domenica 29 marzo 2009

PROGRAMMA PROMOZIONALE TURISTICO 2009 LA TRASCRIZIONE DELL'INTERVENTO DI D'ANNA


Proposta di atto amministrativo n. 111 della Giunta regionale “Programma promozionale turistico regionale – Anno 2009” (trascrizione dall'intervento in aula ci scusiamo per eventuali errori)

PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di minoranza Consigliere D’Anna.
Giancarlo D’ANNA. In questi anni si è più volte ribadito che il turismo riveste un'importanza fondamentale nell'economia della nazione e della nostra regione. Questo lo testimonia l’attenzione e la partecipazione che i Consiglieri hanno su di un argomento che, appunto, viene sempre considerato, almeno sui quotidiani, importante e fondamentale. Però vedo che qui non c'è nessuno che vuole ascoltare le relazioni della maggioranza e della minoranza! A parte questo, però, il presentare il programma promozionale a marzo-aprile sembra sia diventato quasi solo un rito. E questo sarebbe bene evitarlo perché poi l'impatto immediato è proprio quello di un ritardo. Un ritardo, peraltro, che si accumula anche a quello avuto sia dalla nostra nazione in generale che dalla nostra regione per quanto riguarda lo stare in competizione con gli altri territori. Tra l’altro è un ritardo non giustificato neppure da novità, infatti questo programma promozionale è un po' la fotocopia di quello presentato negli anni scorsi. E' un programma che vuole comprendere tutto, ma proprio l'Assessore Solazzi qualche istante fa ha detto che in una legge non può essere previsto tutto, qui, invece, non è così, quindi è un limite di questa proposta, oltre al ritardo. Nel senso che c’è stato messo di tutto e di più, ma poi le risorse, in particolare quelle regionali, nei fatti ci indicano che tutta questa attenzione e credere nel turismo non c'è, perché, a parte il ritardo, si dice, ripeto, il tutto è contrario di tutto.Anche per quanto riguarda il discorso della comunicazione siamo in netto ritardo. Infatti gli strumenti scelti per comunicare le nostre proposte verso un mercato che si è allargato negli ultimi anni, sono molto limitati; ad esempio l'utilizzo del web è veramente ridicolo rispetto a... Scusate, Consiglieri, ma così non riesco proprio a parlare!Presidenza del Vicepresidente Francesco Comi PRESIDENTE. Consiglieri, vi chiedo un po' di rispetto per il Consigliere D'Anna che ha diritto di fare la sua relazione con l’attenzione massima di tutti. Prego, Consigliere D’Anna, continui pure.
Giancarlo D'ANNA. Presidente, magari poi uno se lo può anche leggere negli atti che verranno predisposti, ma ascoltare si tratta comunque di una questione di rispetto del lavoro che dobbiamo svolgere, di rispetto nei confronti di chi parla, di rispetto di chi lavora qui dentro. Però ci troviamo in una condizione nella quale non si può assolutamente lavorare! PRESIDENTE. Consigliere Capponi, Consigliere Massi, Consigliere Brini, per cortesia prendete posto! (…) Se avete finito di borbottare il Consigliere D'Anna potrà continuare a parlare! (...) Consigliere Brini, se non vuole ascoltare in silenzio il Consigliere D'Anna la invito ad uscire dall'Aula! Giancarlo D'ANNA. L'invito credo sia rivolto sia ai colleghi di maggioranza che ai colleghi di opposizione, perché quando uno fa un intervento deve essere messo nelle condizioni di poterlo fare! (…) Per cortesia, Consigliere Brini, ora sto parlando io, quindi o se ne sta zitto, oppure esca fuori! Non capisco questo atteggiamento!Stavo dicendo che anche sull'utilizzo di uno strumento fondamentale di comunicazione, come quello di internet, c'è veramente poco. Già quattro-cinque anni fa si diceva che circa il 50% di chi prenota alberghi, villaggi turistici o agriturismo lo fa attraverso internet. Però oggi non abbiamo motori di ricerca tali da consentire nell'immediato, a chi digita magari “Marche”, “Pesaro” o “Ascoli, un'offerta variegata. In questo riescono molto più i privati degli agriturismo che magari si mettono in rete con delle agenzie estere, riuscendo quindi a portare complessivamente un valore aggiunto al territorio. Non vengono citati più di tanto i risultati delle strategie precedenti. Per quanto riguarda la formazione su tutto l'aspetto del turismo ritengo ci sia un deficit importante, sia verso l'accoglienza negli alberghi, sia verso l'accoglienza nei ristoranti, sia verso gli operatori del turismo (guide turistiche o accompagnatori turistici). Abbiamo fatto una legge che io ho anche contestato, nel senso che la guida o l'accompagnatore turistico non possono essere persone che hanno una conoscenza del fenomeno storico e culturale solo del luogo, perchè nei confronti dell'ospite si deve avere anche un rapporto umano, diverso dall’approccio freddo di chi magari vende un prodotto qualsiasi. Infatti la fidelizzazione di cui tanto si parla si ottiene anche attraverso una professionalità che però nel complesso non è così diffusa.Per esempio nei ristoranti o negli alberghi la difficoltà di reperire personale italiano complica un po'. Molto spesso, infatti, la stagionalità fa sì che, ad esempio, essendoci persone che non parlano bene la nostra lingua poi si possono creare incomprensioni con il turista italiano o straniero che sia.Quindi bisogna puntare molto di più sulla formazione a tutti i livelli. Peraltro deve essere una formazione che serve a formare, non quindi per i formatori. Invece spesso accade che si fanno corsi di formazione che però sono più utili a chi fa formazione piuttosto che a chi deve apprendere. Dobbiamo necessariamente puntare al discorso delle infrastrutture in quanto strettamente collegate al turismo. Qui si è parlato tanto dell'aeroporto di Falconara, anche in questi giorni abbiamo visto le difficoltà in cui naviga. Ma ci sono anche altre infrastrutture che possono essere utili sia ai turisti che ai cittadini marchigiani, vedi ad esempio il discorso che riguarda la ferrovia Fano-Urbino, della quale certamente ho apprezzato molto il fatto che sia stata inserita in un discorso di rete. Quella rete, dunque, che può essere ben più efficiente ed efficace per dare la possibilità ai turisti di muoversi in modo diverso ed alternativo.Un altro problema strettamente legato al turismo, per il quale non si stanno prendendo provvedimenti, è quello dell'erosione marina. Parliamo di turismo balneare, parliamo di bandiere blu, ma in alcune parti del territorio non abbiamo nemmeno il posto per piantare l'asta della bandiera blu! E questo sta succedendo proprio per una mancanza di programmazione degli anni scorsi, oltre ad una conquista selvaggia del territorio che fa in modo che poi l'erosione incida molto più rispetto a quello che potrebbe essere, appunto, se ci fosse una maggiore attenzione ed una maggiore organicità negli interventi. Molto spesso gli interventi tampone che vengono fatti sulla costa bloccano una certa situazione ma subito dopo il problema magari si crea a valle, con il conseguente grave danno delle attività balneari; l'Assessore Solazzi conosce benissimo le problematiche della provincia di Pesaro Urbino, che è la fotocopia di ciò che accade nel resto del territorio marchigiano.Quindi il problema dell'erosione marina è molto serio, mina anche la capacità di offrire nelle nostre spiagge un'accoglienza decente, creando così un grave danno agli operatori che ci sono.Nel complesso, come ho già detto poc’anzi, c'è di tutto e di più, ma quello che manca sono proprio le risorse, che rispetto ai programmi, rispetto alle ambizioni, sono molto limitate. Lo stesso atto ammette che il numero di arrivo e di presenze che si registrano non è adeguato alle potenzialità in termini di attrattiva turistica. Allora - signori miei! - questa è una notevole ammissione di una colpa. L'Assessore Solazzi è intervenuto soltanto nelle ultime settimane, quindi si trova a fronteggiare una situazione che non ha costruito lui, ma sono sicuro che con l'esperienza che ha maturato nel settore, come Assessore al turismo della Provincia di Pesaro Urbino dove ha ottenuto anche buoni risultati, possa in prospettiva modificare questo trend che sicuramente non ci piace. Inoltre anche la parte relativa alla riqualificazione delle strutture turistiche, che potrebbero darci un maggior appeal dal punto di vista dell’accoglienza, dovrebbe essere affrontato in modo molto più concreto. La collega Mammoli prima ha parlato delle nuove strutture costruite all'estero, questo perché i Paesi emergenti, quando sono stati intelligenti ed oculati, non hanno commesso i nostri stessi errori, hanno magari scelto di fare delle camere in modo diverso e con servizi più efficienti, ecc..Certo, riqualificare gli alberghi nel complesso è sicuramente difficile, ma credo che i piani regolatori dei Comuni dovranno necessariamente avere una maggiore attenzione alle esigenze moderne. Ad esempio ci sono moltissime nostre realtà dove gli alberghi non hanno le piscine. Un argomento serio da affrontare, infatti abbiamo anche un tipo di clientela che indipendentemente dal mare ha il piacere di passare parte della giornata in piscina. Però, ripeto, molti alberghi della nostra realtà non hanno una piscina, che è sicuramente un rifugio importante quando magari c'è il mare mosso o giornate diverse da quelle che uno si aspetta.Questo programma, inoltre, trascura un aspetto assolutamente non secondario, ovvero quello dei giovani. Tutte le analisi concordano sul fatto, come ho detto prima, che molti scelgono le vacanze attraverso internet e tra questi la maggior parte sono giovani. I giovani hanno una disponibilità economica generalmente limitata rispetto agli adulti, sono disponibili a viaggiare ma cercano delle strutture low cost. Però anche su questo nella nostra regione, pur avendo gli spazi, pur avendo i luoghi, non abbiamo la capacità di aver una seria rete di ostelli della gioventù. Quando invece gli ostelli della gioventù possono essere sicuramente una promozione maggiore di tante altre, sono luoghi dove i giovani possono tranquillamente andare e avere così l'opportunità di conoscere il territorio e magari anche tornarci successivamente. Questo da noi purtroppo non accade. Nel Comune di Pesaro fino a qualche anno fa c’era un ostello della gioventù ma che oggi è stato trasformato in qualcos'altro - peraltro andrò anche a verificare in che cosa si è trasformato e anche se è stato possibile trasformarlo in quel modo -, era l'unico ostello della gioventù che si trovava sulla costa nella provincia di Pesaro Urbino, ma oggi, ripeto, è una struttura che viene utilizzata per altri fini. Moltissime strutture fanno parte del patrimonio dei Comuni, quindi sarebbe opportuno, Assessore, trovare magari delle forme di finanziamento o di co-finanziamento affinchè si possano sollecitare i Comuni stessi a trasformarle in ostelli della gioventù. Questo ritengo possa essere uno strumento di promozione e un investimento nel tempo. Perché, ripeto, se daremo ad un giovane la possibilità di passare le sue settimane estive o non estive in un ostello della gioventù e far sì che a prezzi bassi conosca un territorio, faremo sicuramente un investimento sul futuro. Su questo dobbiamo lavorarci, anche se potrebbe sembrare un aspetto secondario. Insomma, dobbiamo puntare molto sulla comunicazione attraverso internet, sulla riqualificazione delle nostre strutture, sulla formazione, sull'attenzione al territorio con particolare riferimento all'erosione marina, ma non solo. Infatti bisogna prestare attenzione anche al quel territorio dell'entroterra dove esistono delle belle realtà agrituristiche, delle belle country house, per fare in modo che il territorio stesso non diventi un cocktail dove si può trovare di tutto e di più, magari dal capannone industriale alla fabbrica inquinante o addirittura le discariche.Peraltro, per quelle costruzione di edifici, di strutture o di qualsiasi altra cosa che potrebbero andare a minare il territorio, bisognerebbe prevedere anche dei dinieghi.Quindi nel complesso, ricapitolando, arriviamo in ritardo, ci sono investimenti insufficienti per le ambizioni che si prefigge il piano, non c’è attenzione verso un turismo giovane. Sicchè, ad essere buoni, il nostro voto non può che essere di astensione, con l'auspicio che l'Assessore Solazzi il prossimo anno riesca a presentare un documento che tenga anche presente dei suggerimenti fatti, per cui che ci possano essere gli opportuni investimenti. Ed un segnale forte, che in questi anni non è stato dato, deve essere dato anche per quanto riguarda la tempistica.

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