MENTRE LA REGIONE MARCHE PUNTA AL "CEMENTO"(vedi ospedale unico) PER MIGLIORARE LA SANITA' L'INDIA PUNTA ALLA TELEMEDICINA.
-ANSA- ROMA, 06 AGO - Interventi e cure sanitarie da Bangalore, in India, all'Africa, attraverso il satellite. E' l'obiettivo (possibile) del progetto di telemedicina avviato dall'ospedale Narayana Hrudayalaya, guidato da Devi Prasad Shetty, l'uomo che ha introdotto nella piu' grande struttura ospedaliera indiana nata nel 2002, (1000 posti letto per 6mila interventi l'anno) il concetto di 'linea di produzione chirugica', una sorta di catena di montaggio della cardiochirurgia che ha consentito di aumentare il numero delle operazioni, abbattendo i costi. Il tutto con l'ausilio della tecnologia piu' avanzata e percentuali di successo simili ai Paesi occidentali. Ora la lungimiranza di Shetty ha travalicato i confini dell'India, per arrivare in Africa. ''Grazie ad un collegamento via satellite - ha affermato Shetty in una nota diffusa dall'ospedale - potremmo offrire una sanita' ad alta tecnologia ai Paesi africani dove, nella maggior parte dei casi, la qualita' degli ospedali e' scarsa''. Il progetto 'Panafrican e-Network' e' destinato, nelle intenzioni del presidente del Narayana Hrudayalaya, soprattutto alle fasce deboli della popolazione, cosi' come gia' avviene al Narayana Hrudayalaya, dove le persone dei ceti meno abbienti vengono sottoposte a interventi chirirgici complessi, per i quali i costi sono inferiori, rispetto a quelli registrati, per esempio negli Stati Uniti, ''di 20 o 30 volte'', come ha dichiarato Shetty alla BBC.
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