sabato 25 febbraio 2012

FUORI MAFIA E CAMORRA DAL NOSTRO TERRITORIO

La criminalità va affrontata
Il Procuratore Palumbo prima il Prefetto Visconti poi hanno evidenziato un pericolo mafia e camorra sui nostri territori. Finalmente si parla chiaro e non ci si nasconde, come troppo spesso è accaduto in passato dietro un dito.


Parte del nostro territorio negli ultimi anni è diventato terra di conquista di organizzazioni che, direttamente o indirettamente stanno occupando i spazi vitali della nostra società.

Sarebbe importante sapere ( e controllare a fondo) quante attività commerciali sono passate di mano, da dove arrivano i soldi, chi sono questi personaggi che all’improvviso compaiono nei paesi, nelle città e acquistano attività commerciali e turistiche.

Quanti sono i pentiti che vivono sul nostro territorio? Quanti sono quelli che vivono in soggiorno obbligato? Tra questi,quanti sono coloro che hanno aperto attività commerciali?E queste attività sono reali o una sorta di parafulmine, di ventaglio, di separé, che nascondo altro?



La nostra è una Provincia che è stata presa d’assalto dalle eco-mafie, come dimostra la vicenda Arcobaleno .I traffici illeciti riguardano anche lo smercio di griffe false che spesso, purtroppo, vengono tollerate anche dai Comuni. I proventi di questi traffici vanno poi a finire soprattutto in acquisto di droga. Droga circola a fiumi nonostante alcune brillanti operazioni delle Forze dell'Ordine. Dietro lo sballo si nasconde la criminalità e un business impressionante, calamita della criminalità mafiosa e camorrista.



Ben venga l'allarme del Procuratore e del Prefetto. Si agisca di conseguenza. Terra bruciata alla malavita ad iniziare dalla presenza di collaboratori e pentiti e soggiorni obbligati. Controlli sulle nuove attività specie quelle che vedono investitori estranei al territorio. Insorgano i comuni di fronte alla presenza sul loro territorio di certi personaggi che magari scavalcano nelle graduatorie delle case popolari chi è veramente in difficoltà ed ha veramente bisogno. Lotta spietata alla droga e ai clan che gestiscono il traffico. Abbiamo assistito in questi giorni al blitz di controllo delle attività commerciali che non rilasciano gli scontrini. Ci aspettiamo altrettanta e visibile attenzione e controllo dei luoghi , delle situazioni e delle persone che gravitano intorno a questo grave fenomeno.

Infine, ci si dimentica di noi in fatto di rimborsi per i danni causati dal maltempo o per le fermate dei treni mentre ci si ricorda quando c'è da piazzare pentiti e collaboratori. E' giunta l'ora di dire basta e le denunce autorevoli degli ultimi mesi possono e devono segnare l'inizio di una vera difesa del nostro territorio e della qualità della vita.Il Procuratore Palumbo prima il Prefetto Visconti poi hanno evidenziato un pericolo mafia e camorra sui nostri territori. Finalmente si parla chiaro e non ci si nasconde, come troppo spesso è accaduto in passato dietro un dito.


Parte del nostro territorio negli ultimi anni è diventato terra di conquista di organizzazioni che, direttamente o indirettamente stanno occupando i spazi vitali della nostra società.

Sarebbe importante sapere ( e controllare a fondo) quante attività commerciali sono passate di mano, da dove arrivano i soldi, chi sono questi personaggi che all’improvviso compaiono nei paesi, nelle città e acquistano attività commerciali e turistiche.

Quanti sono i pentiti che vivono sul nostro territorio? Quanti sono quelli che vivono in soggiorno obbligato? Tra questi,quanti sono coloro che hanno aperto attività commerciali?E queste attività sono reali o una sorta di parafulmine, di ventaglio, di separé, che nascondo altro?



La nostra è una Provincia che è stata presa d’assalto dalle eco-mafie, come dimostra la vicenda Arcobaleno .I traffici illeciti riguardano anche lo smercio di griffe false che spesso, purtroppo, vengono tollerate anche dai Comuni. I proventi di questi traffici vanno poi a finire soprattutto in acquisto di droga. Droga circola a fiumi nonostante alcune brillanti operazioni delle Forze dell'Ordine. Dietro lo sballo si nasconde la criminalità e un business impressionante, calamita della criminalità mafiosa e camorrista.



Ben venga l'allarme del Procuratore e del Prefetto. Si agisca di conseguenza. Terra bruciata alla malavita ad iniziare dalla presenza di collaboratori e pentiti e soggiorni obbligati. Controlli sulle nuove attività specie quelle che vedono investitori estranei al territorio. Insorgano i comuni di fronte alla presenza sul loro territorio di certi personaggi che magari scavalcano nelle graduatorie delle case popolari chi è veramente in difficoltà ed ha veramente bisogno. Lotta spietata alla droga e ai clan che gestiscono il traffico. Abbiamo assistito in questi giorni al blitz di controllo delle attività commerciali che non rilasciano gli scontrini. Ci aspettiamo altrettanta e visibile attenzione e controllo dei luoghi , delle situazioni e delle persone che gravitano intorno a questo grave fenomeno.

Infine, ci si dimentica di noi in fatto di rimborsi per i danni causati dal maltempo o per le fermate dei treni mentre ci si ricorda quando c'è da piazzare pentiti e collaboratori. E' giunta l'ora di dire basta e le denunce autorevoli degli ultimi mesi possono e devono segnare l'inizio di una vera difesa del nostro territorio e della qualità della vita.

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