mercoledì 30 novembre 2011

Spacca s'inchina all'arroganza cinese.


Esecuzione a cui segue spesso l'asportazione di organi
 Al Presidente della Regione Marche Gianmario Spacca che si vanta di essere” il primo governatore italiano ad essere ricevuto in forma ufficiale nella sede del Comitato centrale del Partito comunista cinese”diciamo che c'è poco da vantarsi.



Proprio da quella sede partono gli ordini per l'aborto forzato di miglia di donne Tibetane ma anche cinesi. Proprio da quelle stanze si programma la repressione di cinesi e minoranze etniche e religiose. Da quella sede si organizzano i Laogai ,campi di lavoro forzato,non retribuiti, nei quali vengono imprigionati e costretti a lavorare gratuitamente ,non solo criminali comuni ma anche oppositori politici.

Dal Comitato centrale del Partito comunista cinese dipende la scelta di mantenere in “vita” la pena di morte che vede annualmente oltre 5000 esecuzioni, buona parte delle quali riforniscono “pezzi di ricambio” per il mercato internazionale di organi umani.



Questo e molto altro viene deciso in quella sede, ma al Presidente Spacca interessano solo i rapporti commerciali. Eviti il Presidente, oggi e in futuro, di “predicare” a favore di altri valori che non siano quelli economici.



Ancora una volta, come ha ribadito di recente il Consiglio Regionale delle Marche, approvando una mia mozione, gli chiediamo di porre e discutere col Governo cinese la questione dei Diritti Umani per i cinesi,come per i tibetani, gli uiguri e le varie religioni presenti in Cina.



Poi potrà vantarsi di essere il primo Presidente che ha il coraggio di non piegare la schiena di fronte all'arroganza di un regime sanguinario.

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