venerdì 27 novembre 2009

D'Anna: Mezzolani e Ricci i liquidatori del Santa Croce.


Ospedali Riuniti ? sarebbe più onesto dire “Ospedale Riunito”.
Le chiacchiere stanno a zero. Sono i fatti che dimostrano che la strategia messa in atto dall'Assessore Mezzolani, “ liquidatore del Santa Croce insieme ad Aldo Ricci”, è quella di fare di tutto per ridimensionare la struttura di Fano a vantaggio del capoluogo.

Dopo i lavori mal fatti nel corso degli anni nei nuovi padiglioni ad iniziare dal Pronto Soccorso, dopo le camere operatorie mai entrate in funzione,dopo gli accorpamenti per mesi di alcuni reparti che si ripeteranno in periodo natalizio, dopo aver ridimensionato trasferendo a Pesaro chi aveva contribuito ad ottenere ottimi risultati col progetto'Benessere Donna' attivato a Fano nel 2001 per eseguire interventi di diagnosi precoce nella sfera dei tumori femminili. Dopo aver approvato una legge la 294 con la quale arrogantemente la Regione Marche ha mano libera per decide quello che emerge dai verbali di alcune commissioni e cioè il “rafforzamento dell'Azienda (Pesaro) che già c'è” e “l'Ospedale Unico”. Dopo tutto questo e molto altro l'assessore Mezzolani chiude il cerchio “sentendo” i sindaci sugli Ospedali Riuniti.

Chi conosce la politica sa che il “sentire”, seppur doveroso, conta un poco o niente, specie secome in questo caso, la legge (la 294)attribuisce una discrezionalità totale nelle scelte alla politica regionale.

La legge sugli Ospedali Riuniti sarebbe dovuta essere chiara fin dall'inizio, così non è stato. Per questo continua la mobilitazione, la denuncia e la sensibilizzazione dei cittadini attraverso la raccolta di firme che prosegue ogni sabato lungo corso Matteotti,fino alla scadenza dei 90 (15 gennaio) giorni previsti per la presentazione del Piano Aziendale.

L'obiettivo coinvolgere ancora di più la cittadinanza per impedire che una risorsa fondamentale come l'Ospedale Santa Croce venga sminuita, ridimensionata ,sottoutilizzata da giustificare nel prossimo futuro quelle scelte scellerate che le lobby affaristico sanitarie hanno deciso nelle segrete stanze.

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