venerdì 26 febbraio 2010

D'Anna: Ospedale unico, calato il sipario, molta speculazione poca sanità.


D’Anna (PdL): «L’obiettivo non è migliorare la sanità per i cittadini, ma aprire una nuova stagione di appalti e speculazione edilizia»


26 febbraio 2010 – Per mesi, incalzato dalle mie pressanti e costanti richieste, l’assessore regionale alla sanità Almerino Mezzolani ha negato che l'obiettivo finale del riassetto avviato con la legge sugli Ospedali Riuniti sarebbe stato l'ospedale unico Pesaro-Fano.

Giusto ieri il Governatore uscente Gianmario Spacca lo ha sconfessato, affermando che, in caso di un’ipotetica riconferma alla guida della Regione, la costruzione di quell’ospedale “sarà una priorità da assolvere entro la prossima legislatura”.

Tutto d’un botto è calato il sipario. Il trucchetto del “dire per non dire” è durato fin troppo. Il gioco è scoperto, e così anche gli interessi in ballo.

La dichiarazione di Spacca, così esplicita e contraria alle aspettative e agli interessi legittimi di migliaia e migliaia di cittadini di Fano e della Valle del Metauro preoccupati per il futuro dell’ospedale, arriva a ridosso della campagna elettorale con lo scopo ben preciso di confermare alle lobby legate al centrosinistra che, anche nella prossima legislatura, ci sarà una stagione di sostanziosi appalti. E che appalti: ormai è purtroppo chiaro a tutti che il nuovo ospedale unico sarà costruito a Pesaro, nei pressi dell'uscita dell'autostrada. E non, come falsamente ipotizzato, a cavallo tra Fano e Pesaro, tra colline franose e viabilità inesistente.

E dove trovare i soldi necessari alla realizzazione? Semplice, nelle succose alienazioni dei comparti dove attualmente sorgono gli ospedali di Fano e Pesaro che, presumibilmente, si trasformeranno in appartamenti-residence tanto cari al gioco della speculazione edilizia.

Soldi e interessi. Peccato, però, che in tutto questo la parola “sanità”, ciò che realmente conta per i cittadini, non venga minimamente menzionata. Delle vergognose liste d'attesa, delle costosissime apparecchiature sottoutilizzate, delle attese bibliche nei pronto soccorso, del personale continuamente sotto organico e costretto a turni massacranti.

Solo e soltanto business: quello legato alle forniture, agli appalti, alle nomine. In una Regione dove oltre l'80% del bilancio è assorbito dalla sanità ci si occupa più di costruire che dare risposte e servizi. Votare Spacca significherebbe proseguire su questa strada.


Giancarlo D’Anna

martedì 23 febbraio 2010

Treni: ripristinate due fermate Eurostar a Fano



D'Anna: risultato della mobilitazione

Non sarà stata una battaglia inutile quella che ha visto scendere sui binari Ancona, alcune settimane fa, i rappresentanti delle istituzioni per il ripristino di alcune fermate Eurostar se come sembra oramai certo da marzo verranno ripristinate due fermate di Eurostarcity a Fano : la 9825 Milano - Ancona con fermata a Fano alle 22.30 e nella tratta sud nord il treno Eurocity Ancona-Milano con fermata a Fano alle ore 7.29.
Lo aveva anticipato il Ministro Matteoli ad un incontro sulle infrastrutture tenutosi ad Ancona subito dopo la cancellazione di alcune fermate sulla tratta adriatica. In quell'occasione il ministro è stato invitato e sollecitato da più parti, ad intervenire presso le Ferrovie per rendere giustizia su un provvedimento che fortemente penalizza alcune città delle Marche ad iniziare da Fano. Una prima importate risposta arriva quindi dopo le giuste rimostranze dei viaggiatori che per primi si sono attivati per una doverosa attenzione alle esigenze di chi ,per lavoro o per altri motivi sceglie di utilizzare i mezzi alternativi all'automobile, sopratutto in un momento cui le polveri sottili continuano imperterrite ad avvelenare le città della costa.
Una battaglia, quella del ripristino di alcune fermate Eurostar che non finisce qui perchè sopratutto in vista della stagione turistica si renderà necessaria una più attenta rete di collegamenti che possano contribuire ad offrire ai turisti una possibilità in più di raggiungere le nostre città. La mobilitazione continua.

sabato 20 febbraio 2010

DROGA, U.S.A., AFGANISTAN. DICONO CHE....


Gli americani sono profondamente coinvolti nel traffico di droga afghano
di Glen Ford - 19/02/2010

Fonte: Come Don Chisciotte [scheda fonte]




Gli Stati Uniti hanno preparato il terreno per la guerra afghana (e pakistana) otto anni fa, quando permisero il traffico di droga ai signori della guerra sul libro paga di Washington. Ora gli americani, agendo come il Capo dei Capi, hanno compilato liste nere dei rivali, i signori della guerra “talebani”. “È un’occupazione di bande, nella quale i trafficanti di droga alleati degli Stati Uniti sono incaricati di svolgere le attività di polizia e controllo dei confini”.

“I trafficanti di droga alleati degli Stati Uniti sono incaricati di svolgere attività di polizia e di controllo dei confini, mentre i loro rivali sono stati inseriti in liste nere americane”.

Se state cercando il capo del traffico di eroina in Afghanistan, esso è rappresentato dagli Stati Uniti. La missione americana si è evoluta in un’organizzazione di tipo mafioso che avvelena ogni alleanza militare e politica introdotta dagli USA e dal proprio governo fantoccio di Kabul.

È un’occupazione di bande, in cui i trafficanti di droga alleati degli Stati Uniti sono incaricati di svolgere attività di polizia e di controllo dei confini, mentre i loro rivali sono stati inseriti in liste nere americane, destinati alla morte o alla cattura. Come risultato di ciò, l’Afghanistan è stato trasformato in una piantagione di oppio che fornisce il 90 percento dell’eroina mondiale.

Un articolo nel numero attuale di Harper’s magazine esplora i meccanismi profondi dell’occupazione statunitense infestata dalla droga, si tratta di una dipendenza quasi totale sulle alleanze costruite con gli attori del traffico di eroina. L’articolo si focalizza sulla città di Spin Boldak, al confine sudorientale con il Pakistan, porta d’accesso ai campi di oppio delle province di Kandahar ed Helmand. Il signore della guerra afghano è inoltre a capo dei controlli ai confini e della milizia locale. L’autore è un giornalista infiltrato residente negli USA, che è stato assistito dai più importanti collaboratori del signore della droga ed ha incontrato i funzionari statunitensi e canadesi che collaborano quotidianamente con il trafficante di droga.

L’alleanza è stata costruita dalle forze americane durante l’invasione statunitense dell’Afghanistan nel 2001, ed è perdurata e cresciuta sin da allora. Il signore della droga, ed altri come lui in tutto il paese, non è solo immune da serie interferenze americane, ma è stato rafforzato attraverso denaro ed armi di origine statunitense per consolidare i propri affari nel settore della droga a spese degli altri trafficanti rivali delle altre tribù, costringendo alcuni di loro ad allearsi con i Talebani. Nell’Afghanistan di lingua Pashtun, la guerra è in gran parte tra eserciti guidati da trafficanti di eroina, alcuni schierati con gli americani, altri con i Talebani. Sembra che i Talebani stiano avendo il sopravvento in questa guerra tra bande mafiose, le cui origini trovano le proprie radici direttamente nelle politiche degli Stati Uniti.

“È una guerra il cui ordine di battaglia è ampiamente definito dal commercio di droga”.

C’è da sorprendersi, quindi, se gli Stati Uniti compiono così spesso attacchi aerei contro le feste di nozze dei civili, cancellando gran parte delle numerose famiglie dello sposo e della sposa? I trafficanti di droga alleati dell’America hanno spiato i clan e le tribù rivali utilizzando gli americani come supporto tecnologico nei loro feudi mortali. Ora gli americani ed i loro alleati occupanti europei hanno istituzionalizzato le regole della guerra tra bande con liste nere di trafficanti di droga da uccidere o catturare a vista, liste compilate da altri signori della droga affiliati con le forze di occupazione.

Questa è la “guerra di necessità” che il Presidente Barack Obama ha abbracciato come propria. È una guerra il cui ordine di battaglia è largamente definito dal commercio di droga. I generali di Obama fanno richiesta di decine di migliaia di nuove truppe nella speranza di diminuire la loro dipendenza dalle milizie e dalle forze di polizia attualmente controllate dai trafficanti di droga alleati degli americani. Ma, naturalmente, questo spingerà gli alleati afghani dell’America tra le braccia dei Talebani, che otterranno un accordo più vantaggioso. Allora i generali sosterranno di aver bisogno di ulteriori truppe statunitensi.

Gli americani hanno creato questo inferno saturo di droga, e la loro occupazione è ora dominata da quest’ultimo. Sfortunatamente, nel frattempo hanno anche dominato milioni di afghani

Per Black Agenda Radio, sono Glen Ford. In rete, visitate www.BlackAgendaReport.com

Titolo originale: "Americans Are Deeply Involved In Afghan Drug Trade "

lunedì 15 febbraio 2010

ENERGIA: CENTRALE ORCIANO; D'ANNA, SUCCESSO AZIONE UNITARIA


ENERGIA: CENTRALE ORCIANO; D'ANNA, SUCCESSO AZIONE UNITARIA (ANSA) - ANCONA, 15 FEB - Dopo il ''no'' della Regione alla centrale a biomasse di Schieppe di Orciano, ''che ha visto in prima linea i comitati cittadini e una battaglia trasversale di diversi enti, e' giunto il tempo di una scelta chiara sul futuro della regione, e della provincia di Pesaro Urbino''. Lo afferma il consigliere regionale del Pdl Giancarlo D''Anna. Una scelta che secondo D'Anna deve far perno su cio' che le Marche hanno di ''piu' prezioso: un ambiente unico per luoghi, paesaggi e prodotti della terra. In questo contesto - continua - non puo'' insistere un''altro progetto come quello della Turbogas di Corinaldo''. Bisogna poi concentrarsi ''sui problemi ambientali che gia'' esistono, come la concentrazione di polveri sottili, l''amianto e le sue fibre cancerogene''

UN'ALTRO PASSO AVANTI

CE NE SIAMO OCCUPATI IN TANTI, IN MODO TRASVERSALE, TUTTI SU SPINTA SUGGERIMENTO COSTANTE DEI CITTADINI E DEI COMITATI LOCALI. OGGI UN PASSO AVANTI, IL NO TANTO ATTESO DALLA REGIONE.

REGIONE DICE NO A CENTRALE BIOMASSE ORCIANO (ANSA) - ANCONA, 15 FEB - La Regione Marche ha espresso parere negativo sul progetto di centrale termoelettrica alimentata a biomasse che avrebbe dovuto sorgere a Schieppe di Orciano (Pesaro Urbino). Il no e'' contenuto in un decreto del dirigente della struttura della giunta regionale responsabile del procedimento, che non accoglie l''istanza presentata da Wafer Zoo srl per l''autorizzazione alla modifica dell''impianto di essiccazione esistente mediante l''inserimento di una caldaia alimentata a biomasse vegetali, della potenza superiore a 5 MW termici, per la produzione elettrica. Alla base del parere negativo c''e'' il contrasto fra il progetto e le previsioni della legge regionale 31 del 2009, con cui la giunta ha fissato un limite dimensionale per gli impianti a biomasse. La decisione della Regione, sottolinea un comunicato, ''''rispetta sia le normative vigenti sia la volonta'' dei cittadini e delle comunita'' locali'''', contrarie alla centrale.

sabato 13 febbraio 2010

SANITA': Ospedali Riuniti l'operazione è “riuscita” ma il malato è grave.


D'Anna:si moltiplicano i dirigenti ma non si assume il personale, a Ruta 170.000 eurol'anno più 20% di premio.

L'Operazione Ospedali Riuniti arranca nonostante i fiumi di parole sulla tempistica e sulla bontà dell'operazione. La legge non era chiara, l'incertezze di queste settimane lo confermano. In questa situzione è caduta caduta la tegola del relativa al ricorso sugli appalti del Cup che ha bloccato il nuovo progetto.
In questo marasma una certezza: Fano rischia e rischia grosso come l'entroterra che fa riferimento alla Città della Fortuna. Rischia prima un trattamento di secondo piano rispetto al capoluogo e in prospettiva molto di più con l'Ospedale Unico.

I due direttori, quello di Fano e di Pesaro dovevano essere sostituiti da un'unico come conseguenza della legge 21. Così non è. Oggi è Carmine Ruta a coordinare i due . Così invece di esserci un unico direttore oggi sono in tre a gestire gli Ospedali di Pesaro e Fano. Quanto doveva essere semplificato si complica.

Ma qual'è la reale situazione? La nuova legge cos'ha cambiato ad esempio in positivo nella riduzione delle liste d'attesa? nel Pronto Soccorso di Fano? Per fare solo due esempi.

Niente. Le attese sono sempre lunghe e costringono gli utenti a visita a pagamento. Il Pronto Soccorso di Fano è sotto organico organico con solo 9 unità cioè un numero non proporzionato ai volumi di attività. Infatti per le attività di Pronto Soccorso è indicato un organico di 9 medici per i primi 25.000 accessi e 1 medico ogni 4.000 accessi ulteriori. Nel 2009 il Pronto Soccorso di Fano ha registrato quasi 40.000 accessi cosa che avrebbe dovuto comportare almeno 13 unità.
Visto che il Pronto Soccorso di Fano è inserito in un DEA di 1° livello comprensivo di Osservazione Temporanea e Osservazione Breve MURG la dotazione complessiva dovrebbe essere di 20 unità compreso il primario. Così non è.

La situazione è quindi al limite e se i cittadini fanno bene a lamentarsi dei disservizi che a volte accadono al Pronto Soccorso( tanto che alcune settimane orsono sono intervenute le Forze dell'ordine) devono sapere che talii disservizi, quando si verificano, non sono attribuibili al personale presente(sottoposto a turni e attività pesanti senza respiro) ma alla mancanza assunzione di medici e infermieri sufficienti a garantire un servizio e turni adeguati.

Tutto questo accade mentre il coordinatore dell'Azienda Ospedali Riuniti nonché dirigente del servizio Salute Carmine Ruta, collaboratore stretto di Mezzolani, cerca di raggiungere quegli obiettivi di risparmio, previsti dal suo contratto che gli consentirebbero di ottenere una “integrazione del 20% al suo trattamento economico” che ammonta già a 170.000 euro l'anno.
Proprio quel Ruta che insieme a Mezzolani ci viene a dire che non ci sono i soldi e quindi non si può assumere il personale necessario.

Dietro la facciata degli Ospedali-Riuniti-Ospedale Unico c'è tutto meno che un serio progetto di una Sanità moderna . E' evidente, invece, una lotta interna alla sinistra e alle lobby collegate, per la spartizione di ruoli e clientele. Se ne stanno accorgendo anche quei medici che tempo fa erano scettici, qualche marcia indietro più o meno elettoral-opportunistica si registra anche in ambito politico. Di una cosa si sono dimenticati rappresentati politici e dirigenti: dei cittadini e del loro diritto alla salute. Questo accade nelle Marche, una regione che spende oltre l'80% del proprio bilancio in Sanità.

venerdì 12 febbraio 2010

LISIPPO: I PROTAGONISTI DELLA BATTAGLIA.


Un passo importante per la reale restituzione della statua dell'Atleta di Fano attribuita a Lisippo è stato fatto con l'ordinanza emessa dal giudice di Pesaro, l'11.02.2010 per la confisca della statua "ovunque si trovi". E' stata una battaglia lunga negli anni che ha visto un rilancio forte del dibattito, che si era spento, nel 2005 dopo una denuncia ai quotidiani nazionali che feci a seguito di un viaggio personale a Malibù, in California dove la statua è oggi esposta.A quel rilancio seguì l'esposto dell'Avvocato Tullio Tonnini a nome dell'Associazione Cento Città.Ieri l'ordinanza. Per ricostruire come sono andati i fatti credo utile chiamare a "testimoniare" la rassegna stampa di SOS PATRIMONIO dal 2002 ad oggi leggendo gli interventi si noterà chi come e quando si è interessato negli anni della vicenda e chi oggi vanta meriti che non ha.

giovedì 11 febbraio 2010

LISIPPO:SI FESTEGGIA A SPUMANTE DI FRONTE A TRIBUNALE PESARO


LISIPPO:SI FESTEGGIA A SPUMANTE DI FRONTE A TRIBUNALE PESARO (ANSA) - PESARO, 11 FEB - Hanno festeggiato stappando una bottiglia di spumante davanti al Tribunale di Pesaro, appena e'' arrivata la notizia dell''ordinanza di confisca dell''Atleta di Lisippo, i partecipanti al sit in che da settimane si riunisce in occasione di ogni tappa del procedimento legato alla statua. 'Quella che sembrava una battaglia impossibile, grazie alla tenacia di pochi e'' stata vinta - osserva il consigliere regionale Giancarlo D''Anna (An-Pdl), che con l''associazione Nuova Italia ha affiancato ''Le Cento Citta'' -. Ora finalmente si aprono prospettive serie e vere di restituzione della statua da parte della fondazione Getty''. Una restituzione che ''permetterebbe di allargare l''offerta culturale e turistica, volano della nostra economia''

GIORNATA DEL RICORDO: SENSAZIONI DI UNA SERATA

RICEVO E PUBBLICO
Caro Gianca sento il bisogno di scriverti per ringraziarti. Stasera abbiamo assistito a qualcosa di raro e prezioso: non è stata una lettura..non è stata un'interpretazione..non è stato nemmeno teatro....oggi abbiamo condiviso quel momento speciale in cui l'Arte si fa Vita. Il testo era drammaticamente potente e coinvolgente non solo per la tematica ma per la sua stessa struttura narrativa che ci ha permesso di essere catapultati sin dall'inizio nel tormento interiore del presonaggio. Quando nella penombra della chiesa del Suffragio Luca Violini ha pronunciato la sua prima parola siamo entrati in una sorta di "apnea"...mentre il respiro restava sospeso....l'interpretazione intensa ci trascinava direttamente nelle emozioni dei personaggi......E più Violini penetrava nelle loro storie più noi eravamo assorbiti in una centrifuga emotiva..Senza scampo.....Ad un certo punto nel buio rimbombante.....spazio e tempo si sono annullati......violini si è dissolto.....davanti a noi c'erano Ive, Enrico e la sorellina......vive presenze.....Un brivido gelido ci ha attraversato....salito dalla profondità della terra....si è fatto lamento....per un attimo eravamo lì...nelle foibe anche noi.

Grazie.
Grazie all'autore.
Grazie a Luca Violini.
Grazie a te Giancarlo. Con la tua profonda sensibilità ci hai regalato profonde emozioni....Non siamo tornati a casa soli stasera....ci hanno accompagnato Ive..Enrico....non personaggi ma persone... non reclamavano attenzione...volevano semplicemente condividere con noi la loro storia.....non essere solo i nomi di un elenco.....E noi quei nomi non li dimenticheremo.

REGIONI: MARCHE; D'ANNA, CENTRO SINISTRA SI E' SBRICIOLATO


(ANSA) - ANCONA, 10 FEB - ''Oggi, dopo la Caporetto del consiglio regionale, il 'buongoverno' del centrosinistra si e' sbriciolato tra colpi bassi, accuse reciproche e faide interne che portano addirittura gli esclusi a proporre Adriana Mollaroli (consigliera pd; nsr) come candidata alla presidenza della sinistra contro la lista di Spacca''. Lo afferma il consigliere regionale del Pdl Giancarlo D'Anna a commentando la mancanza di numero legale in assemblea, che ha comportato il suo scioglimento. ''Altro che polverone del centrodestra, siamo di fronte - dice D'Anna - alla caduta del muro del centrosinistra. Rimangono sul tappeto questioni mai risolte, proposte di legge di maggioranza e opposizione mai arrivate nemmeno in commissione. Con Marinelli (il candidato del centrodestra; ndr), a dispetto delle teorie di Ucchielli, il centrodestra ha l'opportunita' di dimostrare che con modestia ma con determinazione si possono dare risposte concrete alle Marche. La fine ingloriosa del centrosinistra in consiglio regionale e' il primo passo verso una nuova realta'''.

mercoledì 10 febbraio 2010

REGIONI: NO NUMERO LEGALE, SCIOLTA SEDUTA ASSEMBLEA MARCHE

ANSA- REGIONI: NO NUMERO LEGALE, SCIOLTA SEDUTA ASSEMBLEA MARCHE (ANSA) - ANCONA, 10 FEB - Sciolta stamane, pochi minuti dopo l'inizio dei lavori, quella che doveva essere l'ultima seduta dell''Assemblea legislativa delle Marche, per mancanza del numero legale. Quattordici i consiglieri presenti in aula alla ''conta'' elettronica, chiesta, come nelle due sedute precedenti, da Michele Altomeni (Prc). L''opposizione ha protestato ad alta voce ed esibito cartelli con le scritte ''''Ora basta'', ''E'' una vergogna'' e accuse alla maggioranza di avere fallito. Per portare a termine il lavoro di fine legislatura era stata convocata una sessione di tre giorni (da lunedi'' a oggi), ma il numero legale e'' mancato per quattro volte consecutive (una lunedi'', due ieri e l''ultima stamane), impedendo di fatto lo svolgimento dei lavori. ''E' l'epilogo poco decoroso di un consiglio regionale - e' il commento amareggiato del persidente Bucciarelli (Pdci) - e questo avviene per volonta' del Pd che ha lavorato in questi due mesi per escludere la sinistra dalla maggioranza e dal consiglio regionale''. Molti i provvedimenti rimasti al palo: oltre al piano del trasporto pubblico locale e al piano faunistico-venatorio, nell''ambito della seduta conclusiva era anche prevista la sessione comunitaria, che avrebbe dovuto, fra l''altro, fare il punto sull''utilizzo dei finanziamenti europei.

NUOVA ITALIA FANO RICORDA LE VITTIME DELLE FOIBE E DELL'ESODO GIULIANO-DALMATA.


IL CIRCOLO NUOVA ITALIA FANO

Nella ricorrenza del
“Giorno del ricordo in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale”
Vi invita ad ascoltare il racconto teatrale:



“...quell’enorme Lapide Bianca”
testi di Paolo Logli lettura di Luca Violini

mercoledì 10 febbraio 2010 ore 21.00 presso la
Chiesa del Suffragio a Fano
Piazzetta Cleofilo
Introduce
Giancarlo D'Anna
Presidente del Circolo “Nuova Italia Fano”





Per decenni, c'è stata una pagina di storia italiana di cui non si poteva parlare. Quella pagina raccontava il sacrificio delle genti istriano, fiumano - dalmate, in Istria, alla fine della seconda guerra mondiale.
Un sacrificio negato, scomodo, da rimuovere.Noi vogliamo ricordare e raccontare quella pagina di storia in una serata carica di emozioni.

giovedì 4 febbraio 2010

CRISI: FONDO REGIONE; D'ANNA, NON CONVINCONO CRITERI. STRANIERI FAVORITI?



(ANSA) - ANCONA, 4 FEB - Per il consigliere regionale di minoranza Giancarlo D''Anna (Pdl), ''non e'' tanto ma puo'' rivelarsi una boccata di ossigeno per diverse famiglie il Fondo anticrisi 2010 della Regione Marche''. Sono, ricorda, ''contributi per un totale di un milione e 400.000 euro a favore di persone e nuclei familiari colpiti dalla crisi''. In precedenza la Regione aveva previsto per il 2009 un analogo fondo, che ''ha visto l''assegnazione delle risorse disponibili a un''altissima percentuale di lavoratori stranieri e una residuale agli italiani (come da graduatoria pubblicata sul sito della Regione Marche)''. Quello che non convince D''Anna, e' ''l'accertamento delle condizioni reali di chi ha diritto ai contributi''. ''Insomma - conclude - non vorremmo che come troppo spesso e' accaduto per le case popolari, gli stranieri, per una serie di motivi, non sempre giustificati o giustificabili, godano di una sorta di ''corsia preferenziale''. Nell''assegnazione delle nuove risorse chiediamo quindi con fermezza che alle dichiarazioni Isee seguano adeguati ed effetivi controlli per verificare la corretezza delle dichiarazioni''.

FONDO ANTICRISI 2010: APPROVATO IL BANDO PUBBLICO PER LA DISOCCUPAZIONE.



La Giunta Regionale ha approvato i criteri e le modalita` per l'utilizzo del Fondo anticrisi 2010, di cui all'art. 45 comma 2 lett. b) della legge regionale n.31/2009. L'intervento della Regione e` volto a fronteggiare fragilita` sociali conseguenti alle dinamiche del mercato del lavoro mediante l'erogazione di contributi di solidarieta` a favore di persone e nuclei familiari colpiti dalla disoccupazione. L'impegno finanziario ammonta a 1.400.000,00 euro. L'entita` del sussidio e` di 200,00 euro mensili, da corrispondere per un periodo di sei mesi in un'unica soluzione anticipata. I soggetti beneficiari sono: ex lavoratori dipendenti residenti da almeno 3 anni nelle Marche che dal 1 gennaio 2009 hanno perso il lavoro a causa di licenziamento, dimissioni per giusta causa o mancato rinnovo del contratto a termine: vi rientrano i lavoratori con uno o piu` contratti, anche non continuativi, che hanno maturato, a partire dal 1 settembre 2008, un periodo lavorativo di almeno 3 mesi. Sono ricompresi in quest'ultima fattispecie, e con le stesse modalita`, i lavoratori subordinati, compresi quelli con contratto di somministrazione e di apprendistato, e i lavoratori con contratti di collaborazione. Le domande per accedere al bando pubblico devono essere presentate entro il 31 marzo 2010, tramite i Centri di assistenza fiscale convenzionati (Caf), corredate dall'attestazione Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) e Isee rimodulato. La graduatoria dei beneficiari sara` determinata sulla base del reddito Isee corrente rimodulato abbattendo convenzionalmente il reddito stesso in condizione delle diverse attuali condizioni di disagio: ex lavoratore senza indennita`, con mobilita` in deroga, con disoccupazione ordinaria o a requisiti ridotti, con indennita` di mobilita`, con borse lavoro o stage e tirocini formativi retribuiti. Copie degli atti con l'elenco dei Caf convenzionati in ogni provincia sono pubblicati sul sito www.regione.marche.it al link Fondo di solidarieta` anti crisi ' Contributi di solidarieta` ' Bando 2010. Verranno riportati anche sul Bur dell'11 febbraio 2010..

martedì 2 febbraio 2010

D'ANNA:748 CASI DI TUMORE IN SOGGETTI DI ETA' DA 0 A 19 ANNI NELLE MARCHE DAL 1990 AL 2006.



Questo il dato drammatico che emerge dalla risposta ad una interrogazione in Consiglio regionale presentata dal Consigliere Regionale Pdl Giancarlo D'Anna sull'aumento dei tumori infantili nelle Marche.

La frequenza totale dei tumori infantili è stata complessivamente di 748 casi di cui di 574 casi (319 maschi e 255 femmine) e quella dei tumori negli adolescenti di 174 (99 maschi e 75 femmine).

Dalla ricerca risulta che”i bambini si ammalano più frequentemente nella Asl 13 (ascoli Piceno) e in quella N.3 di Fano”, seguono le altre zone.

Dati drammatici li ha definiti D'Anna ricordando, tra l'altro che il capoluogo di Regione, Ancona, è al terzo posto nella classifica delle città più inquinate da PM10 in Italia.

Grave secondo l'esponente del Pdl la mancanza di provvedimenti seri ed efficaci contro le PM10, l'amianto, il radon. Sulle PM10 nonostante i continui sforamenti non si registrano miglioramenti della qualità dell'aria.

Sull'amianto oltre 400 scuole della Regione vedono la presenza della fibra cancerogena.
Sul radon (gas radioattivo cancerogeno) solo all'inizio degli anni '90 è stato effettuato un monitoraggio ma solo in 239 abitazioni e non in edifici pubblici.

Il grido d'allarme riguarda anche i fondi a disposizione del RTIAM ( Registro Tumori Infantili e negli Adolescenti delle Marche) infatti da “diversi anni non riceve più dalla Regione contributi finanziari di alcun genere, né dispone di personale e di supporto fornito dal Servizio Sanitario Regionale”.

Alla domanda del presidente del consiglio se soddisfatto della risposta all'interrogazione D'Anna ha risposto “come si può essere soddisfatti nel conoscere che 748 tra bambini e adolescenti si sono ammalati di tumore e come si può essere soddisfatti della mancanza di seri provvedimenti per ridurre seriamente l'inquinamento che è tra le principali cause dei tumori?”.

“Urgono provvedimenti seri ed immediati per fermare questa preoccupante tendenza“-ha concluso D'Anna di fronte ad un'Assemblea più attenta ad altro piuttosto che alla questione di cui si discuteva.

lunedì 1 febbraio 2010

REGIONALI: MARCHE; PDL; PRIMI NOMI CANDIDATURE


ANSA- REGIONALI: MARCHE; PDL; PRIMI NOMI CANDIDATURE (ANSA) - ANCONA, 1 FEB - Dopo la presentazione del candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Marche Erminio Marinelli, il coordinamento regionale del Pdl si e'' riunito per discutere le liste elettorali delle singole province. Nel primo incontro sono state definite le candidature sicure e si e'' discusso di quelle ancora da definire.Nella provincia di Pesaro Urbino i consiglieri regionali uscenti Giancarlo D'Anna e Roberto Giannotti, i consiglieri provinciali Elisabetta Foschi (Urbino) e Antonio Baldelli (Pergola), il vice sindaco di Fano Mirco Carloni. Tra gli altri papabili il consigliere comunale di San Costanzo Margherita Mencoboni, il sindaco di Piobbico Giorgio Mochi, l''assessore al Comune di Gradara Maria Ausilia Stramigioli, il consigliere comunale di Pesaro Massimiliano Nardelli e Fausta Monaldi dirigente del Pdl di Montegrimano.
Nella provincia di Ancona la lista si apre con i nomi dei consiglieri regionali uscenti Giacomo Bugaro, Enrico Cesaroni e Daniele Silvetti. Seguono i consiglieri provinciali Ivana Ballante (ex sindaco di Filottrano) e Milva Magnani, il sindaco di Poggio San Marcello Tiziano Consoli, i consiglieri comunali di Ancona Giovanni Zinni, di Osimo Luciano Secchiaroli, di Fabriano Urbano Urbani, l''ex vice sindaco di Mergo Simone Cola e l''avvocato Federica Pagani. Restano da definire altre due candidature espressione del senigalliese e della Vallesina - si legge in un comunicato - forse lo jesino Gioacchino Belluzzi. Nella provincia di Macerata i consiglieri regionali uscenti Ottavino Brini e Francesco Massi, il consigliere provinciale Isabella Parrucci e il consigliere comunale di Potenza Picena Francesco Acquaroli. Probabili l''assessore in Provincia Andrea Blarasin, un rappresentante dell''area appenninica scelto tra Patrizio Gagliardi (Matelica), Renzo Marinelli (Castelraimondo) e Gianluca Pasqui (Camerino), un esponente del maceratese (potrebbe essere Mauro Giustozzi), e altre due rappresentanti femminili. Non esclusa la candidatura di Gabriele Troiani, consigliere comunale di Civitanova, ne'' quella del vice sindaco di Porto Recanati Javier Pagano. Nella provincia di Fermo certi il consigliere regionale uscente Franca Romagnoli, l''assessore al Comune di Porto San Giorgio Maria Lina Vitturini nella quota femminile. Per le altre tre candidature sono in corsa i consiglieri provinciale Bruno Belleggia (Montegranaro) e Antonio Albunia (Porto Sant''Elpidio), forse il consigliere comunale di Fermo Alessandro Bargoni e addirittura il sindaco di Amandola Giulio Saccuti.
Nella provincia di Ascoli Piceno certi i consiglieri regionali uscenti Vittorio Santori e Giulio Natali; probabili il presidente del consiglio comunale di Ascoli Piceno Umberto Trenta, i consiglieri comunali di San Benedetto Luca Vignoli e Bruno Gabrielli. Tra le candidature femminili forse l''assessore di Ascoli Piceno Donatella Ferretti