giovedì 1 dicembre 2011

PIANO SOCIO SANITARIO REGIONALE 2 ANNI DI RITARDO E 300 PAGINE DI PAROLE.

Non ci ha fermato la pioggia non ci fermerà la Giuta Regionale


D'Anna nessuna considerazione delle proposte emerse dalle audizioni.



Quattro favorevoli due contrari e 1 astenuto, questo il risultato della votazione con la quale la Commissione Sanità ha approvato il Piano Socio Sanitario 2012-2014..



Forte contrarietà è stata ribadita dal Vice Presidente della Commissione Giancarlo D'Anna ad un Piano che non ha affrontato e risolto in modo chiaro alcuni aspetti fondamentali.



Il primo è la mancata assegnazione della personalità giuridica alle Aree Vaste, senza le quali i territori vengono privati della necessaria autonomia e discrezionalità nella progettazione e gestione della Sanità , nei fatti le Aree Vaste sono semplicemente delle esecutrici di scelte o imposizioni di Ancona.



Il Piano, pur affrontando il tema del taglio di posti letto per acuti non specifica dove e perché, stessa cosa accade per la riconversione degli ospedali e per la loro possibile chiusura.



Una tecnica quella di non comunicare in modo chiaro cosa accadrà attuata per impedire che il crescente malumore dei comuni interessati si trasformi in proteste eclatanti com'è accaduto a Fano a difesa dell'Ospedale Santa Croce e a Pergola per l'Ospedale SS. Donnino e Carmine. Cosa ne sarà ad esempio di Cagli, Fossombrone, Sassocorvaro,Pergola e Urbino?



Il NO di D'Anna si basa anche sulla forte concentrazione di investimenti e eccellenze su Ancona che di fatto potenziano il capoluogo di Regione, che assorbe il 70% delle risorse, lasciando le briciole alle altre province una per tutte quella di Pesaro-Urbino dove si parla di “livello minimo di cura e assistenza su area vasta”. Mentre per il tanto decantato Ospedale Unico di Pesaro il Piano prevede alla voce investimenti “l'individuazione del sito” senza specificare le risorse per costruirlo.



Di fatto con la creazione dell'Azienda Marche Nord Fano è stata fagocitata dall'Azienda persistente e se non ci saranno risorse, come ha evidenziato in Commissione Bilancio l'assessore Marcolini,potremmo aspettarci di vedere “L'Ospedale Unico” nelle vecchie strutture a Pesaro.



Il Piano inoltre ha completamente snobbato quanto emerso in giornate intere di audizioni, come denunciano in una nota intersindacale oltre una decina di sigle.

Un Piano Socio Sanitario che arriva con due anni di ritardo,originariamente si trattava del piano 2010-2012, e che si vuole oggi votare in tutta fretta tra una selva di emendamenti presentati dopo una lunga serie incontri ufficiali e meno ufficiali di partiti e Giunta baipassando la commissione sanità.

Un pessimo esempio di quello che non si dovrebbe fare. In consiglio sarà battaglia.

Giancarlo D'Anna

Vice Presidente Commissione Sanità

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