Altro che difendere i deboli, la Cgil è in sintonia con i poteri forti, quelli che sono interessati più alla speculazione edilizia piuttosto che alla salute dei cittadini.
Il sindacato di sinistra intervenendo a favore dell’Ospedale Unico Pesaro-Fano scopre le carte: .
Invece di battersi contro le lunghe liste d’attesa che comportano spese ingenti a quanti si vedono costretti a fare controlli e visite a pagamento;
invece di battersi seriamente per chiedere ed ottenere più personale medico e paramedico;
invece di denunciare il fenomeno del”racket delle badanti” dentro e fuori gli ospedali la Cgil diventa “imprenditore” suggerendo la costruzione di una nuova struttura ospedaliera (Ospedale Unico) che inevitabilmente comporterebbe la vendita degli attuali Ospedali di Fano e Pesaro ubicati al centro delle due città destinati a trasformarsi in zone residenziali con ampi profitti per chi andrà a gestire l’operazione.
Ai cittadini interessa avere in Sanità servizi efficienti e per questo non c’è bisogno di operazioni immobiliari che con la salute non hanno niente a che fare.
Ai cittadini interessa professionalità e tempestività e le strutture esistenti sul territorio, se fornite di uomini e mezzi, possono già farlo.
Alla gente interessa sapere con l’integrazione funzionale Fano-Pesaro chi fa cosa e come lo fa.
Al territorio intero dall’entroterra alla costa interessa avere servizi certi e diffusi.
La Regione non si è ancora pronunciata chiaramente su questo, nel silenzio pressoché generale.
Silenzio rotto oggi dalla Cgil, che invece di occuparsi dei malati e delle loro necessità, sembra, più interessata al destino delle aree che verrebbero a liberarsi nel centro di Pesaro e Fano . Lo stesso interesse dei “padroni”.
In una Regione che continua spendere l’80% del suo bilancio in Sanità non è ammissibile che si voglia far passare il concetto che un nuovo ospedale risolva problemi che hanno le radici nelle scelte sbagliate del passato lontano e recente, nella politicizzazione della salute e nel business che c’è nel settore.
Giancarlo D’Anna
Consigliere regionale PdL
1 commento:
In merito alle badanti, caro giancarlo, la CGL è quella che le protegge quando minacciano, chiedendo soldi, quelle famiglie che la assumono in nero, dicendo loro "se non mi dai 1.000 euro perchè mi servono vado alla CGL e dico che lavoro da te in nero". Questa è estorsione ma nessuno fa niente. Vorrei tanto che le famiglie che hanno avuto questi problemi iniziassero a farne testimonianza, anche anonima perche si inizi ad avere un quadro di tale situazione purtroppo esistente. grazieflizings
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