giovedì 1 novembre 2007

VIOLENZA I NODI E IL PETTINE

Da anni c'è chi, come noi, denuncia con preoccupazione l'escalation della violenza con particolare riferimento a quella extracomunitaria.Fino a pochi giorni fa, nonostante tutto, vedi la vicenda di Appignano,la sinistra ha tollerato,difeso, giustificato, motivato il comportamento di gente che, se avesse commesso lo stesso reato nel proprio paese di provvenienza, sarebbe finita in carcere duro per sempre. In Italia grazie al buonismo interessato della sinistra e non solo, c'è chi si permette di scontare la pena in un residence in attesa di far quattrini, sporchi di sangue, con interviste televisive e sulla carta patinata.
Poi l'ennesimo episodio quello di Roma -che ricordiamo con l'articolo del Corriere della Sera che segue- dove la violenza raggiunge il massimo della crudezza. PUO' CAPITARE A CHIUNQUE. Ora, ad iniziare da Veltroni, una finta marcia indietro. Dopo aver difeso favorito l'insediamento di veri e propri villaggi del degrado a Roma, fucina e laboratorio,di illegalità, parla di rimpatrio. Non è credibile. E' irrispettoso nei confronti di quanti ad iniziare dalle vittime e le loro famiglie hanno subito e continuano a subire la prepotenza e l'arroganza di chi ha trsformato l'Italia in una palestra di violenza e prepotenza. Carcere duro per chi delinque. Lavori forzati e palla al piede. Se non arriveranno questi segnali forti sarà difficile fermare la valanga montante della reazione dei cittadini.

Violentata e gettata in un fosso a Roma
La vittima, moglie di un ufficiale di Marina, è in coma all'ospedale Sant'Andrea. Fermato un romeno


Un ragazzo indica la baracca dove viveva il romeno che ha aggredito, violentato ed ucciso, la donna iall'uscita della metropolitana di Tor di Quinto (Ansa)
ROMA - È sempre in coma cerebrale all'ospedale Sant'Andrea Giovanna Reggiani la donna italiana di 47 anni aggredita, violentata e poi gettata in un fossato la notte scorsa intorno alle 20.30 a Roma, nei pressi di viale di Tor di Quinto, in zona campo San Piero. La polizia ha arrestato il presunto autore del gesto, Nicolae Romulus Mailat, un romeno di 23 anni, bloccato dagli agenti del Commissariato Ponte Milvio dopo aver ascoltato alcuni testimoni che lo hanno visto gettare la donna nel fossato. Una violenza brutale che ha scosso la città di Roma e ha sollevato immediate reazioni politiche, prima tra tutte quella del sindaco della capitale e segretario del Pd Walter Veltroni che ha parlato di una «efferatezza inimmaginabile» ed ha chiesto l'intervento della Ue per accelerare i rimpatri in Romania.

FLEBILE ATTIVITA' CEREBRALE - Le condizioni della vittima dell'aggressione restano disperate. A quanto si apprende da fonti sanitarie, la situazione dal punto di vista clinico è stazionaria: si registra infatti una "flebile attività cerebrale".

TRASCINATA IN UNA BARACCA - La donna, secondo la ricostruzione degli investigatori, è stata trascinata con la forza in una baracca che si trova nelle campagne che circondano la fermata del trenino a Tor di Quinto. Moglie di un capitano di vascello della Marina impegnato su un dragamine, Giovanna Reggiani viveva poco distante dalla stazione ferroviaria, negli alloggi della Marina Militare. Una zona isolata, circondata da campagna. Nella borsa della donna, trovata nella baracca dove è stata violenta, la polizia ha rinvenuto alcuni scontrini di negozi della capitale:è stata bloccata durante il ritorno a casa dopo un pomeriggio passato a passeggiare e fare compere nel centro di Roma. Come hanno accertato gli investigatori della polizia e i medici del pronto soccorso, la Reggiani ha tentato disperatamente di difendersi dalle violenze e dalle sevizie. Per questo sarebbe stata anche picchiata selvaggiamente.


SEMINUDA - Ad aggravare la posizione del rumeno fermato è anche il ritrovamento della borsa della vittima nel suo appartamento. L'uomo, quando è stato fermato, si trovava ancora in via di Camposampiero, poco distante dal fossato dove è stato ritrovata la donna. Da quanto si è appreso, da fonti investigative, al momento del rinvenimento Giovanna Reggiani aveva i pantaloni abbassati e il volto tumefatto. Soccorsa e trasportata all’ospedale romano Sant’Andrea, i medici avevano fin da subito sottolineato che le sue condizioni erano molto gravi.

CHIESTA LA CONVALIDA DEL FERMO - Il procuratore aggiunto Italo Ormanni e il pm Maria Bice Barborini hanno chiesto al gip la convalida del fermo del romeno Nicolae Romulus Mailat, il 23enne accusato del delitto. Gli inquirenti fisseranno poi un incidente probatorio per acquisire le dichiarazioni di una romena dell'accampamento rom di via Tor di Quinto che ha chiamato la polizia dopo aver notato Mailat portare in spalla il corpo della Reggiani privo di sensi.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

E questo è solo l'inizio, ormai nel nostro (si fà per dire) Paese non Vi è più un controllo sull'emigrazione, solo perchè la Sinistra accetta tutti per poter un giorno farli votare (cani e porci)e non mi venite a dire che certi lavori nessun Italiano è disposto più a fare, non è vero un c...., se certi lavori venissero pagati a tabella e rispettati gli orari di lavoro, gli Italiani disposti, si trovano.Certo così è facile per gli imprenditori, si trova un Extracomunitario che lavora a metà della tariffa, senza contributi, e senza limite di ore, naturalmente il ricavato per l'imprenditore è superiore al doppio di quello che potrebbe ottenere, occupando un Italiano in regola. Attenzione, che la violenza genera violenza, quando le Istituzioni non provvedono alla sicurezza dello Stato, si porta all'esasperazione dei cittadini, che a loro volta cercano di porre un freno con le proprie azioni.

Anonimo ha detto...

Ciao Giancarlo, complimenti per il blog.
Intervengo solo per dire che ormai abbiamo passato il limite, sono disgustato dall'avvenimento e dal fatto che ci sia voluto un bestiale crimine per risvegliare le coscienze dei nostri (!!!) governanti.Veltroni che chiede di intervenire con decisione è ridicolo....proprio lui che per farsi eleggere a segretario del fumoso PD, è ricorso pure al voto degli stranieri. Patetico Prodi che promulga un decreto legge, che verrà affossato non appena arriverà in parlamento! Gli Italiani sono stanchi di questa accozzaglia di gente che dice di governare!!

Fronte Sociale Pesaro Urbino ha detto...

ENNESIMA RAPINA A CAGLI IN PIAZZA A DANNO DELLA BANCA DELLE MARCHE

Adesso è allarme sociale anche a Cagli, dopo il tentativo di furto ai danni del distributore AGIP lungo la superstrada Cagli-Fano, con danni ingenti subiti dal gestore, ecco oggi pomeriggio la plateale rapina in piazza Matteotti a Cagli, ancora da quantificare il bottino e la dinamica dell'azione delinquenziale, lo avevamo denunciato pubblicamente con un comunicato stampa il 19 ottobre scorso inviato alla Prefettura al comando Carabinieri di Urbino ed al Sindaco,la città di Cagli ha bisogno di un potenziamento e di un cordinamento delle forze di polizia presenti nel territorio, una funzionale ripartizione delle presenze istituzionali sul territorio cittadino, l'adozione di politiche efficaci di contrasto ai fenomeni delinquenziali che colpiscono le fasce più deboli della popolazione,
verificare urgentemente la possibilità di aumentare il numero degli addetti alla locale stazione dei Carabinieri già impegnati in compiti gravosi, con gli insufficienti fondi messi a disposizione non possono fare miracoli!

LO AVEVAMO DENUNCIATO PUBBLICAMENTE IL 19 OTTOBRE

Anonimo ha detto...

D'Anna, grazie per questo nuovo e utile spazio. Dove diavolo trovi il tempo per fare tutto?
con stima.
Bruno

Anonimo ha detto...

Altro che moratoria sullapena di morte!

CIRCOLO NERONE-LA DESTRA ha detto...

A STI SCHIFOSI BISOGNA MANDARLI A CASA E PRIMA DARGLI UN CIACCO DI LEGNATE...

Dillo a Fini che vuol dare il voto agli extracomunitari e far entrare la Turchia in Europa.....


GIACOMO ROSSI
www.circolo-nerone.blogspot.com

Anonimo ha detto...

Guarda che per mandarci a casa ci vuole anche il tuo camerata Fini, e comunque non ti preoccupare la soddisfazione di andarcena acasa non ve la diamo. Poi cosa fate senza lui, Berlusca, Casini,Bossi dove cazzo andate a fare una gita a Predappio?

Anonimo ha detto...

Le responsabilità è della classe politica che governa il paese e della magistratura che continua ad essere indulgente con i crimini commessi dagli assassini.