lunedì 23 maggio 2011

SANITA', D'ANNA : RICCI SCONFESSA LE SCELTE DI MEZZOLANI


manifestazione a difesa degli ospedali
 IL VICE PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE SANITA' INVITA SINDACI E CITTADINI IN REGIONE PER IL FUTURO DELLA SANITA'.



Il susseguirsi di manifestazioni a difesa delle strutture sanitarie della nostra provincia, come nel resto della regione, indicano che è forte e crescente la preoccupazione di cittadini e amministratori per il futuro della sanità nelle Marche.



Negli ultimi mesi due manifestazioni a Fano a difesa del Santa Croce e degli ospedali delle Vallate del Metauro e del Cesano, una manifestazione a Pergola, poi l'ultima in ordine di tempo a Cagli dove ha addirittura partecipato, per contestare le scelte della Regione perfino il Presidente della Provincia Matteo Ricci, compagno di partito dell'assessore Mezzolani e artefice del Piano Socio Sanitario della delibera di Giunta 17 dello scorso gennaio con la quale si approvavano “le linee di indirizzo per l'attuazione del Patto per la salute 2010-2012 e della legge di stabilità del 2011”.



La Giunta Regionale stabiliva che la D.G. 17 ”costituisce direttiva vincolante per i direttori generali dell'ASUR, delle Aziende Ospedaliere, dell'INRCA e dei Direttori delle Zone Territoriali”.

In altre parole la Giunta Regionale ha “ordinato” al direttore generale dell'ASUR di rendere esecutivo quanto stabilito dalla Giunta e confermato nel Piano Socio Sanitario.



Così ha fatto il Dott.Ciccarelli con la determina 240 del marzo 2011 quella per intenderci che trasforma gli ospedali dell'entroterra in lungodegenza e riabilitazione,salvo poi essere “accusato” e di essere l'artefice di scelte che gli sono state imposte.



Chiedere da parte del centrosinistra e del suo massimo esponente in Provincia di PU, il ritiro della determina 240 e della delibera di Giunta che l'autorizzava la 17 è una sconfessione dell'operato dell'assessore Mezzolani in quanto presentatore e sostenitore della delibera contestata.



Un colpo al cuore di quel Piano Socio Sanitario che chiaramente , nella provincia di Pesaro-Urbino prevede nel “nodo provinciale(Integrazione Pesaro Fano-Ospedale Unico) per la copertura di cura e assistenza al livello minimo di area vasta”cioè di tutta la Provincia di PU il che non lascia alcuna speranza agli ospedali dell'entroterra come è chiaramente confermato nella determina 240.



Alla luce degli ultimi eventi è sempre più chiaro l'inganno subito da cittadini e amministratori. Da una parte Piani, determine e delibere che dicono chiaramente quelle che sono le intenzioni della Giunta Regionale.

Dall'altra una disinformazione per coprire l'impopolarità delle scelte mascherando le rali conseguenze delle scelte fatte.



Non è un caso che, sia la delibera di Giunta 17 come la determina 240 non sono state accessibili, in pratica sono state nascoste, in rete come il resto delle documentazioni con la speranza di applicare le scelte evitando quanto invece sta accadendo:una vera e propria rivolta trasversale.



A questo punto è chiaro: l'Ospedale Unico è la morte degli ospedali dell'entroterra.



L'obiettivo non è quello di unificare Pesaro Fano ma bensì di creare un'unica struttura provinciale per acuti che consenta di trasformare il resto in lungodegenza e riabilitazione presumibilmente da affidare a i privati, sulla falsa riga di quanto sta accadendo in altre realtà.



Io credo da sempre nel valore dell'accessibilità alla funzione ospedaliera e nella sanità pubblica. Come credo in quell'integrazione ospedale-territorio come garanzia di diagnosi precoce che è l'esatto contrario di quello che accadrà con l'Ospedale Unico e che sta in parte avvenendo dopo la costituzione dell'Azienda Ospedaliera Marche Nord .

Le manifestazioni di questi giorni, contro le scelte della Regione premiano il lungo lavoro di chi ha sempre denunciato la mancanza di informazione, trasparenza e condivisione del percorso di modifica del sistema sanitario. Una presa d'atto importante e trasversale quella che si sta esplicitando con incontri e manifestazioni di protesta..

L'unità d'intenti deve trovare però una sintesi. Richiedere il semplice ritiro della determina non è sufficiente. E' necessario rivisitare il progetto nel suo insieme, per questo ho presentato una mozione in Consiglio Regionale per “impegnare la Giunta Regionale a indire un'assemblea generale dei comuni delle Marche,divisa per province col coinvolgimento della Commissione competente, per definire e condividere il percorso futuro della sanità nelle Marche”

L'appello che faccio ad amministratori e cittadini e quello di partecipare alla seduta del Consiglio Regionale prossimo nel quale si discuterà questa concerta proposta.



Giancarlo D'Anna

Vice Presidente Commissione Sanità

Regione Marche .

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