mercoledì 25 settembre 2013

CAMERA MORTUARIA DI FANO , NON C'E' RISPETTO NEMMENO PER I MORTI.


CAMERA MORTUARIA DI FANO , NON C'E' RISPETTO NEMMENO PER I MORTI.
D'Anna ,gli spazi attuali utilizzati per le salme non sono né a norma né quelli previsti, sono un ripiego.

Nemmeno nel momento dell'ultimo saluto c'è un luogo decente dove ricordare e piangere i propri cari .A Fano le camere mortuarie non ci sono, per essere più precisi ci sono ma non sono agibili come testimoniano le fotografie che allego. Gli spazi da anni utilizzati come camere mortuarie non lo sono in quanto si tratta di stanze che dovrebbero essere adibite alla vestizione e conservazione delle salme prima di essere esposte per l'ultimo saluto. Infatti le vere camere mortuarie sono quelle i cui lavori sono fermi da diversi anni, in pratica la vecchia struttura .E' uno scandalo che va avanti da decenni quello della camera mortuaria di Fano, prima per anni un lungo contenzioso tra comune e Asl sul chi avrebbe dovuto gestire e conseguentemente costruire i necessari nuovi locali.. Una volta accertata che la competenza della Camera Mortuaria del Santa Croce era ed è dell'Asur, è iniziato il calvario della costruzione della nuova camera mortuaria .In altre parole una situazione dalla quale emerge prima di tutto una insensibilità nei confronti di quanti si vengono a trovare nella dolorosa e drammatica situazione della perdita di un congiunto .Da anni ci ripetono che i lavori di ultimazione delle camere mortuarie saranno avviati a breve. Prima o poi li inizieranno questi lavori intanto giorno dopo giorno centinaia di persone sono costrette a vivere questi dolorosi momenti in spazi ridotti ,senza un minimo di privacy e di rispetto per se stessi e per i defunti. Non c'è giustificazione che tenga di fronte a questa troppo lunga vergognosa situazione.


Giancarlo D'Anna
I

martedì 17 settembre 2013

Dialisi servizio ad una multinazionale?

Al Presidente
dell’Assemblea Legislativa delle Marche
INTERROGAZIONE
del Consigliere Regionale Giancarlo D’Anna
Oggetto: notizie stampa su presunta apertura di un centro dialisi presso la casa di cura privata Villa Pini di Civitanova Marche in collaborazione con una multinazionale.
Il sottoscritto Giancarlo D'Anna, Consigliere regionale delle Marche

PREMESSO

che il giorno 12 settembre 2013 è stato pubblicato sul Resto del Carlino, edizione di Macerata, un articolo dal titolo “Dialisi, spunta il piano per un nuovo centro. I pazienti: spreco di denaro pubblico”. In tale articolo l’ANED (Associazione nazionale emodializzati) riporta alcune segnalazioni giunte da propri soci che riferiscono ricoveri nefrologici presso la casa di cura privata Villa Pini di Civitanova Marche su indicazione di un nefrologo in pensione che opera presso la stessa struttura;

che se tali segnalazioni trovassero conferma, per l’ANED si configurerebbe uno spreco di denaro pubblico in quanto i trattamenti dialitici verrebbero pagati due volte, visto che essi possono essere effettuati nelle strutture pubbliche di Civitanova, Recanati e Macerata;
CONSIDERATO
che la rete nefro-dialitica della Regione Marche, ritenuta una delle migliori a livello nazionale, è costituita quasi esclusivamente da centri pubblici con la sola eccezione del centro dialisi privato ubicato nell’Area Vasta 2 a Falconara M.ma;
che la Regione Marche, nell’ambito della proposta di riordino delle reti cliniche, ha previsto la soppressione/accorpamento di alcune strutture Operative Complesse di nefrologia e dialisi appartenenti alla Rete Assistenziale Nefrologica marchigiana con il fine dichiarato di ottenere un risparmio sulla spesa sanitaria. Risparmio che potrebbe essere ottenuto in misura ben più consistente semplicemente tagliando la convenzione con il Centro di Dialisi privato dell’AV 2 ed attribuendo le sedute dialitiche ai centri pubblici della Regione perfettamente attrezzati allo scopo;
che l’ANED, Associazione Nazionale Emodializzati con oltre 38000 soci in Italia di cui circa un migliaio nelle Marche, ha chiesto senza mai ricevere risposta, con una nota datata 4 ottobre 2012 all’Assessore alla Sanità Mezzolani e alla Direzione dell’ASUR Ciccarelli di smentire la notizia secondo la quale sarebbe in corso la programmazione e la realizzazione di progetti di collaborazione con il privato per la gestione assistenziale di alcuni Centri Dialisi della Regione. A tali progetti sarebbero particolarmente interessate multinazionali che operano nell’ambito della produzione e vendita di prodotti per dialisi.
INTERROGA
il Presidente della Giunta per conoscere
  • se la notizia apparsa sul Resto del Carlino del 12 settembre u.s. abbia fondamento ed in particolare se codesta Giunta sia a conoscenza di un progetto per l’apertura di un centro di dialisi presso la casa di cura privata Villa Pini di Civitanova Marche in collaborazione con una multinazionale;
  • se progetti simili sono previsti anche in altre realtà del territorio marchigiano;
  • per quale motivo non è stata ancora data risposta da parte dell’Assessore Mezzolani e del Direttore Asur Marche Dott. Ciccarelli alle domande dell’ANED, proposte con nota del 4.10.12, in merito a presunte attività di programmazione e realizzazione di progetti di collaborazione con il privato per la gestione assistenziale di alcuni Centri Dialisi della Regione.
Si richiede risposta
Ancona, lì
IL CONSIGLIERE REGIONALE
Giancarlo D’Anna