lunedì 29 settembre 2008

SANITA', D'ANNA: SITUAZIONE DRAMMATICA NELL'ENTROTERRA


Ad Ancona il Lancisi è ancora invenduto A Fano sei sale operatorie mai entrate in funzione
Impianti non a norma, il Mazzoni rischia di chiudere ma in cassa giacciono 35 milioni proprio per le infrastrutture
Spese e sprechi, gli ospedali a due velocità


ANCONA - Ambulanze che faticano ad arrivare, impianti antincendio inadeguati, strutture osbolete e dall’altra fondi che restano dentro i cassetti, cantieri aperti e mai chiusi, camere operatorie che non entrano in funzione. Miserie ed eccessi della sanità marchigiana. E mentre incombe la polemica sull’Inrca-Agenzia della Terza Età con l’ospedale di rete all’Aspio, avanzano le situazioni di criticità. Il Mazzoni di Ascoli, tanto per fare un esempio, rischia la chiusura: gli impianti antincendio non sono a norma. La proroga è scaduta e i vigili del fuoco, facendo un sopralluogo, hanno rilevato la magagna. Il pronto soccorso dell’ospedale di Fano è al collasso: per tutta l’estate sono stati segnalati disguidi e proteste. Per non parlare di Ancona dove all’ospedale di Torrette la viabilità scoppia. E con il trasferimento del Salesi la situazione sarà allo stremo.

“Noi lo diciamo da sempre: bisogna sgravare Torrette e per questo era importante mantenere un pronto soccorso all’interno della città - dice Giacomo Bugaro, consigliere regionale Fi-Pdl -. Demenziale poi caricare Torrette di altro traffico e utenze con il trasferimento del Salesi. La nostra proposta è di utilizzare l’ex Cras: per l’ospedale materno-infantile e per l’Inrca stesso che deve rimanere autonomo e rafforzato. L’ospedale di rete è un’altra cosa con un’utenza e un bacino differente. Ma vedremo i ricorsi per San Sabino: in ballo ci sono i tre milioni di euro spesi con tanto di inaugurazione dell’allora ministro della salute Rosy Bindi finiti nel nulla. Vogliamo parlare ancora di sprechi? Il Lancisi è chiuso da cinque anni e ancora deve essere venduto. Colpa di un cavillo che non permette il cambio di destinazione d’uso ma intanto il mercato immobiliare è andato calando. Ovvero, miliardi in meno a danno della comunità”.

Denaro sprecato ma anche denaro mai utilizzato. Guido Castelli di An ha pronta un’interrogazione su uno stanziamento di 35 milioni di euro revocato lo scorso anno proprio perché i soldi non sono stati spesi nei tempi dovuti. Fondi destinati alle infrastrutture ospedaliere, riassegnati a fine 2007 ma incredibilmente ancora in stallo. Dovevano andare per nuovi ambulatori, per favorire l’intramoenia, per l’aggiornamento dell’impiantistica e quant’altro. “A questo punto - dice Castelli - è davvero paradossale che il Mazzoni rischi di chiudere perché non ha gli impianti antincendio a norma. Camminiamo sul filo del rasoio, le risorse sono limitate e al tempo stesso abbiamo un sistema amministrativo e burocratico che non ci permettere di utilizzare i soldi che abbiamo”.

La bussola delle criticità si sposta anche nel nord della regione. Qui, accusa Giancarlo D’Anna consigliere di An, la situazione “è drammatica” soprattutto nelle zone interne. “La viabilità è antiquata e i presidi in pratica sono in condizione di non poter operare. Tanto per dirne una: non esistono piazzole per l’eliambulanza”. A Pesaro la polemica scoppia per l’ipotesi degli Ospedali Riuniti, “leggi ospedale unico checché ne dica l’assessore, ovvero - continua D’Anna - con un unico soggetto giuridico e amministrativo”. E anche qui, un cantiere aperto e mai chiuso: quello del centro Ime per disabili psichici: “un cantiere - spiega D’Anna - aperto da 12 anni, con 980 mila euro spesi, e ora regno di barboni e sbandati. Se ci sono soldi da investire, finiamo le opere che sono da ultimare. Un altro esempio di sprechi? All’ospedale Santa Croce di Fano ci sono sei camere operatorie che non sono mai entrate in funzione”. Risultato: 50 mila marchigiani costretti a rivolgersi fuori regione.

PIA BACCHIELLI Corriere Adriatico

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Salve sig Giancarlo e complimenti per il suo blog e la sua partecipazione alla vita pubblica del suo comprensorio. Anche noi in Calabria siamo alle prese con problemi di questo tipo e forse ancor più gravi. Se le interessa il sito é:
http://italianjob.wordpress.com/
Saluti!

giancarlo ha detto...

Grazie explorer75 complimenti anche a lei e buon lavoro.