martedì 29 novembre 2011

FOTOVOLTAICO, FERMARE LO SCEMPIO. IL CONSIGLIO DICE NO!

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l'impianto in comune di Acqualagna
D'Anna la Regione ha legiferato in ritardo nonostante le denunce del passato



“L'energia prodotta da impianti fotovoltaici può contribuire a ridurre la nostra dipendenza dal petrolio come l'inquinamento atmosferico. Negli ultimi anni, purtroppo, stiamo assistendo a uno sviluppo incontrollato di impianti fotovoltaici nelle campagne marchigiane. Tutto a discapito dell'agricoltura , del paesaggio e di quel turismo rurale di cui la Regione si è sempre vantata”.



Il Consigliere Giancarlo D'Anna (Gruppo Misto) esordisce così nel presentare la mozione-già presentata e mai discussa la scorsa legislatura- che impegna la Giunta a stilare un regolamento preciso e restrittivo che limiti una volta per tutte la diffusione del fotovoltaico a terra. “Bisogna fare in modo che gli impianti siano installati nelle zone più idonee come i tetti di attività industriali e commerciali-ha proseguito D'Anna-.



La legge attuale, infatti, non tutela il territorio dallo scempio che è ,purtroppo, sotto gli occhi di tutti.. “Questo – prosegue D'Anna – implica il fatto che possono essere costruiti impianti senza riguardo per l'ambiente né per l'agricoltura.



Questa realtà sembra dimostrare che lo sviluppo del fotovoltaico è più condizionato dall'affare del Conto Energia e dai Certificati Verdi piuttosto che da una genuina sensibilità nei confronti della produzione energetica”. In poche parole in pochi guadagnano tutti gli altri subiscono.



Il panorama descritto da D'Anna, se non si prendono immediati provvedimenti, è quello di un futuro in cui le colline potrebbero trasformarsi in distese di pannelli, chilometri di cavi elettrici, cabine ad alta tensione al posto di vigne e uliveti. Uno stupro vero e proprio di un territorio che fino ad oggi è stato un elemento qualificante della nostra regione. Lo scempio, ha concluso D'Anna va fermato, la Regione è già colpevole del ritardo con cui è intervenuta, oggi deve impedire che continui.

La mozione è stata respinta.

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