martedì 22 gennaio 2008
Rifiuti :con gli inceneritori non si risolve il problema, anzi.
Non concorda con il collega di F.I. Bugaro il consigliere regionale di A.N. Giancarlo D'Anna sull'idea di dotare ogni provincia di un inceneritore.
"E' la raccolta differenziata la strada maestra- esordisce D'Anna- differenziata e riduzione alla fonte degli imballaggi di piccole e grandi dimensioni" nelle discariche infatti una percentuale che supera abbondantemente il 50% è composta da imballaggi e rifiuti che possono essere recuperati.
"Se poi si prevedono impianti di compostaggio, che trasformano la parte umida in ottimo fertilizzante, il compost, i rifiuti da conferire in discarica si riducono al minimo".
"Gli inceneritori invece prosegue D'Anna- per funzionare hanno bisogno di rifiuti e quindi per assurdo invece di ridurre i rifiuti si incentiva la produzione degli stessi per bruciare, con costi , quelli degli imballaggi,che comunque ricadono sui consumatori, mentre i gestori degli impianti diventano guadagnano sopratutto con gli incentivi dello stato chiamati Cip 6". Inoltre- prosegue D'Anna- anche gli inceneritori producono ceneri che poi finiscono in discarica. Ogni 10 kg. Di rifiuti possono produrre tre Kg. Di ceneri. "Senza contare i fumi che nonostante tutti gli accorgimenti possibili ed immaginabili diffondono nell'aria sostanze nocive:" Quella dei termo-inceneritori può sembrare dunque la risposta più semplice ed immediata alla soluzione del problema dei rifiuti, ma non lo è.
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3 commenti:
Non sono d'accordo tutti ormai parlano dei termovalorizzatori come soluzione al problema. L'esempio viene da Brescia, termovalorizzatore di ultima generazione che inquina molto meno dei precedenti.
Giancarlo è giunto il tuo momento!
Devi scegliere se stare a Destra quella vera!
o rimanere nell'oblio dell'incertezza centrista!
A NOI!
Caro Francesco,a prima vista sembra che gli inceneritori possano risolvere il problema, purtroppo così non è. Infatti numerosi sono i problemi che si riscontrano nei pressi degli inceneritori sia di vecchia come di nuova generazione, ad iniziare dalla diossina. Comunque ribadisco che diventando il rifiuto una sorta di "combustibile"necessario per gli inceneritori la produzione viene incentivata. Con la riduzione a monte degli imballaggi,la raccolta differenziata, il riciclaggio,il compostaggio, l'uso dell'acqua potabile del rubinetto (controllata quotidianamente) invece della costosa minerale che si sposta per centinaia di km con aggravio di costi, inquinamento (camion) e plastica e molto altro si possono ridurre al minimo i rifiuti e con esso i problemi. Credo che questa sia la strada da seguire con un piccolo sacrificio che consiste in un piccolo cambiamento di abitudini.
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