lunedì 5 marzo 2012

PORTO DI FANO, DOPO IL DRAGAGGIO PARZIALE PEGGIO DI PRIMA


Continua l'esodo dei pescherecci fanesi

 Nei giorni scorsi avevo ancora una volta proposto un dragaggio complessivo del porto e lo stoccaggio di tutto il materiale nel “sito di stoccaggio temporaneo” già presente nell'area portuale in attesa della vasca di colmata di Ancona destinazione finale di quei fanghi.

Feci notare che un dragaggio parziale si sarebbe rivelato “un buco nell'acqua” simile a quello che fanno i bambini in riva al mare e che puntualmente si chiude alla prima onda.

Così è accaduto, purtroppo, tanto che Coomarpesca è intervenuta a denunciare ancora una volta la pericolosità della situazione, tanto da costringere i pescherecci a migrare verso Pesaro.

Gravi le responsabilità di chi non ha provveduto a mettere in sicurezza la navigazione nel porto di Fano. Grave che le nostre attività siano costrette a rifugiarsi a Pesaro. Grave che si siano letteralmente buttate a mare centinaia di migliaia di euro per “un buco nell'acqua”.

Vanno accertate le responsabilità per questo ha chiesto una commissione d'inchiesta regionale. Allo stesso tempo andrebbe quantificato anche il danno erariale per aver speso denaro pubblico senza ottenere alcun risultato.

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