sabato 19 giugno 2010

SANITA', MALATI DI BUSINESS.


NOMINE SANITA' :RISOLTI I PROBLEMI DI EQUILIBRIO DEL CENTROSINISTRA MA NON I PROBLEMI DEI CITTADINI.
La farsa delle nomine dei direttori è finita, dopo mesi di trattative, colpi bassi,pressioni ma sopratutto dopo le elezioni regionali e i nuovi equilibri interni al centrosinistra,escono fuori nomi e cognomi dei direttori. In penombra rimangono solo i “padrini”quelli che hanno trasformato la sanità in lotta di potere, commesse, appalti e clientele.

Invece di approfittare della crisi per ridimensionare asur, numeri e ruoli di manager super pagati e concentrasi sui servizi resi ai cittadini, il centrosinistra ha preferito, ancora una volta, dividersi la torta tanto poi se qualche cosa non funziona la colpa è del governo nazionale.

Scontata e ridicola la giustificazione di Mezzolani, sulle scelte dei direttori, che dichiara di aver “dato mandato al dg Asur Piero Ciccarelli (ruolo messo in discussione per presunta incompatibilità)di fare una selezione per i direttori, senza tenere conto della politica”.

Particolare interesse rivestiva nella provincia di Pesaro-Urbino la direzione generale dell'Azienda Ospedali Riuniti Marche Nord.

Un parto quello dell'Azienda Unica che sacrificherà sicuramente il “gemello” più debole tra Pesaro e Fano. Il sopravvissuto sarà l'unico erede: l'Ospedale Unico.
Il “ginecologo” sarà Aldo Ricci a lui la scelta di finire di affossare quell'Ospedale Santa Croce che sotto la sua guida ha assistito ad uno svuotamento senza precedenti di professionalità e servizi.

Aldo Ricci, infatti, non ha mai risolto i Problemi del Pronto Soccorso di Fano e poco conta se dopo anni di attesa si andrà ad allargare quella struttura. Il Pronto Soccorso di Fano andrebbe completamente rifatto in quanto labirintico, claustrofobico e senza criterio.Senza dimenticare la carenza di personale.

Con Aldo Ricci le “nuove camere operatorie” del Santa Croce, per le quali si sono spesi miliardi di lire non sono mai entrate in funzione ma si sono trasformate in magazzini.
Con Aldo Ricci si è assitito ad accorpamenti di reparti non giustificati; a turni pesanti per gli operatori;alla mancata assunzione del personale indispensabile a un servizio efficente, al “badantificio” del Santa Croce.

Con Aldo Ricci dopo una mancanza di corrente elettrica al Santa Croce non sono partiti nemmeno i generatori d'emergenza perché non c'era il gasolio.

Con Aldo Ricci i lavori per le nuove camere mortuarie sono durati oltre un decennio. Con Aldo Ricci non si sono ridotte le liste d'attesa ma riempite le casse delle visite a pagamento. Con questo curriculum Fano può stare poco tranquilla del percorso futuro. Primo perché è già scritto che l'Ospedale Unico sarà a Pesaro, secondo perché in tutti questi anni quanto non fatto a Fano ha inevitabilmente favorito Pesaro. Non si tratta di una questione di campanilismo ma di una evidente realtà.
Ho sempre ritenuto la creazione dell'Azienda Ospedali Riuniti Pesaro Fano il cavallo di troia dell'Ospedale Unico. Ora conosciamo chi fa la parte del cavallo il resto si evince facilmente.
La costruzione dell'Ospedale Unico comporterà la più grossa speculazione immobiliare degli ultimi due secoli nella nostra provincia. La beffa è che si utilizzeranno per tale operazione anche e sopratutto risorse che vengono da un patrimonio importante come l'Ospedale Santa Croce struttura ceduta dal Comune di Fano gratuitamente all'Asur e oggi indispensabile risorsa per costruire un nuovo Ospedale ma non a Fano bensì a Pesaro. Per far digerire la pillola si è messo a capo dell'operazione un fanese. Vorrei tanto sbagliarmi. La battaglia continua affinchè la Sanità sia un servizio alle persone e non una macchina per far soldi e clientele.

Giancarlo D'Anna
Vice Presidente della Commissione Sanità

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