giovedì 11 febbraio 2010

GIORNATA DEL RICORDO: SENSAZIONI DI UNA SERATA

RICEVO E PUBBLICO
Caro Gianca sento il bisogno di scriverti per ringraziarti. Stasera abbiamo assistito a qualcosa di raro e prezioso: non è stata una lettura..non è stata un'interpretazione..non è stato nemmeno teatro....oggi abbiamo condiviso quel momento speciale in cui l'Arte si fa Vita. Il testo era drammaticamente potente e coinvolgente non solo per la tematica ma per la sua stessa struttura narrativa che ci ha permesso di essere catapultati sin dall'inizio nel tormento interiore del presonaggio. Quando nella penombra della chiesa del Suffragio Luca Violini ha pronunciato la sua prima parola siamo entrati in una sorta di "apnea"...mentre il respiro restava sospeso....l'interpretazione intensa ci trascinava direttamente nelle emozioni dei personaggi......E più Violini penetrava nelle loro storie più noi eravamo assorbiti in una centrifuga emotiva..Senza scampo.....Ad un certo punto nel buio rimbombante.....spazio e tempo si sono annullati......violini si è dissolto.....davanti a noi c'erano Ive, Enrico e la sorellina......vive presenze.....Un brivido gelido ci ha attraversato....salito dalla profondità della terra....si è fatto lamento....per un attimo eravamo lì...nelle foibe anche noi.

Grazie.
Grazie all'autore.
Grazie a Luca Violini.
Grazie a te Giancarlo. Con la tua profonda sensibilità ci hai regalato profonde emozioni....Non siamo tornati a casa soli stasera....ci hanno accompagnato Ive..Enrico....non personaggi ma persone... non reclamavano attenzione...volevano semplicemente condividere con noi la loro storia.....non essere solo i nomi di un elenco.....E noi quei nomi non li dimenticheremo.

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