martedì 20 novembre 2007

ETICA E POLITICA 2

DAL CORRIERE ADRIATICO DEL 20.11.2007
Chieste alla maggioranza 48 ore per un chiarimento interno dopo le accuse di D’Anna
Tensioni sul Prg, An prende tempo


FANO - E’ stata l’ultima scottante questione politica emersa sull’urbanistica fanese ma è diventata la prima all’ordine del giorno della maggioranza. Nel vertice del centrodestra di ieri sera si è discusso innanzitutto delle recenti dichiarazioni di Giancarlo D’Anna che, in seguito alle continue rivelazioni sui conflitti di interesse per il Piano regolatore che coinvolgono esponenti della maggioranza, ha chiesto discontinuità per recuperare lo spirito politico originario che tre anni fa portò alla vittoria elettorale della coalizione.

Avvertendo il gelo e l’ostilità degli alleati (in particolare la lista civica La Tua Fano, l’Udc e Forza Italia) Federico Sorcinelli, coordinatore comunale di Alleanza Nazionale, ha chiesto 48 ore di tempo per fare chiarezza all’interno del partito (l’incontro previsto domani). La maggioranza, insomma, sarebbe a rischio e quella che nelle intenzioni di Giancarlo D’Anna avrebbe dovuto essere una scossa, per favorire il cambiamento promesso dall’amministrazione comunale, rischia di diventare un processo politico ai danni dello stesso consigliere regionale di An.

E’ un fatto che il leader della destra fanese, il politico che strinse il patto di ferro con Aguzzi dopo dieci anni di opposizione al centrosinistra, abbia raccolto molti consensi nella base elettorale dopo il suo appello affinché chi ha sbagliato nelle vicende del Prg, tradendo le aspettative di cambiamento, si faccia da parte (lo testimoniano anche gli interventi sul suo blog). Ma è significativo che in un paio di giorni D’Anna non abbia ottenuto nessuna solidarietà da parte dei suoi amici di partito, riscuotendo paradossalmente consensi da tutto il fronte del centrosinistra, compresa la radicale Sinistra Unita.

Il consigliere regionale di An (già vicesindaco di Aguzzi), rivendicando un’etica per gli amministratori pubblici più rigorosa di quella comune e osservando che il Prg approvato due mesi fa sembra aver rivalutato il patrimonio dei privati piuttosto che quello comunale, ha lanciato accuse anche all’opposizione per il sospetto di consociativismo, visto che le vicende più eclatanti sono emerse per iniziative della stampa o dell’associazione Omnibus. Proprio gli accordi stretti nella fase finale delle osservazioni al Prg potrebbero spiegare l’imbarazzo e le esitazioni, di fronte al forte richiamo per una politica di servizio che sia al di sopra di ogni sospetto, degli altri esponenti di An con ruoli in giunta e in consiglio comunale. In ogni caso le conseguenze politiche sembrano destinate ad essere rilevanti e, nel caso che D’Anna venga scaricato da An, addirittura incontrollabili, considerando il consenso personale del consigliere regionale, che certamente non è diminuito in questa occasione, e il carattere “laico” dell’elettorato fanese, che non teme i cambiamenti come la stessa parabola di Aguzzi dimostra. Per il resto il centrodestra ieri sera ha messo a punto una mozione per respingere quella urgente del centrosinistra, che chiede le dimissioni di Francesca Falcioni e Oscardo Ferri dalla commissione urbanistica per la vicenda dei villini alla Trave, e ha saltato a pie’ pari il caso dei due nuovi terreni della famiglia di Franco Mancinelli, spuntati a Bellocchi, rivalutati dal Prg.

LORENZO FURLANI,

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ANCONA - Un punto a favore di Berlusconi. Nelle Marche il coordinatore regionale di An Carlo Ciccioli è con lui. Se Fini snobba il Cavaliere dichiarando con “tanti auguri” che “Alleanza Nazionale non si scioglie e non confuisce nel nuovo partito”, il deputato e psichiatra non ha tentennamenti. Berlusconi lancia il partito del popolo della libertà? “L’idea mi piace”, dice. Anche se, dice in virtù della sua professione di medico, “meglio prima abbassare le temperature della testa. Le agitazioni non portano a niente”. “Non ho nessun problema e nessuna difficoltà - dichiara - io nel nuovo partito ci entro. Berlusconi non ha fatto che accelerare quella che era una nostra idea. Chiaro, bisogna mettersi a tavolino, ci sono cosa da ponderare e valutare. Non è un processo da condurre da padrone: deve essere fatto a pari dignità. Nessuno è messo all’angolo. In politica lo spazio uno se lo conquista sul campo, sui contenuti, sulle tesi e l’operatività politica”. E se al momento c’è troppa fibrillazione, meglio attendere tempi migliori. “C’è tempesta, attendo la quiete”, dice Ciccioli. Sicuro, per altro, che la questione tocchi “i piani alti” mentre “il popolo è unito”. Anche perché “tutti devono capire che da solo nessuno va da nessuna parte. Se potenzialmente posiamo aspirare al 60%, divisi facciamo ridere Prodi e Veltroni”.

tu che fai Giancarlo?

Anonimo ha detto...

io mi chiedo una cosa ma come si fa' a rimanere dentro un partito senza identità...

Anonimo ha detto...

tutto pensavo meno che a diventare democristiano...