domenica 30 ottobre 2011
TORCE UMANE IN TIBET ROMA 2 NOVEMBRE – PIAZZA MONTECITORIO ORE 15
MANIFESTAZIONE DI SOLIDARIETA’ AI MARTIRI DEL TIBET
IMMOLATI PER LA LIBERTA’ DEL LORO PAESE
Il 18 di ottobre di quest’anno sul web appare una foto terribile.
Il corpo carbonizzato di Tenzing Wangmo giace, ancora fumante, riverso e rigido su un prato verde. Sullo sfondo si vede un piccolo gruppo di monache che corre verso i poveri resti ormai senza vita.
Fino a quel giorno le autorità cinesi, per le quali la menzogna e la negazione dell’evidenza sono uno degli sport più praticati, avevano sostenuto che tutte le notizie che filtravano da Ngaba – notizie che raccontavano di una situazione di repressione drammatica che aveva portato ad immolarsi col fuoco ben nove giovani sotto i vent’anni – erano frutto di fantasia ed erano messe in giro per denigrare il governo di Pechino.
Al contrario – dicevano - Ngaba è una tranquilla e laboriosa cittadina del Sichuan dove tutto è rose e fiori.
Oggi le autorità cinesi stanno inviando truppe aggiuntive in tenuta antisommossa e dotate di estintori a Nagba e a Lhasa e gridano furiosi al complotto. Sono già in rete filmati che testimoniano l’apparato repressivo messo in moto da Pechino.
I cinesi accusano il Dalai Lama di istigare i giovani tibetani a darsi fuoco e si permettono, proprio loro, di rilevare addirittura che questi sono gesti violenti che vanno contro la morale buddista (sic) e che costituiscono una forma di terrorismo mascherato.
Ecco dunque un altro pretesto per aumentare la repressione e annunciare ulteriori “misure restrittive” in Tibet.
Come sempre Pechino risponde con l’arroganza e la forza, chiudendo gli occhi e negando quello che da sessanta anni a questa parte il popolo tibetano ha cercato di ricordare a loro e al mondo: la brutale e sanguinosa occupazione di un paese libero, la sistematica violazione dei diritti dei tibetani, gli arresti e le detenzioni, le torture e gli aborti forzati…
Per Pechino i tibetani stanno benissimo e sorridono al loro futuro sotto l’illuminata guida del Partito Comunista Cinese.
Ma allora perché, da marzo a oggi, ben nove giovani si sono cosparsi di benzina e dati fuoco al grido di “Tibet Libero”? Cinque di questi sono morti per le ustioni riportate:
Chi descrive la morte di Tenzing racconta della ragazza che camminava tre le fiamme gridando slogan contro il regime cinese e pregando per il ritorno del Dalai Lama.
Un gesto disperato che solo la disperazione può spingere un essere umano a compiere.
Il 2 di novembre a Roma, dalle ore 15.00, davanti a Montecitorio, ci sarà una pacifica manifestazione promossa dalla Comunità Tibetana in Italia e dall’Associazione Italia-Tibet in ricordo di questi giovani martiri tibetani.
Una manifestazione che vuole ricordare a Pechino e al mondo libero che il problema del Tibet non si risolverà mai con la brutale repressione e la propaganda menzognera cui, peraltro, nessuno crede più. Finché la Cina continuerà nella sua ottusa e cocciuta negazione del “problema Tibet” lo spirito e l’eroismo dei tibetani saranno sempre lì, indomiti e coraggiosi emblemi di un popolo che non intende farsi “normalizzare”.
Neppure le più che accomodanti proposte del Dalai Lama in questi anni sono state accettate da Pechino, che anzi le rigetta come un tentativo subdolo di attentare all’unità della madre patria. E pensare che il Dalai Lama è per Pechino un’assicurazione, forse l’unica, che la lotta del Tibet non degeneri in forme di violenza aperta o addirittura di terrorismo.
Sosteniamo il popolo del Tibet, i suoi diritti e la sua pacifica lotta contro il regime di Pechino.
Diamo un segnale forte alla Repubblica Popolare Cinese, all’arroganza di chi si ritiene ormai il padrone del mondo.
COMUNITA’ TIBETANA IN ITALIA
www.comunitatibetana.org
ASSOCIAZIONE ITALIA-TIBET
www.italiatibet.org
venerdì 28 ottobre 2011
EX SANT'ARCANGELO RICEVO E PUBBLICO UNA LETTERA DEGLI AVVOCATI MOROSINI E CANESTRARI
LETTERA APERTA AL SINDACO OTTOBRE 2011
Avv.Giancarlo Morosini Avv.Francesco Canestrari
APPUNTI A FUTURA MEMORIA SULLA SORTE DEL
COMPLESSO EDILIZIO EX SANT’ARCANGELO
Stimato Sindaco,
non vogliamo tediarla con inutili richiami alla storia, al pregio architettonico,
ai valori culturali, alle funzioni sociali, che nel loro complesso rendono l’ex
SANT’ARCANGELO, oggi sede di quella scuola media Padalino che Lei stesso ha
collocato tra le “vere eccellenze” scolastiche (1), un bene collettivo inestimabile per
la città di Fano.
Ci limitiamo a sottolineare qualche dettaglio:
*-l’immobile è tuttora classificato, a norma del PRG, tra le zone A di carattere
storico, artistico o di particolare pregio ambientale (Art.9 NTA).
In base al PP del Centro Storico ha la destinazione d’uso a ‘servizi pubblici’; è
soggetto ai vincoli imposti dal Ministero per i Beni Culturali mentre uno specifico
vincolo tutela l’absidiola di San Mauro (cfr. relazione di stima del dott.Andrea
Triani datata 10.3.2011 su cui, amplius, in prosieguo).
Precisato ciò, veniamo al sodo, che consiste nello storicizzare la situazione e nel
fornirLe utili spunti di riflessione su taluni aspetti delle vicende riguardanti il
complesso immobiliare EX SANT’ARCANGELO.
(()-Cfr. il suo editoriale su “FANO STAMPA” del settembre/ottobre 2011.
2
-1-
Nella Deliberazione della Giunta Comunale dell’8 marzo 2011, titolata:
Indirizzi per la costruzione del nuovo istituto comprensivo in località
Cuccurano-Carrara e della nuova scuola media in località Bellocchi-
Costituzione di un gruppo di lavoro intersettoriale coordinato e
diretto dalla Direzione Generale.
si legge fra l’altro che:
-tra le priorità dell’Amministrazione comunale, per il prossimo triennio 2011-
2013, rientra la realizzazione del nuovo polo scolastico in località Cuccurano -
Carrara e la realizzazione della nuova “scuola media” in località Bellocchi;
-nel redigendo atto di approvazione del Programma Triennale delle Opere
pubbliche 2011-2013, che sarà approvato contestualmente al Bilancio di
Previsione 2011- Pluriennale 2011-2013 - R.P.P.2011-2013, è prevista la
realizzazione delle opere pubbliche sopra indicate;
-per l’oggetto del contratto e le procedure di scelta del contraente ci si atterrà
a quanto previsto dall’art.53 del Codice dei Contratti- D.Lgs. n.163/2006, che
dispone testualmente:
“2. Negli appalti relativi a lavori, il decreto o la determina a contrarre stabilisce,
motivando, nelle ipotesi di cui alle lettere b) e c) (2) del presente comma, in
ordine alle esigenze tecniche, organizzative ed economiche, se il contratto ha ad
oggetto:
a) la sola esecuzione;
b) la progettazione esecutiva e l’esecuzione di lavori sulla base del progetto
definitivo dell’amministrazione aggiudicatrice;
c)previa acquisizione del progetto definitivo in sede di offerta, la
(()-Il citato art.53/co. 2°, lett.c) recita: “previa acquisizione del progetto definitivo in
sede di offerta, la progettazione esecutiva e l’esecuzione di lavori sulla base del progetto
preliminare dell’amministrazione aggiudicatrice. Lo svolgimento della gara è effettuato
sulla base di un progetto preliminare, nonché di un capitolato prestazionale corredato
dall’indicazione delle prescrizioni, delle condizioni e dei requisisti tecnici inderogabili.
L’offerta ha ad oggetto il progetto definitivo e il prezzo. L’offerta relativa al prezzo
indica distintamente il corrispettivo richiesto per la progettazione definitiva, per la
progettazione esecutiva e per l’esecuzione dei lavori... omissis”.
3
progettazione esecutiva e l’esecuzione di lavori sulla base del progetto
preliminare dell’amministrazione aggiudicatrice. Lo svolgimento della
gara è effettuato sulla base di un progetto preliminare, nonché di un
capitolato prestazionale corredato dall’indicazione delle prescrizioni,
delle condizioni e dei requisiti tecnici inderogabili.
oggetto il progetto definitivo e il prezzo. L’offerta relativa al prezzo indica
distintamente il corrispettivo richiesto per la progettazione definitiva, per
la progettazione esecutiva e per l’esecuzione dei lavori ... omissis...
6.
In sostituzione totale o parziale delle somme di denaro costituenti il
corrispettivo del contratto, il bando di gara può prevedere il trasferimento
all’affidatario della proprietà di beni immobili appartenenti all’amministrazione
aggiudicatrice, già indicati nel programma di cui all’articolo 128 per i lavori,
o nell’avviso di preinformazione per i servizi e le forniture, e che non assolvono
più a funzioni di interesse pubblico. Possono formare oggetto di trasferimento
ai sensi del presente comma anche i beni immobili già inclusi in programmi
di dismissione del patrimonio pubblico, purché non sia stato già pubblicato il
bando o avviso per l’alienazione, ovvero se la procedura di dismissione ha avuto
esito negativo.
7. Nell’ipotesi di cui al comma 6, il bando di gara può prevedere che l’immissione
in possesso dell’immobile avvenga in un momento anteriore a quello del
trasferimento di proprietà, trasferimento che può essere disposto solo dopo
l’approvazione del certificato di collaudo ... omissis...”
In data 9 giugno 2011 entrerà in vigore il D.P.R. 5 ottobre 2010 n.207
Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006,
n.163, recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture
in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale 10 dicembre 2010, n.288, S.O..
PRECISATO che:
-l’Amministrazione Comunale di Fano ha come obbiettivo quello di realizzare un
complesso scolastico in località Cuccurano e Carrara;
-dall’analisi della situazione delle scuole a Fano, effettuata dagli uffici della
Pubblica Istruzione, è emersa la necessità di ridistribuire sul territorio le scuole
4
L’offerta ha ad
medie per migliorare il servizio e venire incontro alle esigenze della popolazione
pertanto si è ipotizzato di realizzare una nuova scuola media in località Bellocchi
e due sezioni di scuola media a Cuccurano creando così in questa Frazione un
polo scolastico che comprende materna, elementare e media;
-questo progetto è una ulteriore risposta alle esigenze del Comune di migliorare
la qualità dell’edilizia scolastica processo già iniziato con la nuova edificazione
della scuola elementare di Marotta,la ristrutturazione con relativo ampliamento
della scuola elementare Gentile e la costruzione della scuola materna e nido a
Fano 2;
-il polo di Cuccurano Carrara dovrà comprendere una scuola materna di sei
sezioni, una scuola elementare di dieci classi e una scuola media di due sezioni
(sei classi) con annessa palestra, mensa e cucina centralizzata più i servizi
connessi (3);
-la nuova scuola media di Bellocchi dovrà comprendere sei sezioni per
complessive 18 classi con annessa palestra oltre ai servizi connessi (3);
-nel caso specifico, è intenzione di questa Amministrazione far redigere dai
propri uffici solo il progetto preliminare delle opere che si intende realizzare,
mettendo in gara la progettazione definitiva, esecutiva e la realizzazione dei
lavori, come precisato all’art. 53, c.2, lett.c), del D.Lgs. n.163/2006, precisandosi
che il corrispettivo è dato dalla sostituzione complessiva delle somme di denaro
necessarie per coprire il costo totale, con il trasferimento all’affidatario della
(()-N.B.- Nella delibera n.76 dell’8/3/2011 è previsto che il Polo di Cuccurano-Carrara
comprenda anche due sezioni (6 classi) della scuola media e che la nuova scuola media di
Bellocchi dovrà comprendere sei sezioni per complessive 18 classi, con annessa palestra
oltre agli inerenti servizi.
Invece nel piano di dimensionamento scolastico recentemente deliberato dalla stessa
Giunta, nel nuovo edificio di Cuccurano-Carrara sono previste solo la scuola materna (n.6
sezioni) e la scuola elementare (n.2 sezioni per n.10 classi).
Questa discrepanza rileva in quanto nel “CONSIDERATO CHE” della delibera n.76/
2011 si enuncia che “la realizzazione delle opere pubbliche sopra indicate (cioè Polo di
Cuccurano e Carrara comprendente n. 2 sezioni di scuola media e strutturazione in n. 18
classi della scuola media di Bellocchi) è prevista nel redigendo atto di approvazione del
programma triennale delle opere pubbliche 2011/2013 da approvare contestualmente al
bilancio di previsione 2011 –pluriennale 2011/2013- e RPP 2011/2013.
Con tale atto il Consiglio Comunale ha infatti approvato l’assetto risultante dalla delibera
n.76/2011 e non quello diverso, emergente dal successivo piano di dimensionamento,
approvato con le delibera di Giunta n.395/2011, non modificato, in parte qua, dalle
successive deliberazioni della Giunta e del Consiglio comunale.
5
proprietà di beni immobili appartenenti all’Amministrazione aggiudicatrice,
appositamente indicati e che non assolvono più a funzioni di interesse pubblico
ed istituzionale;
-per quanto riguarda la realizzazione del polo di Cuccurano, è necessario
acquisire la proprietà del terreno, per il quale esiste già un accordo di massima
con le ditte proprietarie per la sua cessione gratuita;
-a Bellocchi l’area è di proprietà comunale;
-i beni comunali che potranno essere trasferiti, previa stima fino alla
concorrenza del costo del polo scolastico all’aggiudicatario in sostituzione totale
delle somme di denaro pubblico costituenti il corrispettivo del contratto sono:
-Edificio Ex Collegio Santarcangelo;
-comparto residenziale in loc.Tre Ponti (comparto ST3_P07);
-Edificio scolastico Cuccurano;
-Edificio scolastico Carrara”.
In buona sostanza il Comune di Fano, facendo applicazione di quanto stabilito
nel surriferito 6° comma dell’art.53 D.Lgs.n.163/2006, intende trasferire
all’aggiudicatario dell’appalto, quale corrispettivo, non somme di denaro ma gli
immobili sopra descritti tra cui il complesso edilizio dell’ex Sant’Arcangelo in una
porzione del quale è oggi insediata la scuola secondaria di primo grado G.Padalino
(4).
-2-
Pochi giorni dopo tale delibera, tra il 10 e il 15 marzo 2011, sommarie stime sono
state effettuate per il Comune dal tecnico dott.Andrea Triani il quale:
● quanto al complesso edilizio Sant’Arcangelo:
-ha indicato le superfici coperte in complessivi mq.7.502,64 (quindi non ha tenuto
(()-E’ strano che gli amministratori locali continuino ancora oggi a parlare di “permuta” anziché
di “appalto”, quasi che la vera natura del meccanismo negoziale costruito dalla Giunta debba
restare riservata; laddove la sua divulgazione favorirebbe una partecipazione quanto più possibile
nutrita all’emanando bando di gara.
6
in nessun conto i due cortili);
-ha valutato “il valore medio ponderato” in €.1.350/mq. (il che doveva portare ad
un valore complessivo di €.10.125.000: 7500 mq. x €.1.350 = €.10.125.000) e poi
con una incomprensibile e gratuita “considerazione delle numerose e consistenti
unità immobiliari delle quali si compone il complesso monumentale (sic!)
oggetto di valutazione”, ai fini di una vendita in blocco ed a corpo ha determinato
in €.8.500.000 (pari ad €.1.133,40/mq.) il più probabile valore di mercato
dell’immobile in questione, con un’alea di variazione dell’ordine del 5% in più o in
meno.
● quanto alla palazzina sede della vecchia scuola elementare di Cuccurano, della
consistenza di mq.720,30 di superfici costruite, la valutazione a corpo è stata di
€.800.000,00 (pari ad €.1.111,11/mq., n.d.r.);
● quanto alla palazzina sede della vecchia scuola elementare di Carrara, ubicata a
ridosso della Strada Statale Flaminia e del fosso della Carrara, della consistenza
di mq.417,76 di superfici costruite, la valutazione a corpo è stata di €.500.000,00
(pari ad €.1.196,86/mq, n.d.r.).
N.B.-Il terreno edificabile di Tre Ponti è stato oggetto di separata stima, risalente
al giugno 2010 da parte del geom.Lorenzo Letizi che ne ha determinato il valore in
€.1.007.000.
-3-
Con la delibera n.90 del 30.3.2011 avente ad oggetto la “approvazione del
piano delle alienazioni 2011 e pluriennale 2011-2013” il Consiglio Comunale di
Fano, “richiamata la delibera di giunta n.76 dell’8.3.2011” ha approvato, “quale
documento programmatorio a cui si dovranno attenere gli uffici comunali”,
demandandone l’attuazione ad apposite deliberazioni della Giunta comunale, un
7
piano delle alienazioni in cui figura per l’anno 2011, in apposita sezione (B), un
prospetto che di seguito si riporta insieme alle note in calce:
IMMOBILI DA PERMUTARE PER LA COSTRUZIONE DEL NUOVO POLO SCOLASTICO IN LOCALITÀ
CUCCURANO-CARRARA E DELLA NUOVA SCUOLA MEDIA IN LOCALITÀ BELLOCCHI INDIVIDUATI
CON DELIBERA DI GIUNTA N.76 DEL 08.03.2011
28
Complesso
S.Arcangelo
Comune di
Fano
Fano
Centro
Storico
8.000.000,00
Allineamento scoper=
to graffato al mappale
1229
Parte
del
Piano
seminterrato
di
proprietà di terzi
29
Scuola Cuccurano
30
Scuola Carrara
31
Comparto
residen= ziale di
espansione
“Tre
Ponti ST3_P07
La permuta degli immobili n.28, 29 e 30 e la conseguente immissione nel possesso
degli stessi, sarà perfezionata dopo la modifica della relativa destinazione urbanistica
e ad avvenuto trasferimento delle sezioni scolastiche della scuola Padalino, Carrara e
Cuccurano nei costruendi Poli Scolastici di Cuccurano-Carrara e Bellocchi, nonché al
contestuale trasferimento degli immobili n.28, 29 e 30 dal patrimonio indisponibile a
quello disponibile.
Ne consegue che i valori di stima sopra indicati, prudenzialmente
indicativi, saranno adeguati alla nuova destinazione urbanistica, fatta
eccezione per l’immobile n.31, inventariato al patrimonio disponibile.
Fermiamoci qui per le prime considerazioni:
• lo stimatore del Comune di Fano dott.Andrea Triani valuta l’immobile ex
S.Arcangelo, ubicato nel cuore del centro storico di Fano, €.1.133,40 al mq.,
valore analogo sia a quello della vecchia scuola elementare di Cuccurano, e
addirittura inferiore a quello della vecchia scuola elementare di Carrara, sita a
ridosso della S.S.Flaminia e adiacente ad un fossato;
• ad onta di tale stupefacente risultato, il Consiglio Comunale di Fano, nella
seduta del 30 marzo 2011, quindi appena 15/20 giorni dopo la redazione delle
stime da parte del dott. Andrea Triani , ha ulteriormente diminuito il valore
Comune di
Fano
Comune di
Fano
Pedini
Luciano
Cuccurano
Carrara
14.243
ca.
Tre Ponti
800.000,00
500.000,00
1.007.000,00
8
del complesso ex Sant’Arcangelo (5) portandolo ad €.8.000.000,00
pari ad euro 1.066,66/mq. con un ribasso tanto repentino quanto
immotivato di mezzo milione di euro!!
C’è da restare allibiti.
Ed anche quell’inciso finale che dichiara “prudenzialmente indicativi” i
valori attribuiti ai cespiti 28, 29 e 30, facendo riserva di adeguarli alla “nuova
destinazione urbanistica”, non convince poiché lascia supporre che le stime
del dott.Andrea Triani siano state fatte considerando le destinazioni attuali; ma
così evidentemente non è, posto che al presente i beni in parola, funzionalmente
destinati a pubblica utilità, avrebbero un valore commerciale nullo o irrisorio.
Lei converrà che gli sviluppi futuri debbono essere costantemente ed attentamente
monitorati.
-4-
4.1-Il Resto del Carlino del 29/4/2011, nel resoconto della seduta del
Consiglio Comunale del 28/4/2011, Le attribuisce, virgolettando, la seguente
dichiarazione: “...questa amministrazione ha l’esigenza di costruire
nuove scuole e per farlo non possiamo permutare terreni agricoli
ma immobili di valore. Solamente la scuola elementare e materna di
Carrara e Cuccurano costa 7 milioni di euro, la nuova media altri 4
milioni” (6);
4.2-nello stesso articolo leggesi: “Il sindaco Stefano Aguzzi nel rispondere
ai vari interventi dei consiglieri dell’opposizione ha (..) sottolineato
(()-I valori degli altri tre immobili sono rimasti invariati.
(()-Si nota una evidente sproporzione:
-le 6 sezioni di scuola materna + 10 classi di scuola elementare non possono costare quasi
il doppio di n.18 classi di scuola media inferiore.
Forse il sindaco, nel suo intervento al Consiglio Comunale del 28.4.2011, aveva a
disposizione per il polo di Cuccurano-Carrara i costi previsionali di quando ancora detto
9 doveva comprendere anche due sezioni (6 classi) di scuola media.
polo
che il Sant’Arcangelo è l’unico immobile della città che può
permettere, con una permuta, la realizzazione di una nuova scuola
elementare e materna a Carrara e Cuccurano e una nuova scuola
media (a Bellocchi, n.d.r.)”.
Questa affermazione non può essere condivisa.
Difatti nello stesso Piano Pluriennale delle Alienazioni approvato con la delibera
consiliare n.90 del 30/3/2011 si trovano inseriti immobili comunali da alienare
per un controvalore di €.29.085.000,00 come da prospetto (C) che segue:
PIANO PLURIENNALE ALIENAZIONI 2011-2013 (C)
A
Comparto
funzionale
integrato
Fantasy World ST6_P19
B
Comparto Commerciale
Roberti & Paoletti
C
Comparto ST6_P36
D
Comparto ST6_P46
E
Area F5 Madonna Ponte
F
Terreno agricolo con
sovrastante fabbricato
G
Terreno agricolo con
sovrastante fabbricato
H
Terreno agricolo con
sovrastante fabbricato
I
Terreno agricolo con
sovrastante fabbricato
L
Compendio fondiario
Serrungarina
TOTALE (C) 29.085.000,00
Comune di Fano
Ditta Roberti & Paoletti
affitto commerciale
Affitto Santinelli Loris
Affitto Bertulli Marco
Affitto Vincenzi Valeria
Conduttore Pedini Lu=
ciano – Scadenza con=
tratto 10/11/2012
Conduttore Lugli-Peroni
Scadenza contratto:
10/11/2015
Conduttore Alessandrini
Gabriele – Scadenza
contratto: 10/11/2012
Conduttore Santinelli
Loris
–
Scadenza
contratto: 10/11/2012
Magi-Occhialini
323.771
Torrette
Fano
20.000
Torrette
Fano
50.189
Metaurilia
45.555
Pontesasso
105.000
Tre Ponti
San Michele
11.000
Tre Ponti
di
18.500.000,00
di
2.200.000,00
1.100.000,00
1.350.000,00
3.675.000,00
250.000,00
3.304
Bellocchi
350.000,00
6.848
Caminate
Polo estrattivo
10.000
Loc.Metaurilia
160.000,00
250.000,00
300.000
Pozzetti/Guazzi
1.250.000,00
-5-
E’ tempo di precisare, così aiutando il Consiglio Comunale a sciogliere la
riserva annunciata nella delibera n.90 del 30.3.2011, che il valore reale
10
del complesso edilizio ex SANT’ARCANGELO ascende ad almeno
€.13.000.000/13.500.000.
Ed invero:
*-gli immobili residenziali da ristrutturare, in zone decisamente meno pregiate del
centro storico di Fano, hanno quotazioni non inferiori a 1.700/1.750 euro/mq;
*-come tutti sanno, il prezzo di appartamenti e uffici di immobili ristrutturati
nel centro storico non è oggi inferiore ai 3.700/3.800 euro/mq. fino a toccare
e superare, nelle zone migliori i 4.000 euro/mq.; mentre i costi imprenditoriali
di ristrutturazione (o di demolizione/ricostruzione), tenuto conto della vigente
normativa, si aggirano sui 1.400/1.500 euro/mq., con un utile d’impresa
aggiuntivo del 20%;
*-solo il cortile centrale dell’ex SANT’ARCANGELO, che supera i 600 mq,
può agevolmente contenere n.20/25 appetibilissimi posti auto, il che, da un
lato, rappresenta un autonomo valore aggiunto di almeno 500.000,00 euro,
dall’altro concorre ad incrementare la valutazione delle singole unità adibite ad
appartamenti o negozi, delle quali i posti auto costituiranno pertinenze.
Consegue che il valore di mercato del complesso edilizio ex SANT’ARCANGELO,
allo stato attuale, supera di gran lunga, da solo, il costo globale degli erigendi
istituti scolastici di Cuccurano-Carrara e Bellocchi.
Questo ineludibile dato di fatto basta ad impedire l’inclusione del
complesso monumentale (usiamo i termini del perito dott.Andrea
Triani) dell’EX SANT’ARCANGELO nella operazione di appalto in
parola, per la semplice ma insormontabile ragione che il valore di
detto cespite oltrepasserebbe di almeno un paio di milioni di euro il
11
corrispettivo dei lavori (7).
-6-
Procediamo ora ad una breve disamina della complessa operazione immobiliare
cui la Giunta Comunale con la delibera n.76/011 ha dato avvio per la costruzione
degli edifici scolastici rispettivamente in Cuccurano-Carrara e Bellocchi.
1. In primo luogo merita segnalare che nella specie si è inteso dare vita ad un
unico contratto di appalto, avente ad oggetto due diverse opere.
Tale scelta, poco lineare e, come si vedrà, decisamente insidiosa, obbedisce
alla volontà di includere (seppure arbitrariamente) tra i beni da cedere in
contropartita il complesso edilizio ex Sant’Arcangelo;
2. il congegno normativo dell’art.53/6° co. D.Lgs.163/2006 (esecuzione di opere
appaltate contro dazione di beni immobili in sostituzione del corrispettivo
in denaro) è ancora poco sperimentato e presenta rischi bilaterali che si
acuiscono in rapporto diretto alla complessità e alla importanza economica del
negozio.
Difatti:
2.1.-l’appaltatore dovrà costruire e portare a ultimazione entrambi gli edifici
scolastici senza ricevere alcuna somma né a titolo di anticipo all’apertura del
cantiere, né alla maturazione dei vari stati di avanzamento lavori, com’è usuale
per gli appalti sia pubblici sia privati.
Ben poche imprese saranno in grado di concorrere ad un appalto gravandosi di
siffatti oneri.
D’altro canto per fronteggiare prevedibili esigenze finanziarie legate al
procedere dei lavori, l’impresa assuntrice non potrà, come solitamente avviene,
fare affidamento o richiedere anticipazioni bancarie su incassi futuri, giacché
è destinata a non ricevere mai somme di denaro. Nemmeno potrà costituire
garanzie reali sui beni da acquisire come corrispettivo, perché la proprietà di
(()-Le differenze sopra esposte tengono per buone le indicazioni (€.7.000.000 +
€.4.000.000) fornite dal sindaco nella seduta consiliare del 28/4/2011 anche se
verosimilmente il costo del polo “Cuccurano-Carrara”, una volta circoscritto alle
sole scuole materna ed elementare, andrebbe congruamente diminuito.
12
essi, come prescrive l’art.53/7° co. D.Lgs.163/06, potrà essere trasferita dalla
stazione appaltante “solo dopo l’approvazione del certificato di collaudo”,
quindi dopo il completamento, la consegna e il collaudo dell’ultimo dei due
edifici scolastici.
Com’è intuitivo, aumenta in maniera abnorme il pericolo, sempre immanente,
di insolvenza dell’appaltatore.
2.2.-a prima vista l’Ente appaltante si trova in posizione privilegiata poiché, fino alla
consegna dell’opera e al suo collaudo definitivo, mantiene la proprietà degli
immobili da trasferire a titolo di corrispettivo. Senonché:
• detto Ente, non pagando stati di avanzamento, non potrà effettuare le usuali
trattenute dei decimi a garanzia per cui, qualora l’appaltatore accumuli
inadempienze o ritardi, non sarà in grado di praticare detrazioni o penali;
• la stazione appaltante assume la responsabilità solidale con l’appaltatore ed
i subappaltatori nel pagamento dei contributi e delle retribuzioni dovute
al personale dipendente (art.4 e art.5 del Regolamento di esecuzione ed
attuazione del D.Lgs.n.163/2006 approvato con DPR 05/10/2010 n.207).
Tali eventuali esborsi vanno fatti in denaro contante del quale, dati i
presupposti contrattuali, l’Ente non dispone ;
• è ben vero che per cautelarsi dalle evenienze negative di cui ai precedenti
capi il committente si sarà munito di fideiussione bancaria o assicurativa a
prima richiesta, ma ben difficilmente detta garanzia potrà essere ottenuta in
cifra superiore al 10% previsto dalla legge e questa percentuale, isolatamente
considerata, appare insufficiente;
• nel caso di risoluzione del contratto per grave inadempienza dell’
appaltatore, poi, diverrà estremamente problematico assegnare ad altro
soggetto il completamento dei lavori se non altro per la infungibilità e
infrazionabilità del corrispettivo, costituito non da una somma di denaro ma
dal trasferimento di immobili.
3.-Comunque vadano le cose, quindi anche nella deprecata ipotesi di alienazione
13
del complesso edilizio ex Sant’Arcangelo (8), è auspicabile che il bando
non preveda, almeno per detto immobile, la immissione nel possesso dell’
appaltatore prima del trasferimento della proprietà. Tale concessione, ferma
ogni riserva di legittimità, aprirebbe scenari dai contorni imprevedibili dato
che:
• il diritto di possesso attribuisce un potere sulla cosa “che si manifesta in
un’attività corrispondente all’esercizio della proprietà o di altro diritto
reale” (art.1140 cod.civ.); in altre parole il possessore di un bene ha il diritto
di goderne e disporne uti dominus;
• nel nostro caso l’appaltatore, divenuto possessore, potrà, anche senza
esserne ancora il proprietario, presentare un progetto di ristrutturazione,
ottenere il permesso di costruzione, dare inizio ai lavori sull’immobile,
stipulare contratti preliminari di vendita con terzi, et similia;
•è facile immaginare cosa succederebbe se l’appaltatore rimanesse
inadempiente ai propri obblighi e il contratto di appalto dovesse venire
risolto: si aprirebbe un contenzioso destinato a protrarsi per anni e anni;
nel frattempo l’Ente appaltante rimarrà spogliato del possesso; e la zona
più significativa del centro storico resterà sfigurata in permanenza da gru,
ponteggi, transennature, demolizioni, materiale di cantiere, ecc...
*
Nel contesto fin qui illustrato è Suo compito, stimato Sindaco, individuare e tenere
salda la rotta sul percorso della legalità e della tutela del patrimonio pubblico
cittadino.
Noi esprimiamo il fervido augurio che le nuove scuole di Cuccurano-Carrara e di
Bellocchi, di sicuro interesse per la collettività, vengano edificate belle, accoglienti
e in tempi ragionevoli, ma non sulle ceneri dell’EX SANT’ARCANGELO.
Cordialmente.
Fano, 28 ottobre 2011
(()-Ma, ci si chiede, perché coinvolgere nell’affare l’intero complesso edilizio
SANT’ARCANGELO, anziché limitare l’operazione ad alcune parti di esso, come quella
prospettante su via Rinalducci o quella occupata fino a poco tempo fa dagli uffici
comunali dei Servizi Educativi?
14
AVV.GIANCARLO MOROSINI
AVV.FRANCESCO CANESTRARI
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
Avv.Giancarlo Morosini Avv.Francesco Canestrari
APPUNTI A FUTURA MEMORIA SULLA SORTE DEL
COMPLESSO EDILIZIO EX SANT’ARCANGELO
Stimato Sindaco,
non vogliamo tediarla con inutili richiami alla storia, al pregio architettonico,
ai valori culturali, alle funzioni sociali, che nel loro complesso rendono l’ex
SANT’ARCANGELO, oggi sede di quella scuola media Padalino che Lei stesso ha
collocato tra le “vere eccellenze” scolastiche (1), un bene collettivo inestimabile per
la città di Fano.
Ci limitiamo a sottolineare qualche dettaglio:
*-l’immobile è tuttora classificato, a norma del PRG, tra le zone A di carattere
storico, artistico o di particolare pregio ambientale (Art.9 NTA).
In base al PP del Centro Storico ha la destinazione d’uso a ‘servizi pubblici’; è
soggetto ai vincoli imposti dal Ministero per i Beni Culturali mentre uno specifico
vincolo tutela l’absidiola di San Mauro (cfr. relazione di stima del dott.Andrea
Triani datata 10.3.2011 su cui, amplius, in prosieguo).
Precisato ciò, veniamo al sodo, che consiste nello storicizzare la situazione e nel
fornirLe utili spunti di riflessione su taluni aspetti delle vicende riguardanti il
complesso immobiliare EX SANT’ARCANGELO.
(()-Cfr. il suo editoriale su “FANO STAMPA” del settembre/ottobre 2011.
2
-1-
Nella Deliberazione della Giunta Comunale dell’8 marzo 2011, titolata:
Indirizzi per la costruzione del nuovo istituto comprensivo in località
Cuccurano-Carrara e della nuova scuola media in località Bellocchi-
Costituzione di un gruppo di lavoro intersettoriale coordinato e
diretto dalla Direzione Generale.
si legge fra l’altro che:
-tra le priorità dell’Amministrazione comunale, per il prossimo triennio 2011-
2013, rientra la realizzazione del nuovo polo scolastico in località Cuccurano -
Carrara e la realizzazione della nuova “scuola media” in località Bellocchi;
-nel redigendo atto di approvazione del Programma Triennale delle Opere
pubbliche 2011-2013, che sarà approvato contestualmente al Bilancio di
Previsione 2011- Pluriennale 2011-2013 - R.P.P.2011-2013, è prevista la
realizzazione delle opere pubbliche sopra indicate;
-per l’oggetto del contratto e le procedure di scelta del contraente ci si atterrà
a quanto previsto dall’art.53 del Codice dei Contratti- D.Lgs. n.163/2006, che
dispone testualmente:
“2. Negli appalti relativi a lavori, il decreto o la determina a contrarre stabilisce,
motivando, nelle ipotesi di cui alle lettere b) e c) (2) del presente comma, in
ordine alle esigenze tecniche, organizzative ed economiche, se il contratto ha ad
oggetto:
a) la sola esecuzione;
b) la progettazione esecutiva e l’esecuzione di lavori sulla base del progetto
definitivo dell’amministrazione aggiudicatrice;
c)previa acquisizione del progetto definitivo in sede di offerta, la
(()-Il citato art.53/co. 2°, lett.c) recita: “previa acquisizione del progetto definitivo in
sede di offerta, la progettazione esecutiva e l’esecuzione di lavori sulla base del progetto
preliminare dell’amministrazione aggiudicatrice. Lo svolgimento della gara è effettuato
sulla base di un progetto preliminare, nonché di un capitolato prestazionale corredato
dall’indicazione delle prescrizioni, delle condizioni e dei requisisti tecnici inderogabili.
L’offerta ha ad oggetto il progetto definitivo e il prezzo. L’offerta relativa al prezzo
indica distintamente il corrispettivo richiesto per la progettazione definitiva, per la
progettazione esecutiva e per l’esecuzione dei lavori... omissis”.
3
progettazione esecutiva e l’esecuzione di lavori sulla base del progetto
preliminare dell’amministrazione aggiudicatrice. Lo svolgimento della
gara è effettuato sulla base di un progetto preliminare, nonché di un
capitolato prestazionale corredato dall’indicazione delle prescrizioni,
delle condizioni e dei requisiti tecnici inderogabili.
oggetto il progetto definitivo e il prezzo. L’offerta relativa al prezzo indica
distintamente il corrispettivo richiesto per la progettazione definitiva, per
la progettazione esecutiva e per l’esecuzione dei lavori ... omissis...
6.
In sostituzione totale o parziale delle somme di denaro costituenti il
corrispettivo del contratto, il bando di gara può prevedere il trasferimento
all’affidatario della proprietà di beni immobili appartenenti all’amministrazione
aggiudicatrice, già indicati nel programma di cui all’articolo 128 per i lavori,
o nell’avviso di preinformazione per i servizi e le forniture, e che non assolvono
più a funzioni di interesse pubblico. Possono formare oggetto di trasferimento
ai sensi del presente comma anche i beni immobili già inclusi in programmi
di dismissione del patrimonio pubblico, purché non sia stato già pubblicato il
bando o avviso per l’alienazione, ovvero se la procedura di dismissione ha avuto
esito negativo.
7. Nell’ipotesi di cui al comma 6, il bando di gara può prevedere che l’immissione
in possesso dell’immobile avvenga in un momento anteriore a quello del
trasferimento di proprietà, trasferimento che può essere disposto solo dopo
l’approvazione del certificato di collaudo ... omissis...”
In data 9 giugno 2011 entrerà in vigore il D.P.R. 5 ottobre 2010 n.207
Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006,
n.163, recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture
in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale 10 dicembre 2010, n.288, S.O..
PRECISATO che:
-l’Amministrazione Comunale di Fano ha come obbiettivo quello di realizzare un
complesso scolastico in località Cuccurano e Carrara;
-dall’analisi della situazione delle scuole a Fano, effettuata dagli uffici della
Pubblica Istruzione, è emersa la necessità di ridistribuire sul territorio le scuole
4
L’offerta ha ad
medie per migliorare il servizio e venire incontro alle esigenze della popolazione
pertanto si è ipotizzato di realizzare una nuova scuola media in località Bellocchi
e due sezioni di scuola media a Cuccurano creando così in questa Frazione un
polo scolastico che comprende materna, elementare e media;
-questo progetto è una ulteriore risposta alle esigenze del Comune di migliorare
la qualità dell’edilizia scolastica processo già iniziato con la nuova edificazione
della scuola elementare di Marotta,la ristrutturazione con relativo ampliamento
della scuola elementare Gentile e la costruzione della scuola materna e nido a
Fano 2;
-il polo di Cuccurano Carrara dovrà comprendere una scuola materna di sei
sezioni, una scuola elementare di dieci classi e una scuola media di due sezioni
(sei classi) con annessa palestra, mensa e cucina centralizzata più i servizi
connessi (3);
-la nuova scuola media di Bellocchi dovrà comprendere sei sezioni per
complessive 18 classi con annessa palestra oltre ai servizi connessi (3);
-nel caso specifico, è intenzione di questa Amministrazione far redigere dai
propri uffici solo il progetto preliminare delle opere che si intende realizzare,
mettendo in gara la progettazione definitiva, esecutiva e la realizzazione dei
lavori, come precisato all’art. 53, c.2, lett.c), del D.Lgs. n.163/2006, precisandosi
che il corrispettivo è dato dalla sostituzione complessiva delle somme di denaro
necessarie per coprire il costo totale, con il trasferimento all’affidatario della
(()-N.B.- Nella delibera n.76 dell’8/3/2011 è previsto che il Polo di Cuccurano-Carrara
comprenda anche due sezioni (6 classi) della scuola media e che la nuova scuola media di
Bellocchi dovrà comprendere sei sezioni per complessive 18 classi, con annessa palestra
oltre agli inerenti servizi.
Invece nel piano di dimensionamento scolastico recentemente deliberato dalla stessa
Giunta, nel nuovo edificio di Cuccurano-Carrara sono previste solo la scuola materna (n.6
sezioni) e la scuola elementare (n.2 sezioni per n.10 classi).
Questa discrepanza rileva in quanto nel “CONSIDERATO CHE” della delibera n.76/
2011 si enuncia che “la realizzazione delle opere pubbliche sopra indicate (cioè Polo di
Cuccurano e Carrara comprendente n. 2 sezioni di scuola media e strutturazione in n. 18
classi della scuola media di Bellocchi) è prevista nel redigendo atto di approvazione del
programma triennale delle opere pubbliche 2011/2013 da approvare contestualmente al
bilancio di previsione 2011 –pluriennale 2011/2013- e RPP 2011/2013.
Con tale atto il Consiglio Comunale ha infatti approvato l’assetto risultante dalla delibera
n.76/2011 e non quello diverso, emergente dal successivo piano di dimensionamento,
approvato con le delibera di Giunta n.395/2011, non modificato, in parte qua, dalle
successive deliberazioni della Giunta e del Consiglio comunale.
5
proprietà di beni immobili appartenenti all’Amministrazione aggiudicatrice,
appositamente indicati e che non assolvono più a funzioni di interesse pubblico
ed istituzionale;
-per quanto riguarda la realizzazione del polo di Cuccurano, è necessario
acquisire la proprietà del terreno, per il quale esiste già un accordo di massima
con le ditte proprietarie per la sua cessione gratuita;
-a Bellocchi l’area è di proprietà comunale;
-i beni comunali che potranno essere trasferiti, previa stima fino alla
concorrenza del costo del polo scolastico all’aggiudicatario in sostituzione totale
delle somme di denaro pubblico costituenti il corrispettivo del contratto sono:
-Edificio Ex Collegio Santarcangelo;
-comparto residenziale in loc.Tre Ponti (comparto ST3_P07);
-Edificio scolastico Cuccurano;
-Edificio scolastico Carrara”.
In buona sostanza il Comune di Fano, facendo applicazione di quanto stabilito
nel surriferito 6° comma dell’art.53 D.Lgs.n.163/2006, intende trasferire
all’aggiudicatario dell’appalto, quale corrispettivo, non somme di denaro ma gli
immobili sopra descritti tra cui il complesso edilizio dell’ex Sant’Arcangelo in una
porzione del quale è oggi insediata la scuola secondaria di primo grado G.Padalino
(4).
-2-
Pochi giorni dopo tale delibera, tra il 10 e il 15 marzo 2011, sommarie stime sono
state effettuate per il Comune dal tecnico dott.Andrea Triani il quale:
● quanto al complesso edilizio Sant’Arcangelo:
-ha indicato le superfici coperte in complessivi mq.7.502,64 (quindi non ha tenuto
(()-E’ strano che gli amministratori locali continuino ancora oggi a parlare di “permuta” anziché
di “appalto”, quasi che la vera natura del meccanismo negoziale costruito dalla Giunta debba
restare riservata; laddove la sua divulgazione favorirebbe una partecipazione quanto più possibile
nutrita all’emanando bando di gara.
6
in nessun conto i due cortili);
-ha valutato “il valore medio ponderato” in €.1.350/mq. (il che doveva portare ad
un valore complessivo di €.10.125.000: 7500 mq. x €.1.350 = €.10.125.000) e poi
con una incomprensibile e gratuita “considerazione delle numerose e consistenti
unità immobiliari delle quali si compone il complesso monumentale (sic!)
oggetto di valutazione”, ai fini di una vendita in blocco ed a corpo ha determinato
in €.8.500.000 (pari ad €.1.133,40/mq.) il più probabile valore di mercato
dell’immobile in questione, con un’alea di variazione dell’ordine del 5% in più o in
meno.
● quanto alla palazzina sede della vecchia scuola elementare di Cuccurano, della
consistenza di mq.720,30 di superfici costruite, la valutazione a corpo è stata di
€.800.000,00 (pari ad €.1.111,11/mq., n.d.r.);
● quanto alla palazzina sede della vecchia scuola elementare di Carrara, ubicata a
ridosso della Strada Statale Flaminia e del fosso della Carrara, della consistenza
di mq.417,76 di superfici costruite, la valutazione a corpo è stata di €.500.000,00
(pari ad €.1.196,86/mq, n.d.r.).
N.B.-Il terreno edificabile di Tre Ponti è stato oggetto di separata stima, risalente
al giugno 2010 da parte del geom.Lorenzo Letizi che ne ha determinato il valore in
€.1.007.000.
-3-
Con la delibera n.90 del 30.3.2011 avente ad oggetto la “approvazione del
piano delle alienazioni 2011 e pluriennale 2011-2013” il Consiglio Comunale di
Fano, “richiamata la delibera di giunta n.76 dell’8.3.2011” ha approvato, “quale
documento programmatorio a cui si dovranno attenere gli uffici comunali”,
demandandone l’attuazione ad apposite deliberazioni della Giunta comunale, un
7
piano delle alienazioni in cui figura per l’anno 2011, in apposita sezione (B), un
prospetto che di seguito si riporta insieme alle note in calce:
IMMOBILI DA PERMUTARE PER LA COSTRUZIONE DEL NUOVO POLO SCOLASTICO IN LOCALITÀ
CUCCURANO-CARRARA E DELLA NUOVA SCUOLA MEDIA IN LOCALITÀ BELLOCCHI INDIVIDUATI
CON DELIBERA DI GIUNTA N.76 DEL 08.03.2011
28
Complesso
S.Arcangelo
Comune di
Fano
Fano
Centro
Storico
8.000.000,00
Allineamento scoper=
to graffato al mappale
1229
Parte
del
Piano
seminterrato
di
proprietà di terzi
29
Scuola Cuccurano
30
Scuola Carrara
31
Comparto
residen= ziale di
espansione
“Tre
Ponti ST3_P07
La permuta degli immobili n.28, 29 e 30 e la conseguente immissione nel possesso
degli stessi, sarà perfezionata dopo la modifica della relativa destinazione urbanistica
e ad avvenuto trasferimento delle sezioni scolastiche della scuola Padalino, Carrara e
Cuccurano nei costruendi Poli Scolastici di Cuccurano-Carrara e Bellocchi, nonché al
contestuale trasferimento degli immobili n.28, 29 e 30 dal patrimonio indisponibile a
quello disponibile.
Ne consegue che i valori di stima sopra indicati, prudenzialmente
indicativi, saranno adeguati alla nuova destinazione urbanistica, fatta
eccezione per l’immobile n.31, inventariato al patrimonio disponibile.
Fermiamoci qui per le prime considerazioni:
• lo stimatore del Comune di Fano dott.Andrea Triani valuta l’immobile ex
S.Arcangelo, ubicato nel cuore del centro storico di Fano, €.1.133,40 al mq.,
valore analogo sia a quello della vecchia scuola elementare di Cuccurano, e
addirittura inferiore a quello della vecchia scuola elementare di Carrara, sita a
ridosso della S.S.Flaminia e adiacente ad un fossato;
• ad onta di tale stupefacente risultato, il Consiglio Comunale di Fano, nella
seduta del 30 marzo 2011, quindi appena 15/20 giorni dopo la redazione delle
stime da parte del dott. Andrea Triani , ha ulteriormente diminuito il valore
Comune di
Fano
Comune di
Fano
Pedini
Luciano
Cuccurano
Carrara
14.243
ca.
Tre Ponti
800.000,00
500.000,00
1.007.000,00
8
del complesso ex Sant’Arcangelo (5) portandolo ad €.8.000.000,00
pari ad euro 1.066,66/mq. con un ribasso tanto repentino quanto
immotivato di mezzo milione di euro!!
C’è da restare allibiti.
Ed anche quell’inciso finale che dichiara “prudenzialmente indicativi” i
valori attribuiti ai cespiti 28, 29 e 30, facendo riserva di adeguarli alla “nuova
destinazione urbanistica”, non convince poiché lascia supporre che le stime
del dott.Andrea Triani siano state fatte considerando le destinazioni attuali; ma
così evidentemente non è, posto che al presente i beni in parola, funzionalmente
destinati a pubblica utilità, avrebbero un valore commerciale nullo o irrisorio.
Lei converrà che gli sviluppi futuri debbono essere costantemente ed attentamente
monitorati.
-4-
4.1-Il Resto del Carlino del 29/4/2011, nel resoconto della seduta del
Consiglio Comunale del 28/4/2011, Le attribuisce, virgolettando, la seguente
dichiarazione: “...questa amministrazione ha l’esigenza di costruire
nuove scuole e per farlo non possiamo permutare terreni agricoli
ma immobili di valore. Solamente la scuola elementare e materna di
Carrara e Cuccurano costa 7 milioni di euro, la nuova media altri 4
milioni” (6);
4.2-nello stesso articolo leggesi: “Il sindaco Stefano Aguzzi nel rispondere
ai vari interventi dei consiglieri dell’opposizione ha (..) sottolineato
(()-I valori degli altri tre immobili sono rimasti invariati.
(()-Si nota una evidente sproporzione:
-le 6 sezioni di scuola materna + 10 classi di scuola elementare non possono costare quasi
il doppio di n.18 classi di scuola media inferiore.
Forse il sindaco, nel suo intervento al Consiglio Comunale del 28.4.2011, aveva a
disposizione per il polo di Cuccurano-Carrara i costi previsionali di quando ancora detto
9 doveva comprendere anche due sezioni (6 classi) di scuola media.
polo
che il Sant’Arcangelo è l’unico immobile della città che può
permettere, con una permuta, la realizzazione di una nuova scuola
elementare e materna a Carrara e Cuccurano e una nuova scuola
media (a Bellocchi, n.d.r.)”.
Questa affermazione non può essere condivisa.
Difatti nello stesso Piano Pluriennale delle Alienazioni approvato con la delibera
consiliare n.90 del 30/3/2011 si trovano inseriti immobili comunali da alienare
per un controvalore di €.29.085.000,00 come da prospetto (C) che segue:
PIANO PLURIENNALE ALIENAZIONI 2011-2013 (C)
A
Comparto
funzionale
integrato
Fantasy World ST6_P19
B
Comparto Commerciale
Roberti & Paoletti
C
Comparto ST6_P36
D
Comparto ST6_P46
E
Area F5 Madonna Ponte
F
Terreno agricolo con
sovrastante fabbricato
G
Terreno agricolo con
sovrastante fabbricato
H
Terreno agricolo con
sovrastante fabbricato
I
Terreno agricolo con
sovrastante fabbricato
L
Compendio fondiario
Serrungarina
TOTALE (C) 29.085.000,00
Comune di Fano
Ditta Roberti & Paoletti
affitto commerciale
Affitto Santinelli Loris
Affitto Bertulli Marco
Affitto Vincenzi Valeria
Conduttore Pedini Lu=
ciano – Scadenza con=
tratto 10/11/2012
Conduttore Lugli-Peroni
Scadenza contratto:
10/11/2015
Conduttore Alessandrini
Gabriele – Scadenza
contratto: 10/11/2012
Conduttore Santinelli
Loris
–
Scadenza
contratto: 10/11/2012
Magi-Occhialini
323.771
Torrette
Fano
20.000
Torrette
Fano
50.189
Metaurilia
45.555
Pontesasso
105.000
Tre Ponti
San Michele
11.000
Tre Ponti
di
18.500.000,00
di
2.200.000,00
1.100.000,00
1.350.000,00
3.675.000,00
250.000,00
3.304
Bellocchi
350.000,00
6.848
Caminate
Polo estrattivo
10.000
Loc.Metaurilia
160.000,00
250.000,00
300.000
Pozzetti/Guazzi
1.250.000,00
-5-
E’ tempo di precisare, così aiutando il Consiglio Comunale a sciogliere la
riserva annunciata nella delibera n.90 del 30.3.2011, che il valore reale
10
del complesso edilizio ex SANT’ARCANGELO ascende ad almeno
€.13.000.000/13.500.000.
Ed invero:
*-gli immobili residenziali da ristrutturare, in zone decisamente meno pregiate del
centro storico di Fano, hanno quotazioni non inferiori a 1.700/1.750 euro/mq;
*-come tutti sanno, il prezzo di appartamenti e uffici di immobili ristrutturati
nel centro storico non è oggi inferiore ai 3.700/3.800 euro/mq. fino a toccare
e superare, nelle zone migliori i 4.000 euro/mq.; mentre i costi imprenditoriali
di ristrutturazione (o di demolizione/ricostruzione), tenuto conto della vigente
normativa, si aggirano sui 1.400/1.500 euro/mq., con un utile d’impresa
aggiuntivo del 20%;
*-solo il cortile centrale dell’ex SANT’ARCANGELO, che supera i 600 mq,
può agevolmente contenere n.20/25 appetibilissimi posti auto, il che, da un
lato, rappresenta un autonomo valore aggiunto di almeno 500.000,00 euro,
dall’altro concorre ad incrementare la valutazione delle singole unità adibite ad
appartamenti o negozi, delle quali i posti auto costituiranno pertinenze.
Consegue che il valore di mercato del complesso edilizio ex SANT’ARCANGELO,
allo stato attuale, supera di gran lunga, da solo, il costo globale degli erigendi
istituti scolastici di Cuccurano-Carrara e Bellocchi.
Questo ineludibile dato di fatto basta ad impedire l’inclusione del
complesso monumentale (usiamo i termini del perito dott.Andrea
Triani) dell’EX SANT’ARCANGELO nella operazione di appalto in
parola, per la semplice ma insormontabile ragione che il valore di
detto cespite oltrepasserebbe di almeno un paio di milioni di euro il
11
corrispettivo dei lavori (7).
-6-
Procediamo ora ad una breve disamina della complessa operazione immobiliare
cui la Giunta Comunale con la delibera n.76/011 ha dato avvio per la costruzione
degli edifici scolastici rispettivamente in Cuccurano-Carrara e Bellocchi.
1. In primo luogo merita segnalare che nella specie si è inteso dare vita ad un
unico contratto di appalto, avente ad oggetto due diverse opere.
Tale scelta, poco lineare e, come si vedrà, decisamente insidiosa, obbedisce
alla volontà di includere (seppure arbitrariamente) tra i beni da cedere in
contropartita il complesso edilizio ex Sant’Arcangelo;
2. il congegno normativo dell’art.53/6° co. D.Lgs.163/2006 (esecuzione di opere
appaltate contro dazione di beni immobili in sostituzione del corrispettivo
in denaro) è ancora poco sperimentato e presenta rischi bilaterali che si
acuiscono in rapporto diretto alla complessità e alla importanza economica del
negozio.
Difatti:
2.1.-l’appaltatore dovrà costruire e portare a ultimazione entrambi gli edifici
scolastici senza ricevere alcuna somma né a titolo di anticipo all’apertura del
cantiere, né alla maturazione dei vari stati di avanzamento lavori, com’è usuale
per gli appalti sia pubblici sia privati.
Ben poche imprese saranno in grado di concorrere ad un appalto gravandosi di
siffatti oneri.
D’altro canto per fronteggiare prevedibili esigenze finanziarie legate al
procedere dei lavori, l’impresa assuntrice non potrà, come solitamente avviene,
fare affidamento o richiedere anticipazioni bancarie su incassi futuri, giacché
è destinata a non ricevere mai somme di denaro. Nemmeno potrà costituire
garanzie reali sui beni da acquisire come corrispettivo, perché la proprietà di
(()-Le differenze sopra esposte tengono per buone le indicazioni (€.7.000.000 +
€.4.000.000) fornite dal sindaco nella seduta consiliare del 28/4/2011 anche se
verosimilmente il costo del polo “Cuccurano-Carrara”, una volta circoscritto alle
sole scuole materna ed elementare, andrebbe congruamente diminuito.
12
essi, come prescrive l’art.53/7° co. D.Lgs.163/06, potrà essere trasferita dalla
stazione appaltante “solo dopo l’approvazione del certificato di collaudo”,
quindi dopo il completamento, la consegna e il collaudo dell’ultimo dei due
edifici scolastici.
Com’è intuitivo, aumenta in maniera abnorme il pericolo, sempre immanente,
di insolvenza dell’appaltatore.
2.2.-a prima vista l’Ente appaltante si trova in posizione privilegiata poiché, fino alla
consegna dell’opera e al suo collaudo definitivo, mantiene la proprietà degli
immobili da trasferire a titolo di corrispettivo. Senonché:
• detto Ente, non pagando stati di avanzamento, non potrà effettuare le usuali
trattenute dei decimi a garanzia per cui, qualora l’appaltatore accumuli
inadempienze o ritardi, non sarà in grado di praticare detrazioni o penali;
• la stazione appaltante assume la responsabilità solidale con l’appaltatore ed
i subappaltatori nel pagamento dei contributi e delle retribuzioni dovute
al personale dipendente (art.4 e art.5 del Regolamento di esecuzione ed
attuazione del D.Lgs.n.163/2006 approvato con DPR 05/10/2010 n.207).
Tali eventuali esborsi vanno fatti in denaro contante del quale, dati i
presupposti contrattuali, l’Ente non dispone ;
• è ben vero che per cautelarsi dalle evenienze negative di cui ai precedenti
capi il committente si sarà munito di fideiussione bancaria o assicurativa a
prima richiesta, ma ben difficilmente detta garanzia potrà essere ottenuta in
cifra superiore al 10% previsto dalla legge e questa percentuale, isolatamente
considerata, appare insufficiente;
• nel caso di risoluzione del contratto per grave inadempienza dell’
appaltatore, poi, diverrà estremamente problematico assegnare ad altro
soggetto il completamento dei lavori se non altro per la infungibilità e
infrazionabilità del corrispettivo, costituito non da una somma di denaro ma
dal trasferimento di immobili.
3.-Comunque vadano le cose, quindi anche nella deprecata ipotesi di alienazione
13
del complesso edilizio ex Sant’Arcangelo (8), è auspicabile che il bando
non preveda, almeno per detto immobile, la immissione nel possesso dell’
appaltatore prima del trasferimento della proprietà. Tale concessione, ferma
ogni riserva di legittimità, aprirebbe scenari dai contorni imprevedibili dato
che:
• il diritto di possesso attribuisce un potere sulla cosa “che si manifesta in
un’attività corrispondente all’esercizio della proprietà o di altro diritto
reale” (art.1140 cod.civ.); in altre parole il possessore di un bene ha il diritto
di goderne e disporne uti dominus;
• nel nostro caso l’appaltatore, divenuto possessore, potrà, anche senza
esserne ancora il proprietario, presentare un progetto di ristrutturazione,
ottenere il permesso di costruzione, dare inizio ai lavori sull’immobile,
stipulare contratti preliminari di vendita con terzi, et similia;
•è facile immaginare cosa succederebbe se l’appaltatore rimanesse
inadempiente ai propri obblighi e il contratto di appalto dovesse venire
risolto: si aprirebbe un contenzioso destinato a protrarsi per anni e anni;
nel frattempo l’Ente appaltante rimarrà spogliato del possesso; e la zona
più significativa del centro storico resterà sfigurata in permanenza da gru,
ponteggi, transennature, demolizioni, materiale di cantiere, ecc...
*
Nel contesto fin qui illustrato è Suo compito, stimato Sindaco, individuare e tenere
salda la rotta sul percorso della legalità e della tutela del patrimonio pubblico
cittadino.
Noi esprimiamo il fervido augurio che le nuove scuole di Cuccurano-Carrara e di
Bellocchi, di sicuro interesse per la collettività, vengano edificate belle, accoglienti
e in tempi ragionevoli, ma non sulle ceneri dell’EX SANT’ARCANGELO.
Cordialmente.
Fano, 28 ottobre 2011
(()-Ma, ci si chiede, perché coinvolgere nell’affare l’intero complesso edilizio
SANT’ARCANGELO, anziché limitare l’operazione ad alcune parti di esso, come quella
prospettante su via Rinalducci o quella occupata fino a poco tempo fa dagli uffici
comunali dei Servizi Educativi?
14
AVV.GIANCARLO MOROSINI
AVV.FRANCESCO CANESTRARI
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
Piano rete scolastica, D'Anna alla Regione:chiediamo proroga al 2013-2014
Al Presidente
Assemblea Legislativa delle Marche
Oggetto: MOZIONE Su Piano di riorganizzazione della rete scolastica
PREMESSO
che la Legge n. 111 del 15 luglio 2011 fissa nuovi parametri per la riorganizzazione della
rete scolastica;
che il comma 4 dell’art. 19 della suddetta Legge stabilisce che tale riorganizzazione debba
decorrere dall’Anno Scolastico 2011-2012;
che con nota del 13 luglio 2011 il Direttore Generale per il Personale Scolastico del
Dipartimento Istruzione del M.I.U.R. ha espresso perplessità circa le aggregazioni in istituti
comprensivi delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di I grado in quanto la norma va ad
incidere sulla sfera delle attribuzioni delle Regioni alle quali è riservata la competenza esclusiva in
materia di dimensionamento della rete scolastica;
che sono state emanate le linee di indirizzo per la programmazione della rete scolastica per l’anno 2011/2012 e per l’anno 2012/2013;
CONSIDERATO
che alcune regioni italiane hanno già impugnato di fronte alla Corte Costituzionale la Legge
111/2011 che dispone la cancellazione di tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado
mediante il loro accorpamento in istituti comprensivi con almeno 1000 alunni e per le zone
disagiate almeno 500 alunni;
che l’ANCI tramite la Commissione Istruzione Scuola ha già dichiarato la propria
contrarietà rispetto ai nuovi parametri dimensionali e comunque ne ha chiesto il rinvio al nuovo
anno scolastico.
CONSIDERATO INOLTRE
che la riorganizzazione degli Istituti scolastici così come prevista dalla Legge 111/2011
prescinde da esigenze di natura didattica e funzionale e risponde quasi esclusivamente ad una logica di risparmio economico e di ulteriori tagli di posti di lavoro;
che le previsioni normative della suddetta Legge comporteranno aggregazioni incoerenti,
sotto il profilo scolastico e territoriale, tra Istituti scolastici e comprensibile preoccupazione per studenti e famiglie;
IMPEGNA
il Presidente della Giunta ad intervenire presso il Governo nazionale per far si che il termine previsto dalla Legge 111 del 15 luglio 2011 venga prorogato all’anno scolastico 2013-2014 e si stabiliscano deroghe ai criteri meramente numerici previsti dalla Legge.
Giancarlo D’Anna
Assemblea Legislativa delle Marche
Oggetto: MOZIONE Su Piano di riorganizzazione della rete scolastica
PREMESSO
che la Legge n. 111 del 15 luglio 2011 fissa nuovi parametri per la riorganizzazione della
rete scolastica;
che il comma 4 dell’art. 19 della suddetta Legge stabilisce che tale riorganizzazione debba
decorrere dall’Anno Scolastico 2011-2012;
che con nota del 13 luglio 2011 il Direttore Generale per il Personale Scolastico del
Dipartimento Istruzione del M.I.U.R. ha espresso perplessità circa le aggregazioni in istituti
comprensivi delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di I grado in quanto la norma va ad
incidere sulla sfera delle attribuzioni delle Regioni alle quali è riservata la competenza esclusiva in
materia di dimensionamento della rete scolastica;
che sono state emanate le linee di indirizzo per la programmazione della rete scolastica per l’anno 2011/2012 e per l’anno 2012/2013;
CONSIDERATO
che alcune regioni italiane hanno già impugnato di fronte alla Corte Costituzionale la Legge
111/2011 che dispone la cancellazione di tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado
mediante il loro accorpamento in istituti comprensivi con almeno 1000 alunni e per le zone
disagiate almeno 500 alunni;
che l’ANCI tramite la Commissione Istruzione Scuola ha già dichiarato la propria
contrarietà rispetto ai nuovi parametri dimensionali e comunque ne ha chiesto il rinvio al nuovo
anno scolastico.
CONSIDERATO INOLTRE
che la riorganizzazione degli Istituti scolastici così come prevista dalla Legge 111/2011
prescinde da esigenze di natura didattica e funzionale e risponde quasi esclusivamente ad una logica di risparmio economico e di ulteriori tagli di posti di lavoro;
che le previsioni normative della suddetta Legge comporteranno aggregazioni incoerenti,
sotto il profilo scolastico e territoriale, tra Istituti scolastici e comprensibile preoccupazione per studenti e famiglie;
IMPEGNA
il Presidente della Giunta ad intervenire presso il Governo nazionale per far si che il termine previsto dalla Legge 111 del 15 luglio 2011 venga prorogato all’anno scolastico 2013-2014 e si stabiliscano deroghe ai criteri meramente numerici previsti dalla Legge.
Giancarlo D’Anna
mercoledì 26 ottobre 2011
VITALIZI, D'ANNA L'ABOLIZIONE DEVE ESSERE VALIDA PER TUTTI.
D'Anna:l'emendamento sulla volontarietà dell'abolizione del vitalizio approvato ieri, purtroppo, non risolve il problema anzi si presta ad impugnative da parte di ex consiglieri e attuali parlamentari ex consiglieri.
L'aver sollevato la questione vitalizi inizia a dare i primi risultati. Passare da una proposta isolata, la mia dello scorso anno, a 9 proposte di legge per l'abolizione del vitalizio è un passo notevole. La volontarietà della rinuncia al vitalizio, approvata ieri con un emendamento in una seduta fiume del consiglio regionale, porta con se però diversi limiti e problemi che non si ha avuto modo di valutare attentamente. La prima osservazione di ordine economico:la mancanza di certezza che la proposta venga accettata da un numero sufficiente di consiglieri. Questo comporterebbe, nel caso siano pochi, un risparmio insignificante.
Inoltre, è bene far sapere alla gente che nel caso ci sia chi rinuncia, questi ha “diritto” alla restituzione di quanto versato il che più o meno vuol dire 90.000 euro a legislatura.
In questo caso, comunque, si creerebbe un'altra disparità nei confronti dei cittadini comuni. Quale altra categoria può in qualsiasi momento ritirare quanto versato per la propria pensione?
Un altro aspetto poco chiaro emerge. Nel momento in cui si sta lavorando per non assegnare agli ex consiglieri regionali diventati parlamentari il vitalizio: questa nuova iniziativa potrebbe aprire loro la possibilità di riprendersi quel denaro che invece sarebbe rimasto nelle casse regionali? In caso affermativo è chiaro che l'emendamento approvato ieri consentirebbe loro non solo di mantenere il diritto del vitalizio da parlamentare ma anche di incassare immediatamente dalla Regione Marche. Un aspetto da non sottovalutare che andrebbe ad incentivare una maggiore spesa per le casse regionali invece che operare per un risparmio collettivo.
Ed ancora: l'emendamento approvato ieri potrebbe essere impugnato anche da chi non siede più in Consiglio Regionale -oltre da attuali parlamentari ex consiglieri- cioè da ex consiglieri regionali che non sono ancora nell'età pensionabile. Anche loro, in questo caso, potrebbero richiedere indietro quanto versato e godere da subito di un beneficio economico senza attendere diversi anni.
Così pure potrebbe fare chi ha intenzione di cimentarsi nella prossima campagna elettorale nazionale, potrebbe anch'egli “approfittare” della situazione: chiedere oggi il rimborso e chi si è visto si è visto.
Personalmente resto convinto che l'abolizione del vitalizio sia un atto fondamentale ed utile nel momento in cui però riguardi tutti, nessuno escluso. Su base obbligatoria e non facoltativa, da questa legislatura ,valutando l'ipotesi di poter iniziare dalla precedente eliminando il doppio vitalizio dei parlamentari ex consiglieri.
Credo che sarà opportuno valutare con attenzione tutte le proposte, come abbiamo iniziato a fare nell'incontro di Loreto. E’ necessario verificare tutti gli aspetti in modo dettagliato per affrontare l’argomento in modo serio ed efficace, evitando che l’intera questione dei vitalizi produca complicazioni invece di rappresentare un nuovo traguardo da raggiungere come ci si aspetta dal Consiglio Regionale.
Giancarlo D'Anna
Gruppo Misto Regione Marche
lunedì 24 ottobre 2011
MALTEMPO: ACCISE; D'ANNA, REGIONE E PARLAMENTO INADEMPIENTI
(ANSA) - ANCONA, 24 OTT - ''I marchigiani sono costretti a
pagare le conseguenze di una politica sbagliata per la gestione
e tutela del territorio, e l'assenza di una rappresentanza
incisiva in Parlamento''. Il consigliere Giancarlo D'Anna (ex
Pdl, ora nel Gruppo Misto) interpreta cosi' l'aumento di 5
centesimi delle accise sulla benzina, introdotto dalla Regione
per far fronte ai danni dell'alluvione di marzo.
Secondo D'Anna, una concausa dei danni e' ''la scarsa tutela
e gestione del territorio nei decenni passati. Questo e' fuori
da ogni dubbio. Altrettanto chiaro e' che per le Marche non c'e'
stata la stessa attenzione avuta per altre regioni, come il
Veneto, la Campania e Basilicata. E i 600 milioni di danni del
maltempo li dovranno pagare i cittadini''.
CONSIGLIO REGIONALE DEL 26 OTTOBRE : ARGOMENTI IN DISCUSSIONE
L'Assemblea legislativa regionale è convocata per martedì 25 ottobre 2011 alle ore 10.00 con eventuale prosecuzione nel pomeriggio presso l'Aula dell'Assemblea legislativa di via Tiziano n. 44, Ancona per discutere il seguente ordine del giorno:
1.Interrogazioni
◦Interrogazione n. 403 del consigliere Silvetti “Attuazioni disposizioni D.P.R. 462/2001".
◦Interrogazione n. 454 della consigliera Malaspina “ASUR – Acquisizione in locazione immobile ed uso ambulatori per servizi distrettuali di base sito in comune di Pedaso”.
◦Interrogazione n. 264 del consigliere Zinni “Condanna penale a dipendente per calendario venatorio”.
◦Interrogazione n. 453 del consigliere Binci “Ulteriore proroga termini rispetto requisiti legge 20/2000 sulle strutture sanitarie e socio-sanitarie”.
◦Interrogazione n. 391 del consigliere Sciapichetti” Tagli al fondo di Protezione Civile”.
◦Interrogazione n. 432 del consigliere Binci “Determina n. 38 del 26.7.2011 dell'Amministratore unico della società IRMA “Adesione convenzione Cosip per l'affidamento Servizi di Facility Menagement per immobili Pubbliche Amministrazioni”.
◦Interrogazione n. 221 del consigliere Acquaroli “Centrale a biomasse realizzata nel comune di Apiro (MC) in prossimità del centro storico”.
◦Interrogazione n. 431 del consigliere Pieroni “Conversione in elettrodotto dei tralicci ferroviari lungo la tratta Falconara Orte”.
◦Interrogazione n. 464 della consigliera Romagnoli “Copertura finanziaria per i lavori di somma urgenza e per le opere di ricostruzione nei territori della Provincia di Fermo, a seguito degli eventi alluvionali del Marzo 2011”.
2.Proposta di legge regionale n. 105 ad iniziativa della Giunta regionale “Rendiconto generale della Regione per l'anno 2010”.
Relatore di maggioranza: Latini
Relatore di minoranza: Carloni
Discussione e votazione
3.Proposta di legge regionale n. 137 ad iniziativa della Giunta regionale “Assestamento del Bilancio 2011”.
Relatore di maggioranza: Latini
Relatore di minoranza: Carloni
Discussione e votazione
4.Proposta di legge regionale n. 102 ad iniziativa della Giunta regionale “Norme in materia di politiche giovanili”.
Relatore di maggioranza: Giorgi
Relatore di minoranza: Romagnoli
Discussione e votazione
5.Proposta di legge regionale n. 130 ad iniziativa della Giunta regionale “Norme urgenti in materia di passaggio al digitale terrestre”.
Relatore di maggioranza: Giancarli
Relatore di minoranza: Silvetti
Discussione e votazione
6.Nomine:
- Ente regionale per il diritto allo studio universitario ERSU di Ancona
Due componenti nel Consiglio di Amministrazione (l.r. 2 settembre 1996, n. 38, articolo 10, comma 1, lettera a) – voto limitato a uno;
- Ente regionale per il diritto allo studio universitario ERSU di Ancona
Revisore unico (l.r. 2 settembre 1996, n. 38, articolo 13, comma 1);
- Ente regionale per il diritto allo studio universitario ERSU di Camerino
Due componenti nel Consiglio di Amministrazione (l.r. 2 settembre 1996, n. 38, articolo 10, comma 1, lettera a) – voto limitato a uno;
- Ente regionale per il diritto allo studio universitario ERSU di Camerino
Revisore unico (l.r. 2 settembre 1996, n. 38, articolo 13, comma 1);
- Ente regionale per il diritto allo studio universitario ERSU di Macerata
Due componenti nel Consiglio di Amministrazione (l.r. 2 settembre 1996, n. 38, articolo 10, comma 1, lettera a) – voto limitato a uno;
- Ente regionale per il diritto allo studio universitario ERSU di Macerata
Revisore unico (l.r. 2 settembre 1996, n. 38, articolo 13, comma 1);
- Ente regionale per il diritto allo studio universitario ERSU di Urbino
Due componenti nel Consiglio di Amministrazione (l.r. 2 settembre 1996, n. 38, articolo 10, comma 1, lettera a) – voto limitato a uno;
- Ente regionale per il diritto allo studio universitario ERSU di Urbino
Revisore unico (l.r. 2 settembre 1996, n. 38, articolo 13, comma 1);
7.Mozione n. 186 del consigliere Ricci “Opere compensative nella costruzione della terza corsia della A14 nel pesarese”.
8.Mozione n. 191 dei consiglieri Giorgi, Eusebi, Donati, Acacia “Intitolazione dell'Ospedale di Macerata al Dott. Marco Esposito”.
9.Mozione n. 193 dei consiglieri Latini, Pieroni “Progetto Fileni”.
Interrogazione n. 467 del consigliere Eusebi “ ATI a 4 per impianto allevamento avicolo industriale in C.da S. Vincenzo nel territorio del Comune di Osimo”.
(la mozione n. 193 e l'interrogazione n. 467 sono abbinate)
10.Mozione n. 120 del consigliere Cardogna “Adesione all'appello del Presidente on. Giorgio Napolitano promosso dall'associazione Avviso Pubblico e Libera per sollecitare interventi di contrasto alla corruzione”.
11.Mozione n. 138 del consigliere Bugaro “La Direttiva Bolkestein e la fine degli stabilimenti balneari nelle Marche”.
Mozione n. 141 del consigliere Marinelli “Direttiva Bolkestein – sostegno agli stabilimenti balneari e alle attività in aree portuali”.
Mozione n. 143 dei consiglieri Giorgi, Eusebi, Acacia Scarpetti, Donati “Concessioni demaniali con finalità turistico ricreative – Direttiva Bolkestein”.
Mozione n. 163 del consigliere Trenta “La Direttiva Bolkestein e la fine degli stabilimenti balneari nelle Marche”.
(le mozioni n. 138, 141, 143 e 163 sono abbinate) (Discussione e votazione risoluzione)
12.Mozione n. 73 dei consiglieri Marangoni, Zaffini “Correttivi all'applicazione e al calcolo dell'ISEE ai fini della tutela dei lavoratori marchigiani in cerca di reinserimento nel mondo del lavoro”.
13.Mozione n. 152 del consigliere Silvetti “Contrabbando animali d'affezione”.
14.Mozione n. 30 dei consiglieri Marinelli, Massi, Acquaroli “Disservizi del servizio ferroviario nella Provincia di Macerata”.
Interrogazione n. 308 del consigliere Acquaroli “Situazione del trasporto ferroviario”.
Interrogazione n. 405 dei consiglieri Marinelli, Massi “Gravi disservizi nelle linee ferroviarie delle Marche”.
(la Mozione n. 30, l'interrogazione n. 308 e n. 405 sono abbinate)
15.Mozione n. 47 del consigliere Latini “Riconoscimento di ulteriori forme e condizioni di autonomia alla Regione Marche ai sensi dell'articolo 116, terso comma della Costituzione”.
16.Mozione n. 64 dei consiglieri Marangoni, Zaffini “Sistema regionale per la tutela della cultura dell'identità alimentare”.
17.Mozione n. 22 dei consiglieri Giorgi, Acacia Scarpetti, Eusebi “Compensazione della spesa per la fornitura di energia elettrica sostenuta dalle persone che versano in gravi condizioni di salute”.
18.Mozione n. 160 del consigliere Pieroni “Approvazione del Piano Regolatore Portuale di Numana”.
Interrogazione n. 161 del consigliere Latini “Numana – realizzazione del nuovo porto”.
(le mozioni n. 160 e 161 sono abbinate)
19.Mozione n. 155 dei consiglieri Massi, Marinelli “Registro nominativo cause di morte regionale (ReNCaM) e Registro Tumori Regionale (RTR)”.
Interrogazione n. 222 del consigliere Latini “Istituzione Registro Tumori regionale e Registro Nominativo Cause di Morte (ReNCaM) della Regione Marche”.
Interrogazione n. 360 dei consiglieri Massi, Marinelli “DGR 1298/2009 – Istituzione presso l'ARS del Registro Nominativo Cause di Morte regionale (ReNCaM) e del Registro Tumori Regionale (RTR)”.
(la mozione n. 155 e le interrogazioni n. 222 e 360 sono abbinate)
20.Mozione n. 162 dei consiglieri Perazzoli, Marinelli, Foschi, Traversini, Malaspina “Commercio su aree pubbliche e direttiva servizi”.
21.Mozione n. 156 dei consiglieri Acacia Scarpetti, Eusebi “Calendario Venatorio”.
22.Mozione n. 12 dei consiglieri D’Anna , Acquaroli “Tutela dell’ambiente, del paesaggio e regolamentazione degli impianti fotovoltaici”.
23.Mozione n. 33 del consigliere Acquaroli “Comune di Appignano Contrada Monte Bove apertura discarica privata”.
Interrogazione n. 18 dei consiglieri Acquaroli, Massi, Marinelli “Comune di Appignano, Zona Campo di Bove, autorizzazione apertura discarica”.
Interrogazione n. 93 del consigliere Latini “Discarica per rifiuti urbani non pericolosi in località Campo di Bove Comune di Appignano (MC)”.
Interrogazione n. 194 del consigliere Bucciarelli “Realizzazione di una discarica nel territorio del comune di Appignano (MC)”.
(la mozione n. 33 e le interrogazioni n. 18 , n. 93 e n. 194 sono abbinate)
24.Mozione n. 76 del consigliere Camela “Istituzione delle zone franche regionali”.
25.Mozione n. 94 del consigliere Zaffini “Riduzione dell'importo bollo auto per i veicoli considerati a maggiore emissione di polveri sottili”.
26.Mozione n. 9 del consigliere D’Anna “Campagna di sensibilizzazione, controllo e repressione del fenomeno droga”.
27.Mozione n. 10 del consigliere D’Anna “Rilancio dei centri storici”.
Mozione n. 27 del consigliere Acquaroli “Valorizzazione e recupero dei centri storici”.
(le Mozioni n. 10 e 27 sono abbinate)
28.Mozione n. 11 del consigliere D’Anna “Tutela mercati ambulanti e lotta all’abusivismo”.
29.Mozione n. 20 dei consiglieri Massi, Acquaroli, Marinelli “Gli autonomi chiedono gli stessi diritti – doveri fiscali degli altri lavoratori”.
30.Mozione n. 25 dei consiglieri Foschi, Natali, Silvetti, D’Anna, Zinni, Bugaro, Romagnoli, Massi, Acquaroli “Criteri di definizione delle risorse al sostegno didattico”.
31.Mozione n. 31 dei consiglieri Silvetti, Zinni, Bugaro “Mancato versamento accise al Comune di Falconara Marittima”.
32.Mozione n. 34 dei consiglieri Marinelli, Massi, Acquaroli “Disservizi del servizio ferroviario nella Provincia di Macerata”.
1.Interrogazioni
◦Interrogazione n. 403 del consigliere Silvetti “Attuazioni disposizioni D.P.R. 462/2001".
◦Interrogazione n. 454 della consigliera Malaspina “ASUR – Acquisizione in locazione immobile ed uso ambulatori per servizi distrettuali di base sito in comune di Pedaso”.
◦Interrogazione n. 264 del consigliere Zinni “Condanna penale a dipendente per calendario venatorio”.
◦Interrogazione n. 453 del consigliere Binci “Ulteriore proroga termini rispetto requisiti legge 20/2000 sulle strutture sanitarie e socio-sanitarie”.
◦Interrogazione n. 391 del consigliere Sciapichetti” Tagli al fondo di Protezione Civile”.
◦Interrogazione n. 432 del consigliere Binci “Determina n. 38 del 26.7.2011 dell'Amministratore unico della società IRMA “Adesione convenzione Cosip per l'affidamento Servizi di Facility Menagement per immobili Pubbliche Amministrazioni”.
◦Interrogazione n. 221 del consigliere Acquaroli “Centrale a biomasse realizzata nel comune di Apiro (MC) in prossimità del centro storico”.
◦Interrogazione n. 431 del consigliere Pieroni “Conversione in elettrodotto dei tralicci ferroviari lungo la tratta Falconara Orte”.
◦Interrogazione n. 464 della consigliera Romagnoli “Copertura finanziaria per i lavori di somma urgenza e per le opere di ricostruzione nei territori della Provincia di Fermo, a seguito degli eventi alluvionali del Marzo 2011”.
2.Proposta di legge regionale n. 105 ad iniziativa della Giunta regionale “Rendiconto generale della Regione per l'anno 2010”.
Relatore di maggioranza: Latini
Relatore di minoranza: Carloni
Discussione e votazione
3.Proposta di legge regionale n. 137 ad iniziativa della Giunta regionale “Assestamento del Bilancio 2011”.
Relatore di maggioranza: Latini
Relatore di minoranza: Carloni
Discussione e votazione
4.Proposta di legge regionale n. 102 ad iniziativa della Giunta regionale “Norme in materia di politiche giovanili”.
Relatore di maggioranza: Giorgi
Relatore di minoranza: Romagnoli
Discussione e votazione
5.Proposta di legge regionale n. 130 ad iniziativa della Giunta regionale “Norme urgenti in materia di passaggio al digitale terrestre”.
Relatore di maggioranza: Giancarli
Relatore di minoranza: Silvetti
Discussione e votazione
6.Nomine:
- Ente regionale per il diritto allo studio universitario ERSU di Ancona
Due componenti nel Consiglio di Amministrazione (l.r. 2 settembre 1996, n. 38, articolo 10, comma 1, lettera a) – voto limitato a uno;
- Ente regionale per il diritto allo studio universitario ERSU di Ancona
Revisore unico (l.r. 2 settembre 1996, n. 38, articolo 13, comma 1);
- Ente regionale per il diritto allo studio universitario ERSU di Camerino
Due componenti nel Consiglio di Amministrazione (l.r. 2 settembre 1996, n. 38, articolo 10, comma 1, lettera a) – voto limitato a uno;
- Ente regionale per il diritto allo studio universitario ERSU di Camerino
Revisore unico (l.r. 2 settembre 1996, n. 38, articolo 13, comma 1);
- Ente regionale per il diritto allo studio universitario ERSU di Macerata
Due componenti nel Consiglio di Amministrazione (l.r. 2 settembre 1996, n. 38, articolo 10, comma 1, lettera a) – voto limitato a uno;
- Ente regionale per il diritto allo studio universitario ERSU di Macerata
Revisore unico (l.r. 2 settembre 1996, n. 38, articolo 13, comma 1);
- Ente regionale per il diritto allo studio universitario ERSU di Urbino
Due componenti nel Consiglio di Amministrazione (l.r. 2 settembre 1996, n. 38, articolo 10, comma 1, lettera a) – voto limitato a uno;
- Ente regionale per il diritto allo studio universitario ERSU di Urbino
Revisore unico (l.r. 2 settembre 1996, n. 38, articolo 13, comma 1);
7.Mozione n. 186 del consigliere Ricci “Opere compensative nella costruzione della terza corsia della A14 nel pesarese”.
8.Mozione n. 191 dei consiglieri Giorgi, Eusebi, Donati, Acacia “Intitolazione dell'Ospedale di Macerata al Dott. Marco Esposito”.
9.Mozione n. 193 dei consiglieri Latini, Pieroni “Progetto Fileni”.
Interrogazione n. 467 del consigliere Eusebi “ ATI a 4 per impianto allevamento avicolo industriale in C.da S. Vincenzo nel territorio del Comune di Osimo”.
(la mozione n. 193 e l'interrogazione n. 467 sono abbinate)
10.Mozione n. 120 del consigliere Cardogna “Adesione all'appello del Presidente on. Giorgio Napolitano promosso dall'associazione Avviso Pubblico e Libera per sollecitare interventi di contrasto alla corruzione”.
11.Mozione n. 138 del consigliere Bugaro “La Direttiva Bolkestein e la fine degli stabilimenti balneari nelle Marche”.
Mozione n. 141 del consigliere Marinelli “Direttiva Bolkestein – sostegno agli stabilimenti balneari e alle attività in aree portuali”.
Mozione n. 143 dei consiglieri Giorgi, Eusebi, Acacia Scarpetti, Donati “Concessioni demaniali con finalità turistico ricreative – Direttiva Bolkestein”.
Mozione n. 163 del consigliere Trenta “La Direttiva Bolkestein e la fine degli stabilimenti balneari nelle Marche”.
(le mozioni n. 138, 141, 143 e 163 sono abbinate) (Discussione e votazione risoluzione)
12.Mozione n. 73 dei consiglieri Marangoni, Zaffini “Correttivi all'applicazione e al calcolo dell'ISEE ai fini della tutela dei lavoratori marchigiani in cerca di reinserimento nel mondo del lavoro”.
13.Mozione n. 152 del consigliere Silvetti “Contrabbando animali d'affezione”.
14.Mozione n. 30 dei consiglieri Marinelli, Massi, Acquaroli “Disservizi del servizio ferroviario nella Provincia di Macerata”.
Interrogazione n. 308 del consigliere Acquaroli “Situazione del trasporto ferroviario”.
Interrogazione n. 405 dei consiglieri Marinelli, Massi “Gravi disservizi nelle linee ferroviarie delle Marche”.
(la Mozione n. 30, l'interrogazione n. 308 e n. 405 sono abbinate)
15.Mozione n. 47 del consigliere Latini “Riconoscimento di ulteriori forme e condizioni di autonomia alla Regione Marche ai sensi dell'articolo 116, terso comma della Costituzione”.
16.Mozione n. 64 dei consiglieri Marangoni, Zaffini “Sistema regionale per la tutela della cultura dell'identità alimentare”.
17.Mozione n. 22 dei consiglieri Giorgi, Acacia Scarpetti, Eusebi “Compensazione della spesa per la fornitura di energia elettrica sostenuta dalle persone che versano in gravi condizioni di salute”.
18.Mozione n. 160 del consigliere Pieroni “Approvazione del Piano Regolatore Portuale di Numana”.
Interrogazione n. 161 del consigliere Latini “Numana – realizzazione del nuovo porto”.
(le mozioni n. 160 e 161 sono abbinate)
19.Mozione n. 155 dei consiglieri Massi, Marinelli “Registro nominativo cause di morte regionale (ReNCaM) e Registro Tumori Regionale (RTR)”.
Interrogazione n. 222 del consigliere Latini “Istituzione Registro Tumori regionale e Registro Nominativo Cause di Morte (ReNCaM) della Regione Marche”.
Interrogazione n. 360 dei consiglieri Massi, Marinelli “DGR 1298/2009 – Istituzione presso l'ARS del Registro Nominativo Cause di Morte regionale (ReNCaM) e del Registro Tumori Regionale (RTR)”.
(la mozione n. 155 e le interrogazioni n. 222 e 360 sono abbinate)
20.Mozione n. 162 dei consiglieri Perazzoli, Marinelli, Foschi, Traversini, Malaspina “Commercio su aree pubbliche e direttiva servizi”.
21.Mozione n. 156 dei consiglieri Acacia Scarpetti, Eusebi “Calendario Venatorio”.
22.Mozione n. 12 dei consiglieri D’Anna , Acquaroli “Tutela dell’ambiente, del paesaggio e regolamentazione degli impianti fotovoltaici”.
23.Mozione n. 33 del consigliere Acquaroli “Comune di Appignano Contrada Monte Bove apertura discarica privata”.
Interrogazione n. 18 dei consiglieri Acquaroli, Massi, Marinelli “Comune di Appignano, Zona Campo di Bove, autorizzazione apertura discarica”.
Interrogazione n. 93 del consigliere Latini “Discarica per rifiuti urbani non pericolosi in località Campo di Bove Comune di Appignano (MC)”.
Interrogazione n. 194 del consigliere Bucciarelli “Realizzazione di una discarica nel territorio del comune di Appignano (MC)”.
(la mozione n. 33 e le interrogazioni n. 18 , n. 93 e n. 194 sono abbinate)
24.Mozione n. 76 del consigliere Camela “Istituzione delle zone franche regionali”.
25.Mozione n. 94 del consigliere Zaffini “Riduzione dell'importo bollo auto per i veicoli considerati a maggiore emissione di polveri sottili”.
26.Mozione n. 9 del consigliere D’Anna “Campagna di sensibilizzazione, controllo e repressione del fenomeno droga”.
27.Mozione n. 10 del consigliere D’Anna “Rilancio dei centri storici”.
Mozione n. 27 del consigliere Acquaroli “Valorizzazione e recupero dei centri storici”.
(le Mozioni n. 10 e 27 sono abbinate)
28.Mozione n. 11 del consigliere D’Anna “Tutela mercati ambulanti e lotta all’abusivismo”.
29.Mozione n. 20 dei consiglieri Massi, Acquaroli, Marinelli “Gli autonomi chiedono gli stessi diritti – doveri fiscali degli altri lavoratori”.
30.Mozione n. 25 dei consiglieri Foschi, Natali, Silvetti, D’Anna, Zinni, Bugaro, Romagnoli, Massi, Acquaroli “Criteri di definizione delle risorse al sostegno didattico”.
31.Mozione n. 31 dei consiglieri Silvetti, Zinni, Bugaro “Mancato versamento accise al Comune di Falconara Marittima”.
32.Mozione n. 34 dei consiglieri Marinelli, Massi, Acquaroli “Disservizi del servizio ferroviario nella Provincia di Macerata”.
mercoledì 19 ottobre 2011
SANITA' I "POTENTI MEZZI"
Tra le "eccellenze" che quotidianamente il Direttore di Marche Nord Aldo Ricci e l'assessore alla Salute Mezzolani ci propinano manca il pezzo forte:il sistema di raffreddamento delle centraline informatiche all'interno dell'ex Ospedale Santa Croce di Fano oggi presidio.Una foto che meglio di tante parole ci fa capire la distanza tra le chiacchiere e la realtà.
lunedì 17 ottobre 2011
FERROVIA FANO-URBINO,D'ANNA:LA REGIONE SI RIMANGIA GLI IMPEGNI
FANO URBINO UNA SCELTA SBAGLIATA E CONTRADITTORIA
La scelta della Giunta Regionale delle Marche relativamente alla dismissione definitiva della linea ferroviaria Fano-Urbino è contraddittoria e arrogante.
Contraddittoria perché dopo aver inserito gli scorsi anni l'infrastruttura nell'accordo di programma tra le priorità infrastrutturali con la decisioni di oggi la Giunta si rimangia non solo un impegno ma certifica una scelta che ancora una volta favorisce il trasporto su gomma e le lobby ad essa collegate come l'inquinamento da PM10.
Arrogante perché a pochi giorni dalla XXII Festa della Stazione di Fermignano, nodo importante della Fano-Urbino, che tra l'altro ha visto il patrocinio della stessa Regione Marche e dopo una richiesta di incontro inoltrata al Presidente della Commistione Giancarli per parlare della vicenda, la regione chiude definitivamente il dialogo con chi, come l'Associazione Ferroviaa del Metauro da anni si adopera concretamente per una valida alternativa al traffico su gomma.
Poco interessa l'attenzione di diverse associazioni Inglesi per un recupero turistico della tratta, poco interessa ridurre inquinamento e isolamento dell'entroterra, poco interessasa che solo pochi mesi orsono il Corriere delle Sera ha dedicato un'intera pagina alla Fano Urbino auspicando la sua riapertura.
Una scelta miope che si nasconde dietro la crisi per rimangiarsi l'inserimento tra le priorità dell'accordo di programma stato -regione. In questi mesi si è alimentato un falso dibattito tra ciclabile e ferrovia come se una escludesse un'altra così non è.
La Fano-Urbino fu chiusa per la miopia e per favorire il privato. Oggi si vuol chiudere definitivamente un capitolo per aprirne un'altro poco chiaro. Senza i vincoli di rispetto imposti dalla presenza della ferrovia, cosa accadrà sul nostro devastato territorio dopo lo stupro del fotovoltaico?
Giancarlo D'Anna
Gruppo Misto
![]() |
Bici e treno è possibile |
FANO URBINO UNA SCELTA SBAGLIATA E CONTRADITTORIA
La scelta della Giunta Regionale delle Marche relativamente alla dismissione definitiva della linea ferroviaria Fano-Urbino è contraddittoria e arrogante.
Contraddittoria perché dopo aver inserito gli scorsi anni l'infrastruttura nell'accordo di programma tra le priorità infrastrutturali con la decisioni di oggi la Giunta si rimangia non solo un impegno ma certifica una scelta che ancora una volta favorisce il trasporto su gomma e le lobby ad essa collegate come l'inquinamento da PM10.
Arrogante perché a pochi giorni dalla XXII Festa della Stazione di Fermignano, nodo importante della Fano-Urbino, che tra l'altro ha visto il patrocinio della stessa Regione Marche e dopo una richiesta di incontro inoltrata al Presidente della Commistione Giancarli per parlare della vicenda, la regione chiude definitivamente il dialogo con chi, come l'Associazione Ferroviaa del Metauro da anni si adopera concretamente per una valida alternativa al traffico su gomma.
Poco interessa l'attenzione di diverse associazioni Inglesi per un recupero turistico della tratta, poco interessa ridurre inquinamento e isolamento dell'entroterra, poco interessasa che solo pochi mesi orsono il Corriere delle Sera ha dedicato un'intera pagina alla Fano Urbino auspicando la sua riapertura.
Una scelta miope che si nasconde dietro la crisi per rimangiarsi l'inserimento tra le priorità dell'accordo di programma stato -regione. In questi mesi si è alimentato un falso dibattito tra ciclabile e ferrovia come se una escludesse un'altra così non è.
La Fano-Urbino fu chiusa per la miopia e per favorire il privato. Oggi si vuol chiudere definitivamente un capitolo per aprirne un'altro poco chiaro. Senza i vincoli di rispetto imposti dalla presenza della ferrovia, cosa accadrà sul nostro devastato territorio dopo lo stupro del fotovoltaico?
Giancarlo D'Anna
Gruppo Misto
venerdì 14 ottobre 2011
CHI LA DURA LA VINCE.
LO SCORSO ANNO IL CONSIGLIO REGIONALE BOCCIO' ALCUNI EMENDAMENTI CHE PREVEDEVANO L'ABOLIZIONE DEI VITALIZI DEI CONSIGLIERI REGIONALI. SOLO IN QUATTRO TENEMMO DURO.IL 22 DICEMBRE PRESENTAI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER ABOLIRE I VITALIZI E VENNI CRITICATO. OGGI SONO 9 LE PROPOSTE DI LEGGE DEI CONSIGLIERI PIU' UNA A CURA DEI CITTADINI. OGGI A LORETO SI E' FATTO UN ULTERIORE PASSO AVANTI. POTREBBE SEMBRARE POCO, MA VISTO COM'ERA INZIATA QUESTA VICENDA MI SEMBRA UN BUON PASSO AVANTI, IRTO DI OSTACOLI MA UN PASSO AVANTI.
COSTI POLITICA: SUMMIT LORETO, VERSO ELABORAZIONE TESTO BASE
REVISIONE VITALIZIO E INDENNITA', CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA'
(ANSA) - ANCONA, 14 OTT - Revisione del vitalizio,
eliminazione della reversibilita', revisione delle indennita' di
missione e di fine mandato, adesione fin da subito al contributo
di solidarieta'. Questi i primi importanti risultati emersi dal
summit convocato dal presidente dell'Assemblea legislativa delle
Marche Vittoriano Solazzi che, a Loreto, ha riunito consiglieri
ed assessori per confrontarsi e trovare una sintesi completa in
merito alla riduzione dei costi della politica.
Una giornata molto produttiva, con ampia partecipazione di
consiglieri di maggioranza e di minoranza e degli assessori
Pietro Marcolini, Almerino Mezzolani e Luigi Viventi, ''che e'
servita - ha dichiarato Solazzi - a confrontare le varie
proposte di legge presentate, cercando la sintesi migliore per
arrivare ad una soluzione nel minor tempo possibile. Il tutto
tenendo per altro presente che il consiglio regionale delle
Marche ha gia' in assoluto i costi di gestione piu' bassi
rispetto alle altre Regioni italiane. Si e' cosi' deciso
unanimemente di dare mandato all'Ufficio di Presidenza
dell'Assemblea legislativa di concerto con la commissione
consiliare competente di elaborare un testo base su cui
lavorare, arrivando ad una proposta condivisa''.
Nel corso della riunione all'Istituto 'Nebbia' di Loreto, si
e' anche discusso della riduzione del numero dei consiglieri
regionali, alla luce del decreto legge n. 138, riduzione che -
come molti hanno sottolineato - dovrebbe essere accompagnata da
una revisione del sistema elettorale sempre nell'ottica di un
contenimento dei costi della politica.
COSTI POLITICA: SUMMIT LORETO, VERSO ELABORAZIONE TESTO BASE
REVISIONE VITALIZIO E INDENNITA', CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA'
(ANSA) - ANCONA, 14 OTT - Revisione del vitalizio,
eliminazione della reversibilita', revisione delle indennita' di
missione e di fine mandato, adesione fin da subito al contributo
di solidarieta'. Questi i primi importanti risultati emersi dal
summit convocato dal presidente dell'Assemblea legislativa delle
Marche Vittoriano Solazzi che, a Loreto, ha riunito consiglieri
ed assessori per confrontarsi e trovare una sintesi completa in
merito alla riduzione dei costi della politica.
Una giornata molto produttiva, con ampia partecipazione di
consiglieri di maggioranza e di minoranza e degli assessori
Pietro Marcolini, Almerino Mezzolani e Luigi Viventi, ''che e'
servita - ha dichiarato Solazzi - a confrontare le varie
proposte di legge presentate, cercando la sintesi migliore per
arrivare ad una soluzione nel minor tempo possibile. Il tutto
tenendo per altro presente che il consiglio regionale delle
Marche ha gia' in assoluto i costi di gestione piu' bassi
rispetto alle altre Regioni italiane. Si e' cosi' deciso
unanimemente di dare mandato all'Ufficio di Presidenza
dell'Assemblea legislativa di concerto con la commissione
consiliare competente di elaborare un testo base su cui
lavorare, arrivando ad una proposta condivisa''.
Nel corso della riunione all'Istituto 'Nebbia' di Loreto, si
e' anche discusso della riduzione del numero dei consiglieri
regionali, alla luce del decreto legge n. 138, riduzione che -
come molti hanno sottolineato - dovrebbe essere accompagnata da
una revisione del sistema elettorale sempre nell'ottica di un
contenimento dei costi della politica.
mercoledì 12 ottobre 2011
TIBET: MORTO UNO DEI DUE MONACI IMMOLATISI PER PROTESTA
![]() |
Uno dei monaci che si è immolato |
(ANSA) - PECHINO, 12 OTT - E' morto l'ex monaco tibetano
diciottenne che il 7 ottobre scorso si e' dato fuoco per
protestare contro l'occupazione cinese del Tibet. Lo scrivono
diversi siti tibetani.
Khaying, assieme a Choepel, un altro giovane ex monaco del
monastero di Kirti che e' da mesi sotto assedio della polizia
cinese, lo scorso 7 ottobre si immolarono dandosi fuoco ad Aba
(la città e' chiamata Ngaba in tibetano), nella provincia
occidentale cinese del Sichuan.
Il giovane monaco, a seguito delle ferite riportate, e' morto
il giorno dopo in ospedale, ma la circostanza non e' stata
confermata dalle autorita' cinesi che ancora ieri dicevano che i
due erano in ospedale e non in condizioni gravi. Secondo i siti
tibetani, Khayang in ospedale prima di morire si sarebbe detto
contento di aver fatto il suo gesto e di morire per la causa
tibetana. Poco dopo il loro gesto, fu detto che Choepel era
morto, invece il giovane versa ancora in gravissime condizioni.
Secondo testimoni, i due sarebbero anche stati picchiati dagli
agenti mentre venivano soccorsi. A seguito del loro gesto, molti
negozi a Ngaba hanno chiuso per tre giorni per rispetto verso il
sacrificio dei due. La polizia ha vietato a parenti e amici
della famiglia di Khaying di offrire condoglianze ai genitori.
In ospedale c'e' anche un altro monaco, Kesang Wangchuk, che
lo scorso 3 ottobre sempre a Ngaba si e' dato fuoco per
protesta. Il monaco viene interrogato continuamente dalla
polizia in ospedale. Secondo una dichiarazione riportata
stamattina dall'agenzia Nuova Cina del portavoce del ministero
degli esteri cinese Liu Weimin, ''le attivita' religiose nella
provincia del Sichuan restano normali, tutte le richieste dei
fedeli sono state soddisfatte ampiamente''. Liu ha nuovamente
accusato la ''cricca del Dalai Lama'' di fomentare l'odio ed
incitare gli episodi di immolazione. Dal marzo scorso, sono
sette i tibetani che si sono dati fuoco per protestare contro
l'occupazione cinese del Tibet e per chiedere il ritorno del
Dalai Lama.
lunedì 10 ottobre 2011
PIANO SOCIO SANITARIO L'ENNESIMO ATTO DI ARROGANZA
PIANO SOCIO SANITARIO :UN ULTERIORE AFFRONTO ALLA COMMISSIONE SANITA' E AI CITTADINI.
La Sanità vista come un feudo, gestito come farebbe un signore medioevale senza tenere in minima considerazione il popolo e chi lo rappresenta. Così è nelle Marche dove dove accade che un Piano previsto per programmare la sanità per gli anni 2010-2012 con un trattino di penna diventa 2011-2013.
Dove baipassando la Commissione competente, la V, assessore e Presidente di commissione presentano il Piano Socio Sanitario .Domani è infatti convocata una conferenza stampa di presentazione del Piano. In questo preciso istante (sono le 15.45) non è stato ancora consegnato ai componenti della V Commissione e al resto dei consiglieri il Piano stesso con le numerose importanti modifiche apportate.
Un comportamento inqualificabile e intollerabile. Si è passati sopra le regole, le competenze, i ruoli, l'educazione e la collaborazione che in questi mesi hanno caratterizzato il lavoro in Commissione.
Il classico colpo di mano che segue il precedente quando nei mesi scorsi dal giorno alla notte si è portata in consiglio la modifica della legge 13.
Se è vero com'è vero che oltre l'80% del bilancio delle Marche è assorbito dalla Sanità si capisce perché il settore viene gestito come un “ feudo”elettorale ed economico.
Nel denunciare ancora una volta l'arroganza del potere politico-economico legato “all'affare” sanità, nel ricordare gli 11 milioni di euro spesi per “foraggiare” il Cup, nel ricordare che lo stesso non ha affatto eliminato le liste di attesa, preannuncio una forte battaglia in Commissione come in consiglio attraverso la presentazione di un'infinità di emendamenti che andranno a rappresentare quanto emerso dalle audizioni e non tenuto in considerazione dalla giunta, dall'assessore a da tutto il resto del centrosinistra.
Giancarlo D'Anna
Vice Presidente Commissione Sanità'
La Sanità vista come un feudo, gestito come farebbe un signore medioevale senza tenere in minima considerazione il popolo e chi lo rappresenta. Così è nelle Marche dove dove accade che un Piano previsto per programmare la sanità per gli anni 2010-2012 con un trattino di penna diventa 2011-2013.
Dove baipassando la Commissione competente, la V, assessore e Presidente di commissione presentano il Piano Socio Sanitario .Domani è infatti convocata una conferenza stampa di presentazione del Piano. In questo preciso istante (sono le 15.45) non è stato ancora consegnato ai componenti della V Commissione e al resto dei consiglieri il Piano stesso con le numerose importanti modifiche apportate.
Un comportamento inqualificabile e intollerabile. Si è passati sopra le regole, le competenze, i ruoli, l'educazione e la collaborazione che in questi mesi hanno caratterizzato il lavoro in Commissione.
Il classico colpo di mano che segue il precedente quando nei mesi scorsi dal giorno alla notte si è portata in consiglio la modifica della legge 13.
Se è vero com'è vero che oltre l'80% del bilancio delle Marche è assorbito dalla Sanità si capisce perché il settore viene gestito come un “ feudo”elettorale ed economico.
Nel denunciare ancora una volta l'arroganza del potere politico-economico legato “all'affare” sanità, nel ricordare gli 11 milioni di euro spesi per “foraggiare” il Cup, nel ricordare che lo stesso non ha affatto eliminato le liste di attesa, preannuncio una forte battaglia in Commissione come in consiglio attraverso la presentazione di un'infinità di emendamenti che andranno a rappresentare quanto emerso dalle audizioni e non tenuto in considerazione dalla giunta, dall'assessore a da tutto il resto del centrosinistra.
Giancarlo D'Anna
Vice Presidente Commissione Sanità'
venerdì 7 ottobre 2011
I "TAGLI" CHE AUMENTANO LA SPESA SANITARIA
TAGLI CESAREI: D'ANNA,NELLE MARCHE PIU' DEL DOPPIO RISPETTO AL LIMITE OMS (Organizzazione Mondiale Sanità)
Ogni giorno sentiamo parlare di “tagli”necessari per ridurre la spesa pubblica. Ci sono però dei “tagli” che costano cari molto cari:i tagli cesarei . Costi per le donne, visto che col cesareo aumenta il rischio morte di 3-5 volte rispetto al parto vaginale, ed economico in quanto il TC (taglio cesareo) comporta un notevole aumento dei costi. (I costi variano a seconda della presenza o meno di complicazioni da euro 2600 a 3700 per il TC contro poco più di 2000 per il parto vaginale).
E' bene chiarire che non si contesta il parto cesareo quando necessario, ma l'abuso di tale intervento.
A fronte di un 10-15% di parti cesarei ritenuto il limite massimo dall'OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, la regione Marche si avvicina in alcune realtà al 40% di TC (tagli cesarei). Con queste alte percentuali, quella che si vanta di essere una delle migliori Sanità in Italia, in questo campo, è al livello delle regioni più “criticate” nelle gestione della salute.
Nel quinquennio 2004-2008 nelle Marche c'è stato un aumento del ricorso al taglio cesareo del 23,4% e ad oggi la situazione non è affatto migliorata. Restando ai dati del 2008 , quelli più completi e disponibili,i tagli cesarei furono 4871 in tutta la regione. E' bene ricordare che il TC ha un costo nettamente superiore al parto vaginale. Ad oggi la situazione non è molto cambiata.
Si verrà a dire che l'aumento dei parti cesarei riguarda l'Italia intera. In effetti questo è vero. Non significa però, che dobbiamo seguire o inseguire altri lungo una strada sbagliata. Resta il fatto che le Marche nella classifica nazionale dell'utilizzo del parto cesareo sono in compagnia del meridione d'Italia.
L'abuso di questa pratica è certificato dall'accordo Stato Regioni relativo alle “Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità,della sicurezza e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso di nascita e per la riduzione del taglio cesareo” sancito il 16 dicembre 2010. Accordo recepito dalla Giunta Regionale delle Marche con delibera 1088 del 25.07.2011.
C'è da chiedersi perché la Regione Marche ha atteso tanto visto che i tagli cesarei hanno subito un ingiustificato aumento nel corso degli anni e un conseguentemente aggravio dei costi. C'è da chiedersi inoltre se poi alla fine si utilizzi questo accordo sopratutto per ridurre i punti nascita, infatti quelli che non garantiscono i 1000 parti annui sono destinati ad essere chiusi come prevede l'accordo Stato Regioni.
Si combatta dunque l'abuso che viene fatto della pratica del taglio cesareo, allo stesso tempo non si penalizzi il territorio privandolo di strutture indispensabili per l'accessibilità e la qualità della vita.
Giancarlo D'Anna
Vice Presidente Commissione Sanità
Ogni giorno sentiamo parlare di “tagli”necessari per ridurre la spesa pubblica. Ci sono però dei “tagli” che costano cari molto cari:i tagli cesarei . Costi per le donne, visto che col cesareo aumenta il rischio morte di 3-5 volte rispetto al parto vaginale, ed economico in quanto il TC (taglio cesareo) comporta un notevole aumento dei costi. (I costi variano a seconda della presenza o meno di complicazioni da euro 2600 a 3700 per il TC contro poco più di 2000 per il parto vaginale).
E' bene chiarire che non si contesta il parto cesareo quando necessario, ma l'abuso di tale intervento.
A fronte di un 10-15% di parti cesarei ritenuto il limite massimo dall'OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, la regione Marche si avvicina in alcune realtà al 40% di TC (tagli cesarei). Con queste alte percentuali, quella che si vanta di essere una delle migliori Sanità in Italia, in questo campo, è al livello delle regioni più “criticate” nelle gestione della salute.
Nel quinquennio 2004-2008 nelle Marche c'è stato un aumento del ricorso al taglio cesareo del 23,4% e ad oggi la situazione non è affatto migliorata. Restando ai dati del 2008 , quelli più completi e disponibili,i tagli cesarei furono 4871 in tutta la regione. E' bene ricordare che il TC ha un costo nettamente superiore al parto vaginale. Ad oggi la situazione non è molto cambiata.
Si verrà a dire che l'aumento dei parti cesarei riguarda l'Italia intera. In effetti questo è vero. Non significa però, che dobbiamo seguire o inseguire altri lungo una strada sbagliata. Resta il fatto che le Marche nella classifica nazionale dell'utilizzo del parto cesareo sono in compagnia del meridione d'Italia.
L'abuso di questa pratica è certificato dall'accordo Stato Regioni relativo alle “Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità,della sicurezza e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso di nascita e per la riduzione del taglio cesareo” sancito il 16 dicembre 2010. Accordo recepito dalla Giunta Regionale delle Marche con delibera 1088 del 25.07.2011.
C'è da chiedersi perché la Regione Marche ha atteso tanto visto che i tagli cesarei hanno subito un ingiustificato aumento nel corso degli anni e un conseguentemente aggravio dei costi. C'è da chiedersi inoltre se poi alla fine si utilizzi questo accordo sopratutto per ridurre i punti nascita, infatti quelli che non garantiscono i 1000 parti annui sono destinati ad essere chiusi come prevede l'accordo Stato Regioni.
Si combatta dunque l'abuso che viene fatto della pratica del taglio cesareo, allo stesso tempo non si penalizzi il territorio privandolo di strutture indispensabili per l'accessibilità e la qualità della vita.
Giancarlo D'Anna
Vice Presidente Commissione Sanità
martedì 4 ottobre 2011
RETE SCOLASTICA NO ALLO STRAVOLGIMENTO
Ci attendono, anche nelle Marche, ingenti e non indolori modifiche dell'attuale assetto della rete scolastica regionale nella prossima che andremo ad approvare entro novembre. La mannaia del decreto legge 98/11 , la cosiddetta manovra di luglio del governo nazionale, imporrà l'aggregazione di tutte le scuole dell'infanzia, primaria e secondaria primo grado, ma soprattutto ha aumentato il numero minimo degli alunni per il mantenimento dell'autonomia degli istituti, passando da 900 a 1000 , e da 300 a 500 per le zone montane. Questo , se applicato, significherà il quasi stravolgimento dell'esistente, la soppressione di molti istituti, anche storici, il trasferimento di alunni in altri plessi con disagio per gli studenti e per le famiglie. La cosa è nota dal luglio scorso e varie regioni hanno provveduto ad impugnare l'art.19 del D.L. 98/11dinanzi la corte costituzionale perchè, anche alla luce della basilare sentenza costituzionale 200 del 2009, la materia del dimensionamento scolastico è di competenza esclusiva delle Regioni e un simile intervento statale viola l'autonomia regionale. Perché la nostra Regione non ha impugnato il decreto come hanno fatto altre? Sarebbe stato un gesto importante, di sostegno alle numerose proteste e difficoltà degli enti locali e delle istituzioni scolastiche e probabilmente avrebbe dato più peso alla azione comune. Invece si è preferito far finta di niente ed ora i nodi vengono al pettine. Chiederemo con urgenza agli uffici e alla prima commissione di avviare un tavolo di monitoraggio e redigere una mappatura dell'impatto del decreto nelle marche, e di evitare in ogni modo l'applicazione di scelte non condivise col territorio e dannose .
I consiglieri regionali
Giancarlo D'Anna
Franca Romagnoli
Enzo Marangoni
Daniele Silvetti
I consiglieri regionali
Giancarlo D'Anna
Franca Romagnoli
Enzo Marangoni
Daniele Silvetti
Iscriviti a:
Post (Atom)