mercoledì 8 settembre 2010

D'Anna:La battaglia sulla sanità , si scopre chi sta con i poteri forti


Santa Croce: ultimare i lavori previsti da decenni è doveroso per avere una struttura a norma, rilanciare l'Ospedale è ben altro.




I fondi per il Santa Croce erano previsti programmati e finanziati in massima parte dello Stato servono per ultimare i lavori del Santa Croce pena la perdita dei finanziamenti. Allo st6esso tempo si lavora per costruire l'Ospedale Unico che andrà a sostituire gli attuali. E' follia pura. Noi diciamo ultimate i lavori del Santa Croce, migliorare il resto e rinunciate all'Ospedale Unico.





Nel 1993 un progetto prevede la costruzione di nuovi padiglioni del Santa Croce. Partono i lavori, alcuni vengono terminati e poi rifatti perché alcuni ambienti erano inutilizzabili. Altri ambienti, come il Pronto Soccorso, con grande affanno entrano in funzione. I disagi sono tali e tanti che si ritiene opportuno dargli “un'arciaplata”. Alcuni reparti ,come la dialisi, nonostante quasi un ventennio sono ancora nei vecchi locali. Sei camere operatorie ferme per decenni sono ancora inutilizzate e parte dei lavori fatti sono inutili e dovranno essere rifatti. Cercano di far passare la situazione sotto silenzio.

Da anni invece denuncio questo scandalo, mi batto per l'ultimazione dei lavori ai quali deve seguire un vero rilancio del Santa Croce, politicamente quasi sempre in solitaria, poco importa c'è tanta gente che mi sta vicino.

Già perché dal 1993 sono cambiate amministrazioni, sindaci, assessori, ma delle camere operatorie di quelle mortuarie nessuno ha mai parlato, della dialisi meno che meno, del personale pure. Non ci sono interrogazioni, non ci sono mozioni, non ci sono richieste ufficiali di soluzione dei problemi a parte quelle che ho presentato negli anni. Solo chiacchiere dopo una martellante e continua denuncia.

Oggi, quando interventi previsti da anni e in parte finanziati che vanno a completare quel progetto del 1993 si concretizzano, c'è l'assalto all'annuncio:il Santa Croce verrà potenziato. Più che potenziamento si concludono lavori previsti già nel 1993,finanziati e mai terminati. E' un'altra cosa ma è bene che si concludano quei lavori. Resta l'amaro in bocca per le migliaia di persone che hanno gravitato al Pronto Soccorso, i pazienti della Dialisi, gli operatori della sanità, dei cittadini in perenne lista d'attesa.

I cittadini in questi anni si sono resi conto dei disagi causati negli anni dall'incapacità della politica regionale, della direzione locale e di quanti avrebbero dovuto e potuto risolvere quei problemi.

Oggi tutti per la “valorizzazione” del Santa Croce.

Bene quindi se le camere operatorie entreranno in funzione dopo quasi 20 anni. Bene se il reparto Dialisi si trasferirà nel nuovo padiglione dopo 20 anni e dopo che l'Associazione Nazionale Emodializzati ha denunciato che :”Il termine previsto di giugno 2010 è passato con i cantieri in alto mare ed i pazienti lasciati a soffrire in una struttura assolutamente inadeguata ed indegna di quei livelli di eccellenza di cui la sanità marchigiana giustamente si vuole fregiare”.Vedremo se per quanto riguarda personale, strumentazioni, liste d'attesa ci saranno novità. E' quello per cui ci siamo battuti in pochi, per anni.

La cosa assurda è che mentre tutto questo accade, in quanto previsto programmato e finanziato in massima parte da fondi dello Stato ( quindi inutilizzabile per altri interventi pena la perdita dei fondi )si crea l'Azienda Ospedali Riuniti che mette insieme Pesaro e Fano. Al popolo si racconta “per evitare doppioni” per gli addetti ai lavori “il primo passo verso l'Ospedale Unico”. Già perché in passato il Presidente della Commissione Regionale Sanità della scorsa legislatura, Lucchetti, lo disse chiaramente come risulta da verbale: “Gli ospedali riuniti sono la strada che porta all'Ospedale Unico”. La conferma è venuta durante la campagna elettorale quando il Presidente Spacca dichiarò che l'Ospedale Unico era “una priorità di questa legislatura”, tanto che, subito dopo le elezioni l'Assessore Mezzolani, che in precedenza aveva sempre evitato di parlare di Ospedale Unico lasciando l'incombenza ai compagni di partito, ha con un'intervista dichiarato senza tentennamenti l'intenzione di costruire l'Ospedale Unico entro il 2015 lasciando con un palmo di naso il Santa Croce e il San Salvatore ai quali il destino riserva solo il Pronto Soccorso. Tutto il resto nella nuova struttura, aggiungo io, certamente a Muraglia. A Spacca, Mezzolani si affianca il Dirigente Regionale Carmine Ruta che nel consiglio congiunto di Pesaro Fano e Provincia ha addirittura presentato le diapositive del nuovo Ospedale. Aldo Ricci, direttore dell'Azienda Marche Nord nel dichiarare le attuali strutture di Fano e Pesaro vecchie ha detto che con l'Ospedale Unico”si realizza un sogno”.

Quindi da una parte si devono ultimare i lavori del Santa Croce pena la perdita dei finanziamenti. Dall'altra si lavora per costruire l'Ospedale Unico che andrà a sostituire gli attuali. E' follia pura. Noi diciamo ultimate i lavori del Santa Croce, migliorare il resto e rinunciate all'Ospedale Unico.

Non è così e per questo continuiamo a batterci.. La cosa assurda è che mentre chi ha il potere di decidere ha già deciso per l'Ospedale Unico cioè Spacca, Ruta, Mezzolani altri cercano di far passare il messaggio che l'Ospedale Unico è lontano da venire Una copia esatta della tecnica utilizzata da Mezzolani prima delle elezioni. La realtà e che la partita non è solo tra chi vuole l'Ospedale Unico e chi preferisce un reale e duraturo rilancio delle strutture esistenti. La partita è tra chi sta con quei poteri forti che hanno sempre “influenzato” le scelte e chi sta con la gente comune quella che si è stancata di scoprire a decisioni prese l'ennesima fregatura. Anche per questo saremo a manifestare il 18 settembre alle 17.30 di fronte al Santa Croce.

Giancarlo D'Anna

Vice Presidente della Commissione Sanità

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