mercoledì 18 novembre 2009

BATTAGLIA SANITA' I PRIMI RISULTATI RISULTATI, GRAZIE ALLE FIRME.





Lavori al Pronto soccorso, una “toppa” che non risolve l’emergenza

D’Anna (Pdl): «Oltre alla struttura bisogna affrontare la carenza di personale. Ma se qualcosa si sta muovendo è grazie alle migliaia di firme raccolte dai cittadini»


18 novembre 2009 – Era ora che l’assessorato regionale alla sanità si ricordasse dei gravi problemi strutturali dell’ospedale Santa Croce di Fano, in primis del Pronto soccorso. Lo fa con quattro mesi di ritardo rispetto a quanto era stato dichiarato nella scorsa primavera. Adesso, a tre mesi dalle elezioni regionali, la direzione dell’Asur Zona Territoriale 3 annuncia in maniera molto vaga che “prima di Natale sarà insediato il cantiere del primo stralcio dei lavori” per alleviare i guai del Pronto soccorso. Come se non bastasse, poi, con ben dieci anni di ritardo nonostante le mie numerose interrogazioni e proposte in Consiglio comunale (dai banchi dell’opposizione) e dal Consiglio regionale, nelle prossime settimane sarà inaugurata la nuova camera mortuaria.
Va bene, anche se il cantiere del Pronto soccorso parte con estremo ritardo rispetto alle necessità che la popolazione fanese e della Valle del Metauro avverte da anni. Vorrei far notare che il bacino d’utenza della Zona Territoriale 3 conta 136.000 persone, cifra nettamente superiore al bacino di Pesaro dove si continua a ragionare su un fantomatico “Ospedale unico”. Ce ne siamo accorti io insieme ad altri 8.500 cittadini che hanno partecipato in massa alla raccolta di firme da me promossa per sostenere e valorizzare l’ospedale Santa Croce: oltre 6.000 le firme raccolte l’anno scorso, a cui se ne aggiungono altre 2.500 raccolte in tre giornate a ottobre e novembre (la raccolta prosegue sabato 21 novembre dalle 9,30 alle 13 lungo Corso Matteotti).
Quelle 6.000 firme sono state fondamentali per sollecitare la Commissione regionale sanità a prendere atto dei gravi problemi del Pronto soccorso e del Santa Croce. Anche se in ritardo si è mosso qualcosa e il grazie va a tutti quei cittadini che non hanno girato la testa dall’altra parte, ma si sono presi l’impegno di firmare per cercare di mantenere alta la qualità dei servizi del loro ospedale.
Il cantiere che si spera sarà insediato “prima di Natale”, è la classica “toppa” ai gravi problemi strutturali di un Pronto soccorso che è un vero e proprio labirinto. Purtroppo non si va a correggere il male di fondo, cioè la carenza di personale medico e paramedico. E i segnali in questo senso non sono positivi, visto che mi risulta che, nelle prossime settimane, ben due medici lasceranno il Pronto soccorso di Fano.

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