venerdì 29 ottobre 2010

FERROVIE :UCCHIELLI E RICCI SUL BINARIO MORTO


UCCHIELLI E RICCI SI ASSUMANO LE PROPRIE RESPONSABILITA' SUI TRASPORTI


D'ANNA.: COMMISIONARONO UN SONDAGGIO SULLA PERGOLA FABRIANO E NON HANNO MAI AFFRONTATO LE CRITICITA' EMERSE.

Per fortuna che chiedono una battaglia bipartisan sulle ferrovie. Ucchielli e Ricci se la prendono con chi come il sottoscritto crede da tempo, nonostante i governi che si sono alternati, ad un maggior e miglior utilizzo dei mezzi pubblici ad iniziare dal trasporto ferroviario. Ucchielli e Mirco Ricci piuttosto dovrebbero prendersela col Presidente della Provincia di PU Matteo Ricci che vorrebbe trasformare la linea ferroviaria Fano-Urbino in pista ciclabile, “contribuendo” in questo modo alla morte della Pergola Fabriano. .La “sveglia” i due esponenti del PD la dovrebbero dare a Matteo Ricci in quanto l'idea di collegare Fossombrone a Pergola è dell'Associazione Ferrovia Valle del Metauro (FVM) della quale faccio attivamente parte.

Altra sveglia la dovrebbe puntare Mirco Ricci per se stesso. Non mi sembra di averlo mai visto agli incontri e manifestazioni delle “Ferrovie dimenticate” o alla “festa della Stazione”di Fermignano. Quantomeno Ucchielli qualche comparsata l'ha fatta per le foto di rito!





Chiaramente mi rendo conto che la scure degli inevitabili tagli potrebbe colpire nel trasporto locale la Pergola Fabriano. Per questo ho lanciato l'allarme e mi impegno a sensibilizzare i rappresentanti governativi. Allo stesso tempo denuncio l'incapacità di Regione e Provincia di Pesaro-Urbino a valorizzare quella tratta pur essendo a conoscenza, tramite un questionario distribuito da questi enti a studenti e lavoratori anni orsono, delle problematiche che rendevano poco appetibile l'utilizzo del treno. Non hanno mai fatto niente pur pagando la regione milioni di euro sia a Ferrovie italiane come ai consorzi dei trasporti territoriali.

Il problema principale della Pergola Fabriano era ed è la mancanza di coincidenze con quelle realtà che fanno riferimento alle due cittadine. Regione e provincia si assumano le proprie responsabilità ad iniziare da queste e non fare come sempre in questi casi col governo nazionale se non con la comunità Europea come accade in questi giorni col trascurato problema delle polveri sottili.

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