sabato 10 gennaio 2009

CURCIO A PESARO, D'ANNA RISPONDE AGLI ORGANIZZATORI


I “Dannati delle Brigate Rosse” sarebbe stato il libro giusto che Curcio avrebbe dovuto presentare a Pesaro e nel resto d’Italia. Invece l’ex capo delle Brigate Rosse, mai pentito o dissociato , diventato famoso per essere stato il leader dei terroristi brigatisti, oggi “monetizza la sua popolarità” promuovendo e vendendo libri che parlano di altro.
Così l’attenzione si sposta sui carnefici dimenticando le vittime e le loro famiglie. Anzi per alcuni , come l’attrice francese Fanny Ardano, Renato Curcio è”un eroe” e le Brigate Rosse “un fenomeno coinvolgente e passionale”.
Un insulto alle vittime, alle famiglie all’intera Nazione.
L’ atteggiamento di chi vuol far dimenticare la storia, il costo di vite umane, il rischio di far apparire i terroristi “educatori” relegando nel dimenticatoio le vittime, ci ha spinto a contestare la presenza di Curcio a Pesaro.
Con l’intento di ricordare le vittime e non i carnefici faremo un sit in in concomitanza dell’arrivo dell’ex brigatista.
Non campagna elettorale come gli organizzatori dell’incontro hanno definito le posizioni che abbiamo assunto sulla vicenda, bensì un doveroso omaggio alle vittime innocenti dell’odio brigatista. Un fenomeno, quello delle Brigate Rosse, che in anni recenti ha dimostrato di essere ancora vitale e pericoloso . Ad un’intervista nella quale si chiedeva a Curcio cosa pensasse delle nuove brigate rosse, dal caso Lioce in poi, Curcio ha risposto:” Non penso niente perché non ho analizzato quel tipo di problema. È un territorio che non conosco, non ho approfondito il problema”.

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