lunedì 12 maggio 2008

SANITA': CHIAREZZA SULLA RIABILITAZIONE DI CAGLI


Continua la battaglia per una Sanità più efficiente e diffusa sul territorio. Dopo le battaglie per pergola, Fossombrone, Fano, Pesaro ora l'attenzione del consigliere D'Anna è puntata su Cagli con la seguente interrogazione:
OGGETTO:Interrogazione relativa alla struttura Riabilitazione post Acuzie di Cagli e mancato utilizzo delle dotazioni organiche mediche che infermieristiche esistenti.

Il sottoscritto Giancarlo D’Anna consigliere regionale A.N.-PDL

Premesso

Che: presso il polo ospedaliero di Cagli, dopo anni di lavoro e costi notevoli per l’erario pubblico, si è riusciti finalmente, nel mese di aprile 2008, a completare la struttura finalizzata alla funzione di Riabilitazione post Acuzie, collocata al primo piano dell’edificio stesso (circa 1000 m2 completamente ristrutturati).

Che: si riconosce a tale servizio una funzione utile ed importante, in un territorio dove la popolazione tende ad un aumento constante dell’età media, con le necessità collegate all’aumento degli eventi clinici che necessitano di un trattamento riabilitativo post acuzie.

Che: gli organici di personale sanitario della struttura si sono ridotti nel tempo di oltre il 50%. seguendo la contestuale riduzione di discipline ed attività sanitarie erogate, in una ottica, di fatto, di trasformazione e finalizzazione diversa della struttura.

Che: le aspettative comuni erano quelle di vedere una compensazione di nuove e diverse attività sanitarie, a compensazione dell’eradicazione di quelle esistenti precedentemente, anche per rispondere ad esigenze nuove della comunità, esempio il reparto di Riabilitazione post-acuzie.

Che: solo risorse economiche pubbliche sono state impegnate per la progettazione e ristrutturazione del Reparto di Riabilitazione, presso l’ospedale di Cagli.

Che: l’ASUR marche, zona 2 di Urbino, ha ceduto la struttura, ed il servizio da erogare, al “Gruppo Santo Stefano” .

Che: l’istituto di riabilitazione Santo Stefano, pur definito, sovente, come gestione di tipo pubblico-privato, procedendo all’assunzione di solo personale esterno e non acquisendo, neanche in misura modesta, personale pubblico dipendente della ASUR, mostra una organizzazione in cui il pubblico entra solo quale erogatore di risorse economiche per la realizzazione delle strutture e di liquidatore delle competenze economiche per servizi dati in convenzione.

Che: la direzione sanitaria della zona 2, nel contempo, sta procedendo ad una ulteriore riduzione dell’organico infermieristico della struttura di Cagli, anche ipotizzando l’utilizzo di strumenti contrattuali coattivi di mobilità, al fine di ricollocare tale personale presso altre strutture territoriali diverse, distanti anche decine di chilometri da Cagli.

Considerato: che il personale infermieristico presente, prima dell’unificazione zonale, nel polo ospedaliero di Cagli era composto da circa 80 unità, divenute, al termine del 2007, di sole 43 unità e diverrà, per giugno 2008, di 36 unità.

Ritenendo: che la struttura pubblica deve conservare, per quanto possibile, una gestione diretta e reale delle funzioni sanitarie erogate utilizzando, in primo luogo, le risorse organiche e strumentali già presenti.

Visto: che il porre in mobilità coatta il personale infermieristico, per spostarlo di decine di chilometri non è coerente con l’iniziativa contestuale di far gestire poi al privato una funzione per la quale questo assumerà dall’esterno la stessa tipologia di figura professionale che il pubblico pone in mobilità.

TUTTO CIO’ PREMESSO INTERROGA
Il Presidente della Giunta Regionale per conoscere:

Le motivazioni per cui una risorsa per l’ASUR, quale è il reparto di Riabilitazione, sul quale ha riversato ingenti risorse economiche in progettazione e realizzazione non ha trovato una gestione diretta dell’ASUR stessa, utilizzando, in primo luogo, le proprie dotazioni organiche sia mediche che infermieristiche.

La tipologia di Contratto che l’ASUR Marche zona 2 di Urbino ha stilato con il Gruppo Santo Stefano per la gestione del reparto di Riabilitazione a Cagli.

Quale sarà la retta individuale giornaliera che, per ogni utente, la regione verserà all’Istituto di Riabilitazione convenzionato.


Giancarlo D’Anna

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