martedì 4 ottobre 2011

RETE SCOLASTICA NO ALLO STRAVOLGIMENTO

Ci attendono, anche nelle Marche, ingenti e non indolori modifiche dell'attuale assetto della rete scolastica regionale nella prossima che andremo ad approvare entro novembre. La mannaia del decreto legge 98/11 , la cosiddetta manovra di luglio del governo nazionale, imporrà l'aggregazione di tutte le scuole dell'infanzia, primaria e secondaria primo grado, ma soprattutto ha aumentato il numero minimo degli alunni per il mantenimento dell'autonomia degli istituti, passando da 900 a 1000 , e da 300 a 500 per le zone montane. Questo , se applicato, significherà il quasi stravolgimento dell'esistente, la soppressione di molti istituti, anche storici, il trasferimento di alunni in altri plessi con disagio per gli studenti e per le famiglie. La cosa è nota dal luglio scorso e varie regioni hanno provveduto ad impugnare l'art.19 del D.L. 98/11dinanzi la corte costituzionale perchè, anche alla luce della basilare sentenza costituzionale 200 del 2009, la materia del dimensionamento scolastico è di competenza esclusiva delle Regioni e un simile intervento statale viola l'autonomia regionale. Perché la nostra Regione non ha impugnato il decreto come hanno fatto altre? Sarebbe stato un gesto importante, di sostegno alle numerose proteste e difficoltà degli enti locali e delle istituzioni scolastiche e probabilmente avrebbe dato più peso alla azione comune. Invece si è preferito far finta di niente ed ora i nodi vengono al pettine. Chiederemo con urgenza agli uffici e alla prima commissione di avviare un tavolo di monitoraggio e redigere una mappatura dell'impatto del decreto nelle marche, e di evitare in ogni modo l'applicazione di scelte non condivise col territorio e dannose .




I consiglieri regionali

Giancarlo D'Anna

Franca Romagnoli

Enzo Marangoni

Daniele Silvetti

1 commento:

Anonimo ha detto...

Tanto a rimetterci sono sempre le famiglie che si ritrovano a dover fare scelte obbligate e non hanno mai voce in capitolo. Guai a protestare perchè tanto le scelte le fanno i "politici" per risparmiare... e le tasse che noi paghiamo a che servono????