martedì 30 settembre 2008

PASSA IN CONSIGLIO REGIONALE LA MOZIONE DI D'ANNA


Appello per far cessare l’inaudita violenza anticristiana in India”


L’ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE

Premesso:
• che continua a manifestarsi con violenza la furia anticristiana nello Stato nord orientale indiano dell’Orissa dove si susseguono le notizie di un vero e proprio pogrom che colpisce gente inerme, suore, sacerdoti e semplici fedeli;
• che tra i recenti tragici episodi si possono ricordare una missionaria laica di 22 anni che è stata arsa viva, un orfanotrofio che è stato incendiato, le Missionarie della Carità che sono state assaltate, chiese e scuole cattoliche e di altre confessioni cristiane che sono state devastate da una parte all’altra dell’Orissa;
• che questo è il tragico bilancio della nuova ondata di violenza che sta scuotendo lo Stato orientale dell’India che è già stato al centro, a Natale, delle violenze anti-cristiane che provocarono sette vittime, con migliaia di persone costrette a scappare nella foresta;

Ritenuto:
• che tali fatti impongono una mobilitazione ad ogni livello - diplomatico, politico, di presa di coscienza dell’opinione pubblica - affinché le autorità politiche indiane proteggano le comunità cristiane e, i responsabili religiosi delle varie confessioni condannino senza riserve questa vera e propria caccia ai battezzati;
• che non ci possono essere alibi per chi sobilla o tollera manifestazioni di fanatismo con omicidi e devastazioni delle chiese;
• che una ferma condanna tocca anche l’omicidio del leader religioso indù, usato come alibi per una vera e propria pulizia etnica a base religiosa;
• che qualunque uomo che ami la pace e la libertà deve unirsi all’appello del Papa per la fine della furia anticristiana che sta attraversando la regione di Orissa;
• che devono essere fermamente condannati i gesti di violenza di tale entità poiché essi non rientrano nelle pratiche di pacifica convivenza e tolleranza che caratterizzano la democrazia indiana;
• che attaccare la libertà religiosa significa attaccare la libertà di tutti, anche di chi non parte dall’esperienza religiosa;

Per le motivazioni di cui in premessa

IMPEGNA

il Presidente della Giunta Regionale ad adoperarsi ad ogni livello - istituzionale, diplomatico, politico, di presa di coscienza dell’opinione pubblica - perché venga rivolto al Premier Monmohan Sing un appello affinché il suo grande Paese utilizzi tutte le sue risorse per bloccare l’inaudita violenza che, se non adeguatamente combattuta, non potrà che minare l’immagine positiva dell’India e le sue relazioni con il nostro Paese.

IMPEGNA
Il Presidente dell’Assemblea Legislativa a trasmettere la presente risoluzione al Parlamento Europeo ed ai singoli Euro-parlamentari eletti in Italia, affinché anche l’Europa metta in campo analoghe iniziative di condanna delle persecuzioni anticristiane in India e verificare la possibilità di irrorare sanzioni economiche e politiche qualora il governo indiano non si impegni per bloccare la violenza anti-cristiana in quel paese.

SPIKE LEE:"ANTIFASCISTI TRADITORI?NON MI SCUSO"


Miracolo a Sant'Anna Il regista: dopo gli attentati molti combattenti fuggivano lasciando al loro destino i civili
Spike Lee, scontro con i partigiani
«Antifascisti traditori? Non mi scuso». L'Anpi protesta: volantinaggi contro il film

«Menzogne storiche e offesa recata alla Resistenza. Volevamo incontrare l'autore, ma non è stato possibile»

ROMA — Per i partigiani, non ha fatto la cosa giusta. «Le dichiarazioni di Spike Lee ci indignano, ha fatto un film che non ha presente l'esatta verità di ciò che è avvenuto a Sant'Anna di Stazzema». Il vicepresidente della sezione Anpi di Pietrasanta, Giovanni Cipollini, ha replicato in serata al regista Usa. Lui aveva appena finito di dire che dopo gli attentati i partigiani spesso fuggivano lasciando i civili inermi, soli a vedersela con le rappresaglie dei soldati tedeschi. E poi: «Come regista, non mi scuso con nessuno». Il regista di Fa la cosa giusta avrebbe voluto chiudere così la polemica dei partigiani sul film Miracolo a Sant'Anna, che 01 distribuisce da venerdì in 250 copie.


Domani all'anteprima del film a Viareggio l'Anpi, l'associazione dei partigiani, farà volantinaggio di protesta «per le menzogne storiche e per l'offesa recata alla Resistenza». Volevano incontrare il regista per un confronto, «ma non è stato possibile». I partigiani l'avevano già accusato di «falso storico», perché si ipotizza che la strage di civili a Stazzema ad opera delle SS sarebbe causata dal tradimento di uno di loro. A dire il vero le stragi nel film sono due e, per motivi diversi, entrambe provocate da partigiani: il traditore impersonato da Sergio Albelli («non ho mai pensato di recitare il cattivo») non avvisa dell'arrivo di una colonna di tedeschi, e l'eroe Pierfrancesco Favino («siamo un paese diviso a metà dai tempi di Dante») non attribuendosi la colpa dell'imboscata provoca la strage in chiesa col principio della decimazione: 10 civili inermi per ogni soldato ucciso.

«Che il film possa aprire una discussione sul passato dell'Italia — continua il regista — è una cosa positiva, ci sono diverse interpretazioni su ciò che è successo, ma il fatto è che il 12 agosto 1944 la 16ª divisione di SS massacrò 560 civili italiani, uomini e donne, anziani e bambini». James McBride è sceneggiatore e autore dell'omonimo romanzo (edito da Rizzoli): «Chiedo scusa se ho urtato la suscettibilità o la sensibilità dei partigiani. Però è una storia di finzione, romanzata, nata il giorno in cui sono entrato nel villaggio di Sant'Anna di Stazzema. Nessuno parlava più dell'eccidio, c'è voluto un film e un romanzo, che non è un libro di storia. Ho raccontato la guerra attraverso un fatto che mette contro padri e fratelli e distrugge rapporti d'amicizia. Una storia che noi uomini di colore sentiamo ancora più vicino, eravamo parte integrante della guerra e abbiamo il diritto di scriverne. È meglio parlare di queste cose che dell'ultima puntata del Grande fratello. Oggi sono tutti partigiani. Ma all'epoca solo una piccola parte». «I partigiani — continua il regista —, non erano amati da tutti gli italiani, dopo le imboscate fuggivano e si nascondevano sulle montagne lasciando i civili alle reazioni dei tedeschi. Io non ho inventato nulla, fu Kesselring a concepire il principio della decimazione».

All'inizio una vecchia sequenza con John Wayne, il simbolo della mitologia del soldato bianco, «per marcare una differenza rispetto agli altri film». Altri italiani nel film, Omero Antonutti nella parte di un fascista e Valentina Cervi che fa sua figlia. Spike Lee con la sua rabbia dentro, la sua forza e il suo limite, risponde alle critiche negative ricevute in Usa, soprattutto quella di Variety, all'impressione di un film a tesi di 144 minuti dove i soldati neri sono tutti bravi fratelli «trattati come schiavi da una nazione che non li vuole». «Faccio questo mestiere da 23 anni, sono un artista che si prende i suoi rischi, non è che a ogni recensione negativa mi taglio le vene o mi butto dall'Empire State Building».

Valerio Cappelli
30 settembre 2008
dal Corriere della Sera

lunedì 29 settembre 2008

SANITA', D'ANNA: SITUAZIONE DRAMMATICA NELL'ENTROTERRA


Ad Ancona il Lancisi è ancora invenduto A Fano sei sale operatorie mai entrate in funzione
Impianti non a norma, il Mazzoni rischia di chiudere ma in cassa giacciono 35 milioni proprio per le infrastrutture
Spese e sprechi, gli ospedali a due velocità


ANCONA - Ambulanze che faticano ad arrivare, impianti antincendio inadeguati, strutture osbolete e dall’altra fondi che restano dentro i cassetti, cantieri aperti e mai chiusi, camere operatorie che non entrano in funzione. Miserie ed eccessi della sanità marchigiana. E mentre incombe la polemica sull’Inrca-Agenzia della Terza Età con l’ospedale di rete all’Aspio, avanzano le situazioni di criticità. Il Mazzoni di Ascoli, tanto per fare un esempio, rischia la chiusura: gli impianti antincendio non sono a norma. La proroga è scaduta e i vigili del fuoco, facendo un sopralluogo, hanno rilevato la magagna. Il pronto soccorso dell’ospedale di Fano è al collasso: per tutta l’estate sono stati segnalati disguidi e proteste. Per non parlare di Ancona dove all’ospedale di Torrette la viabilità scoppia. E con il trasferimento del Salesi la situazione sarà allo stremo.

“Noi lo diciamo da sempre: bisogna sgravare Torrette e per questo era importante mantenere un pronto soccorso all’interno della città - dice Giacomo Bugaro, consigliere regionale Fi-Pdl -. Demenziale poi caricare Torrette di altro traffico e utenze con il trasferimento del Salesi. La nostra proposta è di utilizzare l’ex Cras: per l’ospedale materno-infantile e per l’Inrca stesso che deve rimanere autonomo e rafforzato. L’ospedale di rete è un’altra cosa con un’utenza e un bacino differente. Ma vedremo i ricorsi per San Sabino: in ballo ci sono i tre milioni di euro spesi con tanto di inaugurazione dell’allora ministro della salute Rosy Bindi finiti nel nulla. Vogliamo parlare ancora di sprechi? Il Lancisi è chiuso da cinque anni e ancora deve essere venduto. Colpa di un cavillo che non permette il cambio di destinazione d’uso ma intanto il mercato immobiliare è andato calando. Ovvero, miliardi in meno a danno della comunità”.

Denaro sprecato ma anche denaro mai utilizzato. Guido Castelli di An ha pronta un’interrogazione su uno stanziamento di 35 milioni di euro revocato lo scorso anno proprio perché i soldi non sono stati spesi nei tempi dovuti. Fondi destinati alle infrastrutture ospedaliere, riassegnati a fine 2007 ma incredibilmente ancora in stallo. Dovevano andare per nuovi ambulatori, per favorire l’intramoenia, per l’aggiornamento dell’impiantistica e quant’altro. “A questo punto - dice Castelli - è davvero paradossale che il Mazzoni rischi di chiudere perché non ha gli impianti antincendio a norma. Camminiamo sul filo del rasoio, le risorse sono limitate e al tempo stesso abbiamo un sistema amministrativo e burocratico che non ci permettere di utilizzare i soldi che abbiamo”.

La bussola delle criticità si sposta anche nel nord della regione. Qui, accusa Giancarlo D’Anna consigliere di An, la situazione “è drammatica” soprattutto nelle zone interne. “La viabilità è antiquata e i presidi in pratica sono in condizione di non poter operare. Tanto per dirne una: non esistono piazzole per l’eliambulanza”. A Pesaro la polemica scoppia per l’ipotesi degli Ospedali Riuniti, “leggi ospedale unico checché ne dica l’assessore, ovvero - continua D’Anna - con un unico soggetto giuridico e amministrativo”. E anche qui, un cantiere aperto e mai chiuso: quello del centro Ime per disabili psichici: “un cantiere - spiega D’Anna - aperto da 12 anni, con 980 mila euro spesi, e ora regno di barboni e sbandati. Se ci sono soldi da investire, finiamo le opere che sono da ultimare. Un altro esempio di sprechi? All’ospedale Santa Croce di Fano ci sono sei camere operatorie che non sono mai entrate in funzione”. Risultato: 50 mila marchigiani costretti a rivolgersi fuori regione.

PIA BACCHIELLI Corriere Adriatico

domenica 28 settembre 2008

AUSTRIA TRIONFO DELL'ESTREMA DESTRA


Elezioni per il rinnovo anticipato del parlamento: le proiezioni
Austria, trionfo dell'estrema destra
La coalizione al governo per la prima volta sotto il 60%, mentre la Fpoe e la Bzoe di Haider totalizzano il 30%


Joerg Haider e la moglie alle urne
VIENNA - Vittoria numerica della Spoe (socialdemocratici) ma vittoria politica e simbolica dell'estrema destra alle elezioni oggi in Austria per il rinnovo anticipato del Parlamento. Secondo le prime proiezioni della tv pubblica Orf, la Spoe arriva al 28,6% rispetto al 35,34% che aveva nel 2006. In calo anche la Oevp (popolari, alleati finora della Spoe al governo), che scende al 25,1% contro il 34,33% nel 2006. Se confermato dai dati definitivi, si tratterebbe del risultato peggiore dalla fine della Seconda Guerra Mondiale per entrambe le formazioni che, per la prima volta nella storia, scendono sotto il complessivo 60%. Le proiezioni, come tradizione in Austria, sono fatte sulla base dei voti scrutinati nei Laender dove i seggi sono già chiusi (solo gli ultimi chiudono alle 17): il risultato viene proiettato con calcoli demoscopici a livello nazionale.


Heinz Christian Strache, leader della Fpoe
RISULTATO STORICO - Valanga di voti invece all'estrema destra: la Fpoe passa al 17,9% contro l'11,4% e la Bzoe di Joerg Haider addirittura triplica rispetto al 2006, schizzando dal 4,11% all'11,9%. Insieme i due partiti hanno quindi ottenuto uno storico 30%. I Verdi scendono al 10,5% (11,5%). Sotto lo scoglio del 4% il Foro Liberale (1,9%) e la Lista di Fritz Dinkhauser (1,8%) che non entreranno quindi in parlamento. In seggi, la Spoe ne ottiene 56 (meno 12), la Oevp 49 (meno 17), la Fpoe 35 (più14), la Bzoe 23 (più16), i Verdi 20 (meno1).

STRACHE: IO CANCELLIERE - Alla luce del successo, il leader del partito di estrema destra Fpoe, Heinz Christian Strache, ha rivendicato per sé il posto di cancelliere. Commentando a caldo le prime proiezioni, che vedono la Fpoe terzo partito al 18% circa, Strache ha ricordato il «modello 1999, quando il terzo nel Paese divenne cancelliere». Nove anni fa le elezioni si conclusero con la vittoria dei socialdemocratici, seguiti dalla Fpoe, allora trascinata da Joerg Haider al 26,9%; terzi furono i popolari della Oevp. Alla fine fu proprio la Oevp a esprimere il cancelliere, con Wolfgang Schuessel.

HEIDER: UN SOGNO - Joerg Haider, leader del partito di estrema destra austriaco Bzoe, si considera il vero vincitore. Il balzo in avanti del suo partito rappresenta «un nuovo record in Austria», ha detto Haider. «Contro ogni aspettativa siamo i grandi vincitori delle elezioni», ha aggiunto il leader populista, che ha definito il risultato «un sogno». Il governatore della Carinzia ha anche confermato di essere disposto a lasciare la sua attuale carica e a trasferirsi a Vienna «soltanto come cancelliere». Nel frattempo il capogruppo del partito socialdemocratico (Spoe), Josef Cap, si è detto favorevole alla formazione di un «governo stabile». Alla luce dei risultati delle urne (che vedono la Spoe primo partito col 29,8%) e delle dichiarazioni della vigilia (i socialdemocratici hanno escluso ogni alleanza coi due partiti di estrema destra Bzoe e Fpoe), ciò non può che significare una riedizione della Grande coalizione tra socialdemocratici e popolari della Oevp, giunti secondi in queste elezioni con il 25% circa.
dal Corriere della Sera

venerdì 26 settembre 2008

D'ANNA : "OSPEDALE UNICO UN FAVORE ALLA SPECULAZIONE, UN DANNO AI PAZIENTI"





Forse sarò l’unico esponente politico a dire chiaramente NO all’ospedale unico Pesaro-Fano ma a tutt’oggi tra i favorevoli alla costruzione del nuovo Ospedale (fonti ben informate parlano della zona all’uscita del casello autostradale di Pesaro se non degli spazi occupati attualmente dalla Fiera per la nuova struttura sanitaria) non c’è chi può portare a supporto della sua proposta 6000 firme che invece appoggiano Il rilancio del Santa Croce di Fano, insieme alle altre strutture esistenti sul territorio.

No all’Ospedale Unico dunque. No anche all' accordo scellerato tra parti che fingono di contrapporsi. L’Ospedale Unico di Pesaro (è ora di chiamarlo col vero nome) produrrà solo danni e disagi ai cittadini della costa e dell’entroterra e non è finalizzato al risparmio, ma solo a creare vantaggi ai privati locali convenzionati e non, e a mettere su di un piatto d’argento occasioni di speculazione alle lobby dei costruttori.

Sì all’integrazione funzionale tra Pesaro e Fano. In quel caso Fano manterrebbe una certa autonomia che tutelerebbe l’Ospedale Santa Croce. Dietro la voce “Ospedali Riuniti” si nasconde invece un’unica personalità giuridica, come dire, una sola testa una sola decisione, una sola imposizione. Già, chi sarà il padre padrone degli Ospedali riuniti-Ospedale unico?Dove la sede decisionale? Chi fa cosa? Cos’accadrà del nostro Ospedale e di quelli dell’entroterra?

Dopo le esperienze del passato c’è poco da stare tranquilli. Fano ha già visto chiudere la Caserma Paolini, con grosso danno per l’economia locale. Si è vista scippare lo zuccherificio. Ha subito la chiusura della ferrovia Fano-Urbino.
Sul santa Croce non molliamo, ma soprattutto non caschiamo nella trappola delle belle parole.
Prima di tutto che se vi sono risorse finanziarie tali per realizzare un ospedale unico allora è opportuno pensare di farne un uso più intelligente e attento alle necessità del territorio Investiamo nel miglioramento qualitativo dei presidi ospedalieri già esistenti in modo da creare in questi dei centri di eccellenza..

L’accentramento della struttura sanitaria a Pesaro avrebbe il negativo effetto di globalizzare i servizi, l’assistenza e cancellare i presidi funzionali esistenti oggi sul nostro territorio che non è solo la costa ma anche l’entroterra
Ospedale unico vorrebbe dire la cancellazione del sistema sociale ed economico che gli attuali ospedali rappresentano sul nostro territorio ed un’inaccettabile impoverimento del servizio con il conseguente aggravio di un ulteriore disservizio sanitario per la popolazione

L’Ospedale Unico infatti comporterà numerosi disagi alla popolazione:
- metterà in difficoltà chi dovrà raggiungerlo dai Comuni limitrofi
- causerà la chiusura degli ospedali dell’entroterra svenduti ai privati con la scusa di trovare i soldi;
- avrà posti letto in meno dei vecchi ospedali messi assieme;
- causerà una ulteriore riduzione e precarizzazione dei posti di lavoro nel settore sanitario;
- ridurrà i futuri Pronto Soccorso a poco più che ambulatori
In conclusione, siamo totalmente contrari allo spreco di danaro pubblico per un'opera che comporterà molti disservizi alla gente della nostra provincia e grossi vantaggi alla speculazione edilizia e a chi sugli appalti” costruisce” il consenso elettorale.

giovedì 25 settembre 2008

SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA.UNA PROPOSTA CONCRETA




La sclerosi laterale amiotrofica è una malattia devastante per i malati e per le famiglie, non si limita a minare il corpo del malato, a sconvolgere la vita del malato stesso e delle famiglie ma troppo spesso porta al disastro economico . Per seguire un malato di SLA, spesso il coniuge, i figli debbono abbandonare il lavoro, in quanto il malato necessita di assistenza 24 ore su 24 e quando non si abbandona il lavoro c’è necessità di un supporto esterno che comunque costa denaro.

In alcuni casi le famiglie dei malati sono costrette ad attingere ai risparmi , quando ci sono, o addirittura a privarsi della propria casa. Di recente la Sla nella nostra Regione è tornata alla ribalta per una serie d’iniziative- conferenze stampa, convegni, raccolta fondi attraverso vendita di gadget , o concerti come quello che terrà venerdì presso il teatro della Fortuna di Fano - dalle Aisla (Associazione italiana Sla) Marche grazie al Presidente Marco Maggioli che faticosamente ma con grande impegno cerca di organizzare famiglie e malati del nostro territorio.

Insieme alla Aisla abbiamo sensibilizzato la Regione Marche sui comunicatori vocali, strumento indispensabile in una fase della malattia, qualche piccolo passo avanti è stato fatto ma è veramente poco considerata la gravità della malattia che necessita di provvedimenti veloci e pratici.

Vogliamo sollecitare l’Assessore regionale alla Sanità Mezzolani a presentare alla Giunta Regionale delle Marche una delibera simile a quella che è stata approvata dalla Regione Lombardia il mese scorso. Con tale provvedimento un assegno mensile di 500 euro verrà erogato dalla Regione alle famiglie dei malati di Sla, la Sclerosi laterale amiotrofica, malati per i quali ci sarà anche la possibilità di un ricovero temporaneo "di sollievo" completamente gratuito nelle Residenze sanitarie.

”Il contributo mensile di 500 euro per i malati di Sla è destinato al familiare che quotidianamente dedica tempo ed energie per aiutare queste persone per la propria cura personale, l'igiene, l'alimentazione e la mobilizzazione. Il provvedimento della Regione Lombardia ha valore retroattivo, con decorrenza dal 1° gennaio 2008.
Sempre per i malati di Sla, la delibera prevede il ricovero temporaneo di sollievo (Residenze sanitarie per anziani - Rsa - e per disabili - Rsd) fino a un massimo di 90 giorni all'anno, anche in periodi non consecutivi. Anche in questo caso c'è un effetto retroattivo: alle famiglie o ai Comuni saranno rimborsati eventuali oneri sostenuti nel corso del 2008.

Un’altra misura importante della delibera lombarda riguarda sia i malati di Sla sia i malati terminali: il voucher socio-sanitario da 619 euro, con il quale vengono "acquistate" le cure domiciliari, diventa "flessibile", potrà cioè essere erogato con cadenza anche inferiore al mese (mentre finora era mensile).
In questo modo si garantiscono interventi efficaci commisurati all'intensità assistenziale delle prestazioni necessarie a ciascuna persona. Stesso criterio viene adottato per il cosiddetto "credit", forma di intervento simile al voucher, che prevede un piano di assistenza individualizzato.
Questa una proposta concreta che suggeriamo di riprendere e attuare il prima possibile.

Giancarlo D’Anna Consigliere Regionale A.N. verso il PdL

mercoledì 24 settembre 2008

CONTINUA L'ATTIVITA' POLITICA, PRESENTATA UNA PROPOSTA DI LEGGE IN REGIONE MARCHE


Riforma alternativa dei gruppi consiliari del centro destra sulla scuola.




Nel corso di una conferenza stampa alla quale erano presenti i membri della commissione scuola e cultura (Roberto Giannotti, Franca Romagnoli e Francesco Massi), il consigliere Giancarlo D’Anna ed il capogruppo di FI Franco Capponi è stata presentata la proposta di legge di riforma del sistema scolastico che parte dall’ampliamento dell’offerta didattica, alternativa a quella di iniziativa della Giunta regionale.
Il riconoscimento di un reale pluralismo dell’offerta scolastica, fondato non soltanto sulla diversità delle proposte didattiche, ma anche sulla molteplicità dei soggetti attuatori – rilevano in una nota gli esponenti regionali del centro destra – è il primo presupposto per rinnovare ed attribuire maggiore forza al sistema scolastico regionale, mettendo così in atto i principi della sussidiarietà e della competenza concorrente.
La proposta di legge della Giunta regionale, fino ad oggi e prima della presentazione del nostro disegno di legge, l’unica sul tavolo della discussione, in prima commissione, - proseguono i consiglieri del Pdl e dell’Udc - nei fatti, parla genericamente ed esclusivamente di promozione dell’autonomia scolastica, senza fornire una declinazione concreta all’attuazione di tale finalità.
Al contrario, invece, la Giunta regionale conferma la vecchia concezione della scuola marchigiana, indirizzandosi verso la qualificazione dell’offerta attraverso la sola riaffermazione della opzione statalista sul versante educativo.
La proposta di legge del centrodestra – affermano gli esponenti del centro destra - che hanno illustrato i contenuti della loro iniziativa di legge in una conferenza stampa – intende garantire un vero pluralismo scolastico, attraverso la parità dei soggetti erogatori dei servizi, siano esse istituzioni statali che paritarie.
Inoltre, la proposta di legge del PdL e dell’Uc, sempre nell’ottica del pluralismo e nel tentativo di coinvolgere più soggetti nel difficile percorso educativo dei giovani alunni, propone la formazione di associazioni professionali quale luogo di costante confronto su argomenti pedagogico-didattici.
Al centro dell’intervento di legge, infatti, ci sono la persona ed il suo diritto all’educazione, durante l’intero corso della vita, da realizzarsi anche attraverso la libertà di insegnamento e la promozione della cultura del lavoro.
Occupazione lavorativa – secondo i gruppi consiliari del centro destra - che resta uno dei principali obiettivi della compiuta formazione scolastica a mezzo della più ampia acquisizione delle competenze personali e l’arricchimento del proprio patrimonio culturale, spendibili, per l’appunto, al momento della ricerca del posto di lavoro

martedì 23 settembre 2008

INDIA: CONSIGLIO REGIONALE MARCHE OSSERVA MINUTO SILENZIO



(ANSA) - ANCONA, 23 SET - Su proposta del consigliere Giancarlo D'Anna (An-Pdl), l'Assemblea legislativa delle Marche ha osservato un minuto di silenzio per ricordare le vittime della violenza anticristiana in India. D'Anna ha chiesto l'immediata discussione della mozione da lui presentata al riguardo, in considerazione del fatto che ''dallo stato dell'Orissa la violenza contro i cristiani si sta allargando ad altri stati indiani, con assalti a chiese e religiosi comprese le suore di Maria Teresa di Calcutta''. Da parte del centro sinistra, riferisce lo stesso D'Anna, e' stata espressa la volonta' di sottoscrivere un documento comune che verra' votato martedi' prossimo.

VANDALISMO:D'ANNA CHIEDE TOLLERANZA ZERO


ATTI VANDALICI: CHIESA S. DOMENICO URBINO, D'ANNA CHIEDE TOLLERANZA ZERO
- URBINO, 23 SET - Ferma condanna dell'atto di vandalismo commesso da ignoti ai danni di una colonna della chiesa di San Domenico di Urbino e' stata espressa dal consigliere regionale di An verso il Pdl Giancarlo D'Anna. ''I responsabili dell'atto vanno assicurati alla giustizia e puniti severamente'' ha detto. ''Il patrimonio culturale e' un bene che appartiene al mondo intero come testimonia l'Unesco, e nessun imbecille puo' permettersi di rovinare le opere d'arte e l'immagine del nostro territorio e rimanere impunito''. L'esponente di An ha invocato anche ''maggiore attenzione e meno tolleranza verso certi fenomeni'' (ANSA)

lunedì 22 settembre 2008

REGIONE MARCHE:IL PDL AL 53%


Il 53% dei marchigiani e' favorevole ad un governo regionale di centro destra. Lo rivela un sondaggio commissionato dal Governo nazionale ad un'agenzia specializzata. Lo ha reso noto oggi a Loreto l'on. Carlo Ciccioli di An, nell'ambito di un incontro sulle prospettive del Pdl in via delle elezioni amministrative del 2009 e delle regionali del 2010. ''Sta agli uomini del Pdl - e' stato detto durante la riunione, stando a quanto riporta un comunicato - organizzare il consenso per il futuro''. Al vertice ha preso parte Giancarlo D'Anna insieme ai consiglieri del gruppo regionale di FI, An e del gruppo federato 'Per le Marche', con i capogruppo Franco Capponi, Fabio Pistarelli e Francesco Massi, i coordinatori regionali di FI on. Remigio Ceroni, e di An on. Carlo Ciccioli, e alcuni parlamentari (assenti per impegni istituzionali i sen. Francesco Casoli e Mario Baldassarri). Da Loreto il Pdl ha lanciato un nuovo appello ai Democratici di centro. ''Un invito all'Udc, che ancora tentenna su posizioni incerte e personalistiche, a partecipare ai tavoli comunali, provinciali e regionali per mettere a punto le strategie programmatiche del centro destra''. Le ottime prospettive del Pdl, e' stato detto, sono rafforzate dal fatto che ''l'esecutivo regionale di centro sinistra e' allo sbando, come ha dimostrato anche il rimpasto di giunta''. E per la maggioranza i problemi non sono certo finiti: ''restano al palo la questione socialista, la questione Verdi e quella della Sinistra l'Arcobaleno''

venerdì 19 settembre 2008

SANITA': NO ALL'OSPEDALE UNICO


L’assessore Pierini(intervista Carlino del 17.09.2008) parla a titolo personale quando dichiara che” A Fano preferiscono un’ipotesi di un nuovo ospedale da posizionare tra le due città o alla periferia di una delle due”. L’assessore dovrebbe sapere che l’Ospedale di Fano, la sua tutela e il suo rilancio sono stati temi forti e condivisi da tutta la coalizione Uniti per Fano., tanto da diventare un cavallo di battaglia della scorsa campagna elettorale e sicuramente tornerà ad esserlo anche per la prossima. Infatti nella riunione di maggioranza di lunedì scorso -Pierini era assente- nessun esponente della coalizione ha sollevato la questione Ospedale Unico, dando per scontato che nel futuro programma si continuerà il percorso di un rilancio del Santa Croce anche in virtù dell’integrazione con Pesaro. Avrebbe fatto bene Pierini prima di fare annunci da “Assessore Regionale” piuttosto che da assessore alla Sanità di Fano di confrontarsi con quella maggioranza di cui fa parte. Non si sputa in faccia a oltre 6000 cittadini che hanno firmato per il rilancio dell’Ospedale di Fano e contro l’ospedale unico. Non credo che ci sia nella maggioranza di Fano chi voglia sacrificare un’alleanza in nome di un Ospedale Unico Pesaro Fano Lo ripetiamo quella di una nuova costruzione non sarebbe altro che una grossa operazione di speculazione edilizia e chi la sponsorizza è più attento alle lobby che alla salute dei cittadini .
Ma quello che è emerso nel consiglio monografico sulla sanità l’altro giorno a Pesaro è ancora più grave con gli Ospedali Riuniti, unificando la personalità giuridica, Fano perderebbe qualsiasi autonomia decisionale a brevissimo termine dando il colpo di grazia all’Ospedale Santa Croce.(e a tutti gli altri ospedali della Provincia di PU) Quindi si a un’integrazione funzionale ma mantenendo l’autonomia giuridica delle due strutture.
Su questo preoccupa il silenzio di tomba.
Giancarlo D’Anna.

mercoledì 17 settembre 2008

GIORNATA DELLA SLA-SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA-





Il caso dell’ex attaccante della Fiorentina e del Milan Stefano Borgonovo ha recentemente portato alla ribalta nazionale la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), una grave malattia delle cellule nervose di cervello e midollo spinale che trasmettono i comandi per il movimento ai muscoli. Una malattia rara e poco nota. A Fano, a rompere il muro del silenzio con alcune iniziative, per stimolare e diffondere la conoscenza delle problematiche connesse alla malattia e promuovere e sostenere attività di ricerca scientifica e di studio, è stato il rappresentante regionale dell’ Aisla (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica), l’ex assessore, Marco Maggioli che ha trovato al suo fianco il consigliere regionale Giancarlo D'Anna e l'associazione di volontariato fanese Papa Karol. Il 18 settembre, promossa dall’Aisla, ci sarà la Prima Giornata Nazionale della Sclerosi Laterale Amiotrofica in occasione della quale Mediaset ha prodotto e realizzato uno spot televisivo che va in onda su Canale 5, Italia 1 e Rete 4: una trottola che gira sempre più lentamente, fino a fermarsi; ad un certo punto, però, una luce si accende e la illumina dall’interno, la trottola, quindi, rimessa in azione ricomincia a girare con ancora più vigore. Uno “stimolo” per raccogliere fondi da destinare alla ricerca: basterà inviare un sms del valore di 1 euro o effettuare una chiamata da rete fissa Telecom Italia del valore di 2 euro al numero 48589. Aderiscono all’iniziativa gli operatori Tim, Vodafone, Wind, “3” e Telecom Italia. Domenica 21 settembre, poi, oltre 100 volontari delle varie Sezioni provinciali e regionali dell’Aisla allestiranno stand in circa 40 piazze italiane per distribuire materiale informativo sulla SLA e dare vita all’iniziativa “Quello buono…sostiene la ricerca”, sostenuta dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura e dalla Provincia di Asti, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e dal Consorzio “Tutela Vini” di Asti e del Monferrato. Con un contributo minimo di 10 euro sarà possibile aggiudicarsi una delle 6.000 bottiglie di pregiato Barbera d’Asti DOCG create per l’occasione in Edizione Limitata.

martedì 16 settembre 2008

LA PAROLA AI GIOVANI


Riceviamo e pubblichiamo
LE MARCHE COME LA CINA, FERMO COME IL TIBET
Giovedì scorso abbiamo manifestato davanti al Palazzo della Regione Marche per i diritti umani in Tibet, bloccando la visita dell’ ambasciatore in Italia della Cina, nemica della Chiesa e della libertà.
Sun Yuxi aveva programmato di visitare gli stabilimenti di alcune industrie centrali negli assetti di potere regionali, accompagnato dal presidente Spacca, profeta dell’ internazionalizzazione che permette alle imprese di ridurre i costi di produzione, chiudendo i battenti e andando a cercare manodopera altrove, senza poi reinvestire un soldo sul territorio, pur avendo usufruito dei finanziamenti regionali.
Questa politica rappresenta solo un consociativismo, identificato con la sinistra, lontano dai cittadini, che deve essere combattuto e a cui abbiamo l’ occasione di essere alternativi, con le prime elezioni provinciali del Fermano.
In tutta la nostra regione governa il partito del soldo, quel comitato d’ affari che a livello provinciale e regionale ha distrutto la piccola impresa, chiuso gli ospedali, frammentato la società civile, aggravato la crisi economica, ignorato ogni forma di sussidiarietà, negato a questo territorio la possibilità di esistere come entità visibile per non raccoglierne mai le istanze.
Ora il Popolo della libertà ha l’ occasione di liberare il territorio restituendolo alla comunità.
Noi speriamo che dal centrodestra la campagna alle porte venga letta in questa chiave, perché si capisca
l’ importanza di fare fronte comune. Se qualcuno volesse estremizzare la concorrenza per
la candidatura, trasformandola in scontro e indebolendo il fronte, potrebbe essere scambiato per un soldato dell’ esercito nemico.
Credo di parlare a nome dei giovani di tutti i giovani del Pdl se dico che quanti hanno lavorato in questi anni per costruire questa grande opportunità chiedono ora ai vertici di portare il dibattito sulle cose da fare, sui progetti, sui contenuti,
sulle visioni di una classe dirigente che vuole la vittoria.

Gualberto Vitali Rosati
Dirigente provinciale di Alleanza Nazionale e di Azione Giovani

domenica 14 settembre 2008

CINA: D'ANNA, NON CHIUDERE OCCHI IN NOME BUSINESS





ANCONA, 14 SET - Il consigliere regionale di An Giancarlo D'Anna invita la giunta regionale, il consiglio e la stampa marchigiana ''a prendere le distanze dalla Cina e da chi applica pratiche inumane come il trapianto di organi prelevati da prigionieri condannati a morte''. ''Nei giorni scorsi - ricorda D'Anna - abbiamo protestato contro la presenza dell'ambasciatore cinese Sun Yuxi nelle Marche, non solo per l'occupazione del Tibet ma anche per la totale violazione dei diritti umani, che arriva fino all'utilizzo di organi dei sempre piu' numerosi condannati a morte''. Il consigliere fa riferimento fra l'altro ad un filmato girato con una telecamera nascosta da un giornalista della Bbc, in un ospedale che esegue questo tipo di trapianti (con la tesi di presunte donazioni spontanee dei condannati). http://it.youtube.com/watch?v=wcXzMQ7j3K8

''Invitiamo la giunta regionale e il consiglio tutto a prendere chiaramente le distanze da chi applica tali inumane pratiche - conclude D'Anna - e la stampa a dare risalto a quanto accade tra l'indifferenza delle istituzioni e delle imprese, in nome del business''. (ANSA). http://it.youtube.com/watch?v=Ia04u0u8J8s

venerdì 12 settembre 2008

A.N. DEMOLISCE LA MURAGLIA CINESE


TIBET:AN, AMBASCIATORE CINA NON AVRA' GRADITO MOZIONE MARCHE
(ANSA) - ANCONA, 12 SET - L'ambasciatore cinese Sun Yuxi accorcia la sua visita nelle Marche per colpa delle proteste di An sul Tibet? ''Se fosse cosi' - replica in una nota il consigliere regionale Giancarlo D'Anna, che ha promosso la manifestazione di protesta di ieri - vorrebbe dire che la nostra battaglia a favore dei diritti umani, contro lo sfruttamento del lavoro minorile e per un Tibet libero avrebbe ottenuto un grande successo''. Sarebbe come ''aver abbattuto la Muraglia cinese''. Ma forse, osserva, e' stata la mozione approvata a suo tempo dal consiglio regionale (maggioranza compresa) a irritare il diplomatico. ''Forse - ipotizza D'Anna - l'ambasciatore non ha gradito l'adesione della Regione Marche all'Associazione Comuni, Province e Regioni per il Tibet, ne' che nella mozione siano state prese a riferimento le risoluzioni sui diritti Umani e Tibet del Parlamento Europeo nelle quali si chiede autonomia per il popolo tibetano''. Letto il testo della mozione, sostiene l'esponente di An, ''Sun Yuxi non avra' apprezzato l'incoerenza di chi, pur avendo votato quel documento, ha partecipato in pompa magna alla cerimonia per la sua accoglienza''. Quanto alle osservazioni del sindaco di Fabriano Roberto Sorci, ''resta il mistero di quale sia l'occasione persa di relazioni fondamentali per il futuro del distretto fabrianese''. Su questo punto chiede lumi anche il segretario del circolo fabrianese di An Sergio Solari, visto che l'unica visita dell'ambasciatore ad un'azienda del Fabrianese sarebbe dovuta essere ''alla Merloni di Albacina''. ''Dunque, cosa bolle in pentola?''. Per cio' che concerne il Tibet, ''se Sorci e il partito che rappresenta pensano che le leggi di mercato siano piu' importanti del rispetto dei diritti umani, lo vadano a spiegare ai loro elettori: la posizione di An e' nettamentre contraria''.
nella foto i "demolitori" D'Anna e Solari

giovedì 11 settembre 2008

TIBET: D'ANNA, AMBASCIATORE PENSA CHE NON SIAMO INFORMATI




(ANSA) - ANCONA, 11 SET - Forse l'ambasciatore cinese Sun Yuxi ''pensa che non siamo aggiornati sul fatto che e' in atto una costante repressione ai danni dei cristiani e dei buddisti tibetani''. E' il commento del consigliere regionale Giancarlo D'Anna (An-Pdl), che oggi ha promoso una manifestazione di contestazione, alle dichiarazioni dell'ambaasciatore cinese, secondo il quale ''la liberta' religiosa e' garantita dalla Costituzione cinese e i tibetani sono liberi di svolgere attivita' religiosa''. ''Il Pancen Lama, seconda figura religiosa dopo il Dalai Lama, e' scomparso da anni - sottolinea D'Anna - e al suo posto il regime cinese ha piazzato un sostituto non riconosciuto dai fedeli buddisti''. Per quanto riguarda i diritti umani, l'ambasciatore ''ha accuratamente evitato di parlare di Laogai (campi di concentramento e lavoro per detenuti civili, politici e religiosi), delle miglia di condannati a morte (oltre 5.000 l'anno), del trapianto illegale di organi umani spesso a danno e senza autorizzazione dei condannati a morte''. E quanto all' ''invito di Sun Yuxi a tutti coloro che si interessano alla questione tibetana a 'visitare il Tibet e contattare le persone che ci vivono, per avere le loro opinioni sul tipo di vita li''', D'Anna lo accetta, ''a patto che l'ambasciatore venga con me, in incognito, e lasci decidere a me luoghi, destinazioni e persone da incontrare''.(ANSA). http://www.laogai.it/?p=2343

UN SUCCESSO LA MANIFESTAZIONE PRO TIBET







ANCONA – ALLEANZA NAZIONALE – VISITA DELL’AMBASCIATORE CINESE: HA SUCCESSO IL SIT-IN DAVANTI ALLA REGIONE MARCHE PER CONDANNARE LA POLITICA REPRESSIVA DELLA CINA NEI CONFRONTI DEL POPOLO TIBETANO E DEI DIRITTI UMANI.

Ancona – La manifestazione di “accoglienza” dell’Ambasciatore Cinese organizzata in particolar modo dal Consigliere Regionale di AN Giancarlo D’Anna e che ha visto la folta presenza sia di esponenti politici quali i Consiglieri Regionali Pistarelli (Capogruppo AN Regione Marche ) , Castelli , Silvetti , il Consigliere Provinciale Rabini , sia di un nutrito e organizzato gruppo del movimento giovanile di AN , Azione Giovani , guidato dal Presidente di AN di Fabriano , Solari Sergio , ha avuto un forte impatto politico , oltreche’ polemico , sull’organizzazione della visita e dell’incontro dell’Ambasciatore Cinese con il Presidente Spacca .
Il sit.in di Alleanza Nazionale guidato appunto dal Consigliere Regionale D’Anna , ha avuto modo di esprimere il forte disappunto per questo incontro istituzionale e diplomatico fra la nostra Regione e la Repubblica Popolare Cinese in virtu’ soprattutto di una mozione presentata proprio da Giancarlo D’Anna e votata dall’intero Consiglio Regionale con la quale si condannava la politica repressiva e violenta del Governo Cinese nei confronti del popolo tibetano.
“Tibet libero” e’ stato infatti lo slogan piu’ urlato dal popolo di AN davanti alla sede della Regione Marche in via Gentile da Fabriano , in particolar modo proprio all’arrivo dell’Ambasciatore Cinese che e’ stato sommerso da fischi e cori di protesta.
Durante l’attesa per l’arrivo del diplomatico orientale , il Presidente della Regione Marche , Spacca , si e’ avvicinato al gruppo dei “contestatori” e li’ il Consigliere D’Anna ha rimarcato l’estrema importanza di far in modo che lo stesso Presidente Regionale si facesse portavoce nei confronti dell’Ambasciatore dei contenuti della mozione votata dal Consiglio Regionale. L’incontro del Presidente Spacca con gli esponenti di AN e’ stata anche l’occasione , vista la folta rappresentanza dei giovani di Fabriano , per uno scambio di opinioni riguardo la crisi che attanaglia le aziende del fabrianese e nel contesto di interpretazioni diverse sulla funzione della delocalizzazione e di altri collegati argomenti , il Presidente Spacca ha promesso ai ragazzi di Azione Giovani un apposito incontro per approfondire l’argomento.
Da segnalare che la Presidente della Provincia di Ancona , Patrizia Casagrande ha espresso personalmente la propria solidarieta’ per questa battaglia sui diritti del popolo tibetano , incontrando appunto gli esponenti di AN davanti al Palazzo Raffaello.

MANIFESTAZIONI PRO TIBET


dal Resto del Carlino
Ambasciatore cinese nelle Marche Sit-in di protesta davanti alla Regione
Il consigliere Giancarlo D'Anna vuole riportare l'attenzione sulla questione tibetana in concomitanza con l'incontro tra l'ambasciatore cinese e Gian Mario Spacca: "Anche se i Giochi sono finiti, la repressione non si placa"

Ancona, 10 settembre 2008 - ''Anche se le Olimpiadi sono finite l'occupazione e la repressione del popolo tibetano continuano''. Giancarlo D'Anna, esponente di An, riporta l'attenzione sulla questione tibetana, organizzando un sit-in di protesta domani ad Ancona, in occasione della visita di due giorni dell'ambasciatore cinese Sun Yuxi nelle Marche.

L'incontro si svolgerà davanti alla sede della Regione, dove l'ambasciatore incontrerà il governatore Gian Mario Spacca e la giunta regionale. D'Anna chiede che la Cina ''smantelli i Logai, veri campi di concentramento e lavoro, abolisca la pena di morte (oltre 5.000 i giustiziati ogni anno) e contrasti la vendita illegale di organi umani''.

Al sit-in sono stati invitati tutti i consiglieri regionali e le associazioni degli studenti universitari. Nel suo tuor marchigiano l'ambasciatore Sun Yuxi vedra' rappresentati delle istituzioni e imprenditori. A Macerata incontrerà i promotori delle celebrazioni per il quarto centenario della morte di padre Matteo Ricci, il gesuita maceratese evangelizzatore della Cina.

mercoledì 10 settembre 2008

FIOCCANO LE ADESIONI, SI ALLARGA LA PROTESTA CONTRO L'AMBASCIATORE CINESE


Si allarga il fronte della protesta, hanno aderito alla manifestazione: l'intero gruppo consigliare di A.N. della Regione Marche,Giovanni Zinni consigliere comunale di Ancona, l'intero gruppo dirigente di A.N. e Associazioni giovanili di Fabriano che per primi si sono detti entusiasti dell'iniziativa impegnadosi a partecipare . Pubblichiamo un comunicato di Sergio Solari Presidente di A.N. Fabriano.(nella foto con D'Anna ad una precedente manifestazione ad Ancona)
"La Cina è una nazione dove la repressione dell'informazione è fortissima, non esiste libertà di stampa e di parola; la psichiatria è usata come forma di repressione politica (secondo l'art. 90 del codice penale cinese, l'oppositore del regime è un malato mentale!); in Cina vengono compiute 10.000 esecuzioni capitali l'anno, le vittime del lavoro sono circa oltre 15.000 e i pochi sindacalisti vengono nominati direttamente dal governo di Pechino: sarebbe opportuno che il presidente della regione Marche, Spacca, tenesse bene a mente questi dati nel momento in cui si incontrerà con l'ambascitore cinese in Italia, Sun Yuxi". E' quanto afferma il presidente del circolo cittadino di Alleanza Nazionale, Sergio Solari, in base ai dati resi noti dalla "Lao Gai Research Foundation".
"Non ritengo ammissibile stringere con leggerezza accordi commerciali con una paese che dimostra nei fatti di non rispettare i più elementari Diritti Umani: significherebbe accettare e condividere i metodi abominevoli del regime comunista cinese. Chiediamo alla politica di usare la diplomazia per esigere il rispetto dei Diritti Umani, non per nascondere che questi vengano calpestati e di sostenere la causa dei Tibetani e dei Cinesi che chiedono la libertà. Il genocidio e l'oppressione del popolo tibetano non possono essere dimenticati per le leggi di mercato."
L'attenzione di An si sposta poi sul sindaco Sorci: "Gradiremmo che facesse sapere alla cittadinanza quali aziende del distretto della meccanica fabrianese saranno visitate dell'ambasciatore cinese poichè, stranamente, l'informativa regionale non le comunica. Non vorremmo che quello dell'ambascitore cinese, accompagnato dalle massime autorità politiche marchigiane in carica, fosse un sopralluogo per poi riempire il carrello della spesa con le nostre aziende ora in difficoltà. Il "progetto speciale per il distretto di Fabriano", recentemente presentato da Spacca, per quanto modificabile e perfettibile, è comunque sia un punto di partenza sul quale discutere e fare quadrato, ma non mi sembra che preveda la svendita dei gioielli di famiglia", conclude Solari.

AD ANCONA LA PROTESTA CONTRO L'AMBASCIATORE CINESE


“Le olimpiadi sono finite ma non è finita l’occupazione del Tibet e la repressione del Popolo Tibetano. La Cina ha disatteso i suoi impegni in fase di assegnazione dei giochi olimpici che prevedevano più attenzione ai Diritti Umani ad iniziare dal Tibet. Le Olimpiadi, alla Cina invece sono servite sopratutto a mascherare la drammatica realtà che si nasconde dietro le immagini delle competizioni sportive.”
Per contestare l’occupazione del Tibet e la repressione del popolo Tibetano . Per denunciare la presenza dei Laogai (campi di concentramento e lavoro) presenti in Cina. Per chiedere la fine della pena di morte in Cina (oltre 5000 giustiziati l’anno) e la vendita illegale di organi umani, il consigliere regionale di Alleanza Nazionale verso il PdL, -Giancarlo D’Anna- ha organizzato il giorno 11 settembre un sit-in di fronte alla sede della Regione Marche in occasione della visita dell’Ambasciatore Cinese Sun Yuxi invitando le organizzazioni giovanili e universitarie a partecipare. L'intero gruppo consigliare di Alleanza Nazionale verso il PdL ha aderito all'iniziativa proposta dal consigliere Regionale Giancarlo D'Anna .

L’invito è esteso anche agli altri colleghi del Consiglio regionale.
D’Anna è stato presentatore di una mozione a favore del Popolo Tibetano che fu approvata dall’Assemblea Legislativa gli scorsi mesi. Poco prima delle Olimpiadi l’Associazione Nuova Italia a Fano(vedi foto) organizzò un incontro su Tibet, Laogai e Olimpiadi alla presenza del Maestro Tibetano Lobsag Pende , di un rappresentante degli studenti Tibetani e di Tony Brandi Presidente dell’Associazione Laogai Italia che si batté contro i campi di lavoro e concentramento e la vendita illegale di organi umani in Cina. “Non possiamo rimanere indifferenti di fronte alla tragedia del popolo Tibetano, allo sfruttamento del lavoro minorile, ai Laogai, alla mancanza dei basilari Diritti Umani”-conclude D’Anna- “per questi motivi manifesteremo pacificamente ma con determinazione il giorno 11 settembre durante la visita del rappresentante della Cina”

lunedì 8 settembre 2008

CASE POPOLARI , D'ANNA: PRIMA AGLI ITALIANI


Relativamente al dibattito in corso sulle assegnazione di case di edilizia pubblica mi preme ricordare che dal 2005 è stata presentata una Proposta di Legge dal gruppo di A.N. in Consiglio Regionale che prevede una doppia graduatoria. Tale scelta è dovuta ad una esigenza di riequilibrio nell'assegnazione di case popolari che vede, negli ultimi anni, sul territorio delle Marche assegnare a cittadini extracomunitari buona parte delle abitazioni. . le preoccupazioni di Sergio Schiaroli , attivissimo e stimato rappresentate del Sunia, sulla "discriminazione"sono fondate ma riguardano gli italiani .Tale preoccupazione trova conferma nelle parole di diversi Sindaci com'è accaduto nel "Convegno sull'edilizia residenziale pubblica" tenutosi a Pesaro a maggio di quest'anno. In quell'occasione primi cittadini di ambo gli schieramenti hanno evidenziato che nei loro comuni la parte del leone la fanno gli extracomunitari. Ciò comporta "tensioni e instabilità sociale" come scrive Schiaroli ma al contrario. Tra l'altro il fenomeno dell'assegnazione di case agli extracomunitari comporta un "passaparola" tra coloro che sono rimasti nei paesi di origine che continuano ad arrivare con la speranza di ottenere a loro volta una casa ancora una volta a discapito degli italiani già penalizzati altre realtà come gli asili nido .http://www.consiglio.marche.it/banche_dati_e_documentazione/iter_degli_atti/pdl/pdf/pdl45_8.pdf

sabato 6 settembre 2008

Giorni cruciali tra diktat e tensioni Toto candidature nel centrodestra pesaro


Tre nomi pesanti lanciati nell’agone delle candidature da quella che si configura come la base attiva del centrodestra pesarese: i circoli culturali cittadini. D’Anna, Bresciani e Cancellieri: come dire non solo Pesaro. Non sempre i soliti. E che la temperatura in casa di Pdl e alleati sia altissima, lo dimostra anche la ridda di incontri che si succedono in questi giorni nelle stanze dei bottoni. Il panorama è complesso: fibrillazione tra i due partiti portanti, An e Forza Italia, profumo di lista civica sul modello La tua Fano da clonare in Provincia, ma anche una lista autonoma capitanata dalla Lega. Ipotesi preestive che dovranno giungere a una sintesi. Che aria tira in casa Pdl lo suggerisce anche il blog dei circoli cittadini che propone ancora un questionario sul favore che riceverebbe l’ipotesi di una lista civica guidata da Giuseppe Mascioni, alla quale apparentarsi in seconda battuta. Il popolo delle libertà dice sì con una schiacciante maggioranza del 70 per cento.La partita comunque si gioca fra i poteri forti del Pdl (vale a dire il commissario provinciale di Forza Italia Roberto Giannotti e la capogruppo in consiglio provinciale Elisabetta Foschi) e una nuova frangia di rappresentanti, che ha preso corpo e consistenza nelle ultime esperienze in consiglio comunale, come Bettini, Nardelli, Di Domenico e Fiumani forse pronti a sposare la tesi D’Anna. Di certo il patto di ferro tra Giannotti e Foschi (si parla di un accordo che prevede il reciproco sostegno in caso di corsa provinciale per Giannotti e di corsa regionale per la Foschi) non sembra essere la soluzione condivisa da tutti.Lo chiamano “percorso politico alternativo” quello per il quale si alzano voci a chiedere prima un solido programma poi la scelta dei nomi, ma quello che prudentemente si dice alternativo, diventa piuttosto un percorso “antagonista”.Comunque i tempi stringono: il Pd ha già trovato modo di celebrare i suoi candidati per il 2009. Il riconfermato sindaco Luca Ceriscioli e l’incoronato presidente della Provincia Matteo Ricci. Candidati destinati a superare il passaggio delle primarie, passaggio che, se ben gestito, finirà per rafforzarli. Dunque il centrodestra pesarese deve spingere sull’acceleratore. Partire in ritardo non funziona. Partire in ritardo e lacerati, ancora meno.
dal Corriere Adriatico

venerdì 5 settembre 2008

Circoli della Libertà: «Ecco tre candidati buoni per la Provincia»


I Circoli pesaresi non stanno a guardare, anzi, vogliono partecipare in prima persona alla vita del nascituro Popolo della libertà, mettendo lo zampino anche nella corsa alle amministrative del 2009. Se ne fa portavoce Almerindo Duranti, a nome dei cinque circoli culturali cittadini (Circolo delle libertà, Piazza del Popolo, La nostra terra. Giovane Italia e Triskel), costituitisi per il rinnovamento del centrodestra e delle amministrazioni. «Ci siamo riuniti per analizzare i due appuntamenti politici del momento — scrivono —: la costituzione del Pdl e la designazione delle liste per le amministrative comunali e provinciali». SUL FRONTE partitico, gli esponenti dei circoli sottolineano «l'importanza di coinvolgere tutte le forze in campo che si riconoscono nel centrodestra, evitando che questa aggregazione risulti il frutto di semplici accordi tra i vertici delle due maggiori forze politiche». L'auspicio «è arrivare ad un confronto aperto tra tutte le realtà che si richiamano ai valori del Pdl, aprendo la fase costituente, propedeutica all'organizzazione delle prossime amministrative». Non manca una nota critica: «Preso atto del grave ritardo delle segreterie dei partiti del centrodestra nell'individuazione delle candidature — propongono —, riteniamo che sia l'ora di rompere gli indugi, entrando nel vivo della campagna elettorale». Con riferimento alle candidature, i circoli chiedono che «vengano individuate persone che abbiano rivestito o rivestano importanti ruoli amministrativi, e che siano quindi di provata esperienza». FIOCCANO i nomi: «Per il ruolo di presidente della Provincia, persone come Antonio Bresciani ex sindaco di Fossombrone, Giancarlo D'Anna, fanese, consigliere regionale, e Giorgio Cancellieri sindaco di Fermignano, potrebbero essere candidabili». Le liste, «dovranno essere l'espressione variegata del nuovo Pdl, rappresentando nuovi volti ed un nuovo impegno politico. Invitiamo tutte le forze del centrodestra a condividere tali linee guida, accantonando vecchie logiche di partito ed evitando di riproporre candidature che, elezione dopo elezione, da oltre 60 anni permettono alla sinistra pesarese di governare indisturbata». Dal Resto del Carlino

giovedì 4 settembre 2008

IL SONDAGGIO: VOTO AGLI IMMIGRATI.


VOTO AGLI IMMIGRATI.IL NOSTRO SONDAGGIO.

LA VERGOGNA DELL'INDIA E DELL'EUROPA


INDIA - ITALIALa vergogna dell’India e quella dell’Europa e del mondodi Bernardo CervelleraLa "vergogna" è che i cristiani dell'India, una forza importante per lo sviluppo sociale ed economico del Paese, vengono massacrati, mentre governi mondiali e associazioni umanitarie tacciono. Un altro esempio di "cristianofobia". L'invito dei vescovi italiani per la Giornata di preghiera e digiuno, domani, memoria della beata Teresa di Calcutta.
Roma (AsiaNews) - L’India del Mahatma Gandhi, della tolleranza, della democrazia è scivolata nella vergogna. “Una vergogna per la nostra Patria”: così il premier Manmohan Singh e il card. Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai, hanno definito il pogrom contro i cristiani scatenatosi dal 23 agosto in poi nello stato dell’Orissa. Il bilancio è gravissimo e destinato a crescere: decine di morti (alcune fonti dicono 100); almeno 52 chiese (fra cattoliche e protestanti) distrutte; centinaia di case danneggiate; quattro conventi, cinque fra ostelli e alloggi per giovani, sei istituti cattolici dediti al volontariato e al sociale devastati, centinaia di auto e altri oggetti personali incendiati. Ancora oggi migliaia di cristiani, fuggiti al massacro vivono nelle foreste vicine, nel terrore, senza abiti, né cibo.
L’Orissa, uno stato del nord-est indiano, non è nuovo a queste ondate di persecuzione. Lo scorso dicembre, alla vigilia di Natale, l’organizzazione fondamentalista indù (Vishwa Hindu Parishad, Vhp) ha ucciso 3 persone, attaccato e distrutto 13 chiese e cappelle, ferendo e lasciando senza tetto un gran numero di cristiani sempre nel distretto di Kadhamal. A spingere le folle indù contro i cristiani vi era Swami Laxmanananda Saraswati, uno dei capi del Vhp.
Quest’ultimo sussulto di persecuzione è avvenuto proprio dopo la morte dello Swami ad opera di un gruppo terrorista maoista la sera del 23 agosto. Sebbene anche alla polizia fossero chiari gli autori dell’assassinio dello Swami, alcuni capi del Vhp hanno subito dato la colpa ai cristiani e durante le cerimonie funebri del guru migliaia di radicali indù hanno dato inizio al pogrom col grido “uccidete i cristiani! Distruggete le loro istituzioni!”.
L’accanirsi contro persone e strutture serve ad eliminare la missione dei cristiani. Tribali - spesso utilizzati come schiavi per i lavori agricoli – e Dalit, gli emarginati dalle caste, vedono nel cristianesimo una strada per migliorare la loro situazione, vedere affermati i loro diritti, trovare finalmente una dignità al loro essere uomini. In un certo senso, la persecuzione è la misura dell’efficacia della missione cristiana.
Nell’opporsi all’impegno dei cristiani, i fondamentalisti indù si oppongono anche all’induismo di Gandhi, che voleva per l’India un Paese laico, aperto a tutte le religioni, l’eliminazione delle caste e la dignità dei Dalit, da lui definiti “figli di Dio” (harijian).
Il Vhp, nel suo nazionalismo esclusivo, molto vicino al nazismo, vuole invece eliminare dall’India cristiani, musulmani, parsi. Insomma: distruggere la storia dell’India, da sempre luogo d’incontro e di integrazione fra culture e religioni.
Oltre alla “vergogna” dell’India, vi è anche una “vergogna” per l’Europa e per il mondo. Al di là di qualche sparuta voce – come quella del ministro italiano Frattini - nessun governo ha osato dire qualcosa sui massacri dell’Orissa, domandandone la fine. Molte associazioni così pronte a difendere gruppi, minoranze, specie in estinzione, impegnati pacifisti hanno preferito tacere e anzi sospettare che dietro le accuse di proselitismo fatte dai radicali indù ci sia una qualche verità. Come hanno giustamente additato alcune personalità vaticane, vi è in Europa e nel mondo una specie di “cristianofobia” che cerca di scrollarsi di dosso, anche con la menzogna, l’eredità cristiana. Per questo, le notizie di persecuzione dei fedeli in Orissa, come in Cina o in Medio oriente, non interessano, anzi sono magari giustificate.
Questo rende ancora più importante il nostro servizio di informazione, la nostre preghiera e la nostra testimonianza, in India come in Europa. Anche l’invito dei vescovi italiani a una giornata di preghiera e digiuno per i cristiani dell’India - domani 5 settembre, memoria della beata Teresa di Calcutta – è parte di questo impegno per la verità e l’amore.

mercoledì 3 settembre 2008

SANITA':NO ALLO SMANTELLAMENTO DEL 118 A SASSOCORVARO


Interrogazione relativa al ventilato spostamento del servizio 118 da Sassocorvaro.

Il sottoscritto Giancarlo D’Anna consigliere regionale di A.N.-Pdl

PREMESSO
CHE L’Ospedale Lanciarini di Sassocorvaro ha visto negli anni una progressiva riduzione dei servizi che ha portato nel recente passato anche alla chiusura del reparto di chirurgia;
CHE come “compensazione” rispetto alla perdita di chirurgia veniva garantito un potenziamento del Pronto Soccorso;
CHE il Pronto Soccorso del Lanciarini invece di essere potenziato si è trasformato in “punto di primo intervento” creando forti preoccupazioni tra le popolazioni che fanno riferimento a tale struttura;
CHE sempre più insistenti corrono voci di soppressione del servizio di 118 a Sassocorvaro;
CHE tale politica di riduzione dei servizi rende sempre più difficile la permanenza delle popolazioni nell’entroterra;
INTERROGA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE PER CONOSCERE:
Se è intenzione della Regione Marche privare Sassocorvaro del servizio di 118 e quali sono i motivi;
per quale motivo non è stato potenziato l’indispensabile servizio di Pronto Soccorso del Lanciarini di Sassocorvaro;
Se non ritiene opportuno e doveroso garantire e tutelare le popolazioni di Sassocorvaro e zone limitrofe -senza nulla togliere alle altre realtà- con un efficiente servizio di Pronto Soccorso e 118 attraverso un potenziamento del primo ed il mantenimento del secondo.
Giancarlo D’Anna

martedì 2 settembre 2008

IN AIUTO AI COMMERCIANTI E AMBULANTI


I Consiglieri Regionali di A.N. verso il Pdl D’Anna-primo firmatario-, Castelli, Pistarelli, Romagnoli e Silvetti hanno presentato una proposta di legge per garantire contributi a sostegno dei commercianti danneggiati da lavori di pubblica utilità.
Relazione:Nella maggior parte dei comuni marchigiani sono numerose le opere di pubblica utilità già in fase di esecuzione o previste per il prossimo futuro, opere che spesso implicano la chiusura alla circolazione veicolare di numerose strade e causano, di conseguenza, ingenti danni ai commercianti i cui esercizi sono ubicati in tali aree, che si ritrovano, in alcuni casi, addirittura costretti per lunghi periodi alla chiusura della loro attività.
Le pesanti conseguenze economiche che ne derivano restano attualmente a totale carico del titolare dell’esercizio commerciale, ma è evidente che, proprio per la pubblica utilità degli interventi da cui i disagi originano, sarebbe più corretto venissero, almeno parzialmente, coperti con fondi pubblici.
Un’iniziativa in questo senso è già stata presa dalla Regione Sicilia, la quale ha varato un decreto con il quale, agli imprenditori i cui esercizi sono ubicati nell’ambito dei centri urbani e la cui attività abbia subito un danno per effetto della chiusura prolungata al traffico per almeno un mese nei centri medesimi, viene concesso un contributo straordinario, a titolo di indennizzo parziale del danno effettivamente subito dall’impresa.
L’obiettivo di questo progetto di legge dunque è far sì che la Regione contribuisca in modo concreto, attraverso un indennizzo almeno parziale, a ridurre i danni economici causati agli esercizi commerciali dall’apertura di cantieri per la realizzazione di opere di pubblica utilità con la conseguente chiusura prolungata alla circolazione.
Di seguito il testo della proposta di legge:
Art. 1(Finalità)1. La Regione, al fine di contribuire a ridurre i danni economici causati dalla chiusura di alcune strade cittadine per lavori di pubblica utilità alle attività commerciali, artigianali e dei servizi, eroga agli imprenditori danneggiati un contributo a titolo di indennizzo.
Art. 2(Beneficiari)1. Per le finalità di cui all’articolo 1, hanno diritto all’indennizzo quegli imprenditori, i cui esercizicommerciali siano ubicati nell’ambito di centri urbani la cui attività abbia subito danni per effettodella chiusura prolungata al traffico per almeno venti giorni.
Art. 3(Erogazione del contributo)1. La Giunta regionale, entro novanta giorni e previo parere della commissione consiliare competente,stabilisce: a) i termini e le modalità per la presentazione delle domande;b) l’importo e le modalità di erogazione del contributo.
Art. 4(Norma finanziaria)1. Per gli interventi previsti dalla presente legge, a decorrere dall’anno 2009, l’entità delle spesesarà stabilita con le rispettive leggi finanziarie nel rispetto degli equilibri di bilancio.