domenica 6 dicembre 2009

PRONTI AD "ACCOGLIERE" RENATO CURCIO A FANO.


“Si può essere ex terroristi ma non ex assassini.”Questo ricorderemo a Renato Curcio quando l'11 di dicembre sarà a Fano a presentare un libro.

Condannato per l'omicidio di due militanti del Movimento Sociale Italiano il capo delle BR non si è mai pentito ne dissociato.

Le Brigate Rosse, fondate da Curcio, così rivendicarono il criminale atto: "Lunedì 17 giugno 1974, un nucleo armato delle Brigate Rosse ha occupato la sede provinciale del MSI in via Zabarella. I due fascisti presenti, avendo violentemente reagito, sono stati giustiziati"

Con un colpo alla nuca vennero assassinati Graziano Giralucci, 29 anni, sposato e padre di una bimba di 3 anni, e Giuseppe Mazzola, 60 anni, carabiniere in congedo, sposato e padre di quattro figli.

Non non abbiamo e non vogliamo dimenticare.

Manifesteremo pacificamente facendo nostre le parole del Presidente della Repubblica Napolitano: “Lo Stato democratico si è mostrato generoso con gli ex terroristi: ma dei benefici ottenuti non avrebbero dovuto avvalersi per cercare tribune da cui esibirsi. Chi abbia regolato i propri conti con la giustizia, ha il diritto di reinserirsi nella società, ma con discrezione e misura e mai dimenticando le sue responsabilità morali anche se non più penali”.

Giancarlo D'Anna
Consigliere Regionale PdL

4 commenti:

Anonimo ha detto...

é vergognoso che persone cosi possano ancora andare in giro ed accogliere pure consensi ed audience. Condivido la posizione del Presidente della Republica .. si devono reinserire nella società in punta di piede e se rinnegana i loro malefatti. Caroline Magoha

Antonio Colucci ha detto...

E' un attacco, il tuo e quello della Lega, del tutto strumentale, sono sicuro che delle vittime del terrorismo non ve ne può fregare di meno. E' il solito attacco verso chiunque è riconoscibile a sinistra, ed è tanto più facile attaccarlo quando è possibile suscitare reazioni emotive. E la Lega si qualifica costantemente per questo richiamo ossessivo verso le reazioni più viscerali. Curcio viene a Fano non rivendicando, o facendo bandiera, di nulla del suo passato, ma per parlare di un'esperienza di aiuto verso un fenomeno sociale che riguarda i soggetti più fragili della nostra società, minori, soli, immigrati. Conosciamo bene la sensibilità della Lega e affini riguardo la tematica dell'immigrazione espressa ultimamente con l'attacco al vescovo di Milano Tettamanzi. Tanto più facile può riuscirgli a Fano attaccando Renato Curcio, che ha scontato interamente la sua pena anche più a lungo di chi, a differenza di lui, si è macchiato di reati di sangue. Si è stanchi di questa volontà continua di divaricazione di una parte del paese verso l'altra. E certo si intuisce che l'odio ideologico che ha attraversato il Paese negli anni '70, qualcuno non lo vuol far sopire, forse perchè parteggiava per la parte, che a differenza dei "rossi", ha pagato un conto trascurabile e tutto ancora da verificare rispetto alle stragi di innocenti che sono il contraltare degli omicidi politici compiuti dal terrorismo rosso. A questo riguardo è recente l' intervento del Presidente Napolitano. Dall'odio ideologico se ne può uscire con un accrescimento del dibattito culturale in seno alla società civile ed è a questo che anche Renato Curcio può contribuire.

Antonio Colucci (socio "REs Publica")

Antonio Colucci ha detto...

Sono caduto anch'io nella polemica ideologica e vorrei invece starne fuori.Curcio, ha pagato il suo conto, non è diventato senatore o nonsochè, semplicemente pubblica e scrive libri occupandosi di soggetti trascurati dai più. Un lavoro onorevole che magari facessero tutti quelli che hanno dovuto pagare un conto con la giustizia, senza parlare degli altri che non hanno assolto neppure quello. Insomma basta col furore verso il nemico ideologico siamo diventati grandi, o no?

Antonio Colucci (socio "Res Publica")

giancarlo ha detto...

Antonio, non si tratta di un "attacco strumentale"il fatto che Curcio abbaia "pagato" il suo debito con lo Stato non significa che le sue responsabilità siano evaporate. Egli ha fondato,le BR, le ha fatte crescere ad inizare dalla prima azione criminale:l'uccisione di Mazzola e Giralucci nel 1974 nella sede del MSI di Parma omicidio per il quale Curcio è stato condannato a 18 anni di carcere. 2 mogli e 5 figli senza padre per sempre e non per 18 anni. Oggi Curcio grazie al suo passato è diventato "famoso" e approfitta della sua fama per vendere libri, magari interessanti e d'attualità ma che portano dietro un passato che tu sei libero di dimenticare, io no. Si può essere ex terroristi ma non ex assassini.