti inutili, dei privilegi vecchi e nuovi. Questa - conclude il consigliere - e' l'unica, l'ultima occasione, l'ultima chance che la Nazione ha per evitare il rischio, come dicono in tanti, di fare la fine dell'Argentina''.

giovedì 24 gennaio 2008

E' CADUTO, E SI E' FATTO PURE MALE


Un sollievo, il governo Prodi è caduto. Ora tocca a tutto il centrodestra dimostare di saper fare le cose e farle bene. Iniziamo col rispristinare le preferenze per far scegliere i cittadini. Basta coi partiti delle tessere : Si ai partiti della gente.

martedì 22 gennaio 2008

Rifiuti :con gli inceneritori non si risolve il problema, anzi.



Non concorda con il collega di F.I. Bugaro il consigliere regionale di A.N. Giancarlo D'Anna sull'idea di dotare ogni provincia di un inceneritore.

"E' la raccolta differenziata la strada maestra- esordisce D'Anna- differenziata e riduzione alla fonte degli imballaggi di piccole e grandi dimensioni" nelle discariche infatti una percentuale che supera abbondantemente il 50% è composta da imballaggi e rifiuti che possono essere recuperati.

"Se poi si prevedono impianti di compostaggio, che trasformano la parte umida in ottimo fertilizzante, il compost, i rifiuti da conferire in discarica si riducono al minimo".

"Gli inceneritori invece prosegue D'Anna- per funzionare hanno bisogno di rifiuti e quindi per assurdo invece di ridurre i rifiuti si incentiva la produzione degli stessi per bruciare, con costi , quelli degli imballaggi,che comunque ricadono sui consumatori, mentre i gestori degli impianti diventano guadagnano sopratutto con gli incentivi dello stato chiamati Cip 6". Inoltre- prosegue D'Anna- anche gli inceneritori producono ceneri che poi finiscono in discarica. Ogni 10 kg. Di rifiuti possono produrre tre Kg. Di ceneri. "Senza contare i fumi che nonostante tutti gli accorgimenti possibili ed immaginabili diffondono nell'aria sostanze nocive:" Quella dei termo-inceneritori può sembrare dunque la risposta più semplice ed immediata alla soluzione del problema dei rifiuti, ma non lo è.

lunedì 21 gennaio 2008

TIBET, CONTINUA IL TRASFERIMENTO FORZATO DEI TIBETANI

L’agenzia di stato cinese Xinhua ha annunciato che il governo di Pechino trasferirà entro quest’anno in alloggi permanenti più di 52.000 tra pastori nomadi e contadini tibetani.

Citando fonti governative locali, l’agenzia Xinhua si è così espressa: “Il progetto, mirato al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione, è iniziato nel 2006 quando il governo regionale si è posto come obiettivo la costruzione di 220.000 abitazioni. Ciò significa che, entro il 2010, l’80% degli agricoltori e dei pastori nomadi avrà una casa. Negli ultimi due anni, il governo ha speso oltre un miliardo e trecento milioni di yuan per spostare gli agricoltori dalle case in legno e fango a quelle di mattoni e per rendere stanziali le popolazioni nomadi”.

Secondo le autorità cinesi il trasferimento dei tibetani, che non si limita agli abitanti della Regione Autonoma ma anche a quelli delle province del Sichuan e del Quinghai, dovrebbe garantire una maggiore protezione dell’ambiente ed elevare il livello di vita della popolazione. L’organizzazione Human Rights Watch ha però denunciato, fin dallo scorso anno, che l’intera operazione comporta spesso l’uccisione degli animali appartenenti ai pastori, l’alloggiamento in misere abitazioni e l’impossibilità dei nomadi a trovare un nuovo lavoro. Inoltre, in molti casi pastori e contadini sono trasferiti forzatamente per consentire la realizzazione, sui loro territori, di progetti di lavori pubblici quali dighe o strade.

giovedì 17 gennaio 2008

PRESIDIO DI CA' ASPRETE


Un presidio simbolico quello attuato da militanti di Alleanza Nazionale a Ca' Asprete, discarica presso la quale verranno conferiti parte dei rifiuti campani che la Regione Marche e la Provincia di Pesaro Urbino - scelta fatta senza minimamente coinvolgere i consiglieri e le popolazioni- . La manifestazione segue il Sit-in di fronte alla sede della Provincia a Pesaro dei giorni scorsi. Il consigliere regionale D'Anna, il capogruppo di A.N. a Mondolfo Diotallevi il consigliere Bassotti, il consigliere pesarese di circoscrizione Biagiotti, hanno ribadito la contrarietà ad ospitare i rifiuti di chi, per incapacità, dolo o collusione con organizzazioni illegali ha creato una situazione senza precedenti sia dal punto di vista sanitario-ambientale come dal punto di vista dell'immagine dell'Italia."La nostra Provincia-ha ribadito D'Anna- ha già dato con la vicenda Agroter, ancora irrisolta, e con l'inchiesta Arcobaleno per la quale proseguono le indagini".Il presidio si è sciolto tranquillamente. Resta il mistero di quando arriveranno i maleodoranti rifiuti. Sul posto era presente ETV che trasmetterà le interviste domani sera alle 21 , mentre SKY 891 manderà in onda lo stesso servizio alle 12.30 di domenica.

I RIFIUTI AFFOGANO LA CAMPANIA E NON SUCCEDE NIENTE. A ROMA CECCHINI ARRESTATO PER LANCIO DI PALLINE DI PLASTICA.

ROMA (Reuters) - E' stato convalidato l'arresto di Graziano Cecchini e degli altri due uomini che ieri mattina hanno gettato da Trinità dei Monti mezzo milione di palline colorate che sono rotolate lungo la famosa scalinata fino ad invadere Piazza di Spagna e la sua fontana, ma i tre sono stati rimessi in libertà perchè non vi sono esigenze cautelari. Lo riferiscono fonti giudiziarie.

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I tre erano stati arrestati per interruzione di pubblico servizio, mentre il minorenne che ha agito insieme a loro era stato denunciato.

Cecchini, al momento del rilascio, si è lamentato dicendo che mentre Sandra Lonardo, moglie del ministro dimissionario della Giustizia Clemente Mastella, indagata di concussione, è stata messa ai domiciliari per delle accuse gravi, lui "per una simile sciocchezza" ha passato 12 ore in prigione ed è stato costretto a dormire per terra a causa delle coperte maleodoranti.

Il processo per direttissima inizierà il 21 aprile.

L'uomo è lo stesso che lo scorso ottobre aveva versato del liquido colorante nella Fontana di Trevi tingendola di un colore rosso sangue.

mercoledì 16 gennaio 2008

MANIFESTAZIONE CONTRO I RIFIUTI A PESARO

ANCORA UNA ECO-BALLA DI UCCHIELLI

Dopo l’incontro col ministro Di Pietro il Presidente della Provincia di Pesaro-Urbino, Palmiro ha Ucchielli ha definito quella di ieri “una giornata storica” con chiaro riferimento al project financing promesso dall’ex magistrato per completare l’importante infrastruttura.
“ Di storico c’è solo il fatto i lavori di quella strada sono iniziati oltre trent’anni orsono- commenta il consigliere regionale di A.N. Giancarlo D’Anna- e ancora non sono stati ultimati, come pure cosa vecchia è la “storia” del project financing”.
Già lo scorso anno infatti il Ministro Di Pietro, in visita a Fano, assicurò che entro l’estate 2007 si sarebbe partiti con il project financing . “Addirittura il Ministro parlò di privati seriamente interessati”. Non si è visto niente. Oggi a quasi un anno di distanza– prosegue D’Anna- Ucchielli torna trionfante da Roma per dirci che “entro il 2008 il governo- ammesso che duri fino ad allora- realizzerà il project financing”.Se non interverranno i privati, questa volta al 50%, “il ministro ha assicurato che interverrà il Governo”. Ma scusate- osserva D’Anna- se il governo ha i quattrini per finanziare e finire l’opera non si capisce perché si affida al “gratta e vinci” del project financing.
La verità è – conclude D’Anna -che ancora una volta per l’ultimazione della fondamentale infrastruttura non ci sono certezze ma solo ed esclusivamente chiacchiere e con quelle, visto che il Presidente Ucchielli ama i proverbi, “si ammazzano perfino i lupi” ma non si costruiscono le strade.

martedì 15 gennaio 2008

RIUSCITA MANIFESTAZIONE CONTRO I RIFIUTI CAMPANI


(ANSA) - PESARO, 15 GEN - Rappresentanti di An, con in testa il consigliere regionale Giancarlo D'Anna, ma anche esponenti della Lega Nord e del Comitato di lotta di Schieppe, hanno protestato questo pomeriggio davanti alla sede della Provincia di Pesaro Urbino contro il conferimento di parte dei rifiuti campani (750 mc) alla discarica di Ca' Asprete di Tavullia. ''Monnezza, a ciascuno la sua'', ''Spacca e Ucchielli basta con le 'ecoballe''', e ancora, ''Difendiamo la nostra terra dai rifiuti dalla camorra'' era il tenore di alcuni dei cartelli esposti dai manifestanti. Il presidio e' durato circa mezz'ora, e si e' concluso senza incidenti. ''Qui non abbiamo dimenticato lo scandalo dell'Agroter, e c'e' un'inchiesta ancora aperta sul maxi traffico illegale di rifiuti dell'operazione 'Arcobaleno''' ha ricordato D'Anna, sollecitando piu' trasparenza da parte della Regione, che ha deciso di accogliere i rifiuti campani, e un monitoraggio puntuale della situazione delle discariche marchigiane.

lunedì 14 gennaio 2008

SPACCA-UCCHIELLI E LE ECO-BALLE 15.1.08 ORE 15,30 SIT IN IN PROVINCIA A PESARO

“Quelle della Giunta Regionale sulla solidarietà alla Campania per la vicenda rifiuti sono “ECOBALLE” è il commento del Consigliere regionale di A.N. Giancarlo D’Anna dopo l’intesa sottoscritta tra giunta Regionale delle Marche e Province per accogliere i rifiuti campani.”E’ un provvedimento che non considera la contarietà e le preoccupazioni delle popolazioni che vivono vicino agli impianti di smaltimento” continua D’Anna. “Nella Provincia di Pesaro Urbino, presa di mira dalle ecomafie in passato non sono stati ancora risolte vicende su cui indaga la Magistratura e Regione e Provincia invece di operare affinché la verità venga a galla si adoperano per ospitare altri rifiuti”. “Che la lezione Campania - prosegue D’Anna- sia d’insegnamento per puntare alla raccolta differenziata, al compostaggio, alla riduzione alla fonte degli imballaggi”. “La solidarietà di Spacca è a Bassolino e Iervolino e al centrosinistra, non alle popolazioni del napoletano, non di solidarietà si tratta dunque ma di difesa d’ufficio dei compari amministratori” conclude D’Anna che invita “alla mobilitazione i cittadini dei comuni interessati all’operazione rifiuti affinché le Marche non diventino l’immondezzaio di chicchessia.”

mercoledì 9 gennaio 2008

NO AI RIFIUTI DELLA CAMORRA

Ma quale disponibilità- esordisce il consigliere regionale di A.N. D’Anna dopo la ventilata ipotesi dell’arrivo di rifiuti dal napoletano- i rifiuti della Campania non li vogliamo. In questi anni, in queste settimane si è parlato, accusato la camorra di aver voluto e lucrato sulla vicenda rifiuti e adesso ci vengono a chiedere di essere solidali. Con chi, con la camorra?
Niente rifiuti nelle Marche!!! In provincia di Pesaro-Urbino meno che meno.
Qui c’è stata la vicenda irrisolta dell’Agoter che tanti danni e problemi ha causato e continua a provocare.
Qui c’è ancora aperta un’inchiesta denominata Arcobaleno che si occupa di traffico illecito rifiuti tossici. Per la gravità di questi problemi si è insediata una Commissione Regionale d’inchiesta che le scorse settimane ha avuto una proroga come conseguenza dell’enorme quantità di documenti da esaminare.
Qui c’è la Regione che nonostante la contrarietà delle popolazioni degli amministratori locali, vorrebbe costruire un inceneritore.
Qui abbiamo già dato e non siamo disponibili a far diventare il nostro territorio l’immondezzaio di chicchessia. Su questo siamo pronti a una dura mobilitazione.
Giancarlo D’Anna
Consigliere Regionale e Presidente della Commissione Regionale d’Inchiesta
concernete la verifica della correttezza e della regolarità dei provvedimenti regionali autorizzatori degli impianti di smaltimento e l’impatto della gestione dei rifiuti nella Provincia di Pesaro e Urbino sulla salute, sull’Ambiente e sull’Economia”

POLVERI SOTTILI, ALLARME SOTTOVALUTATO

POLVERI SOTTILI LA SITUAZIONE NON E’ PIU’ TOLLERABILE

Esattamente un anno fa presentai un’interrogazione sulla situazione delle polveri sottili chiedendo alla Giunta regionale:
1) qual è la situazione delle polveri sottili nella Regione Marche;
2) quali iniziative concrete sono state prese dalla Regione Marche per ridurre o limitare la presenza di polveri sottili nelle nostra regione e quali sono i risultati ottenuti;
3) se non si ritiene utile convocare un incontro con i Comuni della Regione per inaugurare una nuova stagione di condivisione di obiettivi e strategie finalizzati alla riduzione delle polveri sottili e rilancio dei mezzi pubblici.

Nessuno si è degnato di dare risposte su un tema, che riguarda la salute di tutti noi. Grandi e piccoli poveri e ricchi.

Risposte arrivano invece dall’Arpam e ci parlano di una situazione drammatica in molte città il limite massimo di superamento del valore limite giornaliero di PM10 - 35 giorni l’anno superato- è stato nel 2007 superato di 4-5 volte .

Legge violata salute a rischio. A serio rischio. Ma la Regione tace, i Comuni abbandonati a se stessi, la salute messa a serio rischio.
Gli effetti degli inquinanti atmosferici sulla salute umana possono essere a breve termine con prevalenti manifestazioni acute e a lungo termine con prevalenti manifestazioni croniche.
Gli effetti a breve termine sono usualmente rappresentati da: patologie acute del tratto respiratorio (faringo-tracheiti), bronchiti acute, difficoltà di respiro in soggetti sani e/o da aggravamenti progressivi delle condizioni cliniche, talora fino alla morte, in soggetti affetti da broncopneumopatie croniche o da altre patologie cronico degenerative che ne aumentano la suscettibilità.
Gli effetti a medio e lungo termine hanno andamento cronicizzante e progressivo; in particolare rientrano in questo ambito i fenomeni degenerativi e neoplastici che concretamente si traducono in broncopneumopatie (bronchiti croniche, asma, enfisema), in tumori maligni (soprattutto cancro-polmonare) e in malattie cardiocircolatorie.

A questo punto non è più rinviabile un incontro tra Regione Marche e Comuni interessati per stabilire e condividere una strategia comune per ridurre sostanzialmente il preoccupante fenomeno. In alternativa rimane solo il ricorso alla magistratura.

􀂉 Interrogazione n. 613
presentata in data 3 gennaio 2007
a iniziativa del Consigliere D’Anna
“Situazione delle polveri sottili nelle città delle Marche”
a risposta orale
Il sottoscritto Giancarlo D’Anna Consigliere regionale di AN,
Premesso:
che le così dette polveri sottili (PM10) fanno male. Fanno male a tutti: giovani e anziani, uomini
e donne sia di destra che di sinistra come di centro. Che è un male che non si vede subito, il più
subdolo, quando arriva è troppo tardi;
che accade che le polveri sottili di tanto in tanto tornano di attualità, ma tra una polemica e
un’altra sono pochi ad adoperarsi per cercare di risolvere o limitare il problema;
che meno auto, cioè più mezzi pubblici; meno petrolio cioè più metano dalle auto alle caldaie,
più solare meno carbone, più fotovoltaico e meno chiacchiere possono contribuire a risolvere il
problema. Così non è. Non ci credono gli Enti pubblici, tantomeno buona parte dei cittadini che
dagli enti pubblici però si aspettano direttive ed esempi;
che molti Enti continuano ad avere uffici, scuole, ospedali il cui riscaldamento è a gasolio,
impianti corresponsabili della proliferazione delle polveri sottili;
che molti Enti pubblici non credono all’alternativa al traffico su gomma come ad esempio la
ferroria (vedi la questione locale del ripristino della linea Fano-Urbino per la quale non c’è
un’effettiva volontà di un recupero, nemmeno ipotetico nonostante altre realtà, come quella della
Merano Malles, in Trentino, abbiano fatto scuola, dimostrato risultati eccellenti);
che, nella nostra Regione, neppure l’utilizzo, come metropolitana leggera della linea ferroviaria
adriatica viene tenuta nella debita considerazione come accade altrove, non basta, i recenti
aumenti dei prezzi dei biglietti dei mezzi pubblici stabiliti dalla Regione Marche (oltre il 25 per cento)
si sono rivelati un disincentivo all’utilizzo dei mezzi pubblici. Su quella delibera, per la quale come
gruppo di AN abbiamo chiesto il ritiro, manifestato in centinaia ad Ancona e raccolto firme, la
Giunta ha confermato l’aumento e con esso una strategia suicida;
che più comodo, meno impegnativo e demagogico è far finta di lottare su quello che ancora non
c’è, che ancora non inquina, anche se potrebbe farlo, piuttosto che cercare di risolvere problemi
reali, fare scelte a volte antipopolari, ma necessarie;
che grazie al disinteresse degli Enti locali, spezzata la corda, la magistratura interviene
surrogando la politica, sulle polveri sottili. Lo fa in Toscana, dove Presidente della Regione e
cinque Sindaci, tra cui quello di Firenze, Presidente Nazionale dell’ANCI, sono indagati per i valori
delle polveri sottili “Perché con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, avendo
l’obbligo giuridico di impedire l’evento, non impedivano il superamento dei limiti annuali di legge
della concentrazione delle polveri sottili fini o articolato (PM10). Tutto questo in base all’articolo 8
del decreto legislativo n. 351 del 4 agosto 1999 e il decreto ministeriale n. 60 del 2 aprile 2002 che
prevedono il valore giornaliero di 50 microgrammi di polveri fini o articolato (PM10) al metro cubo
non possa superare più di 35 volte durante l’anno solare;
Tutto ciò premesso
INTERROGA
il Presidente della Giunta per conoscere:
1) qual è la situazione delle polveri sottili nella Regione Marche;
2) quali iniziative concrete sono state prese dalla Regione Marche per ridurre o limitare la
presenza di polveri sottili nelle nostra regione e quali sono i risultati ottenuti;
3) se non ritiene utile convocare un incontro con i Comuni della Regione per inaugurare una nuova
stagione di condivisione di obiettivi e strategie finalizzati alla riduzione delle polveri sottili e
rilancio dei mezzi pubblici.

martedì 8 gennaio 2008

UNA BATTAGLIA VINTA.

Una battaglia vinta ci sarà il corso per macchinisti al Volta di Fano grazie al voto determinante del Centrodestra.

Il consiglio regionale rovescia il voto contrario della Giunta Spacca all’istituzione del corso di macchinisti all’Istituto Volta di Fano. Dopo la denuncia del consigliere regionale D’Anna, prima delle vacanze natalizie, la commissione competente aveva già, attraverso un emendamento, dato un giudizio positivo all’istituzione del corso. In consiglio regionale grazie al voto determinante del centro destra sono stati bocciati due emendamenti della maggioranza (13 i voti favorevoli algli emendamenti, 20 i contrari -9 i voti, determinati, dell’opposizione)- per precludere a Fano la possibilità di avere un corso per macchinisti navali-, inserito ne piano di Programmazione Scolastica per l’anno 2008/2009 . Oggi si aprono nuove opportunità –afferma soddisfatto D’Anna che aveva denunciato la vicenda-per il settore nautico e per l’occupazione.
Da apprezzare il lavoro svolto sia dai consiglieri di opposizione che di maggioranza eletti nella provincia di PU. D’Anna e Mollaroli eletti a Fano ( hanno votato a favore del volta anche Giannotti e Ricci) hanno appassionatamente difeso le ragioni e le istanze del Volta di Fano e della città, mentre Altomeni di Rifondazione Comunista è uscito al momento del voto come l’assessore Luigi Minardi .
Questo – dichiara D’Anna- è lo spirito che dovrebbe caratterizzare l’impegno dei consiglieri regionali. Difendere con forza le istanze del territorio indipendentemente dall’appartenenza per ottenere risultati. Che sia l’inizio di un nuovo “corso” .
Giancarlo D’Anna

domenica 6 gennaio 2008

TRENT'ANNI SENZA GIUSTIZIA

Trent'anni senza giustizia, trent'anni di presenti, di manifestazioni e di iniziative. Un popolo sempre troppo sordo di fronte al sacrificio di chi cadde sulla via dell'onore e della libertà. Un elenco di ragazzi, un elenco di martiri ed eroi, un elenco troppo lungo... E quest'anno, il nostro 7 gennaio, la nostra giornata della memoria, dovrà essere davvero speciale. E' il trentennale.... TUTTI sono invitati, TUTTI, nessuno escluso, da AN ai cosiddetti "canisciolti", ai reduci della RSI a chi negli anni 70 ha lottato. TUTTI saranno accolti, tutti saranno rispettati. Per un giorno polemiche, veleni, divisioni, logiche politiche dovranno fare spazio al ricordo di chi ha donato la vita per una nazione migliore. ONORE AI CAMERATI CADUTI - 7 GENNAIO LUTTO NAZIONALE

venerdì 4 gennaio 2008

Le Marche sono isolate.

L’ennesima vergognosa cancellazione di un volo Alitalia da Falconara per Roma Fiumicino è la palese certificazione dell’isolamento annunciato della Regione Marche dal resto della Nazione e dell’Europa, del mondo. Da una parte i costosi trionfalismi della Giunta Spacca comunicati attraverso inserzioni a pagamento su quotidiani e TV private sulle” eccellenze” della nostra Regione. Dall’altra parte una realtà fatta di un rete ferroviaria obsoleta, con un binario unico nella linea Falconara-Roma, la soppressione di fermate importanti, treni vecchi e sporchi, ritardi inaccettabili. Se non bastassero le ferrovie ci sono a testimoniare l’isolamento della nostra Regione le incompiute come la Fano-Grosseto che castrano le possibilità di crescita delle imprese e del turismo. Le tanto decantate autostrade del Mare si sono rivelate dei vicoli di campagna. Tutto ciò mentre le città soffocano nelle nebbie delle polveri sottili. Un fallimento totale della politica di centrosinistra a tutti i livelli dei trasporti.