martedì 5 ottobre 2010

FARMACI;D'ANNA,"PROGETTO MARCHE" FALLITO.


CONSIGLIO REGIONALE ,FARMACI;D'ANNA,PROGETTO MARCHE FALLITO.(ANSA) - ANCONA, 5 OTT -


Giancarlo D'Anna si e' dichiarato insoddisfatto della risposta ad una sua interrogazione sulla vicenda dei “rimborsi truccati” dei farmaci sui quali indaga la Guardia di Finanza, secondo il in consigliere la risposta in consiglio regionale di Mezzolani''''tende a far passare il concetto che il presunto danno erariale di 5,5 milioni sia dovuto ad una valutazione erronea del meccanismo dei rimborsi''. '''Il bandolo della matassa - a suo giudizio - e'' invece il fallimento del ''Progetto Marche'', che la Regione ha siglato con le farmacie aperte al pubblico''. Un accordo ''''contestato a suo tempo dal Sifo (Societa'' italiana di farmacia ospedaliera) - ha ricordato - in quanto ritenuto svantaggioso e improduttivo per il sistema. La cosa venne segnalata, la scorsa legislatura, alla quinta commissione regionale dove vennero ribadite le criticita' di tale accordo''''. Quanto al ''''buco'''' di 5,5 milioni di euro, ''ben vengano le conclusioni delle indagini della guardia di finanza. Ma - ha ammonito - se anche in questo caso, come sul Cup, emergeranno ''difformita' in ''contrasto con le regole della diligenza e della buona amministrazione'' non ci accontenteremo piu' di dimissioni, ma bensi' chiederemo il commissariamento della sanita' marchgiana'



Secondo Mezzolani invece caso dei presunti rimborsi gonfiati di farmaci legati al ''Progetto Marche'' non e'' ''''una vicenda di una gravita'' estrema, ma, al contrario un servizio eccellente''''. Lo ha detto l''assessore regionale alla salute Almerino Mezzolani, durante la seduta odierna dell''Assemblea legislativa delle Marche a un''interrogazione del vice presidente della commissione sanita'' Giancarlo D''Anna (Pdl) sull''inchiesta della guardia di finanza che ha portato alla segnalazione di 26 dirigenti del servizi sanitario marchigiana alla Corte dei Conti. Mezzolani ha spiegato che la Regione non conosce e non puo'' sapere, per via del segreto istruttorio, chi siano i dirigenti implicati. Ma - ha sottolineato - ''il danno erariale ipotizzato di 5,5 milioni e mezzo di euro per il periodo 2005-2008 per farmaci del Pht (medicinali di classe A del Prontuario della continuita' assistenziale ospedale-territorio) forniti alle farmacie in regime di convenzione, anziche' con il ''Progetto Marche'' non risulta corrispondere a quanto avvenuto''''. Anzi, la Regione Marche ''''e'' la piu'' virtuosa in Italia, la percentuale (in valore) dei farmaci del Pht erogati con la convenzionata e'' la piu'' bassa fra tutte le Regioni: 0,5% rispetto al 7,1% della media nazionale, un dato pubblicato dall''Osservatorio sui medicinali''''. A giugno, quando era scoppiato il caso, l''assessore aveva invitato alla ''''cautela'''', assicurando la massima collaborazione della Regione alle indagini. Oggi ha ipotizzato che la cifra di 5,5 milioni di euro possa essere legata ''''a una valutazione delle eparine a basso peso molecolare (Ebpm) fornite dalle farmacie ''a prezzo pieno'' per il servizio sanitario nazionale, anziche' con il progetto Marche''. Le Ebpm - ha ispiegato - ''''sono inserite nel Pht solo dopo intervento ortopedico maggiore, come anticoagulante nella profilassi della trombosi venosa profonda, ma non per gli altri usi terapeutici''. Dall''1 gennaio 2008 pero' ''a seguito di un accordo, e'' possibile fornire le Ebpm con il ''Progetto Marche'' per tutte le indicazioni terapeutiche. Nel 2008 la differenza contabile tra quanto ha rimborsato il Servizio sanitario regionale per le Ebpm vendute in farmacia in convenzione (a prezzo pieno) e quanto avrebbe pagato il servizio sanitario con il ''Progetto Marche'' e'' di poco piu'' di 14.000 euro (nel 2005 era 1,2 milioni di euro)''. La Regione ha inoltre adottato numerosi atti per le attivita'' di controllo e il servizio salute fornisce ''''periodici report sulla spesa e sui consumi quali quantitativi''. Pagamenti e verifiche ''fanno capo all''Asur, overo alle Zone territoriali. E i controlli - ha rimarcato Mezzolani - sono continui e puntuali, altri ancora sono in corso. Le conetstazioni alle farmacie hanno portato a dei recuperi: ad esempio nella Zt n. 9 di Macerata gli importi contestati sono risultati di poco superiori ai mille eutro l''annno'' ''Le eventuali inadempienze - ha concluso - potrebbero riguardare sia i medici prescrittori sia i farmacisti; su queste ipotesi si sta procedendo alle dovute verifiche''''.

Nessun commento: