domenica 30 agosto 2009

Zanzara tigre, il tormento continua .



D’Anna (PdL): «Dalla Regione Marche, per l’estate 2009, interventi all’acqua di rose contro il fastidioso insetto che ha invaso la Provincia di Pesaro-Urbino».
30 agosto 2009 – Nel 2007 presentai un’interrogazione per sollecitare la Regione Marche ad aumentare le risorse economiche per la prevenzione e la lotta alla zanzara tigre. E anche per chiedere conto dei risultati ottenuti fino a quel momento, degli interventi programmati dalla Regione Marche, per conoscere il tipo di collaborazione e le strategie con gli enti locali per la lotta alla zanzara tigre.
A parte l’adesione ad un progetto sperimentale -come da me suggerito- con la Regione Emilia-Romagna, ad oggi non si è visto alcun risultato di rilievo. Anzi in alcune zone della Provincia di Pesaro-Urbino è ormai impossibile trascorrere qualche ora all’aperto, sia in luoghi pubblici che privati.
Un vero tormento quello della zanzara tigre, che crea problemi aldilà del semplice prurito, soprattutto fra anziani e bambini. Eppure, nonostante le esperienze negative del passato, la Regione non ha varato nulla di veramente incisivo per eliminare o attenuare il problema.
In tanti si sono organizzati pagando personalmente operatori privati per disinfestare giardini e aree verdi intorno alle case e ai ristoranti. Dopo un primo breve sollievo tutto torna come prima: così cittadini, ristoratori, e quanti vorrebbero trascorrere qualche ora all’aria aperta, sono costretti a rintanarsi al chiuso anche quando le giornate sono belle.
Evidentemente anche quest’anno la prevenzione (che prevede campagne contro le larve di zanzara), la fase successiva (quella “ovicida”) e quella di eliminazione delle zanzare sopravvissute ai primi due interventi, non sono state adeguate. Così come le risorse messe a disposizione dei comuni e il coordinamento tra quest’ultimi.
Una mancanza che si è fatta sentire creando seri problemi a cittadini, turisti e operatori del turismo e della ristorazione, nonostante i forti appelli lanciati prima della stagione calda per un’attenzione che non c’è stata. La stagione estiva volge al termine, ma fin da ora chiedo che per la prossima stagione vengano programmati interventi mirati e coordinati, accompagnati da supporto tecnico ed economico da parte della Regione Marche per evitare che il fastidioso insetto, potenziale veicolo di malattie, continui a colonizzare i nostri territori.
Giancarlo D’Anna

1 commento:

rosalba amato ha detto...

L'ARTEMISIA è una pianta dotata di sostanze repellenti per la zanzara tigre, si possono coltivare in vaso,giardino e bruciare le foglie, come i vecchi zampironi.Altra sostanza naturale utile è il TEA TREE OIL,l'olio essenziale di tea tree altra pianta che vive in zone tropicali infestate di insetti.L'olio si può usare sia sulla pelle che bruciare.Queste due piante hanno soptrattutto potenti effetti antibiotici,antimicotici,disinfettanti naturali.La natura non è IL PROBLEMA,in quanto ci offre anche le difese.