domenica 30 novembre 2008

1945, i due milioni di stupri che misero fine alla guerra


di Gherardo Ugolini - Fonte: L'Unità

Nelle sale tedesche «Anonyma» tratto dal diario dell’epoca d’una giornalista

Le violenze perpetrate dai soldati dell’Armata Rossa taciute e rimosse per 60 anni1945, i due milioni di stupri che misero fine alla guerraUn gioco di veti incrociati ha coperto la tragedia di massa di cui, alla sconfitta, furono protagoniste in Prussia orientale le cittadine del Reich. Ora il film di Max Färberböck l’ha imposta all’attenzione di tutti.Quante furono le donne tedesche violentate dai russi negli ultimi mesi di guerra? Secondo gli storici, se si considera l’intero territorio della Prussia orientale, la regione di confine dove l’Armata Russa sfondò già nel dicembre del 1944, le donne vittime di stupro furono circa 2 milioni, gran parte delle quali ammazzate direttamente dai soldati che le violentarono o morte per le conseguenze della violenza (spesso compiendo suicido). Un dramma collettivo dalle proporzioni mostruose, sul quale per decenni è caduto un muro di silenzio. Nella Ddr il tema è stato esorcizzato fino all’ultimo per ovvie ragioni di opportunità politica: non si poteva parlare dei soldati sovietici se non in termini apologetici di liberatori. Allusioni agli stupri di guerra erano ammesse ma solo sottolineando che si era trattato di pochi episodi isolati dovuti al cattivo comportamento di qualche soldato ubriaco che aveva disatteso le consegne delle autorità militari. Ed era d’obbligo ricordare che i tedeschi della Wehrmacht pochi mesi prima avevano violentato le russe in misura incomparabilmente superiore. Ma anche all’Ovest si è preferito per decenni far cadere il silenzio su quella tragedia, in parte per un senso di vergogna che coinvolge la biografia dell’intera nazione, in parte per un principio di «colpa collettiva» introiettato in misura più o meno consapevole da molti, e in parte anche per non danneggiare i rapporti politici con l’Urss e poi con la Russia.Ora questa rimozione sembra essere finita. A riproporre la vicenda delle violenze dei russi sulle donne tedesche è arrivato un film uscito sugli schermi tedeschi a fine ottobre. Si intitola Anonyma. Eine Frau in Berlin e l’ha girato Max Färberböck basandosi sul diario di una giovane giornalista tedesca trovatasi a vivere a Berlino nelle settimane tra il 20 aprile e il 22 giugno del 1945. L’attrice Nina Hoss interpreta il ruolo della protagonista sullo sfondo degli ultimi giorni di guerra: l’assedio sovietico della capitale, la resistenza a oltranza ordinata dal Führer, l’arrivo dei carri armati dell’Armata Rossa fino alla capitolazione del Reich. La pellicola illustra la pena di sopravvivere in una città distrutta, la difficoltà di trovare cibo, la vita nascosta negli scantinati. Rievoca anche la grande paura che serpeggiava a Berlino nei confronti dei Russi, descritti dalla propaganda nazista come mostri crudeli e selvaggi. E racconta naturalmente anche degli stupri di massa compiuti dai soldati vincitori.PERSONA O BOTTINO?Finché la protagonista, che anche nel film non ha nome, per puro spirito di sopravvivenza decide di lasciarsi prendere come bottino di guerra da un ufficiale dell’esercito nemico (Evgeny Sidikhin) così da garantirsi la sussistenza materiale ed un minimo di protezione. Tra i due nasce un sentimento che potrebbe essere definito d’amore, se non ci fosse a dividerli la barriera dei diversi schieramenti: lui uno dei colpevoli, lei una delle vittime. Il film di Färberböck racconta tutto questo in modo sobrio e disincantato, senza rabbia, vittimismi e neppure moralismi. Questo film è un’ennesima testimonianza di quella tendenza che da un po’ di tempo si è fatta avanti nella storiografia tedesca e con essa anche nella percezione comune della gente. La parola d’ordine è: indagare a tutto campo su eventi considerati fino agli anni Novanta un tabù, in particolare sulle sofferenze patite dalla popolazione civile tedesca durante la seconda guerra mondiale. Un tempo parlare dei tedeschi come «vittime» piuttosto che come «carnefici» poteva costare l’accusa di nostalgia verso il passato nazista o di revisionismo destrorso. Adesso non più. Così abbiamo visto il dolore dei cittadini di Dresda, caduti sotto le bombe alleate nel febbraio 1945, così come il dramma dei profughi tedeschi costretti dopo la guerra a lasciare i paesi di residenza (Sudeti, Slesia, Pomerania). Sovente è stato il cinema il veicolo più efficace nel raccontare queste pagine dolorose della storia. E in questa serie rientra anche la questione degli stupri di massa compiuti dai soldati dell’Armata Rossa.

venerdì 28 novembre 2008

DI CARLO: UN ASSESSORE ALLA VACCINARA



Fare Verde chiede le dimissioni dell'assessore alla casa e ai rifiuti,si schiera contro il monopolio dei privati sui rifiutie indica la soluzione nella raccolta porta a porta della differenziata

La discarica più grande d'Europa, falde inquinate, aria irrespirabile, raccolta differenziata ai minimi termini, monopolio dei privati nella gestione dei rifiuti, uso di "nuove tecnologie" messe al bando nel resto d'Europa, produzione di diossina, mancanza di centraline, piani d'emergenza e controlli inesistenti. Questa è la situazione dei rifiuti a Roma, portata all'attenzione nazionale dalla trasmissione Report. Una situazione che Fare Verde denuncia da anni, aggravata oggi dalle incredibili affermazioni dell'assessore regionale Mario Di Carlo.“Dopo le gravissime affermazioni fatte nel corso dell'ultima puntata della trasmissione televisiva Report” - afferma Massimo De Maio presidente nazionale di Fare Verde onlus - “è inammissibile che l'assessore Mario Di Carlo possa continuare a gestire serenamente la propria delega ai rifiuti nella Giunta della Regione Lazio. In un contesto tragico come quello della gestione dei rifiuti, scoprire che i massimi responsabili pubblici delegano completamente le scelte all'imprenditore privato Manlio Cerroni fa inorridire, ma al contempo spiega la mancanza di qualsiasi politica seria sul problema rifiuti”.“Le affermazioni di Di Carlo” - aggiunge Claudia Iacobelli, presidente regionale di Fare Verde Lazio - “sono gravissime nella misura in cui prima giustificano l'invio di materiali riciclabili all'incenerimento contro qualsiasi normativa europea e, subito dopo, confermano i propri personali legami con l'imprenditore interessato a bruciare e non riciclare i rifiuti di Roma. Di Carlo sostenendo in modo molto colorito che a bruciare "certo non poteva essere verdura", dimostra la totale inadeguatezza al ruolo che ricopre e fa emergere pesanti interrogativi sul perché la delega ai rifiuti sia stata assegnata a lui e non all'assessore all'ambiente che, di contro, ha recentemente lanciato progetti per la riduzione dei rifiuti.Un capitolo a parte meritano le dichiarazioni del nuovo amministratore dell'AMA Panzironi che definendo la raccolta porta a porta dispendiosa offre un sostegno alle tesi di Di Carlo e apre la via al tutto in discarica/tutto da bruciare, tesi che fanno felice il monopolista Cerroni, ma non i cittadini romani”.“Quanto dovremo aspettare,” - conclude Iacobelli - “per vedere Comune, Provincia e Regione costituirsi parte civile nei processi ambientali contro i gestori della discarica di Malagrotta, per avere le centraline e monitoraggi intorno a discarica e inceneritore, per avere amministratori, che si occupano di rifiuti tutelando gli interessi dei cittadini e non favorendo imprenditori privati?Dopo il sequestro dell'inceneritore di Malagrotta, Roma deve avere il coraggio di aprire una nuova stagione nella gestione dei rifiuti. Per adesso, come segnale positivo, vorremmo vedere le dimissioni di Di Carlo”.

mercoledì 26 novembre 2008

SICUREZZA NELLE SCUOLE ,D'ANNA RISPONDE A MOLLAROLI (PD)


Il tragico crollo del controsoffitto in una scuola di Rivoli, che ha causato la morte di un giovane studente, ha drammaticamente riaperto il dibattito sulla sicurezza delle scuole dove studiano i nostri ragazzi.
Doverosamente ho chiesto , attraverso un’interrogazione al Presidente della Giunta Regionale, la situazione delle scuole nelle Marche per una giusta e corretta informazione, visto che dati di alcune associazioni riportano percentuali poco tranquillizzanti relativamente alla certificazione di agibilità statica (solo il 41%) delle scuole della nostra Regione.

E’ chiaro che un monitoraggio della situazione si rende necessario. Nell’interrogazione chiedo:
Quanti sono gli edifici scolastici nella regione Marche costruiti oltre 50 anni fa;
Quante e quali sono le scuole nella Regione Marche con il certificato di agibilità;
Quali provvedimenti s’intendono adottare per mettere a norma le scuole prive di certificato di agibilità;
Quanti e quali casi di cedimenti e/o crolli all’interno delle scuole si sono verificati nelle scuole delle Marche negli ultimi 10 anni.

Un’interrogazione senza spirito polemico. Obiettivo: consentire un’informazione chiara e trasparente sulla situazione.

Come spesso accade , c’è chi vuole dare un taglio politico anche alle tragedie(sulle quali indaga la magistratura) ed ecco che , il Consigliere Adriana Mollaroli, invece di preoccuparsi di appoggiare una richiesta di monitoraggio per verificare dove e come agire e quali priorità dare ai futuri interventi sulle scuole, vuole addossare “colpe” al governo nazionale, nonostante questo sia in carica da pochi mesi e malgrado la problematica della messa a norma degli edifici pubblici – scolastici e non- è tristemente cronica.

Adriana Mollaroli sa benissimo che a Fano, quand’era assessore, ci sono stati diversi crolli in strutture scolastiche. Il più grave e pericoloso all’Asilo “Il Grillo”, dove la tragedia si evitò di un soffio e altri crolli all’Istituto Olivetti dove cedette più volte il tetto, tanto per citare gli episodi più clamorosi.

Ebbene allora a Fano, in Provincia, in Regione e al Governo nazionale c’era il centrosinistra. Come si vede se ci si cimenta nell’addossare le responsabilità, politiche o tecniche che siano, non solo non si finisce mai ma si distoglie l’attenzione dal vero problema :quello di garantire la sicurezza negli edifici pubblici ad iniziare dalle scuole. Con questo spirito ho chiesto alla Regione Marche di informare e di agire. Su questo, insieme a molte famiglie, attendo risposte.
Giancarlo D’Anna
Consigliere regionale A.N. verso il PdL

ATTIVITA' TERZA COMMISSIONE, D'ANNA: PIU' ATTENZIONE AI PICCOLI NEGOZI




ANCONA, 26 NOV - Presieduta da Lidio Rocchi, la terza Commissione assembleare delle Marche ha deciso all'unanimita' di rinviare la discussione sulla proposta di legge n. 273 relativa alle ''Norme per orientare e sostenere il consumo dei prodotti agricoli di origine regionale'' (relatori Massimo Binci ed Enrico Cesaroni). La decisione, informa un comunicato, e' stata adottata in attesa dell'ormai prossima presentazione da parte della giunta della proposta di Testo unico sul commercio. Ai lavori della Commissione ha preso parte il sindaco di Fermo Saturnino Di Ruscio, in rappresentanza del Comitato delle Autonomie locali. La pdl 273, sottoscritta da consiglieri di vari gruppi, punta a promuovere e sostenere l'agricoltura marchigiana, favorendo la commercializzazione e il consumo di prodotti agroalimentari regionali, e a dare una risposta al problema del rincaro dei prezzi. Il consigliere D'Anna, nel suo intervento, ha proposto una maggiore attenzione, anche dal punto di vista economico, ai piccoli negozi ubicati nei centri storici delle città, anche in considerazione del fatto che con la crisi economica c'è la tendenza da parte delle famiglie a spendere di meno o comunque ad acquistare generi alimentari in quantità ridotte.Necessità che i piccoli negozi tradizionali riescono per consuetudine ad assolvere. Motivo in più per incentivare le attività dei "Centri commerciali naturali" come i centri storici.

martedì 25 novembre 2008

Mishima


“l’uomo reale ha vissuto ed è morto nel segreto impenetrabile
che è quello di ogni vita”.

25 Novembre1970-25 Novembre 2008

lunedì 24 novembre 2008

CROLLO SCUOLA: D'ANNA, QUANTE QUELLE A RISCHIO NELLE MARCHE



ANCONA, 24 NOV - Dopo il crollo di un controsoffitto del Liceo Darwin di Rivoli, costato la vita a uno studente e vari feriti, il consigliere regionale di An Giancarlo D'Anna interroga la giunta per sapere ''quali e quanti cedimenti e/o crolli si sono verificati negli ultimi dieci anni nelle scuole della regione'', e quanti istituti scolastici sono in possesso del certificato di agibilita' statica. D'Anna ricorda che un incidente simile a quello del liceo piemontese, costruito piu' di 50 anni fa con fili di ferro a sostegno delle solette dei mattoni, avvenne una decina d'anni orsono in una scuola materna di Fano, per fortuna senza vittime ne' feriti. Dal presidente della giunta il consigliere di An vuole sapere quanti edifici scolastici sono stati costruiti mezzo secolo addietro, e quali provvedimenti si intende adottare per mettere a norma quelli privi di certificato di stabilita'. Secondo un recente monitoraggio di Legambiente nelle Marche e' in regola solo il 41,86% degli edifici scolastici. (ANSA)
''La tragedia accaduta al Liceo Darwin di Rivoli si sta trasformando nell'ennesima disputa politica, piuttosto che in una forte assunzione di responsabilita'''. Lo ha affermato poi in una nota il consigliere regionale di An Giancarlo D'Anna. ''I dati che emergono ora dopo ora - osserva D'Anna - ci dicono che le scuole italiane, relativamente alla sicurezza, sono nella maggior parte dei casi fuori norma, e la Regione Marche non fa eccezione. Purtroppo, fuori norma lo sono spesso anche ospedali, municipi, caserme e molto altro. La tragedia di Rivoli dovrebbe insegnarci ad affrontare il problema dal punto di vista della prevenzione, del controllo, del rispetto delle leggi. Rispetto anche per chi ha perso la vita in una tragica e assurda giornata di scuola''.

domenica 23 novembre 2008

SIT IN CONTRO GLI SPRECHI AD ANCONA, ARRIVA LA RAI A RIPRENDERE LA PROTESTA

Decine di passanti si sono fermati ad ascoltare la protesta voluta dal consigliere regionale D'Anna e concretizzata grazie alla partecipazione di alcuni militanti di An e Azione Giovani di Fabriano e Ancona (contemporaneamente altri militanti partecipavano ad una riunione organizzativa) contro la spesa di 24.000 euro per 3 canzoni che Fiorella Mannoia doveva cantare in occasione della Giornata contro la violenza alle donne. Il sit-in ha inoltre attirato l'attenzione della Rai 3 che ha poi mandato in onda un servizio nel TG delle 19,30 e attenzione anche da parte di ANSA e Teleadriatica. Ma la manifestazione si è rivelata un boomerang per la Regione Marche, prima di tutto per la scarsa partecipazione al convegno, poi per la polemica scoppiata all'interno del teatro le Muse : ''Fare rispettare le leggi italiane agli emigrati e smetterla con le donne velate in tv. Alla Rosy Bindi che un anno fa ha sostenuto che e' un segno di civilta' portare il burka, dico di provarlo per qualche giorno, e poi mi sapra' dire come si sta dietro quella grata''. Si e' espressa cosi' oggi l'on. Suad Sbai (Pdl) presidente delle donne marocchine in Italia, intervenendo ad un convegno ad Ancona sulla violenza contro le donne. ''E' assurdo - ha continuato la parlamentare - che a Genova un marito egiziano ripudi la moglie nel suo paese d'origine, e la sentenza venga trascritta in Italia. Cio' vale anche per la legge Consolo contro l'infibulazione che e' stata approvata nel 2006 senza il voto delle donne di sinistra.

sabato 22 novembre 2008

CRISI ECONOMICA,D'ANNA: LA REGIONE SI ADOPERI PER AIUTARE TUTTE LE PICCOLE IMPRESE


INTERROGAZIONE RELATIVA ALLA “COSTITUZIONE DI UN FONDO DI SOLIDARIETA’ PER LE PMI.” DA PARTE DELLA REGIONE MARCHE.

Il sottoscritto Giancarlo D’Anna Consigliere regionale di A.N. verso il PdL
PREMESSO
CHE la crisi finanziaria che attanaglia l’economia mondiale è fortemente sentita anche nella nostra Regione;
CHE la come perfino la Nautica, uno dei settori più vivaci, risente della congiuntura internazionale come ricerche pubblicate di recente testimoniano;
CHE nel pesarese sono diverse le imprese che si trovano in difficoltà indipendentemente dal settore nel quale operano;
CHE è dovere della Regione fare quadrato intorno alle PMI in un momento delicato come quello che stanno attraversando;
Che la Regione Marche, con delibera di Giunta 1577 del10.11.2008 ha costituito un Fondo di solidarietà per le PMI per 1,8 milioni di euro per l’anno 2008;
CHE tale cifra oltre ad essere insufficiente vista la dimensione della crisi, “In fase di prima applicazione l’intervento si applica alle PMI nel distretto produttivo di Fabriano nonché alle imprese di filiera ricadenti nella crisi dell’Antonio Merloni spa e quelle ricadenti nell’area del Piceno”
CHE tale scelta prioritaria inevitabilmente penalizza altre realtà, come quella del Pesarese, che vive altrettanto drammaticamente la crisi;
INTERROGA
Il Presidente della Giunta per conoscere se non ritiene doveroso:
Prevedere maggiori risorse per il Fondo di Solidarietà;
Una distribuzione equa delle risorse alle PMI di tutto il territorio Regionale per non creare disparità di trattamento tra le diverse imprese che tutte insieme svolgono un ruolo importante e fondamentale per l’economia della Regione
Quante e quali risorse si intendono prevedere nel fondo per l’anno 2009.

Giancarlo D’Anna

venerdì 21 novembre 2008

FIOCCANO LE ADESIONI ALLA MANIFESTAZIONE ORGANIZZATA DA D'ANNA AD ANCONA CONTRO GLI SPRECHI


24.000 euro per tre canzoni: D’Anna non demorde e dopo un’interrogazione, prepara una manifestazione per contestare la folle spesa lanciando la sfida su Facecebook.

Dopo aver presentato un’interrogazione in consiglio regionale con la quale chiede conto alla Regione Marche della spesa di ben 24.000 per tre canzoni che Fiorella Mannoia canterà al teatro le Muse di Ancona domenica 23 novembre in occasione della manifestazione “Quello che le donne non dicono..”

Dopo aver ribadito la sua protesta per lo spreco di denaro pubblico nell’ultima seduta del consiglio regionale. Il consigliere regionale di A.N. verso il PdL Giancarlo D’Anna sta organizzando un sit-in per domenica prossima (dalle ore 15,30 alle 16,30) di fronte al teatro delle Muse di Ancona per protestare contro la spesa eccessiva e fuori luogo , considerato il particolare momento di crisi, di ben 8.000 euro a canzone a carico della collettività.

Per mobilitare la gente, oltre ai canali informativi tradizionali, il consigliere D’Anna ha creato un gruppo sul Social network Facebook, denominato :” 8.000 euro per una canzone. Cantiamogliela noi”.

In poche ore alcune decine di persone hanno già aderito all’iniziativa. “Se è giusto celebrare la Giornata contro la violenza alle donne- ha dichiarato D’Anna- la spesa di 24.000 euro per tre canzoni (come prevede il contratto) è fuori da ogni logica.

Non si mette in dubbio la capacità artistica della Mannoia, si mette in discussione l’opportunità per la Regione Marche di spendere una cifra consistente che non risolve il problema ma crea nell’opinione pubblica, alle prese con le note difficoltà economiche, un senso di rabbia e disapprovazione per il modo in cui vengono spesi denari pubblici.

giovedì 20 novembre 2008

LA CINA S'INCASINA




Pechino affronta il rapido aumento della disoccupazione Circa 100mila imprese chiuderanno nel 2008, milioni di persone senza lavoro, specie migranti. La Cina soffre per le minori esportazioni e crescono scioperi e proteste sociali per la tutela dei diritti. Il governo effettua sgravi fiscali e cerca sempre più spesso un colloquio con i dimostranti.


Shanghai (AsiaNews/Agenzie) – Pechino affronta la crisi interna di produzione, cercando di sostenere le ditte per contenere la dilagante disoccupazione, che spesso sfocia in proteste sociali. Oggi Yin Weimin, ministro per le Risorse umane e la sicurezza sociale, ha ammesso esserci 10,2 milioni di nuovi disoccupati da gennaio a ottobre, a seguito delle minori esportazioni, e prevede che aumenteranno per tutto il 2009. Al punto che indica quale “massima priorità” “la conservazione dell’attuale occupazione”.
Un’analisi su 84 città mostra una minor domanda di lavoro del 5,5% tra luglio e settembre. Da gennaio a giugno hanno chiuso almeno 67mila fabbriche e si parla di 100mila entro dicembre. Il prodotto interno lordo è cresciuto dell’11,9% nel 2007 ma “solo” del 9% da luglio a settembre 2008, minor crescita da 5 anni e inferiore alle peggiori previsioni.
Le più colpite sono “le piccole e medie imprese che usano lavoro intensivo”, come tessili o automobilistiche. Yin ammette che la disoccupazione è molto maggiore dei dati ufficiali (il 4% con una previsione del 4,5% entro dicembre) perché “queste statistiche non comprendono i lavoratori migranti”, almeno 120 milioni, spesso non in regola ma che “sono i più colpiti”: senza lavoro, senza nulla da fare nelle grandi città, l’unica loro prospettiva è tornare al villaggio lasciato 20-30 anni fa per cercare un futuro migliore.
Il governo, dopo avere fatto una lunga battaglia per ottenere salari minimi, ora indica alle imprese di ridurli, piuttosto che licenziare: nell’Hubei occorre il permesso del governo locale per licenziare più di 50 persone. Il Guangdong è il motore economico del Paese e da solo produce circa il 30% dei prodotti esportati: qui hanno chiuso migliaia di fabbriche, tra cui 3.600 che producono giocattoli, circa la metà dell’industria del settore. La sola Smart Union Group Ltd., già fornitrice di multinazionali Usa come Mattel Inc. e Hasbro Inc., ha chiuso a ottobre tre fabbriche a Dongguan lasciando a spasso 8.700 dipendenti. Spesso le ditte non pagano gli ultimi stipendi e ci sono state decine di proteste di migranti licenziati che chiedono le paghe arretrate. Il governo del Guangdong ha coperto salari arretrati per 4 milioni di dollari. Si teme che migliaia di fabbriche chiudano a febbraio, quando i migranti saranno a casa per il Nuovo anno lunare.
Molti grandi imprenditori, vista la crisi, preferiscono cessare di pagare fornitori e dipendenti, per mettere da parte milioni di yuan e poi chiudere e fuggire. Nello Shaoxing la Jianglong (“Dragone di fiume”) ha venduto merci per 110 milioni di dollari nel 2007, con un profitto di 14 milioni. Quest’anno ha cessato ogni pagamento, assicurando che aspettava finanziamenti. Quando la ditta è stata chiusa, 2mila dipendenti sono scesi in piazza bloccando il traffico e chiedendo spiegazioni, si sono scontrati con centinaia di poliziotti. Ora il governo ha promesso di pagarli.
Per sostenere le ditte, Pechino opera sgravi fiscali: sono state abolite centinaia di tasse amministrative, oggi sono stati annunciati nuovi tagli di imposte per il settore tessile per stimolare l’esportazione, caduta già dell’11% nel primo trimestre 2008, prima della crisi globale. Ma ogni settore ha problemi: le ditte costruttrici di automobili chiedono importanti sgravi fiscali e ammoniscono che non potranno altrimenti andare avanti.
In molte città (come Chongqing, Lanzhou, Sanya) hanno scioperato i tassisti, a Shanghai protestano che lavorano 18 ore al giorno per guadagnare tra 2 e 3mila yuan (2-300 euro) al mese. Il sindaco Han Zheng li ha incontrati e ci ha parlato per due ore: gesto non comune nella comunista Cina, dove le proteste sono spesso “risolte” dalla polizia. La scorsa settimana il premier Wen Jiabao ha invitato le banche a concedere con più larghezza finanziamenti alla piccole compagnie: ancora pochi mesi fa, per combattere l’allora rapida inflazione, si cercava di restringere simili finanziamenti e la Banca centrale ha più volte alzato il costo del denaro.

mercoledì 19 novembre 2008

MANIFESTAZIONE AD ANCONA PER PROTESTARE CONTRO LA REGIONE



VERGOGNA

La crisi incombe,
le famiglie sono in difficoltà e
la Regione Marche cosa fa?

SPENDE 24.000 EURO PER 3 (TRE) CANZONI che FIORELLA MANNOIA canterà al teatro “Le Muse” di Ancona domenica 23 novembre, durante la manifestazione “Quello che le donne non dicono…”

8.000 EURO A CANZONE









Gruppo Consiliare di Alleanza Nazionale – Regione Marche
Federazione provinciale di Alleanza Nazionale – Ancona
Azione Giovani e Azione Universitaria - Fabriano

D'ANNA RISPONDE A RICCI (PD):LA STRADA DELLE BUFALE


Fermi tutti. La vicenda del progetto della strada delle barche è significativa dell’approssimatività con la quale opera il centrosinistra Provinciale e regionale. La provincia di Pesaro Urbino ha presentato alla Regione Marche una scheda nella quale, relativamente alla strada delle barche di Fano, si valutava in 13.300.000,00 il costo del progetto più altre 8 schede progettuali, che riguardavano diversi interventi sul territorio per un totale di 63 milioni di euro .
Su quei dati e costi ha dibattuto e votato il Consiglio Regionale.
Successivamente, durante la conferenza stampa organizzata da Camera di Commercio di Pesaro e CNM, svoltasi presso i cantieri Benetti, è emerso che il costo del progetto “strada delle barche” costava 10 milioni di euro in meno rispetto a quanto proposto dalla Provincia.(sarebbe doveroso che la Provincia facesse sapere a questo punto anche il reale costo degli altri progetti).
Su quella clamorosa discrepanza, che evidentemente ha falsato il dibattito sull’assegnazione dei fondi, ho chiesto chiarimenti com’è logico e doveroso.
A Mirco Ricci è toccato il compito di difendere l’indifendibile a nome e per conto delle Provincia e della Regione cioè spiegarci la differenza di 10 milioni di euro in più .Lo fa sviando il discorso. Il consigliere del PD nel ribadire quanto è noto a tutti cioè che quell’opera è importante per la cantieristica e la città, mi invita a” credere nel progetto della Camera di Commercio”.
Strano è proprio perché credo in quel progetto che tra l’altro costa 10 milioni di euro di meno rispetto a quello della Provincia, che ho chiesto chiarimenti sul clamoroso “errore” .
Ricci dice che la strada delle barche vale molto più di una interrogazione. Proprio perché vale di più bisogna essere chiari.
Cosa penserebbe Ricci se per fare dei lavori a casa sua dopo aver stabilito una cifra con una ditta si accorgesse che un’altra impresa gli farebbe spendere il 70% di meno?
Stiamo parlando di soldi pubblici è quindi doveroso essere trasparenti su scelte e costi. Anche perché non mancano altri esempi di malagestione del denaro pubblico. Proprio ieri ho evidenziato in consiglio regionale uno scandalo che vede la Regione Marche cedere un immobile del valore di 1.400.000 euro contro “progetti” sul florovivaismo , sul pesce povero e altre cose simili. Sempre la Regione ha speso 24.000 euro per 3 (TRE) canzoni che Fiorella Mannoia canterà domenica prossima al Teatro delle Muse in occasione della Giornata contro la violenza alle donne.

Concludendo siamo felici che la strada delle barche, infrastruttura indispensabile per rendere più competitive le imprese che operano sul nostro territorio e ridurre i disagi al traffico, sarà fatta a costi inferiori a quelli previsti. Ma siamo esterrefatti nel sapere che un ente pubblico ha studiato e presentato un progetto che è stato clamorosamente smentito pubblicamente . Chiedere chiarezza e di chi sono le responsabilità è doveroso.
Giancarlo D’Anna
Consigliere regionale A.N. verso PdL

martedì 18 novembre 2008

CONSIGLIO REGIONALE GLI INTERVENTI DI D'ANNA SU PREFERENZE E SPRECHI




ANCONA, 18 NOV - Mantenere il voto di preferenza per le elezioni europee e rispistino delle stesse per il parlamento nazionale. Lo chiede una mozione approvata oggi dal consiglio regionale delle Marche, che impegna la giunta ad adoperarsi a livello politico e istituzionale in tale senso. Il testo, approvato a maggioranza da centro sinistra, Udc e An con l'astensione della maggior parte dei consiglieri di FI e di Marco Luchetti (Pd-Dl), e' stato emendato con due proposte di modifica: una a firma Pdci e Prc per ''scongiurare ogni ipotesi di sbarramento'', l'altra, primo firmatario Giancarlo D'Anna di An per ''garantire la rappresentanza delle Regioni al Parlamento Europeo attraverso la ridefinizione e riduzione dell'estensione territoriale dei collegi elettorali''. Nel suo intervento il consigliere di Centrodestra ha ribadito l'importanza delle preferenze "strumento di scelta, di controllo dei cittadini", D'Anna in fase di presentazione delle liste elettorali delle ultime elezioni aveva contestato vivacemente contro l'eliminazione delle preferenze.

In precedenza l'assessore Marcolini ha illustrato le modalita' di vendita dell'immobile ex Cetria a Monteprandone (Ascoli Piceno) alla societa' Asteria, con pagamento in servizi per un ammontare di quasi un milione e 400.000 euro, in risposta ad un'interrogazione di Giancarlo D'Anna (Pdl-An). La societa' - ha spiegato l'assessore - ha ''pagato'' con otto progetti di ricerca: ''non e' una prassi ordinaria di alienazione per la Regione - ha aggiunto - ma e' evidente che se la Regione avesse dovuto pagare i servizi resi da Asteria vi sarebbe stato comunque un utilizzo di fondi regionali, che con il pagamento in conto servizi sono stati dirottati su altri settori''. Insoddisfatto D'Anna, che ha espresso dubbi sull'utilita' dei progetti, relativi fra l'altro ad approfondimenti sul florovivaismo e alla promozione del pesce povero. Il Consigliere di A.N. verso il PdL ha denunciato, nel suo intervento, altri sprechi di denaro pubblico, come quello scoperto alcuni giorni fa dal consigliere, relativi alla spesa di 24.000 euro per Fiorella Mannoia che in occasione della giornata contro la violenza alle donne canterà alle Muse di Ancona 3 canzoni. Praticamente 8.000 euro a canzone. L'ennesimo scandalo.

lunedì 17 novembre 2008

AMBIENTE, D'ANNA: LE PM 10 CONTINUANO AD AVVELENARCI


Polveri un veleno sottile.

Si ha un bel dire che le Marche sono la Regione nella quale si vive più a lungo, stando ai dati diffusi dall’Arpam regionale sulle PM10,PM2 e 5, non sarà così in futuro, perlomeno nei comuni della fascia costiera- lo denuncia il consigliere regionale D’Anna dopo la pubblicazione dei rilevamenti delle polveri sottili a cura dell’Agenzia regionale-“Secondo l’OMS e Apat(agenzia per la protezione dell’Ambiente) in Italia ogni anno ci sono 9.000 morti per l’inquinamento atmosferico da PM10 e ozono, con particolare riferimento alle malattie cardiocircolatorie e respiratorie.

Un problema sanitario notevole anche dal punto di vista dei costi. Nonostante tutto- prosegue D’Anna- niente di sostanziale è stato fatto.

Nel 2007 presentai un’interrogazione in consiglio regionale per chiedere “ quali iniziative concrete erano state intraprese dalla Regione Marche per ridurre o limitare la pericolosa presenza di polveri sottili. L’assessore Amagliani citò tra le altre una delibera, la n.52 dell’8 maggio 2007 che prevede “un piano di azione per ridurre il superamento dei valori limite e delle soglie di allarme di inquinamento atmosferico”.

I risultati pubblicati dall’Arpam sanciscono il fallimento del piano e della politica ambientale regionale. Ancora una volta il limite dei 35 giorni fissati dalla legge sono stati superati. Le conseguenze sulla salute sono note ma a nessuno sembra interessare in attesa delle piogge o del vento che riducono le PM10 ma non purificano l’organismo dai veleni.

Di qui la richiesta alla Regione Marche di convocare tutti i Comuni interessati per valutare una strategia comune di riduzione delle polveri sottili affinchè le Marche continuino ad essere la regione più longeva d’Italia.

domenica 16 novembre 2008

D'ANNA, UNA GIORNATA CON LA PROTEZIONE CIVILE


La bella giornata ha degnamente salutato il 1° Raduno Regionale del volontariato di protezione civile a Fano- afferma il consigliere regionale di A.N. verso il PdL D’Anna- sin dalle prime ore del mattino migliaia di divise fluorescenti hanno invaso la città: prima in Piazza XX settembre poi al Duomo ed infine all’aeroporto di Fano. Un evento importante che valorizza la nostra struttura aeroportuale al servizio della protezione Civile- prosegue D’Anna- la conferma viene dal gemellaggio tra l’Aeroclub di Fano e l’aeronautica Militare siglato durante la manifestazione e che ha come obiettivo il coinvolgimento del Club fanese nel supporto alla Protezione Civile.
Il Vice Capo Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri Bernardo de Bernardinis si è complimentato per la struttura fanese e apprezzato l’esibizione della pattuglia Yak Italia.
Importante -secondo D’Anna- anche la presenza del Genio Ferrovieri, contattato dall’Associazione Ferrovia Valle del Metauro, per un’altra ipotesi di coinvolgimento della Protezione Civile: quella del ripristino della Ferrovia Fano-Urbino con, appunto la partecipazione del Genio Ferrovieri.
Per il Genio la tratta ferroviaria potrebbe rivelarsi infatti un’ottima palestra per formare il personale e allo stesso tempo recuperare la struttura. Insieme al Presidente Spacca- continua D’Anna- abbiamo visitato lo stand del Genio e il Presidente della Regione si è detto interessato a valutare l’ipotesi di una collaborazione che porti alla riapertura della ferrovia. Analogo interesse ha manifestato Roberto Oreficini, responsabile regionale della Protezione Civile.
A Oreficini e alla Protezione Civile un forte ringraziamento per il lavoro svolto e per la scelta di Fano per questo importante evento- ha concluso D’Anna- il ringraziamento va esteso a quanti in cucina si sono adoperati con professionalità e tempestività a preparare il pasto per oltre 1500 partecipanti.
nella foto i piloti della Yak Italia, il colonnello Morico, il Presidente Spacca, il Presidente del Club Frecce Tricolori di Fano, Giancarlo D'Anna 3° da sinistra.

venerdì 14 novembre 2008

CASO MANNOIA,D'ANNA: LA REGIONE NON LA CANTA BENE



L’Assessore Pistelli ha un bel dire che 24.000 euro per far cantare tre canzoni a Fiorella Mannoia sono niente. Forse saranno niente per lei ma non per chi si affanna a trovare lavoro e non lo trova. Saranno niente per lei ma non per chi ha perso il lavoro e non lo trova. Saranno niente per lei ma non per chi non arriva alla terza settimana del mese.

24.000 euro per 3 canzoni a spese della comunità sono una vergogna, indipendentemente da chi le canta se a pagare sono i cittadini, anche perchè non saranno certo le tre canzoni a risolvere il grave problema della violenza alle donne.
La Regione comunque non è un privato che con i soldi in cassa può fare quello che vuole. Quei denari sono dei cittadini e prima di spenderli bisogna pensarci bene, specie oggi che risorse sono scarse .Almeno così ci viene detto quotidianamente, salvo poi tirare fuori i quattrini per cantare, con un po’ di vergogna, considerato il fatto che l’Ente pubblico Regione ha sottoscritto l’accordo sul compenso “impegnandosi a mantenere la massima riservatezza sull’oggetto” (3 brani scelti dal repertorio musicale,Esibizione con repertorio insindacabilmente scelto dal’Artista; compenso 24.000 euro). Quando si spendono i quattrini dei cittadini ci vuole trasparenza e non accordi riservati. Denunciare tutto questo è doveroso non strumentale.
Giancarlo D’Anna
Consigliere regionale A.N. verso il PdL

Giusto cercare il sacro in altre religioni?


di Massimo Fini - SACERDOTI, suore, semplici fedeli vengono accoppati in Africa e Asia senza che da noi ci siano particolari reazioni, Vaticano a parte si capisce. Ho l’impressione che la nostra società assetata di multiculturalismo si vergogni di difendere questi nuovi martiri cristiani nel timore di passare per integralista nel momento stesso in cui giustifica e siarrende di fronte all’integralismo altrui. E se così è, vuol dire che questa nostra società èin pieno disarmo. Prende la religione come un fattore di alienazione dell’umanità premoderna, se non addirittura come l’oppio dei popolo (secondo il noto assunto leninista). E invece per credenti e non credenti la religione è un fattore di identità, un caposaldo di appartenenza collettiva, lo spirito della storia e dunque molto più di un fatto privato. Trovo paradossale che mentre l’occidente è sotto attacco culturale e fisicoda parte del mondo islamico, il cristianesimo cerchi di annullarsi nel silenzio. Mi riferisco soprattutto al cattolicesimo, che in questo ultimo mezzo secolo ha fatto di tutto per deoccidentalizzarsi inseguendo ogni forma di terzomondismo.

mercoledì 12 novembre 2008

D'ANNA DENUNCIA: LA REGIONE PAGA 24.000 EURO PER 3 CANZONI


INTERROGAZIONE RELATIVA ALLA SPESA DA PARTE DELLA REGIONE MARCHE DI 24.000 EURO PER TRE CANZONI DA CANTARE IN OCCASIONE DELLA GIORNATA DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE.

Il sottoscritto Giancarlo D’Anna Consigliere regionale A.N. verso il PdL

PREMESSO

CHE il 25 novembre prossimo si celebra la “giornata internazionale per contro la violenza alle donne”;
CHE tale ricorrenza è stata stabilita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999;
CHE quest’anno la Campagna di sensibilizzazione ricade nel sessantesimo anniversario della Dichiarazione dei Diritti Umani;
CHE i Diritti Umani non possono essere “universalmente “ riconosciuti senza Diritti Umani per le donne;
CHE è doveroso, in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza alle donne, organizzare anche nella nostra Regione manifestazioni e convegni su tale problematica;
CHE la Regione Marche in effetti ha organizzato un convegno dal titolo:”Quello che le donne non dicono….” Che tale convegno si terrà presso la Sala del Ridotto delle Muse di Ancona;
CHE a tale incontro dovrebbe partecipare l’apprezzatissima artista Fiorella Mannoia;
CHE nel corso della manifestazione l’artista effettuerà 3 (TRE) brani del suo repertorio
CHE alla stessa artista dovrebbe essere consegnato un premio alle donne che si sono particolarmente distinte per la loro lotta contro la violenza e per il loro impegno a favore delle donne stesse;
CHE PER LA PARTECIPAZIONE DELL’ARTISTA FIORELLA MANNOIA ALL’EVENTO SOPRACITATO SAREBBE PREVISTA UNA SPESA DI 24.000 EURO IVA COMPRESA.

INTERROGA il Presidente della Giunta Regionale

Per conoscere:

Se non ritiene , ferma restando la grande capacità artistica e professionale di Fiorella Mannoia e la bontà dell’iniziativa a favore delle donne, esagerato spendere l’equivalente di due stipendi annui di una persona normale per far cantare 3 (splendide) canzoni al costo di 8.000 cadauna.

Se non ritiene scandaloso sopratutto in momento di crisi come quello che stiamo vivendo spendere denaro pubblico in tale maniera.

Chi è stato l’ideatore di tale scelta.

Quali altre spese sono previste per l’evento.

Che senso ha premiare chi comunque viene, giustamente, già retribuito per la propria prestazione professionale.

Giancarlo D’Anna

martedì 11 novembre 2008

REGIONE, STRADA DELLE BARCHE,D'ANNA: QUANDO VOTA IL CENTROSINISTRA SI SMENTISCE




Strada delle barche D’Anna chiede più risorse Mollaroli e Altomeni dicono no.
Nel suo intervento durante la discussione in Consiglio regionale sui Fondi Fas(Fondi Aree Sott’utilizzate) , Giancarlo D’Anna consigliere regionale di A.N.verso il PdL,ha evidenziato le scarse risorse assegnate per la costruzione della così detta strada delle barche attesa da anni. A fronte di una spesa di 13.300.000 milioni di euro, per l’intervento, i Fas intervengono con soli 3.000.000 di euro a cui si aggiungono 150.000 euro della Camera di Commercio per la fase progettuale.
Quella infrastruttura- ha dichiarato D’Anna- è indispensabile per la Cantieristica e per l’intera città e dev’essere considerata un’emergenza, una priorità.
D’Anna ha inoltre contestatola spesa eccessiva, prevista dall’atto amministrativo,di 8.080.000 di euro per l’Assistenza tecnica del FAS. Una cifra enorme che poteva essere utilizzata per interventi concreti.
Il Consigliere ha inoltre evidenziato che altri progetti, meno importanti saranno finanziati completamente dai Fas. Il gruppo di A.N. ha presentato un emendamento che “impegna la Giunta Regionale riconvocare le Amministrazioni Provinciali per ridefinire gli interventi programmati. Con un sub emendamento D’Anna ha proposto di aumentare in modo consistente le risorse a favore della strada delle barche. La votazione delle due proposte ha registrato il voto negativo della maggioranza di Centrosinistra compresi i voti dei consiglieri regionali eletti a Fano, Mollaroli e Altomeni l’Assessore Solazzi non ha partecipato al voto. La proposta non è passata.
D’Anna ha messo in risalto la contraddizione nel comportamento degli esponenti di centrosinistra che nei convegni a Fano parlano della strada delle barche salvo poi, tirare i remi in barca quando c’è da agire concretamente.
si ringrazia Franco per la significativa fotografia

lunedì 10 novembre 2008

ELEZIONI: IL SONDAGGIO PER INDICARE IL CANDIDATO DEL CENTRODESTRA IN PROVINCIA DI PESARO URBINO


SUL RESTO DEL CARLINO UN SONDAGGIO PER INDICARE IL CANDIDATO PRESIDENTE DI CENTRODESTRA ALLA PROVINCIA DI PESARO URBINO CLICCA QUI .

AGRICOLTURA: CINGHIALI; D'ANNA, PETRINI INTERVENGA SUBITO




ANCONA, 10 NOV - L'assessore Petrini intervenga immediatamente sull'emergenza cinghiali. lo chiede il consigliere regionale di An-Pdl Giancarlo D'Anna, che aggiunge: ''L'agricoltura e' gia' in forte sofferenza per la crisi economica, per i ritardi nei pagamenti del Psr; con l'emergenza cinghiali si rischia la fine di alcune attivita' come conseguenza dei danni prodotti dagli animali selvatici''. ''Gli appelli degli agricoltori - aggiunge - sono stati disattesi tanto che si pensa addirittura di rivolgersi alla magistratura. E' necessario invece prevedere interventi mirati atti a ridimensionare fortemente il grave fenomeno che, oltre agli agricoltori e alle loro imprese, danneggia il territorio e mette a serio rischio l'incolumita' degli automobilisti in diverse zone. Convochi un incontro l'assessore con i rappresentanti degli agricoltori e la terza Commissione consiliare per valutare e decidere interventi e soluzioni''. (ANSA).

Obama: il presidente abortista che farà male ai neri d’America


La gioia per il primo capo di stato nero non deve far dimenticare che Obama è fautore di leggi sull’aborto molto permissive e contrario ai diritti del non-nato. L’aborto sta riducendo le comunità nere americane. Il programma della Planned Parenthood, per il controllo della popolazione, è sempre stato quello di usare leader neri per aiutare i neri all’auto-distruzione.


Tratto da Asia News, di Mark Tardiff, americano, appartiene al Pontificio Istituto Missioni Estere ed è stato missionario in Giappone.

Caro direttore,
come confratello di p. Gheddo, e originario degli Stati Uniti, vorrei rispondere al suo recente articolo.
Posso capire la gioia di p. Gheddo per l’elezione di un afro-americano a presidente, data la vergognosa storia di razzismo che ha contraddistinto gli Stati Uniti in passato. Ho ancora un nitido ricordo del dolore che provavo, da patriota americano, durante gli anni di liceo, nel conoscere le storie di schiavitù e razzismo. Il fondo è stato toccato con il caso Dred Scott vs Sanford, 60 U.S. 393 (1856)
[1]. È già un male che la schiavitù sia tollerata. In quel caso, tuttavia, la Corte Suprema degli Stati Uniti, la massima autorità giuridica del Paese, ha sancito che la schiavitù era giustificata dalla Costituzione, ed era per questo una parte fondamentale dell’ordinamento della nazione. La Corte ha citato le parole della Dichiarazione di Indipendenza degli Usa [il documento che segna la nascita della nazione, ratificato a Filadelfia il 4 luglio del 1776] che recita: “Noi riteniamo che le seguenti verità siano di per se stesse evidenti: che tutti gli uomini sono creati uguali; che essi sono dotati dal loro Creatore di alcuni diritti inalienabili, che fra questi sono la Vita, la Libertà e la ricerca delle Felicità”; poi ha stabilito che queste parole non si potevano applicare ai neri, i quali erano considerati come una mera proprietà.
Tragicamente, allo stesso modo, la posizione di Barack Obama sull’aborto contraddice la portata storica della sua elezione. Nei casi Roe v. Wade, 410 U.S. 113 (1973),e in quello vicino Doe v. Bolton, 410 U.S. 179 (1973), la Corte suprema ha dichiarato che fare l’aborto lungo tutti i nove mesi di gravidanza, fino al momento della nascita, era legale. La Corte ha stabilito che ogni restrizione doveva tener conto di eccezioni a causa della salute e poiché le eccezioni dovevano includere aspetti psicologici e emotivi, le tensioni di una donna in gravidanza nell’aver da partorire un figlio sono una ragione sufficienti per un aborto a qualunque stadio. La Corte ha dichiarato che “la legge non ha mai riconosciuto i non nati come persone in senso pieno”, escludendoli così dalla comunità di persone che gode del diritto inalienabile alla vita, proprio allo stesso modo in cui il tribunale Dred Scott ha escluso i neri dall’inalienabile diritto alla libertà.
Il neo-eletto presidente Obama è da tempo impegnato con forza non solo a preservare, ma anche estendere l’attuale regime in tema di aborto che domina negli Stati Uniti. Quando era senatore dell’Illinois, egli si è opposto a misure che avrebbero reso obbligatorie cure mediche per bambini sopravvissuti all’aborto e riusciti a nascere vivi. Il suo ragionamento era che una legge simile avrebbe potuto mettere in questione la mancanza di diritti dei non nati. La sua netta posizione nel considerare il non nato come una “non persona legale” è tragicamente ironica, per il fatto che egli appartiene ad una razza che in passato è stata trattata allo stesso modo dei non nati.
A rendere piena la tragedia – come pure una triste ironia – è che gli Afro-americani sono fra i più colpiti dall’aborto. I neri sono il 12% della popolazione americana, ma il 35% di tutti gli aborti sono eseguiti su donne nere. Gli Afro-americani sono l’unica minoranza che negli Usa sta diminuendo di numero. Planned Parenthood, la più grande organizzazione abortista degli Usa ha il 78% delle loro cliniche nei quartieri delle minoranze. Ciò corrisponde al pensiero di una delle sue fondatrici, Margaret Sanger, una entusiasta eugenista, che ha scritto: “le persone di colore sono come dell’erbaccia umana, che va sterminata”.
È comprensibile che gli Afro-americani abbiano votato in massa per Obama, sfruttando l’occasione di affermare il loro ruolo nella società americana. Ma tragicamente, troppo pochi fra loro hanno capito questo: il candidato che essi pensano darà loro valore politico, è anche un forte sostenitore del Planned Parenthood e delle sue politiche abortiste che, se continuano come adesso, ridurrà all’insignificanza il voto nero entro il 2038. Anche questo è all’interno della strategia di Margaret Sanger. Lei ha capito che se i bianchi tentavano di “eliminare l’erbaccia umana”, la cosa avrebbe destato sospetto. Per questo ha dedicato molto tempo a reclutare leader neri, che possono convincere la propria gente a cooperare nell’auto- distruzione.
È più che tragico il fatto che il primo Afro-americano, eletto presidente degli Stati Uniti d’America, è un uomo che avrebbe ricevuto l’applauso di Margaret Sanger, piuttosto che l’applauso di Martin Luther King.
Sinceramente,
P. Mark Tardiff
[1] Il riferimento è alla causa fra lo schiavo Dred Scott e i suoi padroni, i Sanford, nello stato del Missouri. La Corte Suprema degli Stati Uniti ha sancito che i discendenti degli africani importati in America e i loro eredi – siano essi sottoposti a regime di schiavitù o meno – non potranno mai essere considerati cittadini americani. Al contempo la Corte ha sancito che il Congresso non ha il potere di abolire la schiavitù nei singoli Stati della Federazione.
[2] Il 22 gennaio 1973 le due sentenze Roe vs Wade e Doe v. Bolton 410 U.S. 179 hanno introdotto un nuovo regime giuridico per il concepito. Esse hanno stabilito che, nel periodo anteriore alla fine del primo trimestre,il permesso di interrompere una gravidanza deve essere accordato dal medico curante della donna. Per quanto riguarda i mesi successivi lo Stato può disciplinare l’interruzione della gravidanza per tutelare la salute della madre.

sabato 8 novembre 2008

L'ON. BERNINI-A.N.-PdL- A FANO AL CONVEGNO SUL FEDERALISMO



BUONA RIUSCITA DEL CONVEGNO SUL FEDERALISMO FISCALE ORGANIZZATO DAL CIRCOLO “NUOVA FANO“
Nonostante la spiacevole coincidenza della contemporaneità di due convegni organizzati nello stesso giorno, il Convegno del Circolo “Nuova Fano”, avente ad oggetto il Federalismo Fiscale ed i suoi effetti sugli enti locali, è perfettamente riuscito.
Il pubblico presente-in sala tra gli altri il Consigliere regionale A.N. D'Anna- ha notevolmente apprezzato l’elevatissima qualità dei relatori intervenuti.
Il Preside della Facoltà di Giurisprudenza, Prof. Rozo Acuna, ha descritto puntualmente i sistemi federali adottati da alcuni paesi dell’America Latina, che hanno un sistema costituzionale analogo al nostro.
L’Ordinario di Diritto Costituzionale dell’Università di Bologna, Prof. Luca Mezzetti, ha descritto i sistemi di federalismo fiscale applicabili nel rispetto dei limiti delineati dalla nostra costituzione.
Molto apprezzato è stato, infine, l’intervento dell’On. Prof. Anna Maria Bernini, la quale, in qualità di componente della prima commissione affari costituzionali della Camera, ha delineato le linee programmatiche della riforma che stanno guidando il legislatore: in buona sostanza si dovrà arrivare ad una gestione localizzata delle risorse finanziare, con una maggiore responsabilizzazione degli amministratori locali, che, per l’attribuzione delle risorse, non potranno più contare sui costi storici – vale a dire commisurati alle voci di spesa indicate nei bilanci consuntivi relativi agli anni precedenti – bensì sui costi “standard” – commisurati ai costi sostenuti dalle regioni più virtuose.
Tali comparazioni costringeranno gli amministratori locali ad una maggiore trasparenza e le situazioni patologiche saranno maggiormente evidenziate.
Ciò comporterà inevitabilmente un cambiamento culturale degli amministratori locali, che dovranno sempre tenere una condotta dignitosa, il tutto a vantaggio dei cittadini, che potranno invece fruire di servizi a minor costo.
Dai relatori e dal pubblico un ringraziamento al Presidente del Circolo Avv. Giovanni Orciani per la riuscita iniziativa .

CINA - TIBET Senza alcun progresso i dialoghi con gli inviati del Dalai Lama



Il ministro del Fronte unito di Pechino esclude ogni soluzione di autonomia o di federalismo. Si teme un incremento della violenza da parte dei giovani tibetani e una repressione ancora maggiore della Cina.
Pechino (AsiaNews) – L’8° giro di dialoghi fra gli inviati del Dalai Lama e il governo cinese, dal 30 ottobre al 5 novembre, è terminato senza risultati apparenti. I comunicati usciti dalle agenzie di stampa in Cina e quello degli inviati tibetani fanno l’elenco degli incontri con i responsabili del Fronte unito e della Regione autonoma tibetana, parlano del viaggio-visita alla regione autonoma del Ningxia, ma non fanno vedere alcun progresso. Anzi, un commento di Du Qinglin, ministro del Fronte unito, mostra che Pechino dà poco spazio a qualunque manovra o gioco.
In un comunicato di Xinhua, pubblicato ieri, Du mette in chiaro che qualunque futuro per il Tibet deve prevedere “la continuazione della leadership del Partito comunista cinese, il socialismo con caratteristiche cinesi, l’autogoverno come è iscritto nella costituzione”.
In tutti questi anni, su pressione di Pechino che l’accusa di voler dividere l’unità della nazione cinese, il Dalai Lama ha dichiarato varie volte che egli non cerca indipendenza per il Tibet, non vuole ricorrere alla violenza, ma desidera un’autonomia culturale e religiosa per salvare il popolo tibetano dal genocidio culturale, suggerendo per il suo Paese una struttura simile a quella di Hong Kong e Macao, nel quadro di “un Paese, due sistemi”.
Du ha tenuto a precisare che l’autonomia regionale proposta dalla costituzione cinese è diversa da un sistema federale o dallo schema “un Paese, due sistemi” previsti per Hong Kong e Macao. È un
Sistema politico fondamentale [che]…non permette la promozione del separatismo etnico sotto il manto di una ‘genuina autonomia etnica’”. “Genuina autonomia etnica” era il tema di un memorandum presentato dagli inviati del Dalai Lama in questo giro di incontri.
“Per il Tibet - ha aggiunto Du - non c’è né ‘indipendenza’, né ‘semi-indipendenza’, né ‘indipendenza di fatto’”.
Giorni prima dell’incontro, il Dalai Lama aveva espresso il suo pessimismo sui dialoghi e ha proposto di escludersi dai rapporti con la Cina, riservandosi un ruolo più religioso e meno politico. A questo scopo egli ha indetto un raduno speciale il 17 novembre a Dharamsala (India) perché i tibetani possano valutare e scegliere le piste per il loro futuro. In vista di tale raduno, gli inviati del Dalai Lama non hanno fatto nessuna dichiarazione o valutazione del dialogo con Pechino, riservandosi di farlo dopo l’incontro di novembre. Il timore del Dalai Lama e di molte personalità tibetane è che l’indurimento di Pechino e l’infruttuosità dei dialoghi scateni una risposta violenta fra i giovani del Tibet e una nuova feroce repressione da parte di Pechino.

mercoledì 5 novembre 2008

APPROVATA LA LEGGE SUGLI ORATORI, RECEPITE LE PROPOSTE DI D'ANNA


Finalmente- ha dichiarato il consigliere regionale Giancarlo D’Anna- nel suo intervento a favore della Proposta di legge n.219: “interventi per la valorizzazione della funzione sociale ed educativa svolta degli oratori e da enti religiosi che svolgono attività similari”.
D’Anna, che nel febbraio 2006 presentò una pdl sugli oratori, ha ricordato che la “vittoria” è degli oratori”, i quali, senza leggi specifiche e tra mille difficoltà hanno operato da sempre a favore delle comunità locali diventando punto di riferimento dei giovani e meno giovani e valida alternativa a quella “cultura dello sballo” che miete vittime ogni giorno.
“Hanno vinto gli oratori –ha proseguito D’Anna- non tanto i vari presentatori delle proposte. Hanno vinto l’impegno, la perseveranza e i risultati.
Non condivisa da D’Anna, la burocratizzazione della legge che contrariamente da quanto proposto dal consigliere di A.N. verso il PdL, prevede che le risorse non vengano assegnate direttamente agli oratori ma ai comuni associati negli ambiti territoriali i quali a loro volta concedono, successivamente i contributi agli oratori. Su questo il gruppo di A.N. ha presentato degli emendamenti per assegnare direttamente agli oratori le risorse dietro progetti, l’emendamento non è passato perché alcuni consiglieri di F.I. sono usciti dall’aula al momento del voto.

OCCUPAZIONE,D'ANNA:LA CRISI AVANZA LA SINISTRA INDIETREGGIA



A.MERLONI: RINVIATO DIBATTITO IN CONSIGLIO MARCHE, PROTESTE
ANCONA, 5 NOV - Nel giorno della ripresa parziale dell'attivita' nello stabilimento umbro dell'Antonio Merloni e alla vigilia della ripresa, anch'essa parziale, per i siti di Maragone e Santa Maria a Fabriano, in programma domani, il consiglio regionale delle Marche avrebbe dovuto discutere delle comunicazioni del presidente Spacca sulla crisi, fatte la scorsa settimana. Ma il dibattito e' stato rinviato, in parte per l'assenza del governatore, impegnato in una missione in Cina, in parte per arrivare ad un documento unitario, che potrebbe essere aprovato la prossima settimana. Due le mozioni arrivate all'ufficio di presidenza: una presentata dallo stesso Spacca, che richiama fra l'altro l'accordo di programma predisposto dalla giunta e il Fondo di solidarieta' per le Pmi, l'altra molto lunga e articolata dell'opposizione, che ha prostestato per il rinvio. Giancarlo D'Anna (An) parla di una giunta regionale ''in fuga di fronte alla crisi occupazionale nelle Marche'', ''Non si e' nemmeno presentata in aula - commenta -. A turno sono apparsi alcuni assessori. Cosi' delle due risoluzioni, nemmeno l'ombra''. Un ''fatto gravissimo'' visto anche che, conclude D'Anna, era stato ''lo stesso Spacca a chiedere il rinvio della discussione ad oggi''.(ANSA).

lunedì 3 novembre 2008

RICORDIAMO IL IV NOVEMBRE E LE FORZE ARMATE


La Festa del 4 Novembre 2008 ricorda la vittoria italiana nella grande guerra 1915-1918 di cui quest’anno ricorre il 90° anniversario. I soldati Italiani assestandosi sul Piave si apprestavano a completare l’unificazione d’Italia. Giusto quindi celebrare contemporaneamente anche la Giornata dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate.
Un sentito e doveroso ringraziamento alle Forze Armate che ieri come oggi sono un riferimento importante per la Nazione. Un commosso ricordo a quanti difesero la Patria riuscendo contemporaneamente a trasformare in realtà storica il grande progetto di comunione di tutti gli Italiani in un unico territorio. Per questo motivo la proposta del Ministro La Russa di celebrare questa data ripristinando la festività mi trova pienamente d’accordo. Onorare i caduti in guerra, ricordare e festeggiare l’unità nazionale, le Forze Armate vuol dire celebrare le radici storiche dell’Italia unita. In questo giorno un pensiero ai caduti di Nassirya e a tutti i militari caduti anche di recente nelle diverse missioni nel mondo.
Giancarlo D’Anna
Ecco il testo del Bollettino della Vittoria, il documento ufficiale emesso dal Comando Supremo che annunciava la disfatta nemica.Il testo, fuso nel bronzo delle artiglierie catturate al nemico, è esposto in tutte le Caserme d'Italia:


Comando Supremo, 4 Novembre 1918, ore 12La guerra contro l'Austria-Ungheria che, sotto l'alta guida di S.M. il Re, duce supremo, l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 Maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi è vinta.La gigantesca battaglia ingaggiata il 24 dello scorso Ottobre ed alla quale prendevano parte cinquantuna divisioni italiane, tre britanniche, due francesi, una cecoslovacca ed un reggimento americano, contro settantatre divisioni austroungariche, è finita.La fulminea e arditissima avanzata del XXIX corpo d'armata su Trento, sbarrando le vie della ritirata alle armate nemiche del Trentino, travolte ad occidente dalle truppe della VII armata e ad oriente da quelle della I, VI e IV, ha determinato ieri lo sfacelo totale della fronte avversaria. Dal Brenta al Torre l'irresistibile slancio della XII, dell'VIII, della X armata e delle divisioni di cavalleria, ricaccia sempre più indietro il nemico fuggente. Nella pianura, S.A.R. il Duca d'Aosta avanza rapidamente alla testa della sua invitta III armata, anelante di ritornare sulle posizioni da essa già vittoriosamente conquistate, che mai aveva perdute.L'Esercito Austro-Ungarico è annientato: esso ha subito perdite gravissime nell'accanita resistenza dei primi giorni e nell'inseguimento ha perdute quantità ingentissime di materiale di ogni sorta e pressoché per intero i suoi magazzini e i depositi. Ha lasciato finora nelle nostre mani circa trecento mila prigionieri con interi stati maggiori e non meno di cinque mila cannoni.I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli, che avevano disceso con orgogliosa sicurezza.

Diaz

sabato 1 novembre 2008

CINA, D'ANNA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE MARCHE: "ABBIA CORAGGIO PARLI DI TIBET E DIRITTI UMANI E POI DI AFFARI"


"Abbiamo molto apprezzato le parole di Valentina Vezzali a favore del popolo Tibetano.-afferma il consigliere regionale delle Marche Giancarlo D’Anna- dichiarazioni che invitano a non dimenticare, dopo le Olimpiadi, il dramma del Tibet occupato dai cinesi".

D’Anna, che di recente, in occasione della visita dell’Ambasciatore Cinese nelle Marche, ha preferito attendere il rappresentante del regime comunista all’ingresso dell’edifico della Regione per contestarlo insieme a numerosi ragazzi di Azione Giovani e Azione Universitaria di Fabriano, piuttosto che partecipare ai banchetti di benvenuto, continua la sua battaglia a favore del Popolo del Tetto del Mondo.
-D’Anna-Si rivolge ancora una volta al Presidente Spacca impegnato col Presidente di Confindustria in una missione in Cina nei prossimi giorni. “Bene celebrare padre Matteo Ricci- dichiara D’Anna- ma proprio per commemorare la figura e l’opera del missionario marchigiano è necessario che il Presidente Spacca ribadisca che dalla Regione Marche, come testimonia l’approvazione in consiglio regionale di una mozione che ho presentato, si alza forte il grido di “Tibet Libero e rispetto dei Diritti Umani”.
E’ un dovere istituzionale e morale. Non è tollerabile che ancora una volta in nome del business, del soldo si chiudano gli occhi su nazioni occupate, pena di morte e traffico di organi umani come avviene da troppo tempo in Cina.