mercoledì 30 giugno 2010
CINA: PROSEGUE LINEA DURA, ARRESTATO DISSIDENTE LIU
GRUPPI UMANITARI DENUNCIANO INCREMENTO REPRESSIONE (ANSA) - PECHINO, 30 GIU - Il dissidente cinese Liu Xianbin, uno dei protagonisti del movimento di piazza Tianmen del 1989, e' stato arrestato. Lo afferma il gruppo umanitario Chinese Human Rights Defender in un comunicato. Liu, che in precedenza ha passato piu' di dieci anni in prigione, e' stato arrestato nella sua abitazione di Suining, nella provincia cinese del Sichuan. In un documento consegnato alla moglie si afferma che il dissidente e' accusato di ''tentativo di sovvertire i poteri dello Stato''. La moglie, Chen Minxian, ha raccontato che una dozzina di funzionari di polizia si sono presentati nella loro abitazione sequestrando un computer e documenti che dimostrano i pagamenti ricevuti da Liu per gli articoli che ha scritto per alcuni siti web di dissidenti cinesi all' estero. La donna ha aggiunto di essere stata interrogata con la figlia, che ha 13 anni. Liu aveva passato dapprima due anni e mezzo in prigione subito dopo il massacro di piazza Tiananmen del 1989, nel quale furono uccise centinaia di persone. In seguito era stato tra i fondatori del Partito Democratico Cinese, un'attivita' che gli era costata una condanna a 13 anni di reclusione. Uscito nel 2008, Liu aveva ripreso la sua attivita' a favore di una riforma democratica, dedicandosi soprattutto a scrivere articoli che venivano diffusi attraverso Internet. L'arresto di Liu conferma la ''linea dura'' inaugurata due anni fa contro tutte le manifestazioni di dissenso e che ha visto, tra le altre, le condanne di Liu Xiaobo e di Hu Jia, due dei piu' noti critici del governo di Pechino. Liu, 55 anni, era stato condannato nel dicembre del 2009 a 11 anni di prigione per aver lanciato il manifesto Carta08 a favore della democrazia. Hu Jia, attivista per i diritti dei malati di Aids ed autore di uno dei blog piu' seguiti della Cina, ha avuto una condanna a tre anni e mezzo per ''tentativo di sovversione'', lo stesso reato del quale e' accusato Liu Xianbin. Secondo i gruppi tibetani in esilio, la repressione e' particolarmente pesante per gli intellettuali tibetani uno dei quali, Karma Samdrup, e' stato condannato la settimana scorsa a 15 anni di reclusione per aver rubato statue da alcune antiche tombe, un' accusa che secondo i suoi sostenitori e' stata fabbricata per punirlo delle critiche che aveva rivolto alle autorita' per la repressione seguita alla rivolta anti-cinese del 2008. Nel Xinjiang, dove violenze interetniche si sono verificate la scorsa estate, quasi duecento persone sono state condannate, 26 delle quali a morte. Si ritiene che almeno nove di queste sentenze siano gia' state eseguite.
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