mercoledì 2 marzo 2011

D'ANNA:INDAGINI ,STUDI ED APPELLI INASCOLTATI.


IL RISCHIO IDROGEOLOGICO SI TRASFORMA IN TRAGEDIA.

Non sono mancati negli anni gli appelli, le denunce da parte di professionisti del settore, quelli di associazioni come Legambiente o dipartimenti, come quello della Protezione Civile sul rischio idrogeologico nelle Marche.

Lo scorso anno, presentai un'interrogazione  proprio sulla base di un'indagine dettagliata che identificava nell'82% dei comuni delle Marche abitazioni soggette a rischio idrogeologico e oltre il 70% presenta nelle stesse aree, fabbricati industriali con rischio in caso di allagamenti di sversamento di prodotti inquinanti. Evidenziai che solo il 9% dei comuni aveva avviato interventi di delocalizzazione di abitazioni nelle aree a rischio e che oltre il 70% dei comuni non svolge una mitigazione del rischi stesso. Tra questi, il 58 per cento delle amministrazioni non fa praticamente nulla per ridurre il rischio idrogeologico; che tale ricerca evidenzia una situazione pericolosa per cose, persone, ambiente e occupazione”. Alla luce di queste premesse presentai l'interrogazione al presidente della regione per “conoscere quali fattive iniziative e provvedimenti intendesse adottare per ridurre ed eliminare i rischi evidenziati dall’indagine Legambiente – dipartimento Protezione civile”.A quella interrogazione non c'è mai stata risposta. Oggi la risposta arriva nella sua tragica realtà. Ancora drammi, ancora danni a cose e persone. Si inizi una volta per tutte un percorso di messa in sicurezza delle zone esposte a maggior rischio.

Giancarlo D'Anna

Consigliere regionale Marche

Nessun commento: