lunedì 4 luglio 2011

FOTOVOLTAICO SELVAGGIO, SI CONTINUA A DISTRUGGERE IL PAESAGGIO.



E' sempre più evidente che così come si sta attuando la politcia delle energie alternative è più rivolta ad investimenti stranieri in Italia e nelle Marche. Investimenti che non esitano a deturpare quel valore aggiunto che abbiamo è che è rappresentato dai nostri paesaggi in presenza di una normativa che non pone i necessari paletti. Continuare ad autorizzare impianti fotovoltaici a terra è distruttivo di un'economia legata all'agricoltura e al turismo. Ben venga il fotovoltaico ma sui capannoni e sulle case.

 ECO-ENERGIA:PANNELLI FOTOVOLTAICO PARI 2 MILA STADI IL PICCO IN PROVINCIA MACERATA, AD ASCOLI NORME PIU'' RESTRITTIVE (ANSA) - ANCONA, 4 LUG - Secondo il Dossier sul fotovoltacio ''selvaggio'' nelle Marche, curato dall''architetto Riccardo Picciafuoco ed elaborato da Coldiretti, Cgil, Polis Nova e Laboratorio Recanati, i terreni agricoli che nei primi cinque mesi del 2011 sono stati occupati da grandi impianti fotovoltaici (oltre i 200 kilowatt di potenza) coprono circa 570 ettari. Il triplo dell''intero 2010 (200 ettari). La provincia in cui il fenomeno e'' piu'' evidente e'' quella di Macerata, con 190 ettari, seguita da Ancona (160), Pesaro Urbino (100), Fermo (80) ed Ascoli (40). Il dato ascolano e'' particolarmente significativo, perche'' nella provincia picena sono scattate da poco norme piu'' vincolanti nel Piano territoriale di Coordinamento (Ptc) in materia. Quanto alle nuove domande gia'' presentate, la stima e'' che per la fine dell''anno potrebbero essere coperti dai pannelli altri 900 ettari di terreni agricoli, arrivando a superare quota 1.500 ettari. In pratica, una superficie pari a 2 mila campi di calcio. A partire dal maxi impianto che una societa'' spagnola vorrebbe realizzare a Macerata, in Contrada Boschetto, con 50 ettari di terreno occupati e una potenza di 24 megawatt.

questo è il fotovoltaico che ci piace


 Sul piano nazionale, dal monitoraggio emerge che nelle Marche si costruiscono mediamente piu'' impianti su suolo agricolo e piu'' grandi, il triplo rispetto alla Toscana e il doppio rispetto all''Umbria. In percentuale, la superficie agricola sacrificata e'' invece vicina a quella della Puglia, che dispone di un territorio prevalentemente pianeggiante. L''appello di Coldiretti, Cgil, Polis Nova e Laboratorio Recanati e'' stato fatto proprio anche da altre 12 associazioni: Italia Nostra, Slow Food, Vas Marche, Agritur Aso, Associazione tutela e valorizzazione Valdaso, Codat Osimo, Gruppo societa'' e ambiente Senigallia, Lupus in fabula, Luoghi comuni, Metauro nostro, Pro natura Marche, Salviamo la Val Potenza.

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