domenica 8 giugno 2008

POLIZIA PENITENZIARIA: D'ANNA E PAOLINI S'IMPEGNANO A RISOLVERE ALCUNI PROBLEMI


L’On. Luca Rodolfo Paolini, Lega Nord, e il Consigliere regionale di A.N. Giancarlo D’Anna si sono recati questa mattina in visita alla Casa Circondariale di Pesaro a Villa Fastigi per rendersi conto personalmente di alcune problematiche del carcere di Pesaro legate soprattutto alla cronica carenza di organico della Polizia penitenziaria al numero elevato di detenuti presenti.
Accolti dal Commissario Dott. Riccardo Secci hanno visitato alcuni laboratori: falegnameria e tipografia dove alcuni detenuti lavorano, visitato le cucine e due sezioni dove sono ospitati i detenuti. Dal sopralluogo e dall’incontro con il Commissario Secci è emerso che :

I detenuti presenti sono in media 240/250 di questi 48 Alta Sicurezza, 48 Sex Offender, 139 detenuti comuni, 20 detenute di sesso femminile.

La nazionalità dei detenuti presenti(media) è composta per il 45% da italiani, 45% extracomunitari, 10% comunitari.

Il personale di Polizia Penitenziaria amministrativo è di 127 unità contro la determinazione della pianta organica (2001) è di 169 unità.

E’ assente un Dirigente titolare dal 2004

E inoltre emersa l’esigenza dell’adeguamento dell’assetto normativo della Polizia Penitenziaria a quello delle altre Forze dell’Ordine e la revisione dell’ordinamento penitenziario e della normativa prevedendo una diversa collocazione del Corpo.



L’On Paolini che fa parte della Commissione Giustizia ed il Consigliere regionale D’Anna si sono impegnati a rappresentare ai Ministeri competenti le problematiche rilevate ponendo l’accento su:

• adeguamento delle piante organiche-( che riguardano anche il Carcere di Fossombrone, quello di Monteacuto di Ancona e la Casa di Reclusione di Barcaglione (AN)dove a fronte di una capienza di 150 paosti attualmente ci trovano solo alcune decine di detenuti per mancanza di organico delle guardie penitenziarie.).
• ristrutturazione dell’edificio- che è stato aperto nel 1989-che mostra evidenti segni di degrado ed eventuale elevazione di un piano detentivo aumentando la ricettività con modesto apporto di ulteriore organico.
• Ingresso in carcere ai soli soggetti per i quali è prevista la prosecuzione della misura cautelare in carcere (escludendo l’acceso a coloro che debbono essere giudicati con rito immediato).
• Presenza di un Dirigente titolare.

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