lunedì 4 gennaio 2010

LEGGE ELETTORALE, D'ANNA DA STRASBURGO IL RITORNO ALLE PREFERENZE?


Sono da sempre sostenitore del diritto dei cittadini di scegliersi direttamente chi li deve rappresentare.
La scelta dei propri rappresentanti attraverso le preferenze non sarà il sistema perfetto,ma garantisce quantomeno il modo più gradito dagli elettori di votare e allo stesso tempo l'opportunità di giudicare il lavoro svolto dai propri rappresentanti. Ben venga dunque una sentenza dalla Corte di Strasburgo che favorisca il ritorno ad un maggior coinvolgimento degli elettori.

LEGGE ELETTORALE:LISTE BLOCCATE SOTTO LENTE CORTE STRASBURGO (ANSA) - CATANZARO, 4 GEN - La Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo si pronuncera' a breve sulla legge elettorale italiana, quella per l'elezione del Parlamento nazionale, per valutare se e' compatibile o meno con i diritti garantiti dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo. Lo affermano fonti della Corte, spiegando che non c'e' ancora una data, ma la decisione dovrebbe arrivare nelle prossime settimane. Nel mirino soprattutto la norma che introduce le cosiddette 'liste bloccate', che di fatto impedisce agli elettori di esprimere le proprie preferenze. Il dossier nasce da una serie di ricorsi contro la legge 270 del 2005 presentati a suo tempo a Strasburgo da alcuni cittadini italiani. ''La Corte europea di Strasburgo all'esito dell'esame preliminare sulla norma ha invitato il Governo Italiano a difendersi sulle censure formulate dai ricorrenti, riservandosi di esaminare congiuntamente la ricevibilita' ed il merito delle richieste'', spiega l'avvocato Natalina Raffaelli che rappresenta alcuni dei ricorrenti. ''In particolare - spiega - la Corte ha invitato il Governo Italiano a rispondere se l'attuale legge elettorale viola il diritto dei cittadini alla libera scelta dell'assemblea legislativa, tenuto conto che le liste bloccate riguardano un numero di candidati pari al numero dei seggi disponibili e che, per l'attribuzione del premio di maggioranza introdotto dalla stessa legge, non sia prevista alcuna soglia minima di voti''. ''La decisione della Corte di Strasburgo - conclude Raffaelli - rappresenta uno splendido esempio di democrazia diretta e di partecipazione dei cittadini all'attuazione concreta della Repubblica, cosi' come delineata dalla Costituzione italiana''. (ANSA). MED-CU 04-GEN-10 17:38 NNNN

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Buongiorno,

Mi fa piacere veder postato l'articolo sulla prossima pronuncia di Strasburgo a proposito della legge elettorale italiana. Mi fa specie però che un candidato del PDL (che, ricordiamolo, ha varato tale legge e ne è un estremo difensore) si faccia portavoce di tale necessità e non si attivi invece in prima persona per cambiare la legge con la quale si approssima ad essere eletto.

Grazie in anticipo per i commenti,

Andrea

giancarlo ha detto...

Caro Andrea, mi sono attivato eccome tenato che da anni ho aderito ad un comitato trasversale per il ripristino delle preferenze. Ribadisco in ogni sede e ovunque ci siano esponenti politici che possono incidere sulla vicenda la mia contrarietà all'attuale sistema che nomina e non elegge. Ultimo ti sbagli nelle elezioni regionali nelle Marche, per fortune, c'è la preferenza e quindi mi devo giustamente sudare il consenso.