sabato 28 agosto 2010

SANITA', D'ANNA :LA DOPPIEZZA TOGLIATTIANA.

SANITA', D'ANNA :LA DOPPIEZZA TOGLIATTIANA
D'Anna: denunciare quanto non funziona è doveroso,il silenzio è omertoso.

Quello che emerge giorno dopo giorno dal dibattito sulla Sanità appare
ogni giorno di più è la politica della “doppiezza togliattiana”
altrimenti detta del doppio binario.
Da una parte alcuni dicono di voler difendere l'Ospedale Santa Croce,
dall'altra lavorano per l'Ospedale Unico.
Da una parte si dice che ci sono seri problemi nella struttura,
dall'altra si dice che però non bisogna parlarne.
Da una parte ci sono camere operatorie trasformate da anni in magazzini ,con la conseguenza che i cittadini sono costretti ad andarsi ad operare altrove, e dall'altra c'è chi ritiene che chiedere di sanare questa vergognosa realtà equivalga a “sparare contro il Santa Croce.”
Da una parte ci sono cittadini che fanno notare quotidianamente
disservizi e dall'altra chi vorrebbe se ne stessero zitti perché
altrimenti si corre il rischio di fare il gioco di chi vuole
smantellare il Santa Croce.
Da una parte c'è una città che non vuole perdere l'Ospedale Santa
Croce,dall'altra c'è chi non ha mosso un dito per evitare che si
creasse quell'Azienda Ospedali Riuniti che è servita solo a rafforzare
l'Azienda Salvatore di Pesaro che come ebbe a dire l'Assessore
Mezzolani (come risulta da verbale) “perché così com'è non avrebbe i
numeri e i requisiti per andare avanti”.
Già perché l'Azienda San Salvatore di Pesaro nata con una forzatura
politica, con la secessione della Val Marecchia aveva addirittura meno
numeri della Zona di Fano, con l'assorbimento di Fano, Pesaro ha
riequilibrato quel deficit.
Da una parte ci sono degli atti concreti, verbalizzati e documentati
fatti di mozioni, interrogazioni e proposte e dall'altra interventi
per tamponare di volta in volta le situazioni o per cercare di censurare il sacrosanto diritto di
rappresentati del popolo di esercitare il proprio ruolo.
Che le cose non vadano bene nella Sanità delle Marche è risaputo, lo
dimostra la così detta mobilità passiva cioè tutti coloro che sono
costretti a cercare risposte ai problemi in ospedali fuori Regione.
Che Fano negli anni, e la denuncia che ho fatto sulle camere
operatorie lo testimonia,sia stata trascurata e io aggiungo
volutamente trascurata, è un dato di fatto tanto e di dominio
pubblico.
Far finta di non sapere e non vedere e quindi non denunciare quanto
non funziona , solo quello che non funziona ,non credo sia la migliore
strategia anche perché è lo stesso sindaco di Fano a dichiarare che
“c'è chi vuole smantellare il Santa Croce”(Sarebbe opportuno ci
dicesse chi a questo punto) Ma almeno su questo il sindaco è sulle mie
posizioni.
Sull'Ospedale Unico la posizione è diametralmente opposta. Io ho
evidenziato i seri rischi della legge Azienda Marche nord, Aguzzi la
difende.
La legge sugli Ospedali Riuniti ,a mio avviso,andava modificata prima
della votazione, e quindi quello era il momento di intervenire a
difesa della nostra struttura e per questo ho dato battaglia in
Regione, perché così com'è quella legge non garantisce assolutamente
Fano in quanto lascia alla Regione la libertà di fare quello che vuole
compresa una serie di provvedimenti che portano direttamente
all'Ospedale Unico come ha dichiarato l'ex Presidente della
commissione Sanità Lucchetti:”questo è il primo passo verso l'Ospedale
Unico”.
Tutto il patrimonio di Fano, e non è poco, è finito nel calderone
dell'Asur ad iniziare dall'Ospedale Santa Croce( ceduto gratuitamente
dal comune di Fano ed oggi fondamentale risorsa economica per
finanziare la costruzione dell'Ospedale Unico) a tutt'oggi non ci è
dato sapere
a quanto ammonta il patrimonio di Fano e che fine farà.
Ma il doppio binario torna nell'atteggiamento dell'Assessore Mezzolani
che prima delle elezioni dichiarava di non aver mai detto di volere
l'Ospedale Unico poi subito dopo ha detto l'esatto contrario in una
conferenza stampa a Fano. Mentre direttore Aldo Ricci
ha addirittura dichiarato che con “l'Ospedale Unico si
realizza un sogno” .
Doppio binario anche sui tempi, c'è chi vuole far perdere tempo, far
cessare il dibattito per poi presentarsi a cose già fatte. Già perché
il parere dei comuni non è assolutamente vincolante e quindi la scelta
che è stata confermata anche dal Presidente Spacca di costruire un
Ospedale Unico c'è. Ipotizzare tempi lunghi è fuorviate e fa il gioco
di chi in barba al dissenso dei cittadini, vorrebbe costruire, con
l'intervento dei privati, una nuova struttura decentrata utilizzando
le risorse recuperabili dalla vendita o permuta del Santa Croce e del
San Salvatore.
Ben vengano dunque risorse per il Santa Croce e per il San Salvatore,
ben vengano le eccellenze, ben vengano professionisti quotati, ben
vengano assunzioni del personale necessario, ben vengano tutte quelle
migliorie nelle attuali strutture.LA SANITA' LA FANNO MEDICI E
APPARECCHIATURE, NON UN NUOVO OSPEDALE. Ben venga quella trasparenza
che fino ad oggi non c'è stata. Anche per questo il 18 settembre
saremo di fronte all'Ospedale Santa Croce per chiedere ancora una
volta la valorizzazione del Santa Croce e no all'Ospedale Unico.
Giancarlo D'Anna
Vice Presidente della Commissione Sanità

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