lunedì 17 ottobre 2011

FERROVIA FANO-URBINO,D'ANNA:LA REGIONE SI RIMANGIA GLI IMPEGNI


Bici e treno è possibile

FANO URBINO UNA SCELTA SBAGLIATA E CONTRADITTORIA




La scelta della Giunta Regionale delle Marche relativamente alla dismissione definitiva della linea ferroviaria Fano-Urbino è contraddittoria e arrogante.

Contraddittoria perché dopo aver inserito gli scorsi anni l'infrastruttura nell'accordo di programma tra le priorità infrastrutturali con la decisioni di oggi la Giunta si rimangia non solo un impegno ma certifica una scelta che ancora una volta favorisce il trasporto su gomma e le lobby ad essa collegate come l'inquinamento da PM10.

Arrogante perché a pochi giorni dalla XXII Festa della Stazione di Fermignano, nodo importante della Fano-Urbino, che tra l'altro ha visto il patrocinio della stessa Regione Marche e dopo una richiesta di incontro inoltrata al Presidente della Commistione Giancarli per parlare della vicenda, la regione chiude definitivamente il dialogo con chi, come l'Associazione Ferroviaa del Metauro da anni si adopera concretamente per una valida alternativa al traffico su gomma.

Poco interessa l'attenzione di diverse associazioni Inglesi per un recupero turistico della tratta, poco interessa ridurre inquinamento e isolamento dell'entroterra, poco interessasa che solo pochi mesi orsono il Corriere delle Sera ha dedicato un'intera pagina alla Fano Urbino auspicando la sua riapertura.

Una scelta miope che si nasconde dietro la crisi per rimangiarsi l'inserimento tra le priorità dell'accordo di programma stato -regione. In questi mesi si è alimentato un falso dibattito tra ciclabile e ferrovia come se una escludesse un'altra così non è.

La Fano-Urbino fu chiusa per la miopia e per favorire il privato. Oggi si vuol chiudere definitivamente un capitolo per aprirne un'altro poco chiaro. Senza i vincoli di rispetto imposti dalla presenza della ferrovia, cosa accadrà sul nostro devastato territorio dopo lo stupro del fotovoltaico?

Giancarlo D'Anna

Gruppo Misto

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