mercoledì 9 gennaio 2008

POLVERI SOTTILI, ALLARME SOTTOVALUTATO

POLVERI SOTTILI LA SITUAZIONE NON E’ PIU’ TOLLERABILE

Esattamente un anno fa presentai un’interrogazione sulla situazione delle polveri sottili chiedendo alla Giunta regionale:
1) qual è la situazione delle polveri sottili nella Regione Marche;
2) quali iniziative concrete sono state prese dalla Regione Marche per ridurre o limitare la presenza di polveri sottili nelle nostra regione e quali sono i risultati ottenuti;
3) se non si ritiene utile convocare un incontro con i Comuni della Regione per inaugurare una nuova stagione di condivisione di obiettivi e strategie finalizzati alla riduzione delle polveri sottili e rilancio dei mezzi pubblici.

Nessuno si è degnato di dare risposte su un tema, che riguarda la salute di tutti noi. Grandi e piccoli poveri e ricchi.

Risposte arrivano invece dall’Arpam e ci parlano di una situazione drammatica in molte città il limite massimo di superamento del valore limite giornaliero di PM10 - 35 giorni l’anno superato- è stato nel 2007 superato di 4-5 volte .

Legge violata salute a rischio. A serio rischio. Ma la Regione tace, i Comuni abbandonati a se stessi, la salute messa a serio rischio.
Gli effetti degli inquinanti atmosferici sulla salute umana possono essere a breve termine con prevalenti manifestazioni acute e a lungo termine con prevalenti manifestazioni croniche.
Gli effetti a breve termine sono usualmente rappresentati da: patologie acute del tratto respiratorio (faringo-tracheiti), bronchiti acute, difficoltà di respiro in soggetti sani e/o da aggravamenti progressivi delle condizioni cliniche, talora fino alla morte, in soggetti affetti da broncopneumopatie croniche o da altre patologie cronico degenerative che ne aumentano la suscettibilità.
Gli effetti a medio e lungo termine hanno andamento cronicizzante e progressivo; in particolare rientrano in questo ambito i fenomeni degenerativi e neoplastici che concretamente si traducono in broncopneumopatie (bronchiti croniche, asma, enfisema), in tumori maligni (soprattutto cancro-polmonare) e in malattie cardiocircolatorie.

A questo punto non è più rinviabile un incontro tra Regione Marche e Comuni interessati per stabilire e condividere una strategia comune per ridurre sostanzialmente il preoccupante fenomeno. In alternativa rimane solo il ricorso alla magistratura.

􀂉 Interrogazione n. 613
presentata in data 3 gennaio 2007
a iniziativa del Consigliere D’Anna
“Situazione delle polveri sottili nelle città delle Marche”
a risposta orale
Il sottoscritto Giancarlo D’Anna Consigliere regionale di AN,
Premesso:
che le così dette polveri sottili (PM10) fanno male. Fanno male a tutti: giovani e anziani, uomini
e donne sia di destra che di sinistra come di centro. Che è un male che non si vede subito, il più
subdolo, quando arriva è troppo tardi;
che accade che le polveri sottili di tanto in tanto tornano di attualità, ma tra una polemica e
un’altra sono pochi ad adoperarsi per cercare di risolvere o limitare il problema;
che meno auto, cioè più mezzi pubblici; meno petrolio cioè più metano dalle auto alle caldaie,
più solare meno carbone, più fotovoltaico e meno chiacchiere possono contribuire a risolvere il
problema. Così non è. Non ci credono gli Enti pubblici, tantomeno buona parte dei cittadini che
dagli enti pubblici però si aspettano direttive ed esempi;
che molti Enti continuano ad avere uffici, scuole, ospedali il cui riscaldamento è a gasolio,
impianti corresponsabili della proliferazione delle polveri sottili;
che molti Enti pubblici non credono all’alternativa al traffico su gomma come ad esempio la
ferroria (vedi la questione locale del ripristino della linea Fano-Urbino per la quale non c’è
un’effettiva volontà di un recupero, nemmeno ipotetico nonostante altre realtà, come quella della
Merano Malles, in Trentino, abbiano fatto scuola, dimostrato risultati eccellenti);
che, nella nostra Regione, neppure l’utilizzo, come metropolitana leggera della linea ferroviaria
adriatica viene tenuta nella debita considerazione come accade altrove, non basta, i recenti
aumenti dei prezzi dei biglietti dei mezzi pubblici stabiliti dalla Regione Marche (oltre il 25 per cento)
si sono rivelati un disincentivo all’utilizzo dei mezzi pubblici. Su quella delibera, per la quale come
gruppo di AN abbiamo chiesto il ritiro, manifestato in centinaia ad Ancona e raccolto firme, la
Giunta ha confermato l’aumento e con esso una strategia suicida;
che più comodo, meno impegnativo e demagogico è far finta di lottare su quello che ancora non
c’è, che ancora non inquina, anche se potrebbe farlo, piuttosto che cercare di risolvere problemi
reali, fare scelte a volte antipopolari, ma necessarie;
che grazie al disinteresse degli Enti locali, spezzata la corda, la magistratura interviene
surrogando la politica, sulle polveri sottili. Lo fa in Toscana, dove Presidente della Regione e
cinque Sindaci, tra cui quello di Firenze, Presidente Nazionale dell’ANCI, sono indagati per i valori
delle polveri sottili “Perché con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, avendo
l’obbligo giuridico di impedire l’evento, non impedivano il superamento dei limiti annuali di legge
della concentrazione delle polveri sottili fini o articolato (PM10). Tutto questo in base all’articolo 8
del decreto legislativo n. 351 del 4 agosto 1999 e il decreto ministeriale n. 60 del 2 aprile 2002 che
prevedono il valore giornaliero di 50 microgrammi di polveri fini o articolato (PM10) al metro cubo
non possa superare più di 35 volte durante l’anno solare;
Tutto ciò premesso
INTERROGA
il Presidente della Giunta per conoscere:
1) qual è la situazione delle polveri sottili nella Regione Marche;
2) quali iniziative concrete sono state prese dalla Regione Marche per ridurre o limitare la
presenza di polveri sottili nelle nostra regione e quali sono i risultati ottenuti;
3) se non ritiene utile convocare un incontro con i Comuni della Regione per inaugurare una nuova
stagione di condivisione di obiettivi e strategie finalizzati alla riduzione delle polveri sottili e
rilancio dei mezzi pubblici.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Attento Giancà che questi sono capaci di inventarsi altre cooperative rosse con questa scusa... :))

giancarlo ha detto...

FRANCAMENTE NON CAPISCO IL NESSO. COMUNQUE IL PROBLEMA C'E' E' SERIO E PRIMA SI INTERVIENE E MENO GENTE PAGHERA'CON LA PROPRIA SALUTE.
CIAO