lunedì 3 novembre 2008

RICORDIAMO IL IV NOVEMBRE E LE FORZE ARMATE


La Festa del 4 Novembre 2008 ricorda la vittoria italiana nella grande guerra 1915-1918 di cui quest’anno ricorre il 90° anniversario. I soldati Italiani assestandosi sul Piave si apprestavano a completare l’unificazione d’Italia. Giusto quindi celebrare contemporaneamente anche la Giornata dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate.
Un sentito e doveroso ringraziamento alle Forze Armate che ieri come oggi sono un riferimento importante per la Nazione. Un commosso ricordo a quanti difesero la Patria riuscendo contemporaneamente a trasformare in realtà storica il grande progetto di comunione di tutti gli Italiani in un unico territorio. Per questo motivo la proposta del Ministro La Russa di celebrare questa data ripristinando la festività mi trova pienamente d’accordo. Onorare i caduti in guerra, ricordare e festeggiare l’unità nazionale, le Forze Armate vuol dire celebrare le radici storiche dell’Italia unita. In questo giorno un pensiero ai caduti di Nassirya e a tutti i militari caduti anche di recente nelle diverse missioni nel mondo.
Giancarlo D’Anna
Ecco il testo del Bollettino della Vittoria, il documento ufficiale emesso dal Comando Supremo che annunciava la disfatta nemica.Il testo, fuso nel bronzo delle artiglierie catturate al nemico, è esposto in tutte le Caserme d'Italia:


Comando Supremo, 4 Novembre 1918, ore 12La guerra contro l'Austria-Ungheria che, sotto l'alta guida di S.M. il Re, duce supremo, l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 Maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi è vinta.La gigantesca battaglia ingaggiata il 24 dello scorso Ottobre ed alla quale prendevano parte cinquantuna divisioni italiane, tre britanniche, due francesi, una cecoslovacca ed un reggimento americano, contro settantatre divisioni austroungariche, è finita.La fulminea e arditissima avanzata del XXIX corpo d'armata su Trento, sbarrando le vie della ritirata alle armate nemiche del Trentino, travolte ad occidente dalle truppe della VII armata e ad oriente da quelle della I, VI e IV, ha determinato ieri lo sfacelo totale della fronte avversaria. Dal Brenta al Torre l'irresistibile slancio della XII, dell'VIII, della X armata e delle divisioni di cavalleria, ricaccia sempre più indietro il nemico fuggente. Nella pianura, S.A.R. il Duca d'Aosta avanza rapidamente alla testa della sua invitta III armata, anelante di ritornare sulle posizioni da essa già vittoriosamente conquistate, che mai aveva perdute.L'Esercito Austro-Ungarico è annientato: esso ha subito perdite gravissime nell'accanita resistenza dei primi giorni e nell'inseguimento ha perdute quantità ingentissime di materiale di ogni sorta e pressoché per intero i suoi magazzini e i depositi. Ha lasciato finora nelle nostre mani circa trecento mila prigionieri con interi stati maggiori e non meno di cinque mila cannoni.I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli, che avevano disceso con orgogliosa sicurezza.

Diaz

2 commenti:

Franco ha detto...

Grazie Giancarlo, un bel documento per ricordare quelli che si sono sacrificati per darci la liberta` che oggi godiamo.

Anonimo ha detto...

Mi associo ai ringraziamneti e ai complimenti per l'intensa attività politica.