martedì 1 dicembre 2009

Liste d’attesa nella sanità: le non-risposte della Regione



D’Anna: «Troppe le prestazioni libero-professionali nell’Asur zona 3 di Fano, a discapito dei cittadini che pagano le tasse per avere un servizio sanitario efficiente»



1 dicembre 2009 – Nel 2008, per quanto riguarda la Provincia di Pesaro e Urbino, la zona territoriale 3 Asur di Fano ha registrato la percentuale più alta (10% contro il 2% di Urbino e Pesaro) nel rapporto tra le attività istituzionali e quelle libero-professionali, effettuate da professionisti che operano nelle strutture ospedaliere. Un dato emerso dalla risposta che l'assessore regionale alla sanità Almerino Mezzolani ha fornito in aula, in risposta all’interrogazione che il Consigliere regionale Pdl Giancarlo D'Anna ha presentato nel luglio scorso per sottolineare il grave problema delle liste d'attesa nella Provincia pesarese.

La conseguenza più evidente è che l’attività libero-professionale, ovviamente a pagamento, risponde alla maggior parte delle richieste di visita. E sono oltre 20mila i cittadini che, ogni anno, si rivolgono all’ospedale per visite specialistiche.

Ma secondo D’Anna il fenomeno presenta risvolti ancora più gravi, perché nel dato fornito da Mezzolani non sono tenute in considerazione le prestazioni fuori Regione. Le liste d'attesa continuano ad essere uno dei problemi della sanità regionale, e questo nonostante circa l’80% del bilancio della Regione finisca proprio in questo capitolo.

Mezzolani si è contraddetto: in una seduta precedente l'assessore aveva ipotizzato che alcune liste d'attesa potevano essere state “create ad arte” e le indagini che la Magistratura ha compiuto di recente nel fermano confermerebbero l'ipotesi.

Ai cittadini preoccupati per la propria salute vanno date risposte tempestive con strutture ospedaliere sul territorio, professionalità e strumentazioni moderne. Per questo continuerà la raccolta di firme per il rilancio e la valorizzazione del Santa Croce e la conseguente riduzione delle liste d'attesa. L’appuntamento è per sabato 5 dicembre, dalle 9,30 alle 13, lungo Corso Matteotti.

Sempre sul problema delle liste d’attesa, D’Anna rilancia la proposta presentata nel luglio scorso, e cioè un indennizzo previsto in caso di mancato rispetto del termine stabilito per l’attesa di determinate visite. Una pratica già attiva in Toscana dove il tempo massimo di attesa per le visite non può superare i 15 giorni.


Giancarlo D’Anna

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