venerdì 1 ottobre 2010

Santa Croce: i risultati di una lunga battaglia che non è ancora finita.



Santa Croce: i risultati di una lunga battaglia che non è ancora finita. Ora si rinunci all'Ospedale Unico

D'Anna: rivendichiamo il ruolo di stimolo e denuncia che ha portato attenzione e provvedimenti.


Basta prendere il volantino di alcuni anni orsono (che allego a testimonianza) della lunga battaglia per per il Santa Croce per rendersi conto che gli obiettivi posti sono stati raggiunti. Infatti sono in corso i lavori per il pronto Soccorso,nominati parte dei primari,in parte garantito il personale paramedico, in via di trasferimento il reparto dialisi e finalmente c'è una data per l'ultimazione dei lavori delle nuove camere operatorie ferme da oltre un decennio.
Non ci siamo sgolati in vano. Non abbiamo manifestato per il nulla anzi abbiamo tenuto vivo il dibattito,le richieste, l'attenzione sul Santa Croce. Era già accaduto con le nuove camere mortuarie, anche queste, dopo una lunghissima battaglia finalmente vedono la luce. Non si è trattato di essere allarmisti ma bensì a conoscenza di quanto serviva al nosocomio fanese per rimanere tale.
Un dibattito anche forte, quello sull'ospedale ma necessario a dare la “sveglia” a quanti si erano dimenticati che 6 camere operatorie erano chiuse e inutilizzate. Utile ad accelerare i lavori del nuovo reparto Dialisi viste le condizioni del vecchio. Caparbietà e continuità di questa battaglia sono state e continuano ad essere fondamentali anche per il futuro.
Se ci fosse chi pensa che l'ultimazione di lavori previsti e finanziati da tempo faccia calare l'attenzione sul progetto di Ospedale Unico,ha fatto male i conti. Basta leggere i quotidiani di oggi per rendersi conto che da Pesaro continuano ad arrivare messaggi sulla necessità di “un nuovo ospedale”, eufemismo per indicare l'ospedale unico. Il messaggio è del sindaco Ceriscioli che ieri ha fatto un'analoga visita a quella del collega di Fano all'ospedale di Pesaro.
Questo è il momento di vigilare come prima anzi più di prima. Preso atto degli investimenti milionari sul Santa Croce come sul San Salvatore sarebbe assurdo e perfino da Corte dei Conti procedere con la costruzione di un'altro ospedale e su quel progetto né l'assessore Mezzolani, né il presidente Spacca hanno fatto marcia indietro. E' bene ricordare che la competenza sulla sanità e della Regione. Quindi la battaglia nonostante i risultati positivi che hanno portato ad una maggiore attenzione al Santa Croce non si ferma per evitare colpi di mano striscianti. Come dimostra il ritardo della pubblicazione dell'atto aziendale degli ospedali riuniti che segnerà il futuro dei due ospedali previsto per i mesi scorsi ma ancora misterioso.

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