sabato 2 giugno 2012

Quanti e quali sono gli edifici "vulnerabili" ad un evento sismico?


Oggetto: verifica rischio sismico edifici scolastici della Provincia di PU e delle Marche


Il sottoscritto Giancarlo D'Anna, Consigliere regionale delle Marche

PREMESSO

che tutta la penisola italiana e la Sicilia sono zone ad alta sismicità a causa dello scontro fra la zolla africana e quella eurasiatica;

che in particolare il territorio marchigiano è da sempre interessato da un’importante attività sismica sia per l’intensità che per frequenza. Infatti a partire dall’anno 1000 ad oggi, si possono contare circa venti eventi distruttivi con epicentro nel territorio marchigiano senza contare quelli con epicentro nelle regioni limitrofe che hanno prodotto danni anche nelle Marche;



CONSIDERATO



che nella Regione Marche sono presenti 1350 edifici scolastici di proprietà pubblica;

che dopo il terremoto nel Molise nel novembre 2002 e la strage nella scuola di San Giuliano fu introdotto l’obbligo di effettuare le verifiche di vulnerabilità sismica degli edifici strategici ai quali le scuole sono assimilabili (art. 2, comma 3, dell’Ordinanza Presidente Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003);

che le suddette verifiche avrebbero dovuto essere ultimate entro il 31.12.2003, termine più volte prorogato, in ultimo fino al 31.12.2012 (Decreto Legge 29 dicembre 2011 n. 216);

che l’Ordinanza 3274/03 non prevede che l’ente obbligato sia tenuto a comunicare ad altri l’esito della verifica e pertanto gli EE.LL. preposti potrebbero aver eseguito le verifiche e non averlo comunicato alla Regione;

che il possesso del certificato di abitabilità/agibilità non è esaustivo a valutare l’effettiva sicurezza strutturale dell’immobile se sottoposto a sollecitazioni dinamiche come avviene nel caso di un sisma, è possibile infatti che edifici in cemento armato, costruiti prima dell'entrata in vigore delle normative contro il rischio sismico, dispongano del certificato di agibilità ma non idonei a sostenere le sollecitazioni sismiche;

che per quanto sopra riportato, la Regione Marche non dispone di banche dati aggiornate e complete sulle verifiche di vulnerabilità sismica degli edifici pubblici, strumento considerato fondamentale per la prevenzione di disastri in caso di evento sismico





INTERROGA



Il Presidente della Giunta per conoscere:

Se alla luce di quanto esposto non intenda organizzare immediatamente un incontro con gli Enti proprietari delle strutture in questione per verificare quanti hanno adempiuto all'obbligo di verifica della vulnerabilità sismica degli edifici strategici (Ospedali, caserme..) ai quali le scuole sono assimilabili, in considerazione del fatto che tali controlli, originariamente previsti entro il 31.12.2003, sono stati con varie proroghe procrastinati al 31.12.2012 e che l'ordinanza non prevede che l'Ente sia tenuto a comunicare ad altri l'esito della verifica.

E conseguentemente, sulla base della reale e aggiornata situazione, prevedere un programma pluriennale di interventi che in modo definitivo mettano in sicurezza le strutture pubbliche ad iniziare da quelle scolastiche.





Giancarlo D’Anna



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