martedì 31 marzo 2009

REGIONE MARCHE, D'ANNA : OPPOSIZIONE COSTRUTTIVA MAGGIORANZA DISTRUTTIVA


Mollaroli e Altomeni contro Fano e il suo Teatro.

E’ successo ancora una volta, nella seduta odierna dell’Assemblea Legislativa della Regione Marche , due dei tre consiglieri regionali eletti nella Città della Fortuna, Mollaroli e Altomeni, hanno votato “contro” Fano. Un emendamento che avrebbe inserito il Teatro della Fortuna di Fano “nell’Elenco dei soggetti di primario interesse regionale” nella Proposta di legge n.241 “ Disciplina degli interventi Regionali in Materia di Spettacolo” è stato bocciato dalla maggioranza di centrosinistra.

L’emendamento a firma del Consigliere regionale PdL Giancarlo D’Anna aveva l’obiettivo di eliminare una vera e propria “ discriminazione” nei confronti del Teatro della Fortuna di Fano escluso da un elenco che vede al suo interno realtà che per storia , tradizione, e qualità dell’offerta non si avvicinano nemmeno lontanamente ai livelli del teatro della Città della Fortuna.

Questo vuol dire meno risorse per Fano, meno attenzione e discriminazione. La proposta di D’Anna ha visto 13 voti favorevoli e 14 contrari. E’ evidente che perfino l’astensione dal voto di Altomeni e Mollaroli avrebbe fatto sì che Fano fosse inserita nell’elenco dei soggetti di primaria importanza, come il Teatro della Fortuna merita.

“ Un voto contro la città che si dovrebbe rappresentare – conclude D’Anna- un voto che non avrebbe tra l’altro tolto niente ad altri. Un voto politico che niente ha che vedere con la cultura con lo spettacolo sì, uno spettacolo che vede il “tradimento” di un territorio delle sue giuste aspettative e merito.”

lunedì 30 marzo 2009

31.3.2009 CONSIGLIO REGIONALE


L'Assemblea legislativa regionale è convocata per martedì 31 marzo 2009, alle ore 10.00, presso la sala consiliare di via Tiziano n. 44, Ancona per discutere il seguente ordine del giorno:
Ore 10.00
Proposta di legge regionale n. 241 ad iniziativa della Giunta regionale “Disciplina degli interventi regionali in materia di spettacolo”. Relatore di maggioranza: MollaroliRelatore di minoranza: RomagnoliDiscussione e votazione
Proposta di legge regionale n. 280 ad iniziativa della Giunta regionale “Modifiche alle leggi regionali 16 dicembre 2005, n. 36 e 29 gennaio 2008, n 1 in materia di riordino del sistema regionale delle politiche abitative”. (Nuova titolazione) – Modifiche alle leggi regionali 17 maggio 1999, n. 10, 16 dicembre 2005, n. 36 e 29 gennaio 2008, n. 1 in materia di riordino del sistema regionale delle politiche abitative e delle relative funzioni amministrative”.Relatore di maggioranza: OrtenziRelatore di minoranza: SilvettiDiscussione e votazione
Proposta di legge regionale n. 286 “Norme per la promozione e il riconoscimento della funzione sociale del gioco”. (Nuova titolazione) - Norme per la promozione e il riconoscimento della funzione sociale del gioco e dello sport di cittadinanza”.Relatore di maggioranza: AltomeniRelatore di minoranza: CastelliDiscussione e votazione
Proposta di legge regionale n. 310 “Ulteriori modifiche all’articolo 9 della legge regionale 24 dicembre 2008, n. 37 (legge finanziaria 2009)”. Relatore di maggioranza: BrandoniRelatore di minoranza: PistarelliDiscussione e votazioneOre 14.00 / 15.00
Interrogazioni
n. 1187 del consigliere Lippi “Investimenti in zone a rilevanza turistica comuni di Cingoli e Filottrano: risarcimento danni arrecati dalla imminente realizzazione di discariche”.
n. 1218 del consigliere Brini “Individuazione progetti culturali di interesse generale”.
n. 1203 della consigliera Giannini “Ufficio sanitario dell’Agenzia INPS di Civitanova Marche”.
n. 1177 dei consiglieri Bugaro, Capponi, Silvetti, Giannotti “Bando di gara – procedura per l’affidamento di un incarico per la progettazione definitiva ed esecutiva, direzione lavori, coordinamento della sicurezza e prestazioni accessorie, relative alla ristrutturazione dei piani terra, terzo e quarto dell’ex palazzo delle ferrovie sito in Piazza Cavour 23 di Ancona da adibire ad uffici dell’Assemblea legislativa delle Marche”.
n. 1135 dei consiglieri Rocchi, D’Isidoro “Tagli significativi nelle scuole delle ore di sostegno agli alunni diversamente abili”.
n. 1060 dei consiglieri Capponi, Cesaroni, Giannotti “Incarico di consulenza”.
n. 1204 dei consiglieri Brandoni e Procaccini “Applicazione del dispositivo della Mozione n. 316 “sospensione dei pagamenti dei mutui dei lavoratori in C.I.G.” approvata dall’Assemblea in data 29.12.2008”.
n. 1089 del consigliere Castelli “Nota ASUR prot. 8932 dell’11 settembre 2007 in relazione a mancata conferma Direttore Zona Territoriale 13 di Ascoli Piceno".

domenica 29 marzo 2009

PROGRAMMA PROMOZIONALE TURISTICO 2009 LA TRASCRIZIONE DELL'INTERVENTO DI D'ANNA


Proposta di atto amministrativo n. 111 della Giunta regionale “Programma promozionale turistico regionale – Anno 2009” (trascrizione dall'intervento in aula ci scusiamo per eventuali errori)

PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di minoranza Consigliere D’Anna.
Giancarlo D’ANNA. In questi anni si è più volte ribadito che il turismo riveste un'importanza fondamentale nell'economia della nazione e della nostra regione. Questo lo testimonia l’attenzione e la partecipazione che i Consiglieri hanno su di un argomento che, appunto, viene sempre considerato, almeno sui quotidiani, importante e fondamentale. Però vedo che qui non c'è nessuno che vuole ascoltare le relazioni della maggioranza e della minoranza! A parte questo, però, il presentare il programma promozionale a marzo-aprile sembra sia diventato quasi solo un rito. E questo sarebbe bene evitarlo perché poi l'impatto immediato è proprio quello di un ritardo. Un ritardo, peraltro, che si accumula anche a quello avuto sia dalla nostra nazione in generale che dalla nostra regione per quanto riguarda lo stare in competizione con gli altri territori. Tra l’altro è un ritardo non giustificato neppure da novità, infatti questo programma promozionale è un po' la fotocopia di quello presentato negli anni scorsi. E' un programma che vuole comprendere tutto, ma proprio l'Assessore Solazzi qualche istante fa ha detto che in una legge non può essere previsto tutto, qui, invece, non è così, quindi è un limite di questa proposta, oltre al ritardo. Nel senso che c’è stato messo di tutto e di più, ma poi le risorse, in particolare quelle regionali, nei fatti ci indicano che tutta questa attenzione e credere nel turismo non c'è, perché, a parte il ritardo, si dice, ripeto, il tutto è contrario di tutto.Anche per quanto riguarda il discorso della comunicazione siamo in netto ritardo. Infatti gli strumenti scelti per comunicare le nostre proposte verso un mercato che si è allargato negli ultimi anni, sono molto limitati; ad esempio l'utilizzo del web è veramente ridicolo rispetto a... Scusate, Consiglieri, ma così non riesco proprio a parlare!Presidenza del Vicepresidente Francesco Comi PRESIDENTE. Consiglieri, vi chiedo un po' di rispetto per il Consigliere D'Anna che ha diritto di fare la sua relazione con l’attenzione massima di tutti. Prego, Consigliere D’Anna, continui pure.
Giancarlo D'ANNA. Presidente, magari poi uno se lo può anche leggere negli atti che verranno predisposti, ma ascoltare si tratta comunque di una questione di rispetto del lavoro che dobbiamo svolgere, di rispetto nei confronti di chi parla, di rispetto di chi lavora qui dentro. Però ci troviamo in una condizione nella quale non si può assolutamente lavorare! PRESIDENTE. Consigliere Capponi, Consigliere Massi, Consigliere Brini, per cortesia prendete posto! (…) Se avete finito di borbottare il Consigliere D'Anna potrà continuare a parlare! (...) Consigliere Brini, se non vuole ascoltare in silenzio il Consigliere D'Anna la invito ad uscire dall'Aula! Giancarlo D'ANNA. L'invito credo sia rivolto sia ai colleghi di maggioranza che ai colleghi di opposizione, perché quando uno fa un intervento deve essere messo nelle condizioni di poterlo fare! (…) Per cortesia, Consigliere Brini, ora sto parlando io, quindi o se ne sta zitto, oppure esca fuori! Non capisco questo atteggiamento!Stavo dicendo che anche sull'utilizzo di uno strumento fondamentale di comunicazione, come quello di internet, c'è veramente poco. Già quattro-cinque anni fa si diceva che circa il 50% di chi prenota alberghi, villaggi turistici o agriturismo lo fa attraverso internet. Però oggi non abbiamo motori di ricerca tali da consentire nell'immediato, a chi digita magari “Marche”, “Pesaro” o “Ascoli, un'offerta variegata. In questo riescono molto più i privati degli agriturismo che magari si mettono in rete con delle agenzie estere, riuscendo quindi a portare complessivamente un valore aggiunto al territorio. Non vengono citati più di tanto i risultati delle strategie precedenti. Per quanto riguarda la formazione su tutto l'aspetto del turismo ritengo ci sia un deficit importante, sia verso l'accoglienza negli alberghi, sia verso l'accoglienza nei ristoranti, sia verso gli operatori del turismo (guide turistiche o accompagnatori turistici). Abbiamo fatto una legge che io ho anche contestato, nel senso che la guida o l'accompagnatore turistico non possono essere persone che hanno una conoscenza del fenomeno storico e culturale solo del luogo, perchè nei confronti dell'ospite si deve avere anche un rapporto umano, diverso dall’approccio freddo di chi magari vende un prodotto qualsiasi. Infatti la fidelizzazione di cui tanto si parla si ottiene anche attraverso una professionalità che però nel complesso non è così diffusa.Per esempio nei ristoranti o negli alberghi la difficoltà di reperire personale italiano complica un po'. Molto spesso, infatti, la stagionalità fa sì che, ad esempio, essendoci persone che non parlano bene la nostra lingua poi si possono creare incomprensioni con il turista italiano o straniero che sia.Quindi bisogna puntare molto di più sulla formazione a tutti i livelli. Peraltro deve essere una formazione che serve a formare, non quindi per i formatori. Invece spesso accade che si fanno corsi di formazione che però sono più utili a chi fa formazione piuttosto che a chi deve apprendere. Dobbiamo necessariamente puntare al discorso delle infrastrutture in quanto strettamente collegate al turismo. Qui si è parlato tanto dell'aeroporto di Falconara, anche in questi giorni abbiamo visto le difficoltà in cui naviga. Ma ci sono anche altre infrastrutture che possono essere utili sia ai turisti che ai cittadini marchigiani, vedi ad esempio il discorso che riguarda la ferrovia Fano-Urbino, della quale certamente ho apprezzato molto il fatto che sia stata inserita in un discorso di rete. Quella rete, dunque, che può essere ben più efficiente ed efficace per dare la possibilità ai turisti di muoversi in modo diverso ed alternativo.Un altro problema strettamente legato al turismo, per il quale non si stanno prendendo provvedimenti, è quello dell'erosione marina. Parliamo di turismo balneare, parliamo di bandiere blu, ma in alcune parti del territorio non abbiamo nemmeno il posto per piantare l'asta della bandiera blu! E questo sta succedendo proprio per una mancanza di programmazione degli anni scorsi, oltre ad una conquista selvaggia del territorio che fa in modo che poi l'erosione incida molto più rispetto a quello che potrebbe essere, appunto, se ci fosse una maggiore attenzione ed una maggiore organicità negli interventi. Molto spesso gli interventi tampone che vengono fatti sulla costa bloccano una certa situazione ma subito dopo il problema magari si crea a valle, con il conseguente grave danno delle attività balneari; l'Assessore Solazzi conosce benissimo le problematiche della provincia di Pesaro Urbino, che è la fotocopia di ciò che accade nel resto del territorio marchigiano.Quindi il problema dell'erosione marina è molto serio, mina anche la capacità di offrire nelle nostre spiagge un'accoglienza decente, creando così un grave danno agli operatori che ci sono.Nel complesso, come ho già detto poc’anzi, c'è di tutto e di più, ma quello che manca sono proprio le risorse, che rispetto ai programmi, rispetto alle ambizioni, sono molto limitate. Lo stesso atto ammette che il numero di arrivo e di presenze che si registrano non è adeguato alle potenzialità in termini di attrattiva turistica. Allora - signori miei! - questa è una notevole ammissione di una colpa. L'Assessore Solazzi è intervenuto soltanto nelle ultime settimane, quindi si trova a fronteggiare una situazione che non ha costruito lui, ma sono sicuro che con l'esperienza che ha maturato nel settore, come Assessore al turismo della Provincia di Pesaro Urbino dove ha ottenuto anche buoni risultati, possa in prospettiva modificare questo trend che sicuramente non ci piace. Inoltre anche la parte relativa alla riqualificazione delle strutture turistiche, che potrebbero darci un maggior appeal dal punto di vista dell’accoglienza, dovrebbe essere affrontato in modo molto più concreto. La collega Mammoli prima ha parlato delle nuove strutture costruite all'estero, questo perché i Paesi emergenti, quando sono stati intelligenti ed oculati, non hanno commesso i nostri stessi errori, hanno magari scelto di fare delle camere in modo diverso e con servizi più efficienti, ecc..Certo, riqualificare gli alberghi nel complesso è sicuramente difficile, ma credo che i piani regolatori dei Comuni dovranno necessariamente avere una maggiore attenzione alle esigenze moderne. Ad esempio ci sono moltissime nostre realtà dove gli alberghi non hanno le piscine. Un argomento serio da affrontare, infatti abbiamo anche un tipo di clientela che indipendentemente dal mare ha il piacere di passare parte della giornata in piscina. Però, ripeto, molti alberghi della nostra realtà non hanno una piscina, che è sicuramente un rifugio importante quando magari c'è il mare mosso o giornate diverse da quelle che uno si aspetta.Questo programma, inoltre, trascura un aspetto assolutamente non secondario, ovvero quello dei giovani. Tutte le analisi concordano sul fatto, come ho detto prima, che molti scelgono le vacanze attraverso internet e tra questi la maggior parte sono giovani. I giovani hanno una disponibilità economica generalmente limitata rispetto agli adulti, sono disponibili a viaggiare ma cercano delle strutture low cost. Però anche su questo nella nostra regione, pur avendo gli spazi, pur avendo i luoghi, non abbiamo la capacità di aver una seria rete di ostelli della gioventù. Quando invece gli ostelli della gioventù possono essere sicuramente una promozione maggiore di tante altre, sono luoghi dove i giovani possono tranquillamente andare e avere così l'opportunità di conoscere il territorio e magari anche tornarci successivamente. Questo da noi purtroppo non accade. Nel Comune di Pesaro fino a qualche anno fa c’era un ostello della gioventù ma che oggi è stato trasformato in qualcos'altro - peraltro andrò anche a verificare in che cosa si è trasformato e anche se è stato possibile trasformarlo in quel modo -, era l'unico ostello della gioventù che si trovava sulla costa nella provincia di Pesaro Urbino, ma oggi, ripeto, è una struttura che viene utilizzata per altri fini. Moltissime strutture fanno parte del patrimonio dei Comuni, quindi sarebbe opportuno, Assessore, trovare magari delle forme di finanziamento o di co-finanziamento affinchè si possano sollecitare i Comuni stessi a trasformarle in ostelli della gioventù. Questo ritengo possa essere uno strumento di promozione e un investimento nel tempo. Perché, ripeto, se daremo ad un giovane la possibilità di passare le sue settimane estive o non estive in un ostello della gioventù e far sì che a prezzi bassi conosca un territorio, faremo sicuramente un investimento sul futuro. Su questo dobbiamo lavorarci, anche se potrebbe sembrare un aspetto secondario. Insomma, dobbiamo puntare molto sulla comunicazione attraverso internet, sulla riqualificazione delle nostre strutture, sulla formazione, sull'attenzione al territorio con particolare riferimento all'erosione marina, ma non solo. Infatti bisogna prestare attenzione anche al quel territorio dell'entroterra dove esistono delle belle realtà agrituristiche, delle belle country house, per fare in modo che il territorio stesso non diventi un cocktail dove si può trovare di tutto e di più, magari dal capannone industriale alla fabbrica inquinante o addirittura le discariche.Peraltro, per quelle costruzione di edifici, di strutture o di qualsiasi altra cosa che potrebbero andare a minare il territorio, bisognerebbe prevedere anche dei dinieghi.Quindi nel complesso, ricapitolando, arriviamo in ritardo, ci sono investimenti insufficienti per le ambizioni che si prefigge il piano, non c’è attenzione verso un turismo giovane. Sicchè, ad essere buoni, il nostro voto non può che essere di astensione, con l'auspicio che l'Assessore Solazzi il prossimo anno riesca a presentare un documento che tenga anche presente dei suggerimenti fatti, per cui che ci possano essere gli opportuni investimenti. Ed un segnale forte, che in questi anni non è stato dato, deve essere dato anche per quanto riguarda la tempistica.

giovedì 26 marzo 2009

REGIONE MARCHE, LEGGE COMMERCIO: UNA PROPOSTA DI LEGGE DI D'ANNA E' STATA RECEPITA




La terza Commissione (attivita'' produttive) dell''assemblea legislativa delle Marche, di cui è membro Giancarlo D'Anna, dopo la consultazione a carattere regionale, ha esaminato i primi 19 articoli della proposta di legge n. 303, ad iniziativa della Giunta, ''''Testo unico in materia di Commercio'''' . All''unanimita'' sono stati approvati 17 articoli riguardanti le finalita'' della legge, le funzioni di Regione, Province e Comuni, i settori merceologici, i requisiti morali e professionali per l''esercizio del commercio, le diverse tipologie di attivita'' e la rete distributiva, mentre e'' stato sospeso per approfondimenti l''esame delle disposizioni relative ai centri di assistenza alle imprese (art. 6) e ai centri in sede fissa di telefonia e servizi internet (art. 18). Prima di iniziare la discussione sull''articolato, alla proposta di Testo Unico sono state abbinate cinque proposte di legge (due di An primo firmatario Giancarlo D'Anna e che prevede contributi ai commercianti danneggiati da lavori di pubblica utilità, due di Rc e una dell''Udc) concernenti aspetti specifici in materia di commercio.

mercoledì 25 marzo 2009

CINA: IL BUS DELLA MORTE E IL BUSINESS DEI TRAPIANTI D'ORGANO

Cina: il bus dei condannati a morte
Costruito a Chongqing dalla Jinguan auto

Iniezione letale a bordo mentre si dirige al più vicino ospedale per l'espianto degli organi
Il bus dei condannati della Jinguan AutoViene
costruito a Chongqing dalla Jinguan Auto il bus dei condannati a morti in Cina. Oltre ad avere il record mondiale delle condanne a morte (1.718, pari al 72% nel 2008, ma Amnesty International segnala che i numeri potrebbero essere più alti), la Cina ha inventato anche le esecuzioni mobili. Per risparmiare tempo e denaro, e soprattutto recuperare i preziosi organi dei condannati, che vengono subito espiantati per poi essere rivenduti per i trapianti. E per poter fare questo, i cadaveri dei condannati devono essere portati subito in sala operatoria. Quindi, cosa c'è di meglio di fare loro l'iniezione letale direttamente sul pullman che li porta in ospedale?
ASETTICI - La
notizia dell'esistenza di questi veicoli non è nuova, ne ha parlato alcuni anni fa la stessa stampa cinese. La Jinguan ha finora venduto una decina di questi minibus lunghi 7 metri e da 17 posti, spiega il sig. Zhang dell'ufficio marketing dell'azienda all'Indipendent, senza però voler dare il proprio nome. La Jinguan dal 1992 costruisce ambulanze, veicoli per la polizia, pullmini per il trasporto di preziosi e auto blindate. Zhang spiega che i condannati vengono posti su un lettino, legati mani e piedi, poi viene fatta loro l'iniezione letale. C'è anche un sistema video per filmare l'esecuzione e assicurarsi che tutto venga fatto a norma di legge.
VANTAGGI - L'altro «vantaggio» del pullmino è che può raggiungere anche le località cinesi più remote dove c'è da giustiziare qualcuno, senza doverlo portare nella prigione provinciale con costi e tempi aggiuntivi. L'esecuzione tramite iniezione letale è stata richiesta dagli stessi boia. In precedenza i condannati a morte venivano finiti con un colpo di pistola alla nuca (a volte più di uno). Gli esecutori dovevano indossare tute e stivali di gomma per non essere imbrattati dal sangue delle vittime. Inoltre, con l'aumento delle esecuzioni di spacciatori di droga (spesso a loro volta drogati) i boia temevano di prendere malattie come l'Aids.


AFFARI - Alla Jinguan fanno sapere che le vendite vanno bene, anche in questi tempi di crisi, e invitano i governi stranieri che fossero interessati a mettersi in contatto. Si assicura riservatezza e buoni prezzi.
Paolo Virtuani25 marzo 2009

martedì 24 marzo 2009

PROGRAMMA PROMOZIONALE TURISTICO REGIONALE, D'ANNA :IN RITARDO,CON POCHE RISORSE


.

Da relatore di minoranza sulla proposta di atto amministrativo n.111/09 il Consigliere Regionale PdL Giancarlo D’Anna ha denunciato il ritardo col quale il programma di Promozione turistica 2009 è arrivato in aula per la votazione con grave penalizzazione per scelte, promozione e investimenti.

D’Anna ha definito il Programma di Promozione Turistica 2009 “la fotocopia” di quello degli anni precedenti che include tutto e il contrario di tutto, senza dare priorità precise e obbiettivi chiari e con risorse limitate rispetto alle necessità del settore.

Il Consigliere del PdL ha rimarcato anche l’incapacità della Regione Marche di sfruttare a pieno le potenzialità offerte da Internet anche per la informazione e promozione in un momento in cui questo è uno degli strumenti più utilizzati nella scelta delle vacanze.

Uno strumento nuovo quello informatico, giovane, ha ribadito D’Anna che ha proposito di giovani, ha proposto una maggiore attenzione al turismo dei ragazzi ad iniziare dalla mancanza di strutture come gli Ostelli della Gioventù che vanno visti essi stessi come un elemento di offerta e promozione low cost con un ritorno nel tempo.

Altri punti sui quali D’Anna ha focalizzato l’attenzione sono stati la riqualificazione delle strutture turistiche e la formazione del personale che lavora nel turismo.

Un passaggi D’Anna l’ha fatto sulla mancanza di piscine negli alberghi , mancanza a volte dovuta a piani regolatori poco lungimiranti.


Per il relatore di minoranza un grosso problema e limite per lo sviluppo e richiamo turistico è quello dell’erosione marina. Le Marche- ha sottolineato D’Anna- hanno ottenuto diverse Bandiere Blù, ma in alcune spiagge dopo le mareggiate non c’è posto per piantare il pennone per la bandiera.

Per l’erosione il consigliere del PdL ha chiesto maggiori risorse e organicità per gli interventi di difesa e compensazioni per gli stabilimenti balneari che subiscono danni.

Anche sulle infrastrutture D’Anna ha fatto un passaggio ritenendo indispensabile una rete stradale ferroviaria adeguata alle esigenze di turisti e residenti soprattutto in funzione di supporto del turismo dell’entroterra, turismo in forte crescita grazie alle numerose proposte di qualità dei privati e a un paesaggio senza pari.
Il voto del gruppo del PdL sul Programma è stato di astensione.

lunedì 23 marzo 2009

SANITA',D'ANNA:LA CGIL E LE LOBBY DEL MATTONE E DEGLI AFFARI




Altro che difendere i deboli, la Cgil è in sintonia con i poteri forti, quelli che sono interessati più alla speculazione edilizia piuttosto che alla salute dei cittadini.

Il sindacato di sinistra intervenendo a favore dell’Ospedale Unico Pesaro-Fano scopre le carte: .

Invece di battersi contro le lunghe liste d’attesa che comportano spese ingenti a quanti si vedono costretti a fare controlli e visite a pagamento;

invece di battersi seriamente per chiedere ed ottenere più personale medico e paramedico;

invece di denunciare il fenomeno del”racket delle badanti” dentro e fuori gli ospedali la Cgil diventa “imprenditore” suggerendo la costruzione di una nuova struttura ospedaliera (Ospedale Unico) che inevitabilmente comporterebbe la vendita degli attuali Ospedali di Fano e Pesaro ubicati al centro delle due città destinati a trasformarsi in zone residenziali con ampi profitti per chi andrà a gestire l’operazione.

Ai cittadini interessa avere in Sanità servizi efficienti e per questo non c’è bisogno di operazioni immobiliari che con la salute non hanno niente a che fare.

Ai cittadini interessa professionalità e tempestività e le strutture esistenti sul territorio, se fornite di uomini e mezzi, possono già farlo.

Alla gente interessa sapere con l’integrazione funzionale Fano-Pesaro chi fa cosa e come lo fa.

Al territorio intero dall’entroterra alla costa interessa avere servizi certi e diffusi.

La Regione non si è ancora pronunciata chiaramente su questo, nel silenzio pressoché generale.

Silenzio rotto oggi dalla Cgil, che invece di occuparsi dei malati e delle loro necessità, sembra, più interessata al destino delle aree che verrebbero a liberarsi nel centro di Pesaro e Fano . Lo stesso interesse dei “padroni”.

In una Regione che continua spendere l’80% del suo bilancio in Sanità non è ammissibile che si voglia far passare il concetto che un nuovo ospedale risolva problemi che hanno le radici nelle scelte sbagliate del passato lontano e recente, nella politicizzazione della salute e nel business che c’è nel settore.



Giancarlo D’Anna
Consigliere regionale PdL

domenica 22 marzo 2009

venerdì 20 marzo 2009

D'ANNA: RESOCONTO DEI LAVORI DELLA TERZA COMMISSIONE


La terza commissione (attività" produttive) ha svolto mercoledi una consultazione a carattere regionale sulla proposta di legge n. 303, ad iniziativa della giunta, ""Testo unico in materia dì Commercio"" (relatore di maggioranza la presidente Katia Mammoli e di minoranza Graziella Ciriaci). In separate audizioni, che hanno occupato un'intera giornata di lavori, sono stati ascoltati i rappresentanti di Ance Marche (Giovanni Cecere), Federdistribuzìone (Danilo Frattini), Confcommmercio (Massimiliano Polacco), Cgil commercio-turismo (Claudio Dì Pietro), Fieg (Giuseppe Golosi), Difesa del Consumatore (Stefania Pasimeni), Acu Marche (Carlo Cardarelli), Unione Petrolifera (Massimiliano Giannocco), Grandi Reti (Bruno Mantelli), Distragas (Silvio Sacerdoti), Fegica CisI (Mauro Seghetti), Figisc Confcommercio (Sauro Bartolucci), Faìb Confesercentì (Luigi Mattiozzi), Federmetano (Luigi Celani), Assogaslìquidì (Carlo Cìngolani) il presidente dell"Erf, Dante Merlonghi, Ciro del Pesce e Raimondo Mondaini deir'Anci e Sergio Bugatti dell"Upì. Dagli intervenuti sono state avanzate osservazioni e richieste di modifica ed e" stata espressa da più" parti condivisione sull'Impianto complessivo della proposta di Testo Unico sul Commercio. Aquisiti anche documenti, fatti pervenire da associazioni invitate, ma non presenti alla consultazione. La commissione, dopo questa prima fase di consultazione, tornerà" ad esaminare già" mercoledì" prossimo 25 marzo la pdl sul commercio, che in circa 100 artìcoli raggruppa in un unico testo, aggiornato e semplificato, tutta la normativa dì settore, attualmente disciplinato da numerose e spesso non correlate leggi statali e regionali. Nella stessa seduta la commissione, relatori Bìnci e Cesaroni, ha approvato air'unanimita" la proposta di legge n. 306, concernente ""Norme a sostegno del consumo dei prodotti agricoli di origine regionale"". La pdl, ad iniziativa di consiglieri di tutti di gruppi, promuove la valorizzazione della filiera corta dei prodotti agroalimentari marchigiani favorendo il loro utilizzo nei servizi di ristorazione collettiva pubblica e nella somministrazione e vendita di alimenti e bevande, anche attraverso una migliore conoscenza della qualità" e delle tradizioni alimentari regionali da parte dei consumatori. La commissione infine ha espresso parere favorevole su due delibere della giunta regionale. La prima, con l'astensione di FI e An, riguardante gli incentivi del Fondo unico 2009 alle imprese con uno stanziamento di circa 25 milioni di euro e la seconda, all'unanìmìta" con richiesta di modifiche, su indirizzi e criteri per investimenti di credito agevolato (circa un milione di euro) per la ristrutturazione fondiaria delle aziende agricole per Fanno 2009 .

martedì 17 marzo 2009

SANITA'': D''ANNA,3.000 STRUTTURE PESARESI CONTAMINATE AMIANTO



SANITA'': D''ANNA,3.000 STRUTTURE PESARESI CONTAMINATE AMIANTO (ANSA) - PESARO, 17 MAR - Sono ''''oltre 3.000 le strutture contenenti amianto censite nella provincia di Pesaro Urbino, a cui vanno aggiunte altre migliaia di edifici e strutture non censiti''''. ''''Una potenziale bomba ambientale su cui e'' calato un silenzio da tomba'''' afferma il consigliere regionale di An Giancarlo D''Anna. Dall''ultimo censimento dell''Arpam, sostiene D''Anna, risulta che la fibra cancerogena ''''e'' presente in scuole, universita'', ristoranti, banche, uffici postali, case di riposo, capannoni in attivita'' e dismessi, uffici pubblici, magazzini, stalle, autorimesse, civili abitazioni, mense, alberghi, stabilimenti balneari, aziende agricole, carcere, porcilaie, distributori di carburante''''. E perfino in ambulatori medici di pertinenza della Zona Asur 2. Oggi, lamenta l''esponente dell''opposizione, ''''sappiamo dove una parte consistente dell''amianto si trova, ma di bonifica non si vede nemmeno l''ombra''''.(ANSA).

CRISI: GIAPPONE MANDA DISOCCUPATI AL LAVORO NEI CAMPI



CRISI: GIAPPONE MANDA DISOCCUPATI AL LAVORO NEI CAMPI (ANSA) - ROMA - L'agricoltura come soluzione all' l'emergenza disoccupazione. L'idea e' venuta al governo giapponese che, a fronte delle migliaia di posti di lavoro persi nell'industria per via della crisi economica globale, ha avviato un progetto per trasferire nelle campagna i giovani disoccupati. L'obiettivo non e' solo quello di trovare un lavoro alternativo ma di incoraggiare l'agricoltura. Un' esigenza di grande attualita' per il Giappone che, nonostante la presenza di 3 milioni di agricoltori e', tra i Paesi sviluppati, il piu' dipendente dall'estero, dal quale importa ben il 60% degli alimenti necessari, secondo i dati che saranno presentati al primo vertice mondiale degli agricoltori dei Paesi appartenenti al G8, il ''G8 Farmers Meeting'' organizzato dalla Coldiretti per giovedi' a Roma. Il progetto fa parte del pacchetto per affrontare l'emergenza economica messo a punto dal primo ministro Taro Aso e prevede il coinvolgimento iniziale di 800 disoccupati, ai quali sara' finanziato uno stage iniziale della durata di 10 giorni per imparare a produrre e a vendere prodotti agricoli, ma sono successivamente previste permanenze della durata di un anno in villaggi agricoli.

lunedì 16 marzo 2009

STORIA, D'ANNA: QUANDO E' SCOMODA SCOMPARE ANCHE DALLE SALE CINEMATOGRAFICHE.


Scomparso. Cancellato. Sparito. Introvabile. Boicottato Parliamo di Katyn il film capolavoro di Andrzej Waida arrivato in Italia ma scomparso dalle sale cinematografiche.

La storia :il 17 settembre 1939 la Polonia viene invasa. Da ovest dalle truppe di Hitler e da est dall'Armata Rossa. 18.000 ufficiali dell'esercito, 230.000 soldati e 12.000 ufficiali di polizia vengono arrestati dai russi. Tutti i graduati vengono portati in campi di concentramento e nella primavera del 1940, su espresso ordine di Stalin, 15.000 di loro vengono uccisi con un colpo alla nuca e seppelliti in fosse comuni nella foresta vicino a Katyn. I tedeschi scopriranno le fosse nell'aprile del 1943 ma i russi scaricheranno su di loro la colpa del massacro. Solo nel 1990 per la prima volta ammetteranno la responsabilità. Poi il film che racconta la tragedia scompare dalle sale cinematografiche.

Su facebook aderisci al gruppo che chiede ai cinema di proiettare il film.

venerdì 13 marzo 2009

SALUTE, D'ANNA:AMIANTO: UN SERIAL KILLER IN LIBERTA’


Dopo un'attenta analisi della situazione ambientale legata alla presenza di amianto in strutture pubbliche e private, Giancarlo D'Anna ha presentato la seguente interrogazione in Consiglio Regionale:

Il sottoscritto Giancarlo D’Anna Consigliere regionale A.N. verso il PdL
PREMESSO
CHE L’amianto è un killer silenzioso, seriale, facile da identificare ma ancora in libertà nonostante che con la legge n. 257 del 1992 in Italia è stata vietata l'estrazione, l'importazione, l'esportazione, la commercializzazione e la produzione di amianto, prodotti di amianto o contenenti amianto.
CHE La micidiale fibra- non esiste una soglia minima di rischio nell’esposizione all’amianto- con l’aria attraverso la bocca può raggiungere i polmoni, agendo lentamente e negli anni, dopo essere stata inalata, può provocare :
l’asbestosi, un terreno fertile per l’insorgere di tumori polmonari e mesotelioni pleurici;
il mesotelioma un tumore maligno che riveste le membrane de polmoni e gli organi addominali
il carcinoma polmonare, il più frequente e strettamente collegato all’asbesto(fibra di amianto)
CHE Il problema non riguarda solo ed esclusivamente coloro che hanno lavorato con l’amianto, ma anche le famiglie (all’interno delle quali la micidiale fibra si è insinuata attraverso gli abiti di chi ne è venuto a contatto come dimostrano le statistiche di Casale Monferrato uno dei siti italiani tristemente colpiti dai tumori collegati all’amianto) e quanti possono inalare per motivi extraprofessionali le fibre di amianto presenti nell’aria nelle vicinanze di manufatti da cui si liberano le fibre. .
CHE Nel 1997 con delibera di Giunta n. 3496 la Regione Marche adottò il “Piano di protezione dell’ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica, ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto”.
CHE Il piano, come primo obiettivo, si proponeva “il censimento delle situazioni potenzialmente caratterizzate da presenza e/o esposizione all’amianto”.
CHE Due anni dopo , nel giugno 1999, la Regione Marche con delibera n. 2197 Incaricava l’Azienda U.S.L n.2 di Urbino di espletare un “ Corso di formazione professionale per operatori e dirigenti d’imprese, dedite ad attività di bonifica, rimozione smaltimento di amianto”.
CHE Sempre nel 1999 con delibera di Giunta 3372 la Regione Marche “Costituiva un gruppo di lavoro permanente per le problematiche relativamente all’amianto denominato GRUPPO REGIONALE AMIANTO “ per “occuparsi delle problematiche tecnico operative, interpretative ed organizzative, al fine di uniformare in ambito regionale le attività previste dalla normativa sull’amianto”.
CHE Finalmente, se così si può scrivere, nel 2002 dopo 10 anni dalla legge 257 la Regione Marche con delibera 2014 deliberava il “Piano Operativo dell’anno 2002- Censimento amianto-Imprese ed edifici”stanziando 185. 924,48 euro integrando i contributi stanziati l’anno precedente cioè 190.00,00 euro, ai Dipartimenti di prevenzione delle AUSL conferendo, ancora una volta l’incarico di “organizzare e gestire i Corsi di Formazione” destinati questa volta agli “Operatori delle Strutture Sanitarie Regionali di controllo, finalizzati al funzionamento della rete di rilevazione dei casi di mesotelioma.
CONSIDERATO
CHE
Sono trascorsi 17 anni dalla legge 257 relativa all’amianto;
12 anni dal “Piano di protezione dell’ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica, ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto”;
10 anni dal “ Corso di formazione professionale per operatori e dirigenti d’imprese, dedite ad attività di bonifica, rimozione smaltimento di amianto” e dalla costituzione del Gruppo Regionale Amianto;
8 anni dai piani Operativi per il censimento dell’amianto;
Da dati in mio possesso relativi al censimento effettuato in Provincia di Pesaro Urbino risultano circa 3000 strutture ( tra: capannoni in attività e dismessi, uffici pubblici, magazzini, stalle,autorimesse, civili abitazioni,mense,alberghi,stabilimenti balneari,ristoranti,banche, scuole,università,uffici postali,case di riposo,aziende agricole,carcere,porcilaie,distributori di carburante, e perfino ambulatori medici di pertinenza di una Usl) in chilogrammi stimati di amianto compatto presenti in ciascuna struttura variano da pochi kg. a decine fino centinaia di miglia di kg. ai quali inevitabilmente si debbono aggiungere molti altri presenti in strutture non censite.

INTERROGA
Il Presidente della Giunta per conoscere
quanti casi di mesotellioma, asbestosi e carcinoma polmonare, malattie strettamente collegabili all’inalazione di fibre di amianto, sono stati rilevati negli ultimi anni dalla “Rete di rilevazione” e inseriti nel Registro Regionale dei casi di mesotelioma e quali sono le zone geografiche in cui si riscontrano i casi più numerosi;
Quanti e quali sono gli edifici e strutture, pubbliche e private nella Regione Marche, su cui è stata rilevata la presenza di amianto e a quanto ammonta la quantità stimata di amianto friabile e amianto compatto;
quanti quali i siti e/o gli edifici da bonificare il prima possibile perché pericolosi;
se tra gli edifici su cui è stata rilevata la presenza di amianto ci sono strutture di proprietà della Regione Marche ed in tal caso quanti e quali;
se non ritiene i provvedimenti presi sino ad oggi dalla Regione insufficienti rispetto all’ampiezza del fenomeno e al pericolo relativo alla presenza di amianto;
quali risultati si sono ottenuti con il Gruppo Regionale Amianto a distanza di 10 anni dalla sua costituzione;
se non ritiene assurdo che la Usl n.2 di Urbino , incaricata di espletare corsi di “Formazione per Operatori e dediti alle attività di bonifica, rimozione e smaltimento di amianto”sia proprietaria di tre ambulatori medici in cui risultano essere presenti complessivamente 37.600 Kg. di amianto ;
cos’ha impedito alla proposta di legge n.108 del giugno 2006 di cui sono primo firmatario e che prevede “Assegnazione di contributi per l'incentivazione di interventi di rimozione e smaltimento dell'amianto da insediamenti civili “ di essere discussa e votata nonostante l’evidente necessità di mettere in condizione quanti sono disponibili a smaltire legalmente la pericolosa fibra di farlo ad un prezzo equo evitando, così , come purtroppo troppo spesso avviene, l’abbandono dell’amianto nell’ambiente per evitare gli alti costi di rimozione e conferimento in discarica speciale.

mercoledì 11 marzo 2009

LA FIACCOLATA PER IL TIBET. ROMA NEL 50° DELL'INVASIONE CINESE

Un breve filmato della conclusione della manifestazione a favore del Tibet libero. In mattinata si è tenuta Nazionale l'Assemblea dei Comuni, Province, e Regioni per il Tibet a cui ha aderito anche la Regione Marche su proposta del consigliere regionale Giancarlo D'Anna presente all'assemblea di Roma seguita in diretta da Radio Radicale. Durante l'Assemblea D'Anna è intervenuto rilanciando la battaglia per il Tibet Libero attraverso una maggiore determinazione e coerenza degli Enti che hanno aderito all'associazione. Nel primo pomeriggio, di fronte a Palazzo Montecitorio, maratona di interventi a favore del Tibet da parte di Associazioni e parlamentari tra i canti dei monaci tibetani. Al calar del sole si è poi tenuta la fiaccolata che partita da Palazzo Venezia è arrivata fino al Colosseo illuminato in onore del Tibet dal Comune di Roma. Nelle stesse ore il Parlamento ha votato all'unanimità un documento a favore del Paese delle Nevi e il Presidente Fini si è detto disponibile ad incontrare il Dalai Lama prossimamente.

lunedì 9 marzo 2009

50° ANNIVERSARIO DELL'INVASIONE DEL TIBET. MANIFESTAZIONE A ROMA


Il Consigliere regionale di AN-PDL Giancarlo D’Anna parteciperà domani 10 marzo 2008 all’incontro organizzato a Roma all’Assemblea generale dell’Associazione di Comuni, Province, Regioni per il Tibet in occasione della ricorrenza del 50° anniversario dell’invasione cinese del Tibet.

La Regione Marche ha aderito lo scorso anno, approvando una mozione presentata dallo stesso D’Anna, all’Associazione fondata nel 2002 per iniziativa della Regione Piemonte e del’Anci. .

L'Associazione è nata per promuovere e coordinare la campagna europea "Una bandiera per uno status di piena autonomia del Tibet", sostenere presso gli Stati membri dell'Unione Europea la risoluzione del Parlamento Europeo del 6 luglio 2000, e supportare l'iniziativa del Dalai Lama e del governo tibetano nei confronti delle autorità della Repubblica Popolare Cinese.

Domani, 10 marzo,dopo la votazione di un documento programmatico da parte dell’Assemblea dell’Associazione Comuni, Provincie e Regioni per il Tibet, D’Anna parteciperà alla Manifestazione di solidarietà con il Tibet che si svolgerà una in Piazza Montecitorio con la Comunità tibetana in Italia e le Associazioni pro-Tibet a cui seguirà una marcia silenziosa per le vie del centro che si concluderà al Colosseo.


AMBIENTE, D'ANNA, DAL CASO DELL'INCENERITORE DI COLLEFERRO UNA CONFERMA: PUNTIAMO SULLA DIFFERENZIATA


L'inchiesta sullo smaltimento illegale di rifiuti nella Provincia di Pesaro-Urbino, tornata alla ribalta della cronaca in questi giorni, testimonia ancora una volta che quello dei rifiuti è un business nel quale si inseriscono personaggi senza scrupoli pronti a causare danni all'ambiente e alla salute umana pur di far denaro. Alcuni, non tutti in buona fede, credono che l'incenerimento sia una valida alternativa, così non è a mio avviso. Innanzi tutto perché, come testimoniano analisi e risultati nei dintorni dei "termovalorizzatori" la presenza di sostanze cancerogene, ad iniziare dalla diossina testimoniano la pericolosità di quegli impianti. Secondo perché se quello dei rifiuti è un business, negli inceneritori, come nelle discariche ci può essere, e nella provincia di PU c'è stato, chi apre i cancelli e chiude gli occhi su quanto viene conferito. L'alternativa? La raccolta differenziata, l'eliminazione di imballaggi inutili, gli impianti di compostaggio. Di seguito un articolo tratto dal Corriere della Sera relativo all'inceneritore di Colleferro


Rifiuti Roma: 13 arresti, sequestrato termovalorizzatore
da 40 minuti


Il Nucleo operativo ecologico (Noe) dei Carabinieri di Roma ha effettuato questa notte il sequestro dei due termovalorizzatori dell'impianto di Colleferro e arrestato 13 persone per associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, falso, truffa, accesso abusivo a sistemi informatici e favoreggiamento personale.
Lo riferisce una nota dei carabinieri, aggiungedo che gli impianti continuano ad essere operativi sotto il controllo del Noe.
Nell'inchiesta, in cui risultando indagate 25 persone, sono coinvolti amministratori di società di rifiuti e combustibile derivato da rifiuti (Cdr) nel Lazio, in Campania e in Puglia.
Le articolate indagini hanno riguardato la verifica della qualità e consistenza del cdr immesso quotidianamente nei cicli gestionali degli impianti di termovalorizzazione di Colleferro, in provincia di Roma, dove venivano conferiti i rifiuti provenienti principalmente dalle regioni Lazio e Campania.
Secondo gli investigatori, si legge nel comunicato, "vi sono elementi di responsabilità a carico dei soggetti che conseguivano ingiusti profitti, rappresentati dai maggiori ricavi e dalle minori spese di gestione dei rifiuti che venivano prodotti e commercializzati come cdr pur non avendone le caratteristiche, qualificabili, in gran parte invece, come rifiuti speciali anche pericolosi e quindi non utilizzabili nei forni dei termovalorizzatori per il recupero energetico".

sabato 7 marzo 2009

"I FIGLI E LE NUOVE DROGHE" GRANDE PARTECIPAZIONE




Grande affluenza di pubblico alla seconda iniziativa organizzata dall’Associazione Nuova Italia di Fano venerdì 6 Marzo presso la Sala Santa Maria Nuova. L'incontro "I Figli e le Nuove droghe" ha affrontato il tema dell’individuazione e della prevenzione delle devianze giovanili in ambito familiare con particolare riferimento alle tossicodipendenze. Giancarlo D'Anna, presidente del circolo Nuova Italia, dopo aver presentato l’associazione e specificato l’interesse di affrontare argomenti veri e sentiti dalla gente, ha posto l’attenzione sul problema dello “sballo” legato ad alcol e droga, denunciando scarsa attenzione e sottovalutazione di un fenomeno che vede cadere nella trappola ragazzi sempre più giovani .
Il Dott. Marcantognini Sammy psicologo specializzato nell'età dello Sviluppo, ha presentato con molta chiarezza diverse situazioni e comportamenti familiari che possono portare i giovani a percorrere la pericolosa strada delle droghe vecchie e nuove.

Paola Uguccioni presidente dell'AVAP di Pesaro da anni impegnata alla lotta alla tossicodipendenza, ha invece testimoniato, insieme a altri due membri della sua associazione, la propria esperienza di genitore che si trova ad affrontare e gestire situazioni che stravolgono la vita.
Le testimonianze dirette e le puntualizzazioni dello psicologo sono state il cuore dell’incontro seguito con grande attenzione per oltre due ore da una sala gremita da genitori e figli.

Andrea Montalbini, vice presidente dell’Associazione, moderatore dell’incontro, ha coordinato il dibattito che ha visto diverse persone del pubblico intervenire con domande e richieste di consigli su come prevenire il fenomeno della tossicodipendenza, su come riconoscere i primi segnali, sui rapporti tra genitori e figli, allenatori e ragazzi dediti allo sport, insegnanti e alunni.
“Non ci sono droghe pesanti o leggere” è stata la conclusione ma sostante che minano la salute e il futuro dei nostri ragazzi. Di qui l’importanza di una maggiore attenzione ai comportamenti e ai rapporti tra genitori e figli si dai primi anni di vita.

venerdì 6 marzo 2009

FERROVIA FANO-URBINO, D'ANNA: DAL SOGNO ALLA REALTA'




L’intesa raggiunta oggi a Roma sulle infrastrutture delle Marche da risposte importanti alla Provincia di Pesaro-Urbino sia per quanto riguarda la Fano-Grosseto per la quale, finalmente si vede chiaramente un impegno concreto, l'E45-Bretella Valmarecchia, la complanare Fano-Pesaro e la bretella di Urbino in via di completamento. La grossa novità e quella che riguarda la linea ferroviaria, sospesa, Fano-Urbino inserita nella programmazione ferroviaria interregionale. Una scelta che premia l’impegno di quanti in questi anni hanno creduto con forza e caparbietà nella necessità di fornire una valida ed ecologica alternativa al traffico su gomma. Un grazie dunque alla FVM (ferrovia valle del Metauro) e al suo Presidente Carlo Bellagamba, a quanti hanno contribuito negli anni a tenere viva una battaglia che a molti sembrava persa in partenza. Un grazie al Ministro Matteoli che sta onorando gli impegni presi nel suo recente incontro ad Ancona e un grazie alla delegazione delle Marche guidata dal Presidente Spacca e assessore Rocchi.

giovedì 5 marzo 2009

REGIONI: CONSIGLIO MARCHE; LAVORI TERZA COMMISSIONE






La terza commissione assembleare delle Marche, di cui fa parte Giancarlo D'Anna, ha approvato all'unanimita' la proposta di legge n. 302 della giunta sulle ''Norme in materia di tutela dei consumatori e degli utenti''. La pdl riconosce il ruolo economico e sociale dei cittadini come consumatori e utenti di beni e servizi, tutela i loro diritti e interessi, promuove la cultura del consumo responsabile. Viene istituito il Comitato regionale dei consumatori e degli utenti, presieduto dall'assessore regionale, con la partecipazione di un rappresentante per ciascuna delle associazioni di consumatori iscritte al registro regionale, e di un delegato dell'Unione regionale delle Camere di commercio. Il Comitato potra' esprimere pareri su proposte di legge e atti di programmazione. Presso la Giunta regionale viene inoltre istituito lo Sportello del consumatore. Approvata all'unanimita' anche una delibera della giunta su parte degli interventi attuativi della legge regionale 20 del 2003 ''Testo Unico delle norme in materia industriale, artigiana e dei servizi alla produzione'' . Il provvedimento (finanziato con circa 5,6 milioni) sostiene il contenimento dei consumi energetici, la ristrutturazione e riuso di fabbricati da destinare ad attivita' produttive, la realizzazione di aree attrezzate da parte di Comuni e Consorzi per l'insediamento di imprese. La Commissione infine ha aperto la discussione generale sulla proposta di legge n. 303 ''Testo unico in materia di commercio'', che da mercoledi' prossimo sara' oggetto di una consultazione a carattere regionale. Il consigliere D'Anna ha ricordato la sua proposta di legge che prevede contibuti alle attività danneggiate da lavori di pubblica utilità. Da parte della commissione c'è stata disponibilità a recepire la proposta inserendo opportuni fondi nella nuova legge.

mercoledì 4 marzo 2009

PROVINCE;VIA 4MILA CONSIGLIERI,RISPARMI 1,5 MLD




EMENDAMENTI A DDL SU FEDERALISMO FISCALE, PIU' FUNZIONI A COMUNI (di Paolo Teodori) ROMA, 4 MAR - Nel prossimo futuro l'identikit e le funzioni delle province potrebbero subire un cambiamento radicale. Non ci sara' piu' spazio per gli attuali 4 mila consiglieri, che verrebbero sostituiti ''da una qualificata ed esigua rappresentanza dei sindaci del territorio ed integrata dal presidente e da due vicepresidenti della Provincia''. Inoltre sarebbero i Comuni e quindi non piu' le Province ad avere la gestione esclusiva, compresa tutta l'edilizia scolastica e di tutte le strade di singoli comuni o di comuni associati. Un riordinamento amministrativo che potrebbe creare risparmi per circa 1,5 miliardi di euro l'anno. Il progetto di trasformazione delle Province porta le firme congiunte e bipartisan di Lorenzo Ria (Pd) e di Silvano Moffa (Pdl), che oggi hanno presentato una serie di emendamenti al disegno di legge delega sul federalismo fiscale. Secondo i due firmatari degli emendamenti - che in passato (dal 1999 al 2004) hanno rivestito il ruolo rispettivamente di presidente e di vicepresidente dell'Upi, l'Unione delle Province Italiane - la provincia potrebbe divenire in questo modo ''l'Ente che svolge il compito per la programmazione, coordinando le esigenze dei Comuni e conferendo le proprie elaborazioni alle Regioni''. Il progetto di riordino, hanno spiegato Ria e Moffa, prende le mosse anche ''dalle voci sempre piu' numerose che tendono ad evidenziare l'insignificanza istituzionale delle Province''. Quindi, hanno aggiunto, ''anche in ragione del ruolo che abbiamo svolto presso l'Upi, riteniamo che sia urgente una profonda trasformazione di quest'ente locale, che, col nuovo assetto, potra' svolgere un ruolo essenziale nella costruzione del federalismo, nel superamento delle differenze territoriali, nella semplificazione della politica e dei suoi costi, oltre che nell'effettivo gradimento dei cittadini''. In questo senso uno degli emendamenti dispone la soppressione delle circoscrizioni comunali e la soppressione delle Autorita' d'ambito Territoriale e delle Comunita' montane, con il contestuale trasferimento dei relativi beni e delle risorse finanziarie, umane, strumentali e organizzative rispettivamente ai Comuni e alle Province, che eserciterebbero le funzioni attribuite agli enti soppressi.ANSA

martedì 3 marzo 2009

"I FIGLI E LE NUOVE DROGHE"


CIRCOLO NUOVA ITALIA-SEZIONE FANO E A.V.A.P.ORGANIZZANO L'INCONTRO:

I Figli e le Nuove Droghe“

Diventare genitore presuppone di preoccuparsi.”


Il legame tra modelli educativi familiari e la predisposizione degli adolescenti a comportamenti devianti

Venerdì 6 Marzo ore 21.00 presso la Sala Santa Maria Nuova in via da Serravalle a Fano

Interverranno:

Giancarlo D’AnnaConsigliere RegionalePresidente Circolo Nuova


Italia Dott. Sammy MarcantogniniPsicologo specializzato nelle problematiche dell’età dello Sviluppo con esperienze in comunità terapeutiche


Paola Uguccioni e testimonianze di genitori AVAP Pesaro


Moderatore: Dott. Andrea Montalbini Responsabile progetto di ricerca presso la sezione tossicodipendenti CASA CIRCONDARIALE DI RIMINI Volontario presso comunità terapeutiche

REGIONE, MANCA IL NUMERO LEGALE, D'ANNA BASTA COI CONSIGLIERI "FANNULLONI".


(ANSA) - ANCONA, 3 MAR - La conclusione anticipata della seduta odierna del consiglio regionale ha suscitato i commenti del capogruppo del Pdci Cesare Procaccini e del consigliere di An Giancarlo D'Anna. ''La richiesta continua da parte della destra di numero legale e' un fatto grave - ha osservato Procaccini -. Tuttavia non meno grave e' la responsabilita' dei consiglieri di maggioranza (in particolare del gruppo Pd) che spesso con le loro assenze non garantiscono il normale svolgimento del consiglio regionale''. I Comunisti italiani, ''che sono sempre presenti - ha sottolineato - non debbono essere accomunati in questo qualunquismo contro l'assemblea generato dalle continue assenze''. Per D'Anna, invece, ''e' gravissimo che dei consiglieri entrino in aula, firmino il foglio delle presenza e poi vadano via. Bisognerebbe trovare un meccanismo 'anti consiglieri fannulloni'''. Sul piano politico e' ''un segno di debolezza del centro sinistra, perche' nell'arco di due sedute, nel giro di pochi giorni, il numero legale e' mancato per ben tre volte''. Molto malumore, infine, tra i banchi di maggioranza e opposizione, nei confronti dei colleghi ''che vanno via, non appena escono i teleoperatori della Rai e delle Tv locali''.

lunedì 2 marzo 2009

SCUOLA, D'ANNA: FINALMENTE LA REGIONE INTERVIENE CONTROLLANDO LO STATO DEGLI EDIFICI


Avevo chiesto con forza, attraverso una dettagliata interrogazione presentata nel novembre 2008, interventi concreti e tempestivi da parte della Regione Marche per “garantire la sicurezza e l’agibilità statica delle scuole della nostra Regione”- esordisce il consigliere regionale A.N.-PdL Giancarlo D’Anna- Nella sua risposta l’assessore Gianluca Carrabs però dichiarava che :” la competenza e la responsabilità giuridico-istituzionale circa le condizioni e l'utilizzo degli edifici scolastici non era della regione” motivando l’incompleta rappresentazione della situazione.

Oggi lo stesso Assessore- prosegue D’Anna- ha finalmente deciso di fare quello che avevamo chiesto cioè: “Garantire la sicurezza delle scuole attraverso controlli effettuati da apposite squadre composte da due tecnici” diamo atto alla Giunta Regionale -continua il consigliere regionale- di aver recepito, questa volta le istanze e le preoccupazioni di studenti genitori e insegnanti di cui mi sono fatto interprete attraverso l’interrogazione in Consiglio regionale anche se- puntualizza D’Anna- tale decisione arriva solo dopo un’intesa col Governo nazionale dello scorso gennaio.

Si parta dunque subito –conclude l’esponente del PdL- col monitoraggio per stabilire nel breve periodo quali strutture necessitano di interventi atti a garantire che tragedie simili a quella accaduta a Rivoli lo scorso anno non abbiano a ripetersi e soprattutto si eviti di intervenire solo dopo episodi eclatanti puntando, invece, sulla prevenzione in questo come in altri settori.

domenica 1 marzo 2009

FOIBE: ANGELILLI, UE PRENDA POSIZIONE CONTRO MANIFESTAZIONI ANTI ITALIANE IN SLOVENIA




Roma, 1 mar. - (Adnkronos) - "L'Europa e il Parlamento europeo devono prendere una posizione netta contro le manifestazioni anti italiane in Slovenia''. Lo ha dichiarato Roberta Angelilli (nella foto insieme a D'Anna e Diotallevi ad una manifestazione a Roma), capodelegazione di An al Parlamento europeo, commentando la contromanifestazione che ieri ha bloccato la commemorazione dell'Unione Istriani alla foiba di Corgnale di Divaccia, in Slovenia. ''La Slovenia non e' nuova a questo tipo di atteggiamenti di chiusura e intolleranza'', ha ricordato Angelilli, che ha aggiunto: ''Trovo vergognoso che, dopo 60 anni, gli esuli italiani siano ancora accolti in questo modo in uno Stato membro dell'Ue, anche quando si recano a commemorare i propri cari uccisi nelle foibe''. ''Su questa vicenda incredibile ho presentato un'interrogazione alla Commissione e al Consiglio europeo, affinche' l'Europa condanni queste anacronistiche e inaccettabili manifestazioni di intolleranza'', ha concluso Angelilli.

Sul grave episodio è intervenuta anche l'Unione dei profughi istriani che ha chiesto un incontro urgente con il ministro degli Esteri, Franco Frattini. All'origine della richiesta - spiega una nota - e' la convinzione che ''atti intimidatori'' come quello accaduto ieri alla foiba di Corgnale di Divaccia, in Slovenia, dove una commemorazione organizzata dall'Unione e' stata bloccata da una contromanifestazione di persone che hanno apostrofato i partecipanti come 'fascisti', ''debbono essere puniti e rimossi innanzitutto dalle autorita' slovene, che devono poter garantire una nostra commemorazione come reciprocamente avviene nel nostro Paese''. All'Unione degli istriani sono arrivati tra ieri ed oggi oltre un centinaio di messaggi di sostegno da parte del mondo politico ed istituzionale italiano, oltre che dalla Slovenia e dalla Croazia, ''ma cio' attenua solo in minima parte - osserva il presidente dell'Unione, Massimiliano Lacota - la gravita' di quanto accaduto ieri, con il preoccupante sostegno di una parte influente della leadership della minoranza slovena di Trieste'', dalla quale lo stesso Lacota si attende ''una dichiarazione di ferma condanna'' di quanto accaduto. L'Unione degli istriani ha convocato d'urgenza per il 3 marzo la Giunta e una conferenza pubblica, che si terra' a Trieste. La commemorazione bloccata ieri sara' ripetuta nei primi giorni di maggio, in concomitanza con il periodo degli infoibamenti di italiani prelevati da Trieste durante i quaranta giorni di occupazione jugoslava (1 maggio 1945-12 giugno 1945). (ANSA).