mercoledì 2 luglio 2008

SANITA',D'ANNA DENUNCIA: GLI OVER 65 DISCRIMINATI DALLA REGIONE MARCHE


Assistenza domiciliare indiretta in favore dei disabili gravi: basta discriminazioni.

La Regione Marche vanta un primato, quello di essere la regione più longeva d’Italia e non solo. Ma cosa accade a chi ha superato i 65 anni ed è un disabile in situazione di particolare gravità e ha bisogno di assistenza domiciliare indiretta?
Dopo i 65 anni non ne ha diritto, anzi, gli viene negato il diritto a quel tipo di assistenza.
La Regione Marche, infatti, con delibera n.266 del 5.4.2007 prevede che tale assistenza venga fornita solo a chi non ha superato il sessantacinquesimo anno di età.

Una discriminazione che a nostro avviso non ha alcuna giustificazione, dopo i 65 anni c’è bisogno di assistenza come e più di altre età, specie per chi è disabile grave.

La delibera di Giunta Regionale n.266 dell’aprile 2007 avente per oggetto: “Assistenza domiciliare
Indiretta al disabile in situazione di particolare gravità. Per gli anni 2007 e 2008 “ è tristemente esplicita:

“Ai fini del riconoscimento, l’intervento riguarda unicamente ai portatori di handicap già riconosciuti in situazione di gravità dalla Commissione sanitaria di cui all’art. 4 della legge 104/1992 che- rispettivamente alla data del 31.12.2007 e del 31.12.2008 hanno compiuto tre anni (esclusi i casi valutati negli anni precedenti) e le persone che, alla stessa data, non hanno compiuto 65 anni”

La stessa delibera specifica:
”Per disabilità di particolare gravità si intende quella in cui la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, in grado tale da rendere necessario un intervento assistenziale nella sfera individuale che deve essere permanente, per tutto il tempo a venire, continuativo per tutta la durata della giornata e globale per tutte le principali attribuzioni dell’autonomia personale.”

Alla luce di quanto specificato dalla Regione si comprende ancora meno perché siano stai esclusi coloro che hanno 65 anni e oltre.

Una intollerabile e ingiustificata discriminazione che deve essere rimossa immediatamente prevedendo che anche gli ultrasessantacinquenni possano usufruire dei contributi per tutti gli interventi della legge regionale n.18/96, aumentando contemporaneamente il fondo regionale - per l’anno 2007 ammontava a 2.200.00,00 euro- per evitare di ridurre le risorse a chi già beneficia dell’assistenza. Chiediamo un preciso e immediato impegno alla Giunta regionale: l’eliminazione del limite di età e il conseguente aumento del fondo regionale destinato all’assistenza domiciliare indiretta.

Giancarlo D’Anna
Consigliere regionale A.N.-PdL

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Preciso e puntuale, ma il resto del PdL dove cavolo è?

Fronte Sociale Pesaro Urbino ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Angela M. ha detto...

Concordo in pieno! Se c'è una necessità o un bisogno (autentico!!!), è giusto che dalle istituzioni arrivi il sostegno, indipendentemente dall'età del soggetto in causa.

Angela M. ha detto...

Concordo in pieno! Se c'è una necessità o un bisogno (autentico!!!), è giusto che dalle istituzioni arrivi il sostegno, indipendentemente dall'età del soggetto in causa.