mercoledì 24 settembre 2008
CONTINUA L'ATTIVITA' POLITICA, PRESENTATA UNA PROPOSTA DI LEGGE IN REGIONE MARCHE
Riforma alternativa dei gruppi consiliari del centro destra sulla scuola.
Nel corso di una conferenza stampa alla quale erano presenti i membri della commissione scuola e cultura (Roberto Giannotti, Franca Romagnoli e Francesco Massi), il consigliere Giancarlo D’Anna ed il capogruppo di FI Franco Capponi è stata presentata la proposta di legge di riforma del sistema scolastico che parte dall’ampliamento dell’offerta didattica, alternativa a quella di iniziativa della Giunta regionale.
Il riconoscimento di un reale pluralismo dell’offerta scolastica, fondato non soltanto sulla diversità delle proposte didattiche, ma anche sulla molteplicità dei soggetti attuatori – rilevano in una nota gli esponenti regionali del centro destra – è il primo presupposto per rinnovare ed attribuire maggiore forza al sistema scolastico regionale, mettendo così in atto i principi della sussidiarietà e della competenza concorrente.
La proposta di legge della Giunta regionale, fino ad oggi e prima della presentazione del nostro disegno di legge, l’unica sul tavolo della discussione, in prima commissione, - proseguono i consiglieri del Pdl e dell’Udc - nei fatti, parla genericamente ed esclusivamente di promozione dell’autonomia scolastica, senza fornire una declinazione concreta all’attuazione di tale finalità.
Al contrario, invece, la Giunta regionale conferma la vecchia concezione della scuola marchigiana, indirizzandosi verso la qualificazione dell’offerta attraverso la sola riaffermazione della opzione statalista sul versante educativo.
La proposta di legge del centrodestra – affermano gli esponenti del centro destra - che hanno illustrato i contenuti della loro iniziativa di legge in una conferenza stampa – intende garantire un vero pluralismo scolastico, attraverso la parità dei soggetti erogatori dei servizi, siano esse istituzioni statali che paritarie.
Inoltre, la proposta di legge del PdL e dell’Uc, sempre nell’ottica del pluralismo e nel tentativo di coinvolgere più soggetti nel difficile percorso educativo dei giovani alunni, propone la formazione di associazioni professionali quale luogo di costante confronto su argomenti pedagogico-didattici.
Al centro dell’intervento di legge, infatti, ci sono la persona ed il suo diritto all’educazione, durante l’intero corso della vita, da realizzarsi anche attraverso la libertà di insegnamento e la promozione della cultura del lavoro.
Occupazione lavorativa – secondo i gruppi consiliari del centro destra - che resta uno dei principali obiettivi della compiuta formazione scolastica a mezzo della più ampia acquisizione delle competenze personali e l’arricchimento del proprio patrimonio culturale, spendibili, per l’appunto, al momento della ricerca del posto di lavoro
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