mercoledì 4 novembre 2009

CONSIGLIO REGIONALE: PRESENZE E DEFEZIONI


REGIONI: ASSEMBLEA LEGISLATIVA APPROVA TESTO UNICO COMMERCIO (ANSA) - ANCONA, 3 NOV - L''Assemblea legislativa delle Marche ha approvato con 19 voti favorevoli e 11 astenuti (i consiglieri del Pdl) il Testo Unico sul commercio. Approvati anche due ordini del giorno. Ne da'' notizia un comunicato dell''Ufficio stampa consiliare. In sede di dichiarazione di voto Fabio Pistarelli, portavoce del Pdl, ha sottolineato come il Testo unico semplifica e delegifica una normativa estesa e complessa. ''''Un testo - ha detto, sottolineando la serieta'' del Pdl che ha garantito lo svolgimento dei lavori - che ci convince pero'' solo in parte. Si poteva fare di piu'', soprattutto sulle date previste per l''apertura e la chiusura degli esercizi commerciali''''. L''assessore al Commercio Vittoriano Solazzi si e'' detto soddisfatto per la legge, in particolare ''''per la condivisione di un percorso di responsabilita'' tra maggioranza e opposizione''''. Leonardo Lippi (Udc), annunciando il voto favorevole, ha rimarcato come le Marche siano la prima Regione a essersi dotata di un Testo unico in materia. In precedenza, durante l''esame dell''articolato, erano state introdotte alcune modifiche al testo, in particolare all''art. 55, relativamente ai giorni di chiusura obbligatoria degli esercizi al dettaglio in sede fissa. Con un emendamento firmato da Adriana Mollaroli (Pd), e approvato con l''apporto determinante del centrodestra, e'' stata aggiunta la giornata del 26 dicembre alle date gia'' previste per le chiusure obbligatorie del primo maggio, 25 aprile, primo gennaio e Pasqua. Prima era stato respinto un subemendamento, a firma Giancarlo D''Anna (An-Pdl) e Graziella Ciriaci (FI-Pdl), che prevedeva la deroga alla chiusura nelle giornate del primo maggio e 25 aprile nelle localita'' di maggiore afflusso turistico. Respinto anche un emendamento di Michele Altomeni (Prc) teso a limitare le deroghe alla chiusura domenicale-festiva a un massimo di dieci giorni, contrariamente alle 26 giornate della proposta originaria. Ritirati o bocciati in larga parte tutti gli altri emendamenti, proposti sia da consiglieri di maggioranza che di opposizione. Da registrare, dice il comunicato, il mancato accoglimento di un subemendamento del vicepresidente della giunta Paolo Petrini (11 voti a favore, 11 contrari e 2 astenuti) che consentiva deroghe alla chiusura settimanale e festiva a favore di attivita'' di vendita diretta da parte di case madri di produzioni, ad esclusione del settore alimentare. Durante le votazioni e'' stata chiesta per due volte la verifica del numero legale, la prima volta con il consigliere Giancarlo D''Anna, la seconda con Enrico Cesaroni (sempre del Pdl). In entrambi i casi il numero c''era e la seduta e'' proseguita regolarmente. Numero legale che e'' mancato invece dopo una nuova richiesta di Giancarlo D''Anna, al termine degli interventi dei relatori di maggioranza Giuliano Brandoni (Prc) e di minoranza, Vittorio Santori (Pdl), sulle proposte di legge abbinate (testo base n. 293) relative alle ''''Misure di razionalizzazione delle spese per il personale e disciplina della risoluzione consensuale del rapporto di lavoro''''. La seduta e'' stata dunque sciolta.

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