mercoledì 21 maggio 2008

LA COMMISSIONE D'INCHIESTA SUI RIFIUTI PRESIEDUTA DA D'ANNA APPROVA IL TESTO FINALE



La Commissione consiliare d’inchiesta sulla verifica della correttezza e regolarità dei provvedimenti regionali autorizzatori degli impianti di smaltimento e l’impatto della gestione dei rifiuti nella provincia di Pesaro e Urbino sulla salute, sull’ambiente e sull’economia, presieduta da Giancarlo D’Anna (AN), vicepresidente Michele Altomeni (RC), ha concluso, oggi, l’esame degli atti, approvando all’unanimità il testo della relazione finale.
Un lavoro attento ed approfondito quello dei commissari che hanno svolto audizioni e sviscerato atti e documenti relativi alla vicenda che ha visto, al centro dell’indagine, discariche, cave ed altri siti di stoccaggio della provincia di Pesaro e Urbino, alcuni dei quali coinvolti anche nell’Operazione “Arcobaleno”.
A conclusione dell’attività di indagine, la Commissione d’inchiesta è giunta ad una relazione, contenente suggerimenti ed indicazioni utili ad evitare il ripetersi di situazioni simili per il futuro. In particolare, la Commissione suggerisce di limitare il più possibile nel territorio regionale, o addirittura evitare, operazioni di recupero ambientale di “ex cave” con rifiuti in quanto esse possono facilmente “mascherare” una vera e propria attività di smaltimento non autorizzata. Un tale convincimento è stato espresso anche da tutti i soggetti intervenuti in audizione. La Commissione d’inchiesta ritiene, peraltro, che le operazioni di ricomposizioni ambientali sono “operazioni molto sospette”. La Commissione suggerisce, inoltre, di potenziare il sistema di raccolta differenziata, aumentare l’importo delle polizze fideiussorie previste a garanzia di eventuali danni ambientali, sollecitare gli organi tecnici (ad esempio, l’ARPAM), chiamati ad esprimere pareri nella fase istruttoria preliminare al rilascio delle autorizzazioni in materia di “ rifiuti”, a svolgere tale funzione dettando indicazioni prescrittive e rigorose e non mediante semplici suggerimenti, aumentare gli strumenti e le risorse destinati al miglior esercizio della funzione di controllo degli impianti di smaltimento rifiuti da parte degli organi a ciò deputati, adottare norme dirette a disincentivare il più possibile l’arrivo dei rifiuti da fuori regione, anche attraverso meccanismi i quali, aumentando la tutela ambientale a favore delle discariche marchigiane, producano un conseguente aumento del costo di smaltimento a carico dell’utente finale.
Adesso, per la relazione, licenziata dalla Commissione, si apre l’iter dell’esame dell’Aula.
Ancona, 21 maggio 2008

1 commento:

Anonimo ha detto...

Questo è il modo di occuparsi della gente, con cose concrete, studiate valutate e non le sparate fumogene di personaggi squallidi che dietro un sorriso falso o un seno abbondante cercano consensi che non arriveranno mai perchè la sostanza non s'improvvisa come pure la serietà. Avanti con il popolo.